Chapter One: All burned||✔
Sto svolgendo una modifica dei capitoli, con miglioramenti e correzioni, quindi tutti i capitoli con il titolo contraddistinto dal segno "✔" saranno corretti.
Storia iniziata il 20.08.16
Completata il 21.02.17
-Su, Felpato, non dirmi che non riesci a sollevare il tuo baule!-
Sirius grugnì, facendo leva con le gambe. Impossibile. Il suo baule era come ancorato a terra. Sirius si soffermò ad osservare il sorriso malandrino sul volto di James.
Lo scompartimento del treno in cui si erano posizionati era piuttosto spazioso nonostante al centro vi ci si trovasse Sirius con il suo baule, in una lotta corpo-baule per riuscire a sollevarla.Il treno era partito da appena dieci minuti eppure erano già riusciti a provocare un gran frastuono: perfetto! James si complimentò con se stesse per aver battuto il suo record personale.
Sirius grugnì di nuovo, piegando le gambe ed accovacciandosi per darsi una maggior spinta. Niente da fare, era impossibile. Il suo baule pareva esser stato incollato direttamente contro il pavimento, eppure era sicuro di non essersi portato troppe lacche per capelli. Com'era possibile, quindi, che pesasse così tanto? Sirius si era quindi soffermato ad osservare il sorriso malandrino sul volto di James, sospettoso.
-Cosa hai fatto al mio baule, Ramoso?-
Sirius pronunciò quelle parole con tono accusatorio mentre gli puntava l'indice al petto, ormai disperato dalla situazione. Era abituato a gli scherzi dell'amico e poi, con quel sorrisetto in volto, di certo non gliela avrebbe fatta sotto al naso.
Quest'ultimo si portò una mano al cuore, prendendo una boccata d'aria, come se fosse ferito dall'insinuazione dell'amico.
Altro che scuola di magia, pensò James, avrei dovuto studiare recitazione!
-Io? Assolutamente niente. Sei tu che dovresti dirmi cosa diamine hai ficcato dentro il tuo baule.-
Sul viso di James si aprì un sorriso, mentre sfiorava il gancio che teneva sigillato il baule di Sirius, pronto per aprirlo.
Era certo che al suo interno vi avrebbe trovato di tutto, per quanto ne sapeva avrebbe potuto trovarvici dentro anche il cadavere della madre.
-Non osare...- disse allarmato Sirius.
Scattò verso l'amico, pronto a proteggere il proprio baule, impugnando saldamente la bacchetta.
La stanza fu investita da una sorta di polvere giallognola, esplosa dal basso. Sirius abbassò lo sguardo, terrorizzato. La sua valigia era spalancata, mentre delle fiamme azzurre colmavano l'aria.
I due Malandrini restarono a fissarsi, allibiti, per quelli che sembrarono minuti interi mentre si scrollavano di dosso la polvere. James avrebbe giurato che qualcosa del genere sarebbe accaduto, prima o poi.
Effettivamente non ricordava se ci fosse mai stato un anno, ad Hogwarts, in cui non avessero dato fuoco a qualcosa; non importava che fossero i capelli di Silente o un dipinto, l'importante era farlo.
-Black, Potter! Cosa diamine state combinando? C'è odore di bruciato in tutto il treno!-
Una ragazza dall'ordinata chioma rossa si affacciò nello scompartimento dei due, le goti rosse per la rabbia e gli occhi accessi di curiosità.
James si aprì subito in un caloroso sorriso mentre spalancava le braccia, come a volerle dare il benvenuto, mentre Sirius si affrettava a spegnere il piccolo focolaio con l'aiuto della magia.
-Oh niente, sai, le solite cose Evans. Stavamo tentando di darci fuoco, possibilmente stavamo tentando di amputarci un braccio, quello destro per la precisione, così avremmo avuto una scusa per saltare gli esami. Capisci? Geniale, non trovi?-
Sirius si batté una mano sulla testa, come preso da un colpo di genio: era effettivamente una buona idea, magari ci avrebbe provato prima o poi. Aveva poi iniziato a ridere mentre James guardava scandalizzato il suo braccio, lasciandovici sopra qualche carezza di conforto.
-Non potrei mai amputarmi un braccio. Come farei con il Quidditch? Senza braccio, la mia carriera come Cercatore sarebbe rovinata. Con cosa dovrei prenderlo il boccino? Con la bocca?Non diciamo idiozie! -
La sola idea riuscì a terrorizzarlo.
Lily alzò un sopracciglio, massaggiandosi le tempie. Doveva concentrarsi. Non poteva badare alle fandonie che i due Malandrini le stavano lanciando contro. Era un Caposcuola, ed il suo compito era capire perché la valigia di Sirius aveva appena preso fuoco.
Dopo sette anni si aspettava che i due avessero capito come comportarsi da persone mature, e invece eccoli lì: dritti e fieri nelle loro divise da Grifondoro mentre la guardavano come se fosse lei nel torto.
-Black.- Sussurrò lei, lasciando che qualche ciocca rossa le cadesse dinnanzi agli occhi in uno spettacolo piuttosto inquietante. Quest ultimo aveva distolto lo sguardo dal suo baule per puntarlo sulla figura tremante della ragazza, guardandola come se fosse un qualcosa di estremamente esilarante.
-Evans,- Si piegò a metà per simulare un veloce inchino, prendendola volutamente in giro.
-Hai cinque secondi per spiegarmi il perché di tutto questo prima che ti faccia rotolare sotto il treno.-
Gli puntò quindi la bacchetta al petto, invogliandolo a darle una spiegazione plausibile. Forse la violenza non era la soluzione ai problemi, si era detta lei, ma in quella situazione lo era definitivamente.
Potter annuì saggiamente, passandosi la lingua sul labbro inferiore, dando l'aria di essere profondamente assorto in pensiero d'alto calibro. Cosa che era, ovviamente, sbagliatissima.
-Ha pienamente ragione, Felpato. Devi comprenderla,- fece un gesto sbrigativo verso la rossa. -Avrebbe preferito trovarmi nudo mentre cercavo di estinguere le fiamme con i miei vestiti.-
Si, era decisamente la soluzione più plausibile alla quale riuscisse ad arrivare. Sirius spalancò le labbra, simulando un'espressione di sorpresa, come a volergli rispondere 'ohh, ecco perché!'
La bacchetta sottile di Lily andò a scontrasi contro il viso del ragazzo che poco prima aveva parlato, schiaffeggiandolo un paio di volte solo per la soddisfazione di farlo, per poi cambiare direzione e puntargli la bacchetta dritta al petto.
-Potter, preferirei guardare Black mentre si diletta nel canto piuttosto che vedere te nudo.-
Ricordò velocemente il modo in cui, l'anno prima, aveva sentito cantare Sirius. La voce del ragazzo pareva infatti un cane che guaiva, talmente acuto da farti male alle orecchie. Al ricordo Lily si sentì rabbrividire.
James socchiuse le labbra, mentre con le dita spostava la bacchetta di Lily dal suo petto, lievemente spaventato.
Sirius si trattenne dall'urlarle in faccia che lui era solo un genio incompreso del canto.
-Ho dato fuoco io alla valigia.- Sviò Sirius, guadagnandosi un'occhiata riconoscente da parte dell'amico.
Sirius trattenne il vago ghigno che minacciava di spuntargli in volto; James gli aveva creduto davvero?
-E perché mai?- L'attenzione di Lily si spostò sul ragazzo dagli occhi chiari. Tutto ciò che voleva era tornarsene nel suo scompartimento e riposare, oppure sbattere la testa contro al finestrino: avrebbe deciso dopo aver sistemato quell'assurda situazione.
-Perché James stava per vedere cosa vi era dentro.-
La Grifondoro assottigliò le labbra mentre stringeva in un pugno le mani. Era così che affrontava i problemi Black? Dandogli fuoco? Più tempo passava con loro e più si accorgeva dell'incremento del suo dolore alla testa. Prima o poi l'avrebbero uccisa con le loro idiozie.
-Un'altra di queste vostre bravate e vi ritroverete nell'ufficio della McGranitt a raccontarle il perché vi sono stati tolti cinquanta punti ognuno.- Aveva perso il conto di quanti punti Grifondoro avesse perso solo a causa loro.
Poi si girò in fretta, uscendo dalla cabina.
L'odore di fumo impregnava ancora tutto lo scompartimento senza lasciare scelta a James che, con un sospiro scocciato, dovette aprire il finestrino per far arieggiare. Ringraziò Dio che Remus non li avesse ancora raggiunti perché, non c'era dubbio, li avrebbe certamente uccisi.
-Hai visto come mi ha guardato, Felpato? È cotta di me.-
-Certo, come io lo sono di Codaliscia.-
-Oh Godric, devi proprio essere innamorato di Codaliscia!-
**
-Non sai quanto lo odio, Alice! È così...così... Irritante! Con quella sua costante aria divertita! Hanno dato fuoco ad una valigia, per Godric!-
Lily si portò le mani tra i capelli, tirandoseli leggermente come a volersi forzatamente svegliare da un incubo, un terribile incubo.
Alice ascoltava in silenzio, la guancia premuta contro la spalla di Frank.
Pensò che fosse ovvio che i due Malandrini avessero architettato qualcosa anche quell'anno, ma di certo nemmeno lei si sarebbe mai aspettata di vederli in azione così presto. Per Godric, non erano nemmeno arrivati ad Hogwarts! Prima o poi, ne era sicura, Lily avrebbe dato di matto e lei sarebbe stata costretta a portarla al San Mungo.
-Non è così male come dici.- disse Frank in difesa dell'amico. Lily gli lanciò un'occhiata torva, a braccia conserte, tornando velocemente ad osservare il paesaggio oltre il finestrino, dove tutto era calmo e James Potter non creava problemi.
-Non ho la minima idea di cosa ci troviate tutti voi in uno come lui.-
Alice annuì, semplicemente perché non voleva trovarsi del veleno nel suo succo di zucca solo per essere andata contro la rossa. Quello, si disse lei, era il lato negativo di avere una migliore amica abile nella fabbricazione di pozioni.
Ma Frank, evidentemente, non teneva alla sua vita come Alice, visto che aveva già una contro risposta. Il ragazzo aprì la bocca, pronto ad affermare quanto James fosse una persone simpatica e disponibile, venendo velocemente interrotto da una gomitata di Alice.
-Veramente,- Alice lo interruppe, pestandogli nuovamente un piede per pensare velocemente a come distrarre l'amica dall'argomento Potter, -non dovresti essere con gli altri Prefetti e Caposcuola? Ma certo che dovresti! Vai e fai il tuo dovere, grande donna!- Asserì Alice, assestando una gomitata al ragazzo al suo fianco per farsi dare ragione
Lily annuì coincisa, scattando all'attenti e ringraziando l'amica per averle ricordato l'incontro.
Uscì dalla cabina con aria stanca, allungando il passo per arrivare in tempo.
Per quell'anno aveva tre obbiettivi da conseguire, e, in un solo giorno, stava già per infrangerli tutti.
-Passare l'anno senza un minimo richiamo.
-Ignorare Potter.
-Evitare ogni possibile scontro con i "Malandrini."
Nemmeno un giorno, pensò Lily, e stava già fallendo.
**
-Oh Godric! Peter, oh Peter! Sei proprio tu? Ti senti bene? Quante Cioccorane hai in bocca Codaliscia? Quante diamine ne hai?! Sputa, su, un bel respir- No! Non respirare! Devi prima sputare, o rischi di strozzarti.-
La voce alterata di Remus esplose, sovrastando quella di James, persino gli sputacchi di Peter cessarono. I tre Malandrini si girano a guardarlo, sconvolti dalla sua perdita di pazienza.
-Fate silenzio! Sono un Caposcuola, okay? Ed io non dovrei assolutamente permettere che questo accada. Peter, non potevi soffocare più tardi? La Evans mi ucciderà, ti rendi conto? Oh, certo che no! Perché ogni volta, ogni singola volta succede questo? Perché?! Dovreste essere dei ragazzi maturi, invece di fare un esame diagnostico ai propri capelli,- e scoccò uno sguardo torvo a James, - o soffocarvi con delle cioccorane, o entrare negli altri vagoni e twerkare davanti ai nuovi studenti!-
Questa volta lo sguardo minaccioso di Remus si posò su Sirius.
-Davvero, ragazzi, se aveste un culo come il mio non fareste di tutto per condividere con il mondo questa vostre "dote"?-
Perché gli stava dando spiegazioni? Dopotutto, secondo lui, era normale fare certe cose, erano loro quelli strani!
James ridacchiò, lanciando uno sguardo divertito a Sirius.
Alle volte non capiva se fosse serio o meno, e non aveva di certo voglio di scoprirlo.
-Calmati, Lunastorta. Prendi un bel respiro, tieni,- James afferrò una barretta di cioccolata, porgendola cautamente a Remus.
-Guarda, cioccolata! Non è magnifico? Peter non le ha mangiate tutte, fantastico. Quindi, se facciamo un breve calcolo, Peter ne ha solo cinque in bocca.- James sorrise trionfante mentre Sirius si alzava, avviandosi a passo spedito verso Peter. Remus agguantò la barretta, sempre con espressione offesa.
-C'è solo un modo per risolvere tutto questo,-
Sirius alzò l'indice in aria, guardando i tre malandrini con un largo ghigno divertito.
In quel momento James vide Sirius saltare sopra Peter che, colto alla sprovvista, spalancò la bocca per la sorpresa, sputando le cioccorane nell'esatto momento in cui la porta scorrevole dello scompartimento aveva iniziato ad aprirsi.
-Lily attenta!- Remus ebbe appena il tempo di vederla arrivare prima che una delle cioccorane facesse leva sulle proprie zampe, puntando al volto arrossato della Evans.
Una delle cioccorane fece leva sulle proprie zampe, puntando il volto arrossato della Evans.
La ragazza tirò un urlo disgustato pulendosi il voto sporco dai residui di cioccolato.
Mosse qualche minaccioso passo in avanti, pronta ad ucciderli, quando posò erroneamente il piede sull'ennesima cioccorana.
I rumori sembrarono cessare nell'esatto momento in cui la rossa scivolò a terra, finendo sopra Remus con un gemito sordo.
La stanza piombò quindi in un tremendo ed imbarazzante silenzio nel quale James osservava stupito Remus e Lily mentre Sirius se la rideva di cuore.
-Sai, James, nella mia valigia c'erano i tuoi attrezzi per: "pulire, aggiustare e rimettere a nuovo " la tua scopa. E dico "c'erano" perché hanno preso fuoco insieme a tutto il resto.-
Angolo me:
Ehi! Questo libro è nato per caso, forse anche per noia, ma ci tengo a farvi sapere che metterò anima e corpo per farvi apprezzare il mio lavoro! Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto! Mi sono divertita moltissimo a scriverlo e spero che per voi sia stato piacevole leggerlo.
Ditemi cosa ne pensate!
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