Ammutolito dal monologo della Dea Tempia e alquanto frastornato Clark parve impazzito; si girava a destra, si girava a sinistra, non aveva pace.

Mille pensieri entravano e uscivano dalla sua testolina, a tratti riusciva a comprendere sul da farsi.

Ma, ad un certo punto sentì la sua coscienza, si calmò e volle analizzare per quanto strano possa essere, vista la giovane età, sulla decisione da prendere.

Se decideva di andarsene, la codardia sarebbe stata compagna della sua vita terrena ma avrebbe avuto modo di tornare dai suoi genitori, alla sua vecchia vita monotona fatta di studi e di giochi.

Se decideva di rimanere, non avrebbe più rivisto coloro che lo avevano messo al mondo.

E se invece ci sarebbe stato un modo, chissá, di interrompere questa maledizione legata al suo viaggio e che se avrebbe accettato di rimanere e nello stesso tempo poi avrebbe potuto ritornare dai suoi?

Questo era il più grande dilemma degli ultimi anni che si ritrovò ad affrontare.

Ma Dea Tempia era stata molto chiara, non si può tornare indietro.

Nonostante ciò non voleva essere il distruttore di Blumoon, come sarebbe stata la sua vita sulla terra dopo la sua vile ritirata?

E la sua vita su Blumoon invece come sarebbe stata dopo la sua vittoriosa scelta di rimanere?

La sua famiglia come avrebbe vissuto la misteriosa scomparsa del loro unico figlio? O forse suo padre avrebbe capito tutto e avrebbe allegerito il dolore di una madre non vedendo più suo figlio?

Parole, parole, sentimenti intrecciati da ansia e paura, rimorsi e pentimenti, il viaggiatore venuto dalla Terra era davvero così avvilito e demoralizzato per questa decisione così sofferta da prendere.

Sospirava a più non posso, cercava ancora una volta lo sguardo di Tempia che non trovava.

La giornata stava svolgendo a termine e lui ancora su quel frammento di roccia non avevo raccolto il suo frutto.

Le mani gli fremevano così tanto che ogni qualvolta le stringeva fuoriuscivano da esse forti fiammate di fuoco blu lasciandogli dentro di se un tepore molto strano.

Lontanamente si intravedeva la luna prendere posto e dominare alta nel cielo sull'alta montagna.

Il sole aveva saluto la vallata e lasciato a Clark oltre il suo calore quotidiano un grande brivido da colmare.

                                                   ...continua