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Chapter Eleven: The courage of a Potter

James aprì la porta di casa, sospirando.

-Casa dolce casa, eh? Ti è mancato stare qui?- Gli domandò Remus, sorridendogli teneramente.

Quel Natale l'avrebbero passato a casa Potter, sotto invito di James.

Quest'ultimo scosse la testa, posando il baule a terra.

-No è che c'è odore di torta.-
Asserì James avanzando verso la cucina. Sirius fece lo stesso, sorridendo sfacciatamente.

-Buongiorno signora Potter.- Remus tese la mano, ostentando un sorrisetto appena accennato.

Voleva fare una buona impressione, certo. Dorea sorrise a Remus, stringendogli la mano.

-Chiamami Dorea, tesoro.- gli sorrise teneramente, porgendo a Sirius e a James due piatti con un pezzo di torta.

-Ne vuoi una fetta anche tu? Sembri così magro...- la donna diede uno sguardo veloce al ragazzo, inarcando le sopracciglia.

-Mi chiedo se vi facciano mangiare a dovere, ad Hogwarts.- Borbottò tra se e se la signora Potter.

-Mamma, così lo farai scappare prima del previsto!- la rimproverò James, con la bocca piena di torta. Sirius, invece, aveva la bocca occupata da una considerevole dose di biscotti.

-Mia lei è un anfelo e la su cufina è peffetta.- sputacchiò Sirius, facendo ridere James. Remus osservo dubbioso i due, imbarazzandosi per loro.

-Tranquillo, caro. Mi fa piacere che si comportino in modo così "naturale". Sopratutto per Sirius, povero ragazzo. È come un secondo figlio per me e Charlus.-

Sussurrò la signora Potter, con tono strozzato. Remus annuì, sorridendole.

-Bene, Dorea. Mi farebbe molto piacere un pezzo della sua torta.-

La donna sorrise, porgendogli velocemente il piatto.

-Felpato, basta! Non puoi mangiare la mia torta, brutto cagnaccio ingordo!- strillò James, saltando sul divano con un balzo.

-Ma sono il tuo migliore amico! Dovresti viziarmi!- asserì Sirius, cercando di raggiungerlo.

-Non sono tua mamma, bel pulcino.- lo prese in giro James andando a nascondersi dietro il corpo della madre.

Sirius portò le mani ai fianchi, ghignando con fare Malandrino.

-Jamie non potrai nasconderti per sempre dietro a tua madre.-

James scrollò le spalle, mentre la Signora Potter se la rideva.
-James Potter, sei o non sei un Grifondoro?- lo rimbeccò la madre, con un mestolo in mano.

James degludì lentamente. -Certo che sono un Grifondoro!-

-E sei o non sei un Potter?- James alzò il mento con fierezza, mentre Remus si sforzava di non ridere.

-Si che lo sono!- Dorea annuì soddisfatta, girandosi completamente verso il figlio.

-E un Potter -nonché Grifondoro- scappa, James?-

Quest'ultimo scosse la testa, mentre la donna gli sorrideva ampiamente.

-Quindi, cos'è che devi fare?-

Sirius guardò la scena con circospezione.

-Cercarmi un altro nascondiglio.- dichiarò alla fine, il ragazzo occhialuto, schizzando fuori dalla porta.

**

Sirius, James e Remus si sedettero in circolo a terra, nella camera di James.

-Che gioco dovrebbe essere?- domandò dubbioso James, grattandosi la testa.

-È un gioco Babbano. Consiste nel rivelare il proprio segreto più intimo.- spiegò paziente Remus.

-Bene. Chi inizia?- concluse alla fine James, mentre Sirius alzava la mano.

-Bene, non avrei mai pensato di rivelarvelo...davvero..- Sirius prese un bel respiro, soffermandosi su James.

-Il mio primo bacio l'ho dato ad Alice, per sbaglio, al secondo anno. Stavamo scendendo le scale e sono scivolato. In pratica ho 'investito' Alice e, una volta finito di cadere mi sono ritrovato...si, insomma avete capito. Frank non sa nulla di tutto ciò e Alice vorrebbe ancora uccidermi quindi non fatene parola con nessuno. Io che bacio Alice...mi sono disinfettato la bocca, subito dopo.-

Remus impallidì visibilmente, mentre James scoppiava a ridere.

-Okay, beh, io ho fatto piangere un Tassorosso.- ammise James, arrossendo lievemente. Sirius boccheggiò, mentre si passava una mano tra i capelli.

-Tu hai fatto piangere un Tassorosso... Sei davvero un essere spregevole. Neanche i Serpeverde fanno certe cose.-

Lo riprese Sirius, mentre James chinava il capo.

-Beh, il mio più gran segreto è che, alle volte, temo di non essere abbastanza per voi.- Dichiarò Remus, sotto gli sguardi stupefatti degli altri due.

-Questa è un idiozia, Remus. Tu sei perfetto!- sbottò James, mentre Sirius annuiva.

Remus fece per ribattere quando nella stanza si udì un cinguettio tutt'altro che naturale.

-È il felefono.- spiegò Remus, tirandolo fuori.

-Ah, quell'affare...si..e beh, chi ti chiama?- James sembrò a disagio, mentre Sirius si sporgeva verso Remus.

-Lily- Remus sembrò incupirsi, mentre faceva scivolare il dito sullo schermo.

-Lily? Come hai fatto a chiamare? Insomma, ad Hogwarts non dovrebbero funzionare gli oggetti Babbani.- gli fece notare Remus, mentre James e Sirius cercavano di origliare la conversazione.

Remus distaccò un attimo il telefono dall'orecchio, mettendo in vivavoce. Per Sirius e James era un mistero tutto ciò, Remus, invece, sembrava totalmente a suo agio.

-Non sono ad Hogwarts. Cioè, tra un oretta sarò li ma ora no, non sono ad Hogwarts. E comunque, buon natale!-

La voce di Lily gli sembrò leggermente stridula, ma forse era solo l'effetto del telefono, riflettè James.

-E quindi ora dove ti trovi?- chiese Remus, tamburellando con le dita sul pavimento.

Lily esitò.

-Sono alla stazione. Tu come stai?- cercò di sviare Lily, mentre Remus sospirava.

**

Lily rabbrividì, stringendosi nella giacca nera. Chiamare Remus era stato come un riflesso per lei.

-Sto bene. Sono a casa di James.- Lily si bloccò un attimo. Che avesse sentito la conversazione? Si chiese.

-Mi serve il tuo aiuto.- Lily saltellò da un piede all'altro, aspettando una risposta da parte dell'amico.

Dal suo canto, Remus, osservava compiaciuto e curioso il telefono.

-Cosa dovrei fare?- Lily sorrise, mentre si sedeva su una panchina.

-Ecco, ti ho fatto un regalo, per Natale, sai. Ne ho fatto uno anche a Peter.

Remus trattenne il respiro, osservando l'espressione scocciata sul viso di James.

-E credo che dovrei fare un regalo anche a Potter e a Black. Quindi,- Lily si interruppe, riflettendo sulle parole da dire.

James e Sirius si scambiarono uno sguardo eloquente.

-Quindi mi chiedevo, cosa potrei regalargli?-

Remus socchiuse le labbra, osservando i due.

-Non saprei. Basati sui loro gusti. A James piace il Quidditch e a Sirius piace...a Sirius piace fare scherzi o-

Remus si interruppe, non sapendo cos'altro aggiungere.

-Sei un genio, Remus! Ti adoro! Devo andare, Buon Natale.-

Prima che Lily potesse riattaccare Remus parlò.

-Buon Natale, Lily.-
Quest'ultima fece per ringraziare, poi, con uno scatto, riattaccò.
Non era stato Remus a parlare.

**

-A tavola! Su, scendete!- la Signora Potter sbuffò, battendo il piede a terra.

-Mamma, dov'è il mio gufo?- James saltò gli ultimi gradini, atterrando di peso su Sirius.

-Oh, Godric! La mia schiena.- si lamentò Sirius, strisciando verso la sedia.

-Non lamentarti. Hai portato cose ben più pesanti sopra di te, Felpato. Se capisci cosa intendo.- ammiccò James, sotto lo sguardo di fuoco della madre.

Sirius rise, sedendosi.

-Stai paragonando una dolce fanciulla a te?- Gli domandò Sirius, mentre James lo affiancava.

-Sappiamo benissimo entrambi che potrei battere quelle stronzette nel giro di cinque secondi.- James si passò una mano tra i capelli, sporgendo il labbro inferiore.

-Non mi trovi bellissima, Sir?- James assunse un tono stridulo, mentre si girava di lato, socchiudendo gli occhi.

-Ti trovo inquietante, Ramoso. Ora capisco perché la Evans ti da sempre del maniaco.-

Rifletté Sirius, facendo ridere Remus. James scrollò le spalle, poggiando la schiena alla sedia.

-Inquietante ma bellissimo.-

I tre risero, mentre la Signora Potter spalancava le finestre.

-Gufi..- mormorò la donna, mentre quest'ultimi planavano sui tre ragazzi.

Il pacco che fu dato a Remus era quadrato, non troppo alto, quello di sirius, invece, era molto spesso e rettangolare.

James osservò il proprio pacco. Studiandone la forma allungata di esso.

I tre presero a strappare la carta regalo leggendo la firma ordinata: Da Lily Evans.

Sirius lanciò un gridolino, mentre osservava il contenuto della scatola.

-La Evans mi ha regalato un set completo dei nuovi articoli di Zonko! E Remus a te...un libro. Stai davvero gioendo per un misero libro, Lunastorta?-

Sirius sospirò pesantemente, mentre l'amico iniziava a sfogliare le pagine del tomo.

James osservò divertito il proprio regalo.
Lesse la scritta sul biglietto, con un ghigno.

"Buon Natale, caro idiota."

Li, davanti a lui, vi era la migliore scopa da Quidditch che lui avesse mai visto.

Angolo Me:
Ed eccomi con un nuovo capitolo! Non so, ma non mi piace molto come è venuto. Che ne pensate?
Al prossimo capitolo ♥

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