"Blumoon Rinasce"
Dopo la bella notizia che Clark avrebbe aiutato Blumoon, in tutta la vallata non si faceva altro che parlare di tutto ciò.
L'atmosfera di quel mondo sembrava cambiare minuto dopo minuto, gli abitanti non aspettavano altro che vedere la linfa della vitalità ardere ancora una volta per altri secoli infiniti; finalmente un viaggiatore era stato trovato e per lo splendore di Blumoon fu un miracolo stavolta.
La magia emanata sino a quel momento adesso doveva essere aiutata da uno spirito puro proveniente da un altro mondo.
Una fusione tra fantasia e realtà adesso era possibile.
Il piccolo ometto, dopo quella lunghissima nottata insonne e caduto in un sonno di stanchezza si svegliò.
Aprì gli occhi e attorno a lui vide nuovamente Tempia sorridente.
L'anziano, saggia persona di poche parole lo guardava con ammirazione e, con loro altri abitanti osservavano quella piccola creaturina con un cuore grande farsi carico di una cosa mai appartenuta a se stesso.
Tempia, sempre bellisima e luccicante in tutta la sua bellezza abbracciò Clark sussurandogli di aver fatto la scelta giusta.
Talmente frastornato per Clark ancora non era passato quel brutto momento di verità e sconforto; ancora era presto.
Ma comunque con tutte quelle persone attorno a lui per qualche istante sembro dimenticare ciò che aveva vissuto.
A Blumoon era un giorno di festa, erano secoli quasi finiti che aspettavano quel fatidico giorno.
Un mondo come altri in un universo infinito.
Ma un mondo speciale perchè per Clark quello era stato il suo primo viaggio FANTASTATICO tra sogni e realtà.
Dopo una lunga giornata di allegria passata in spensieratezza per Clark si riavvicinava la sera e con essa riaffioravano in lui ricordi nostalgici, ansie e paure tra l'altro pure legati a quella scelta così sofferta.
Si allontanò dagli altri e raggiunse la caverna dove ardeva il braciere con il fuoco blu.
Si sedette dinanzi, quel posto gli portava conforto.
Tempia lo segui, si avvicinò a lui e cercando di rincuorarlo espresse ancora una volta tutta la sua gratitudine.
Clark per un momento la guardò con un fare arrabbiato, come se fosse stata lei a convincerlo ma poi si ricredette e la abbracciò.
Iniziò a piangere tra le sue braccia, gli mancava troppo la sua famiglia e non poterla più vedere per lui era un'angoscia senza fine.
Tempia, Dea e regina di quel mondo capì l'amarezza di Clark ma per il bene del suo popolo non poteva far altro che convincerlo della scelta fatta.
...continua
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