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Chapter Forty-Three: Do not lie to me.

Dedicato a _thejediknight

Lily POV

Vi trovate mai in situazioni spiacevoli? Situazioni non desiderate ma che, sfortunatamente, non dipendono da voi? Situazioni così esasperanti che ti fanno venir voglia di strapparti ogni singolo capello e no, non valgono le interrogazioni a sorpresa.

Situazioni come quando il ragazzo che ti piace si mette con la copia di una modella russa, o come quando ti rendi conto che tua madre ti ha appena lasciata sola alla cassa perchè si era dimenticata di prendere la carta igienica.

Ecco, è questo ciò che sta succedendo a me mentre mi lagno, strisciando i piedi sul pavimento di Hogwarts, diretta vero l'aula di Babbanologia. In questo momento ho solo voglia di gettarmi a terra e di tirare giù ogni Santo per ricordargli che esisto anche io e che, se una volta ogni tanto, mi aiutasse non mi offenderei.

-No.-

-Si.-

-No!-

-Non hai scelta, mi dispiace.-
Mi stringo nelle spalle, profondamente turbata.

James mi prende sottobraccio, sorridendo entusiasta. Lo odio.

-Non mi servono delle guardie del corpo! Mi state attaccati da quando mi hanno attaccata. Sono quasi dieci giorni, dieci giorni che non mi lasciate respirare. Ve ne rendete conto?- sbraito io, digrignando i denti.

Mi sento stretta come una sardina mentre i quattro Malandrini mi costringono a sedermi vicino a loro, in ultima fila. Credo che tra poco inizierò ad avvertire prurito o altri segni di allergia. Insomma, sono in ultima fila per Godric!

Lancio uno sguardo affranto ad Alice, chiedendole tacitamente di aiutarmi, magari di trascinarmi a forza via da qui, in un mondo dove Sirius è amichevole, Remus aggressivo con chi mi infastidisce, Peter con la parlantina e James iperprotettivo.

Alice non può fare nient'altro che osservarmi impotente, impossibilitata dal muoversi per colpa di tre sguardi assassini. Peter si limita a mangiare, ignorando gli sforzi di Alice.

Credo che con questi sguardi, quei tre, potrebbero farsi temere da chiunque. Persino da me che in questo momento mi rannicchio imbronciata sulla mia sedia.

-Vi prenderei tutti a calci in faccia se solo non fossimo a lezione,- sbraitai io, sbattendo i pugni sul banco. James ride istericamente, coprendosi il volto con le mani. Remus mi ignora aprendo il libro ed iniziando a prendere appunti.

-Ritieniti fortunata che ora sei mia amica, o saresti già schiacciata a terra con un'ordinanza restrittiva.- mi dice Sirius, con un cipiglio divertito.

Deglutisco, sospirando. Finirà mai tutto questo?

**

-Cosa sta facendo?-

-E' difficile capirlo da questa angolazione.-

-Secondo me sta tentando il suicidio,-

Sento le voci dei tre Malandrini dietro di me, mentre io prendo a testate il banco, grattandomi come un ossessa. Prendi un bel respiro Lily, ce la puoi fare, puoi combattere la loro stupidità. Mi dico tra me e me, ripetendo la frase come un mantra nella mia testa.

Il problema che è io realmente non posso ignorare il modo in cui James lancia palline di carta in testa ai Serpeverde, o di come Remus stia complottando un piano malefico per sterminare i Nani da giardino. E non posso nemmeno ignorare Sirius, il quale tenta disperatamente di convincermi che il pudino migliore non è quello al caramello, ma quello al tofu.

Tofu, maledizione!

-Uccidetemi, vi prego.- borbotto a Frank e ad Alice che si trovano nella fila davanti a noi. Frank mugola, guardando Alice come a chiedere un consenso. E la cosa non va bene, e sapete il perchè? Elementare: perchè Alice è convinta che questi tre maniaci siano dalla parte del giusto.

-Ti stiamo solamente tenendo al sicuro,- si giustifica James, come se questo potesse calmarmi. Ma io non sono calma, non lo sono affatto. Ho in circolo almeno un litro e mezzo di caffè e riesco a sentire le mie cellule ballare la conga insieme ai globuli rossi.

-Ma io non ho bisogno di essere protetta!- sbotto io, urlando. Sento lo sguardo dell'intera classe su di me, mentre il professore cerca di capire se sia il caso di cacciarmi o meno.

-Si sente bene, signorina Evans?- mi chiede lui, titubante.

Vorrei dirgli che niente mi va bene, ma poi un'idea inizia a frullarmi in mente. Probabilmente è colpa dell'ultima fila che fa macchinare al mio cervello idee del tutto bizzarre: farmi cacciare dalla classe.

Così sarei libera da questi tre stalker, e potrei scappare con il primo volo che passa. Idea magnifica.

-No, non va bene per niente! N-I-E-N-T-E.-

Potter sembra capire il mio piano, visto che cerca in tutti i modi di impedirmi di parlare, dandomi pizzicotti che non fanno altro che irritarmi maggiormente.

-Non so quanta caffeina ho in corpo ma le posso assicurare che è abbastanza per rendermi irascibile e pericolosa, a meno che lei non mi mandi fuori dalla classe, dove posso assicurarle che non aggredirò nessuno.- concludo la frase con un incredibile sorriso, poggiando i palmi delle mani sul banco.

Sono pronta a correre verso la porta come se fosse l'ultima scialuppa rimasta del Titanic.

-Io, ahm, se sta così male...allora okay, può uscire.- dice lui, insicuro. Scatto in avanti, saltando sopra Sirius ed evitando che Potter riesca a fermarmi. Remus, invece, non tenta di fermarmi, troppo stordito dalla mia gomitata.

Apro la porta dell'aula, pronta alla fuga. Quando mi chiudo la porta alle spalle prendo un bel respiro, annusando la pura aria del corridoio.

Storgo il naso, inorridita. Non è esattamente pura, come aria.

-Evans, questo non dovevi proprio farlo!-

-Sono stato costretto a dar fuoco ai capelli di Mocciosus per farmi cacciare dalla classe!-

-Non sgridatela in questo modo se non volete ritrovarvi calvi entrambi,- ovviamente è facile riconoscere chi abbia detto cosa. Non mi guardo indietro mentre inizio a correre come una pazza per i corridoi. Peccato che io sia rincorsa da due dei migliori atleti di Hogwarts e da un lupo mannaro.

Annaspo, svoltando a sinistra. Dov'è la forza del caffè, quando ne ho bisogno? Continuo a piagnucolare stancamente, sentendo le gambe affaticarsi. Odio correre, ma sopratutto odio essere obbligata a correre.

-Lily, se ti fermi subito ti giuro che non ci saranno conseguenze.- mi avverte James, alle mie spalle. Fermarmi? E per cosa? Per venir schiacciata da tre armadilli? No, non lo posso permettere.

Imbocco un altro corridoio, trovandomi a correre verso un giovane Tassorosso che, probabilmente, frequenta il quinto anno.

-Ehi tu, piccolo orsetto gommoso, aiutami!- gli strillo, nascondendomi dietro di lui. Il ragazzo si irrigidisce, balbettando qualche parola.

-Okay piccoletto, spostati.- sento dire da Sirius, mentre io stringo più forte la presa sulle spalle del ragazzo. Sono attaccata alla mia vita, per questo non lascerò andare l'unica mia salvezza.

-Io non so cosa sia successo ma credo le stiate dando fastidio...- dice lui, un pochino più sicuro di se. Probabilmente è l'unico che l'ha capito.

I tre Malandrini lo fissano a bocca asciutta, mentre James ha l'espressione di uno pronto ad uccidere. -Innanzitutto noi non le stiamo dando fastidio,- precisa Remus, cercando di allentare la tensione che si è creata tra James e il Tassorosso.

-Tieni duro amico, non mollare.- incito il Tassorosso con foga, accucciando ancora di più dietro la sua schiena. Se non mi muovo magari non mi vedono, con i dinosauri funzionava così.

-Hai tre secondi per allontanarti da lei se non vuoi ritrovarti imbottito di...- inizia James, venendo interrotto da un:-non essere volgare davanti a Lily!- di Remus.

-Imbottito di...camomilla!- James mi fissa, come se mi stesse comunicando che la sua è una vera "minaccia". Peggio per il Tassorosso, vorrà dire che mentre lo appendo per la Torre D'Astronomia io mi darò alla fuga. Ma gli sono riconoscente, davvero.

-No! Tu prova a muoverti ed io ti uccido, sono capace di tutto,- asserisco io, mentre i tre Malandrini iniziano a girarci intorno come animali famelici.

Mi sento un povero e piccolo suricato e loro sono i leoni. Come può un suricato sopravvivere? Non può, a meno che non scappi.

Sto dubitando del mio istinto da Grifondoro.

Punto su Remus, abbandonando il Tassorosso con un semplice: -in bocca a lupo!-. Corro verso Remus, il più gracile dei tre, sperando di riuscire a buttarlo giù con facilità, ma i miei piani vengono intercettati da James il quale con una botta d'anca sposta Remus.

Lancio un grido sentendomi caricare in spalla da James. Mi trovo a testa in giù,scalciando furiosamente. -Ehi tu, Tassorosso, scherzavo prima! Torna qui ad aiutarmi, ti prego!-

Sirius sbuffa, mentre James ridacchia. -Torna in classe, se non vuoi che la temibile furia di Sirius Black si accanisca contro di te,- lo minaccia James, dandomi una pacca sulla gamba.

-Non mi toccare, maiale! Sei un lurido maiale, aspetta che scenda e vedrai tu come ti combino! Mi hai sentitpo? Questo piccolo suricato ti taglierà le palle!- sbraito io, vedendo Remus sobbalzare, dando poi uno scappellotto a Sirius.

-Ma cos'ho fatto?- si lamenta lui, grugnendo.

-E' da te che ha imparato simili parole, villano!-

Sono un suricato in trappola.

Angolo Me:

Mi chiedo il perchè io aggiorni sempre di sera, bho. Comunque, Lily è un povero suricato e quei tre deficienti la seguono ovunque. Comunque, l'ultima fila è un qualcosa di magico, ve lo dice una che sta in quarta fila. Non capisco come faccia Lily ad esserne allergica. Comunque, devo andare, spero che questo capitolo vi piaccia! Ci avviciniamo sempre di più alla fine di questa storia, spero non ne siate troppo tristi.

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