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Epilogo.

Vennero finalmente i giorni di sole e la neve non cadde mai più a Narnia.

Lucy, Peter, Edmund, Susan ed Emily vennero condotti nel maestoso castello di Cair Paravel che era costruito su una lunga spiaggia dorata e circondata dal mare limpido.

Arrivò il giorno dell'incoronazione e la sala del trono fu riempita di centauri che suonavano le trombe e i più cari amici dei Pevensie tra cui il signor Tumnus, la volpe e i due castori.

Al centro vi era Aslan che alla sua destra conduceva Lucy e Susan e, alla sua sinistra, Edmund e Peter verso i loro troni.

Si trattava di quattro troni in pietra bianca splendente che dietro avevano una grossa vetrata luminosa dalla quale filtrava il sole.

Così, i quattro fratelli si postarono davanti al rispettivo trono e Peter sorrise dolcemente quando vide arrivare Emily, in un bellissimo vestito rosso, seguita dai due castori che portavano le corone su dei cuscini in pelle.

-In nome dello sfavillante mare dell'Est...- esordì Aslan, mentre Emily prendeva una corona argentata e la posava sulla testolina di Lucy che indossava un vestito bianco con sopra un mantello rosso.- ...Ecco a voi la regina Lucy, la Valorosa.-

Successivamente, Emily prese dal cuscinetto una corona argentata che posò sulla chioma nera di Edmund che indossava un completo blu con un mantello grigio.- In nome del grande bosco dell'Ovest, ecco a voi re Edmund, il Giusto.-

Emily invidiava lo splendido vestito grigio di Susan, adornato da un mantello verde: a lei toccò una coroncina dorata che Emily posò su di lei con un sorriso ampio.- In nome dello splendente sole del Sud, la regina Susan, la Dolce.-

Ad Emily tremarono un po' le mani quando afferrò l'ultima corona, la più grande e la più maestosa, per poggiarla sul capo di Peter mentre lui la guardava profondamente negli occhi.

-In nome del limpido cielo del Nord, re Peter... Il Magnifico!-

Emily fece alcuni passi indietro e li guardò tutti e quattro: era così fiera di essere parte della loro famiglia come non lo era mai stata.

-Quando si è re e regine di Narnia, si è sempre re e regine di Narnia.- continuò Aslan nel frattempo che i Pevensie si accomodarono sui troni.- Che la vostra saggezza ci accompagni fino a che le stelle non cadranno dal cielo.-

Da quel momento in poi, echeggiarono le voci di tutti i sudditi per l'intera sala.- Lunga vita a re Peter! Lunga vita a re Edmund! Lunga vita alla regina Susan! Lunga vita alla regina Lucy!-

Emily si inchinò a loro dopo aver applaudito, quando, ad un certo punto, udì qualcuno toccarle il mento per sollevarle il capo.

Peter era davanti a lei: si era alzato dal trono e si era diretto da Emily, guardandola profondamente negli occhi.- Non sarei diventato quello che sono oggi senza di te.- affermò, prendendole le mani.- E sarei onorato di condividere questa splendida vita che ci attende insieme a te.-

Emily sorrise con gli occhi lucidi e, senza dar conto che tutti li stessero guardando, gli saltò addosso per baciarlo dolcemente sulle labbra e lui la fece roteare allegramente.

Tutti intorno a loro applaudirono e, dentro di sé, Emily immaginò che il tempo dei brutti sogni fosse ormai finito.

***

1 anno dopo

Era passato un anno dall' incoronazione dei fratelli Pevensie e il regno di Narnia viveva finalmente in armonia.

Emily non poteva essere più felice di così, soprattutto dopo che Peter aveva promesso di sposarla a breve e le aveva regalato un bellissimo anello con una pietra blu incastonata in cima.

Dormivano insieme nella stanza più alta del castello, in un letto a baldacchino da dove, quella mattina, filtrò il sole che andava ad illuminare l'anello di Emily.

Non faceva altro che guardarselo e rigirarselo al dito, mordendosi il labbro.

Peter si era svegliato prima di lei e osservò che si stesse già preparando per uscire.

La chioma di capelli biondi era cresciuta ed Emily pensò che lo rendesse molto più sexy.

Si coprì il corpo nudo con il lenzuolo e si mise a guardarlo mentre indossava le gli stivali. -Dove stai andando?- borbottò accigliata.

-Hanno avvistato di nuovo il cervo bianco! Deve essere mio!- affermò Peter, con entusiasmo.- Edmund, Lucy e Susan verranno con me.-

Da qualche tempo si vociferava la leggenda del cervo bianco, ovvero una creatura capace di esaudire i desideri.

-E' solo un cervo...Che cos'altro potresti desiderare di più?- gli chiese lei, forse leggermente offesa, ma non lo fece notare.

Peter si sedette sul letto vicino a lei, prendendole una guancia in una mano.- Solo che tutta questa gioia continui per sempre.-

Grazie a quelle parole, Emily non riuscì a rimanere arrabbiata con lui e perciò fece un sorrisetto.- Va bene, ma torna presto.-

Peter le diede un bacio a stampo.- Tornerò presto e ti prometto che mangeremo carne di cervo alle nostre nozze!-

Emily era in visibilio per l'inizio dei preparativi e lo guardò negli occhi.- Lo sai che ti amo, vero?-

Peter ricambiò lo sguardo, fissandola profondamente negli occhi nocciola.- Certo che lo so...E t-

Di scatto, Emily gli mise una mano sulla bocca.- No, dimmelo quando torni, così so che è vero.- gli sussurrò, baciandolo dolcemente.

Peter ricambiò il bacio passionalmente.- D'accordo, allora ci vediamo presto.-

Emily tornò a sdraiarsi sul letto e lo guardò uscire dalla porta con la spada attorno alla vita: egli si voltò un'ultima volta a guardarla e le sorrise.

***

I quattro cavalli con in groppa Peter, Lucy, Susan ed Edmund cavalcarono in mezzo alla foresta e il cervo bianco li aveva ormai alle calcagna.

Tuttavia, gli altri tre furono costretti a fermarsi quando Lucy tirò le briglie, arrivando in un posto particolare.

Edmund la vide fissare qualcosa in maniera confusa: si trattava di un vecchio lampione, tutto arrugginito, ma con il fuoco ancora ben acceso.

-Che cos'è?- domandò Peter, scendendo da cavallo.

Per Lucy fu come se la mente le stesse facendo rivivere lontani ricordi, che invece erano più vicini di quanto pensasse.

-Sembra come un sogno...- mugugnò confusa, fino a che poi non realizzò.- L'armadio guardaroba!-

Tutti gli altri, invece, parevano aver dimenticato il modo in cui erano giunti a Narnia.

Lucy si ricordò perfettamente il punto in cui si veniva a contatto con le pellicce pesanti del professor Kirke e il legno del guardaroba presente nella stanza vuota.

Lucy fu la prima ad entrarci, ma per sbaglio Edmund la spinse e Peter pestò il piede a Susan.

Ritrovandosi insieme in quel posto stretto, rotolarono fuori dall'armadio e la porta si chiuse alle loro spalle con un tonfo.

Finalmente ora ricordavano: la villa del professor Kirke, la guerra, il nascondino e il motivo per cui erano entrati dentro quella stanza.

Perché Emily aveva lanciato una palla che aveva rotto uno dei vetri e loro si stavano nascondendo dalla signora Macready, che, se lo avesse scoperto, li avrebbe sicuramente cacciati.

Ma ora Emily non c'era e, rendendosene conto, Peter si alzò dal pavimento e cercò di riaprire l'armadio, ma niente.

Anche usando tutta la forza possibile, la porta non accennava ad aprirsi.

Sgranò gli occhi e guardò i fratelli, con il cuore che gli batteva a mille.- E adesso?!-

CONTINUA...

Angolo autrice****

Come avrete potuto constatare, se avete letto la vecchia storia, qui non ho deciso di cambiare molto, ma in quanto scrittrice più matura ho sicuramente migliorato alcune cose.

Spero che la storia vi sia piaciuta, presto il continuo sul mio profilo :D

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