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Chapter Thirty-Four: Speciale di Natale

Dedicato a ahs23bfffucku03

Capitolo speciale, sulla famosa estate innominabile dei Malandrini! Non so cosa abbia macchinato il mio cervello, quando ho deciso di scrivere questo capitolo. So solo che entro oggi mi ucciderete, probabilmente questo capitolo farà abbastanza schifo ma okay. Vi avverto: il capitolo è piuttosto corto. Buone risate!

Ma, prima di iniziare, volevo ringraziarvi. Ho iniziato questa storia in agosto, e adesso siamo a Dicembre cavolo! È tutto merito vostro se la storia è arrivata sino a questo punto, vi ringrazio.

Buon Natale♥
**

-Sirius, hai visto Remus? È da un po che lo cerco. Sembra essere svanito nel nulla!- urlò James, spalancando le braccia e sbuffando verso Sirius.

Quest'ultimo alzò lo sguardo dal microonde che stava attentamente ispezionando, inarcando torvo un sopracciglio.

-No, da quando siamo arrivati a casa di tuo zio è come scomparso. Anche Peter.- disse Sirius, continuando a girare le manopole del microonde, inserendo in esso un bicchiere di plastica.

Quell'estate, i tre Malandrini erano stati ben contenti di accettare l'invito di James, dopo tutto, passare due settimane nella fantastica casa a mare dello zio di James era sempre stato qualcosa che bramavano.

James inarcò le sopracciglia, non convinto.

-E Peter?- Sirius scrollò le spalle, mentre osservava il bicchiere fondersi.

-I babbani sono diabolici...- mormorò poi, spegnendo il microonde e lanciando uno sguardo spaventato all'arnese.

-Non ti sembra l'ora di cercarli?- Sirius lo guardò con rassegnazione, alzandosi pigramente.

-Ma io sono stanco.- si lamentò Sirius, raggiungendo l'amico con un occhiata supplichevole.

-Okay, senti...- prima che James potesse rispondergli, sentì la voce di Remus giungergli fastidiosa all'orecchio.

-Is a Chocolate House, is a Chocolate House. Chocolate, Chocolate House!- urlò Remus, saltando sul divano con un balzo.

Sirius e James osservarono sconcertati la scena, avvicinandosi cautamente all'amico.

-Remus, che ti prende?- chiese cautamente Sirius, mentre James gli passava dietro afferrando dalla mano di Remus una bustina.

Quest'ultimo si girò di scatto verso il Grifondoro, ringhiando minaccioso.

-Ridammela!- James scosse la testa, osservando il contenuto della busta. La voltò e lesse la scritta sul retro.

"Marijuana."

Lesse ad alta voce, lanciando un occhiata confusa a Sirius. Cosa diavolo era?

-La conosci?- chiese James a Sirius, guardandolo poi dissentire.

-Mai sentito, davvero. È sicuramente qualcosa che centra con il mondo Babbano e- Sirius fu interrotto dall'urlo di Remus, il quale rotolò a terra, per poi strisciare verso la porta.

-Cosa sta facendo?- bisbigliò Sirius a James, quest'ultimo arretrò di un passo, guardando Sirius negli occhi.

-Io credo che stia cercando di raggiungere la porta senza farsi notare.-

Quando udirono un rumore metallico si girarono, trovandosi davanti l'osceno spettacolo di Peter, con una tenda avvolto attorno al corpo, che confabulava con Remus.

Sirius riuscì a sentire la parola "tribù" e "maiali sacrificabili".

James fece per ribattere, quando la bustina che stringeva in mano gli scivolò. Sirius la afferrò velocemente, gettandosi su Remus e immobilizzandolo a terra per impedirgli di attaccare.

-Togliti, plebeo!- urlò Remus, mentre Peter si ritirava dietro lo schienale di una poltrona grigia.

Poi, Remus, tornò a cantare la solita solfa:
-Is a Chocolate House, is a Chocolate House. Chocolate, Chocolate House!-

Sirius si portò la bustina sotto il naso, annusandone il contenuto.

-Wow,- esclamò Sirius, sbattendo gli occhi e afferrando un pezzo della pianta. Se la portò poi alla bocca, masticando lentamente sotto gli avvertimenti di James.

-Visto? Non mi è successo nient...perché il mondo è rosa?- James gli strappò la bustina dalle mani, chiudendola a dovere.

Remus si posizionò davanti a Sirius, iniziando ad urlare a squarciagola.

-Tribù! Tribù! Tribù!- Sirius, Peter e Remus alzarono i pugni in aria, puntando poi lo sguardo su James.

Quest'ultimo arretrò, spaventato dal luccichio presente negli occhi dei tre.

-Ragazzi, sono io. Sono James, non mi farete del male, vero?- i tre grugnirono, in disaccordo con James. Quest'ultimo deglutì a vuoto, facendo un altro passo indietro. E un altro. Fino a trovarsi con le spalle attaccate alla porta della cucina.

I tre Malandrini avanzarono verso James con un ghigno poco rassicurante in volto. -Sentite, non volevo arrivare a questo ma mi state evidentemente provocando. Devo usare la mia arma segreta...- asserì James, inclinando la testa verso il basso.

Poi, tirò su di scatto la testa, sporgendo il labbro inferiore e riuscendo, chissà come, a far brillare gli occhi di una strana luce. Sirius si passò una mano sul volto, mentre sia Remus che Peter ringhiavano.

-Andiamo, ragazzi! Questa è la faccia ammiccante di James Potter, avete presente? La faccia che ha il potere di far svenire una donna in dieci secondi contati. Non sapete apprezzare l'arte?- James si indicò il viso, muovendo convulsamente le mani.

Sirius mimò a James un: sei fottuto. E fu in quel momento che James realizzò che Sirius stava fingendo. Quel cane stava maledettamente fingendo d'esser pazzo solo per non essere 'aggredito' da Remus e Peter!

James sospirò, scuotendo la testa con rassegnazione. -Posso almeno esprimere un ultimo desiderio?- supplicò lui, guardando fisso Sirius. James sperò con tutto il cuore che l'amico capisse il suo tacito piano.

Remus si sfregò le mani, annuendo, mentre mormorava un: sbrigati, mr.capelli sparati, devo tornare dalla mia coltivazione di patate.

-Bene. Desidero sapere perchè capitano tutte a noi!- urlò James, lanciandosi su Peter con uno slancio. Sirius si girò in contemporanea, bloccando Remus al suolo.

-Credo che non ci inviterai più in vacanza con te, giusto James?- Quest'ultimo fece rotolare Peter fino al divano, assicurandosi di bloccarlo lì.

-Esattamente. Anzi, io e te, Sirius, dovremmo riconsiderare la nostra amicizia, visto che non ci hai pensato un attimo ad unirti a questi due psicopatici.- Sirius si strinse nelle spalle, evitando una testata da parte di Remus.

-Traditore! Sei un vile traditore!- urlò Remus, facendo immobilizzare Sirius. -Sai, amico, credo che Remus sia posseduto da mia madre, mi diceva le stesse cose. Forse è per questo che adesso ho voglia di spaccargli la faccia.-

James rise, avviandosi velocemente verso la cucina ed uscendoci poi due minuti dopo, con in mano la padella più grande che Sirius avesse mai visto. James posò a terra la padella, aiutando Sirius a sollevare Remus, adagiandolo poi sul divano.

Sirius afferrò velocemente la padella, puntandola minacciosamente verso Remus. -Un solo movimento e giuro che...- ma Remus era già scattato in avanti, tirando verso di se la padella e lasciando la presa subito dopo, così arrivò dritta in faccia a Sirius.

-Questa si che era una schiacciata! L'hai capita? Perchè prima l'ha tirata indietro e poi...ah, lasciamo perdere!- James parve frustrato, mentre si accigliava. Sirius gli lanciò un occhiataccia, mentre osservava Remus, sulle spalle di Peter, correre via.

-Prova a raccontare anche ad una singola persona ciò che è successo e giuro che dirò alla Evans che sei tu, il maledetto cervo che la segue ovunque.- James sbiancò, annuendo mestamente.

-Lo giuro sul mio criceto. Puoi fidarti,- James calcò sull'ultima frase, mentre un ghigno malandrino gli incorniciava il volto. E Sirius si disse che, prima o poi, si sarebbe dovuto accertare dell'esistenza di un criceto, in casa Potter.


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