Chapter Nine: Ignore it|| ✔
Dedicato a LegolasMalfoy3
James velocizzò il passo, con Sirius al seguito. Doveva vedere con i suoi occhi ciò che stava accadendo e assicurarsi che Severus se ne fosse andato, che si fosse allontanato da Lily.
-Felpato, era proprio necessario trasformarti?- Gli domandò divertito James, sfiorando con le dita il pelo scuro del cane.
Sirius, in risposta, abbaiò, facendo uno scatto in avanti, come a dirgli che sarebbe stato più veloce sotto forma di cane.
-Muoviti, riesco a sentire l'odore di sporco che Mocciosus si porta dietro.- Ghignò James, malandrino, ricevendo un ululato da Sirius.
-Potter.- James si girò, preso alla sprovvista, puntando i propri occhi in quelli scuri di Severus. Per un attimo fu sorpreso di esserselo trovato lì, non se l'aspettava.
Lo guardò per qualche secondo, inarcando un sopracciglio e stringendo la presa contro la sua bacchetta.
-Mocciosus!- James si aprì in un sorriso, mentre inclinava la testa di lato e spalancava le braccia. Se qualcuno li avesse visti, senza conoscerli, avrebbe pensato fossero due vecchi amici.
-Hai usato la saponetta che ti ho regalato? O è ancora incartata?- Continuò James, mentre Sirius mostrava i denti. Avrebbe sfruttato qualsiasi opportunità pur di essergli superiore, pur di fargli capire che lui era James Potter e che nessuno poteva andargli contro.
-Sono felice di notare, Potter, che la tua stupidità non accenna a svanire.- Rispose a tono Severus. Non riuscì a guardarlo in faccia, sommerso da quel senso di rabbia e ribrezzo che provava per il Grifondoro.
Pensò che, in qualsiasi modo l'avesse vista, la situazione tra lui e Potter non sarebbe mai cambiata. L'odiava, lo detestava per avergli portato via Lily, per averlo deriso per anni.
Sirius si lasciò andare ad un ringhio sommesso mentre avanzava lentamente verso Severus, minacciandolo.
-A cuccia, Tartufo.- Disse divertito James, fissando glaciale il Serpeverde. Era consapevole che non si sarebbe mai messo contro di loro, no: Piton sapeva sapeva di essere in minoranza, proprio per questo non avrebbe fatto nulla.
-Sai, ho sempre pensato che il tuo posto fosse nei gabinetti, con la testa dentro di essi. Probabilmente ti mimetizzeresti alla perfezione.- sputò acido James, facendo sorridere Severus.
-Peccato che, per cinque anni, il mio posto sia stato vicino a Lily. Un posto che tu non occuperai mai.- lo schernì Severus, facendo immobilizzare James. Non capiva proprio il perché il Serpeverde usasse sempre l'argomento; Lily, per ribattere.
-Taci... Lurido scarafaggio- James estrasse la bacchetta, mentre Sirius girava attorno a Severus.
-È dura la verità, vero Potter?-
Sorrise Severus, mentre Sirius ringhiava, aspettando che James gli desse il via per attaccare.
-Io l'avrò pure persa ma te, Potter, te non l'hai mai avuta.- Le parole scivolarono velenose dalla sua lingua, atterrando come gocce di veleno sull'ego del Grifondoro.
-Dovresti dirmelo tu, visto che è più di un anno che non ti parla. Giusto, Mocciosus?- Domandò ironico James, decisamente più sollevato nell'aver argomenti con cui controbattere.
Severus scosse la testa, allontanandosi verso il corridoio. Non avevo tempo, né voglia, di discutere con Potter; aveva di meglio da fare.
-Attento alla scia di unto, potresti scivolare!- Lo prese in giro James, abbassandosi all'altezza di Sirius mentre osservava il Serpeverde andarsene. G
-Grazie, amico.- Sirius alzò il muso, poggiandolo sulla guancia di James.
-Ed ora, torna ad essere un ragazzo, mi sono stancato di vederti a quattro zampe.- Sirius si distese a terra, nascondendo il muso tra le zampe.
**
Lily sporse la mano, vedendo infrangere i sottili fiocchi di neve contro di essa. Era un bello spettacolo, quello, certamente in tema con l'aria natalizia. Il castello, si disse, sarebbe stato magnifico ricoperto di neve.
Alzò quindi il viso verso il cielo, tirando su con il naso mentre si asciugava gli occhi. Aveva pianto nonostante si fosse imposta di non farlo, nonostante questo si sentì meglio.
James e Sirius si accucciarono poco più indietro, nascosti dal mantello dell'invisibilità di James, per osservare la ragazza. Era curioso vederla aggirarsi fuori dal castello, capire cosa facesse era quindi diventato di vitale importanza per Potter.
-Cosa sta facendo?-
-Sembra stia avendo rapporti sessuali con l'albero, James.- gli fece notare Sirius, ridacchiando.
James fece per rispondere quando il silenzio fu interrotto da un singhiozzo. Allungò un po' di più il collo, sentendosi lo stomaco attorcigliarsi. Stava piangendo?
-È impazzita.- Osservò Sirius sotto lo sguardo curioso di James.
-Vai leggermente più a destra, Felpato. Senza pestarmi i piedi, per Godric!-
Sirius ridacchiò, spostandosi verso destra per lasciare che James osservasse meglio la ragazza. Riuscì a vederla, seduta con la schiena contro l'albero ad osservava il cielo.
-Che diamine..- James adocchiò la foto, probabilmente presa da un giornale, cercando di avanzare. I due riconobbero le inserzioni tipiche di un articolo di giornale, restando piuttosto confusi.
Fu Sirius a capire, più o meno, cosa fosse.
-Sulla Gazzetta del Profeta avevano dato la notizia di due Babbani morti, durante un attacco. Pensi che possa centrare qualcosa?- Osservò Sirius, facendosi cupo. Non era mai stato amico della Evans, era più un disprezzo reciproco il loro, eppure il pensiero che i suoi genitori fossero collegati alla notizia della Gazzetta del Profeta lo intristì.
James fece per uscire da sotto il mantello, ma Sirius lo fermò, guardandolo con aria di disapprovazione. Aveva un'espressione agitata, contratta, mentre tentava in tutti i modi di farsi avanti.
-Non credo che lei ti voglia li, James.- Quest'ultimo si sentì lentamente morire, come se quella frase l'avesse colpito nel petto.
Avrebbe voluto correre da lei e riempirla di domande o semplicemente abbracciarla. Si sarebbe lasciata stringere? Probabilmente no, ma lui ci avrebbe provato lo stesso.
-Non possiamo lasciarla lì da sola.- Continuò James, contenendosi dallo sbraitare.
-Se non l'ha detto è perché non vuole che si sappia, no? Ragiona, Ramoso. Pensi davvero che la tua compagnia sarebbe gradita? O che la mia, lo sarebbe?-
James squadrò Lily, il volto arrossato e gli occhi scintillanti mentre si levava il berretto lasciando che i capelli, ora verdi, le ricadessero sulle spalle. Gli parve triste come mai era stata, e sola, estremamente sola.
-Ha mentito.-
Disse James, con una nota di fastidio. Osservò Lily poggiare la guancia sulle ginocchia per chiudere gli occhi. Si contiene anche quando piange, pensò James.
-Come?- Sirius si grattò la nuca, spaesato.
-Non tornerà a casa per Natale, giusto?-
Sirius grugnì, non rispondendo.
-È un idiota.- sbottò James, digrignando i denti.
-Avrebbe potuto dircelo. Ma lei è così orgogliosa...- James guardò dubbioso Lily, sotto lo sguardo penetrante di Sirius.
-Probabilmente è il suo modo di esser forte, James.-
**
Alice sospirò, acconciando i capelli di Lily in una treccia sbrigativa, riuscendo a nascondere le bacche che spuntavano da ogni dove.
-Non posso fare più di così.- Sospirò Alice, affranta. Lily annuì, sorridendo. Squadrò il proprio volto nel riflesso dello specchio con soddisfazione: era riuscita a coprire i segni del pianto ed il risultato era migliore di quello che si aspettava. Non voleva passare per la ragazza frivola della situazione.
Diamine, lei era Lily Evans!
Quando le due scesero per cenare, Lily notò con piacere che il tavolo dei Grifondoro era sprofondato in un silenzio imbarazzante. Un po' di silenzio era musica per le sue orecchie, ormai troppo abituate alla confusione.
-Come mai questo silenzio?- Domandò Alice, sedendosi.
Lily si accomodò al suo fianco mentre tutti gli sguardi si posavano sui suoi strambi capelli.
-Cosa avete da guardare? Non avete mai visto una ragazza dai capelli...verdi?- Domandò Lily, visibilmente infastidita.
-No è che...sono corti, capisci? Tu li hai sempre portati lunghi.- Si giustificò velocemente Frank, agitando le mani davanti alla faccia.
Lily annuì, osservando Frank con un cipiglio.
-Se vuoi saperlo, Frank, non sono io ad essermi fatta i capelli a mo' di cespuglio. E non li ho tagliati io, così come non sono stata io a farli diventare verdi.- Sbottò Lily, sbattendo la mano sul tavolo.
Odiava quei dannati capelli, e ancora di più odiava Sirius per averglieli ridotti così.
Frank sobbalzò, sotto lo sguardo acceso d'ira di Lily mentre Alice lo consolava.
-La Evans è focosa, oggi?- Domandò James, avanzando verso di loro. Lily si morse il labbro, trattenendo un'imprecazione. Il tavolo dei Grifondoro sembrò prendere vita non appena entrarono; era incredibile come riuscissero a trasmettere una certa aria di allegria.
Sirius si sedette al fianco di Frank, seguito da James.
-La Evans è stufa di avere un cespuglio in testa, e rivuole i suoi capelli rossi.- Disse ironica Lily, poggiando il mento sulla mano.
-È stranamente eccitante quando si infuria, non trovi, Sirius?- James si mise a ridere, spalmando della marmellata sulla propria fetta biscottata.
Sirius lanciò un occhiata soddisfatta all'amico, ricordando gli avvenimenti della sera prima.
Aveva discusso a lungo con Sirius sul da farsi, arrivando alla comune conclusione che non avrebbero detto alla Evans di aver scoperto il suo piccolo segreto, né ne avrebbero parlato con altri. James, di sua iniziativa, aveva anche proposto di sospendere per un tempo imprecisato le loro battutine, ma a quanto pare era stato stroncato in tronco.
Lily arrossì, più di rabbia che di vergogna.
-Taci.- Sibilò la ragazza, stringendo i pugni. Riusciva ad infastidirla già di prima mattina, fantastico.
-Davvero, Evans, sei così spumeggiante di prima mattina. Sempre così attiva ed energica, ed io davvero non me ne capacito.- disse divertito Sirius, facendo ridacchiare James. Si batterono il cinque, con un sorriso che Lily trovò vagamente irritante.
Quest'ultimo si passò una mano tra i capelli, sporgendosi in avanti.
-Lei è spumeggiante ed io bellissimo. Una coppia fantastica, no?-James si morse il labbro, scrutando le iridi verdi della ragazza.
-Non sei così attraente come credi, Potter.- Sentenziò lei, smentendolo. Lily fu sicura di aver visto una ragazza del terzo anno strozzarsi con il suo succo di zucca nel sentirla parlare.
-Sinceramente non vedo come potrei essere più bello di così.- James sogghignò, sedendosi meglio sul suo posto.
-Quando sarà pronto l'antidoto, Black?- La scelta migliore, per Lily, fu quindi di ignorare completamente il commento di James per interpellare Sirius.
Sirius parve per un attimo ansioso, ma si ricompose in fretta. La verità era che l'antidoto gli avrebbe richiesto più tempo e più voglia, sopratutto.
-Credo ci vorrà più tempo del previsto, Evans. Ho fatto saltare in aria già due calderoni!-
Sirius parve seccato della cosa, ma mai quanto Lily, la quale prese a tremare per la rabbia.
-Tu!-
-Io-
-Tu..-
-Lui?-
Lily guardò James seccata, mentre quest'ultimo batteva il cinque a Sirius, per la seconda volta. Alice guardò rassegnata l'amica, scuotendo la testa. Era inutile anche solo cercare di discutere con loro.
-Diamine...cosa ne penseranno i vicini?- Mormorò tesa Lily, sotto lo sguardo divertito di Alice.
-Cosa ne penserà tua madre, volevi dire.- precisò Alice, sotto gli sguardi taglienti di Sirius e James.
-Probabilmente ti ucciderà.- ridacchiò Alice, sorridendo ampiamente all'amica.
Lily annuì mestamente.
-Si, probabilmente hai ragione.- asserì Lily, mentre Sirius tamburellava le dita sul tavolo.
-E come sta tua madre, Alice? Continua a dilettarsi con gli oggetti Babbani? È riuscita almeno a capirne la funzione di tali oggetti?- domandò mellifluo James, con un sorrisetto malandrino in volto.
Alice arrossì visibilmente. -Lei..umh..si.-
Poi lo sguardo di James si spostò su Lily. Quest'ultima non seppe bene come interpretarlo, quindi lasciò stare, scacciandosi di dosso quella stramba sensazione di calore.
-Allora: domani si torna a casa, no? Quindi, Sirius, tocca a te far sbizzarrire queste anime innocenti.- Ridacchiò James, con gli occhi scintillanti. Avrebbe organizzato la miglior festa che Hogwarts avesse mai visto, anche se quello era l'obbiettivo di tutte le feste che organizzava.
-Cosa vuoi che faccia, Bambi?- Domandò Sirius, con la bocca piena di cibo. Lily lo guardò scandalizzata e Sirius ricambiò lo sguardo con divertimento.
-Sei disgustoso Black. Semplicemente disgustoso.-
Sirius alzò le spalle, pulendosi la bocca.
-Obbligo o verità, Evans?- Lily alzò gli occhi dal piatto, puntandoli su Sirius.
Alice guardò prima Sirius e poi Frank borbottando un: -come se ne è uscito con obbligo e verità?-
Frank si strinse nelle spalle, ignorando il modo in cui l'amico riusciva a cambiare argomento nel giro di cinque secondi netti.
-Sei serio?- Lily inarcò le sopracciglia, guardando dubbiosa il malandrino.
-Sono Sirius, baby.- Sirius le fece l'occhiolino, mentre Lily faceva finta di vomitare.
-Obbligo.- decretò alla fine Lily, alzando il mento.
-Una vera Grifondoro, te lo concedo. Bene, allora. Io ti obbligo a flirtare con James per il resto del gioco.-
Lily boccheggiò, presa alla sprovvista. James osservò con insistenza la ragazza, raddrizzandosi sul posto come se avesse ricevuto la notizia più esilarante della sua vita.
-O ti rifiuti?- sibilò Sirius, ghignando.
-Accetto.- Poi, si voltò verso James, infastidita. Chiuse gli occhi ammorbidendo la postura mentre posava il mento sul palmo della mano.
-Se a te va bene, ovviamente..- sussurrò Lily, sporgendosi in avanti. Tutta quella situazione era ridicola e fuori luogo. Pensò la ragazza, con lo sguardo dei Malandrini e di Alice puntati addosso.
-A me..si.- Disse alla fine James, in lieve imbarazzo.
-Ora,- Lily si scostò bruscamente, lasciando James interdetto.
-Sirius, obbligo o - non fece in tempo a finire la frase che Sirius aveva già esclamato: Obbligo!-
-Ti obbligo a salire sul tavolo e, lentamente, mentre guardi la McGranitt, iniziare a spogliarti. Non totalmente, questo è ovvio.-
Precisò Lily, sotto lo sguardo infastidito di James.
-Accetto.-
James sbatté una mano sul tavolo, mettendo il braccio.
-Preferisci davvero vedere Sirius mezzo nudo piuttosto che me, mezzo nudo? Davvero?-
Lily fece per ribatte, venendo prontamente interrotta. Sarebbe mai riuscita a finire una frase, con quei due?
-Ricordi, Evans? Devi continuare a flirtare con lui fino alla fine del gioco, senza usare insulti.- sogghignò Sirius.
Lily prese un bel respiro e fece come l'obbligo le diceva.
-È ovvio che no, Pott-James.- Precisò Lily, sbrigativa. -Voglio solo vederlo fare una figuraccia davanti a tutti.- Sorrise lei, sbattendo le ciglia.
-Bene.- Sospirò James, portandosi una mano sul cuore. Remus, accanto a lui, gli diede un pizzicotto, come ad avvisarlo di non fare nulla di avventato.
Sirius batté le mani, issandosi sul tavolo sotto lo sguardo colmo d'ira della McGranitt.
-Pronti a vedere questo ben di Dio, ragazze?- urlò Sirius, mentre le ragazze urlavano un "si".
Sirius si tolse lentamente la maglia, facendola girare in tondo sopra la propria testa.
Lily rise divertita, guardando i professori impallidire.
-Don't touch, baby.- Sussurrò Sirius ad una ragazzina del terzo anno.
Sirius fece una piroetta, sfilandosi la cravatta. La strinse tra le mani allungandola, puntando lo sguardo sulla McGranitt.
-Grrrr-
Lily si piegò in due dalle risate, mentre Sirius l'osservava soddisfatto, insieme a James. Erano riusciti a farla ridere, e questo gli bastava.
Angolo Me:
Allora, ringrazio Wolf_Lion e FiorDiPrimavera per la magnifica idea dello spogliarello di Sirius. Grazie!
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