Zac stava cercando di smorzare l'atmosfera mostrandosi completamente arrogante o lo faceva solamente per evitare ancora le mie domande? Sembrava davvero un professionista nell'ingannare la gente, ma con me non funzionerà! -Signor Zac Hudson, questo suo spettacolino forse fa miracoli con la gente normale, ma ha ragione quando dice che sono perspicace. In questo stesso momento, riesco a percepire che non mi stia dicendo tutto quanto.- 

-Oh, beh, se vuole il mio numero, sarò felice di darglielo. Lavoriamo nello stesso campo e nella stessa zona, forse un giorno di questi gli servirà un magnetizzatore prima o poi?- Fece scorrere le sue dita lunghe e sottili tra i suoi capelli corvini; era tornato a pavoneggiarsi e non potei evitare di sorridere mentre il ragazzo si lisciava le "penne". Ah quanto mi dava fastidio! Zac non si annoiava mai di questo suo spettacolino? Per fortuna era educato e un gentiluomo, ma tutto il resto non andava per niente bene. -E che mi dice di lei, allora? Nemmeno lei sembra una normale dottoressa! È qualcosa di più, me lo sento... Ora che lei conosce il mio "lavoro", voglio sapere qual'è il suo. Un po' di equità in questa conversazione non guasterebbe, no?- 

Non aveva tutti i torni... Ma see Zac Hudson aveva mentito su questa storia della cura per nascondere l'esorcismo, allo saprà che non ero lì per un semplice prelievo del sangue. A ogni modo, raccontare a questo tipo strambo la verità era fuori discussione, anche se non sono molto brava a mentire. Probabilmente per questo tizio, raccontare una bugia era come respirare. D'altronde non è diverso dalle altre persone che ho conosciuto. Non posso fidarmi di lui: in tutta sincerità. Non subito, almeno... Molte vole mi presento come un investigatrice privata quando devo scoprire qualcosa... Ma questo funziona con gli Innocenti che non si sono resi conto delle mie abilità mentali. Zac non si berrà qualche semplice discorso che ho recitato un milione di volte; dovevo essere astuta... 

Non rivelo il mio ruolo da Dama al primo che passa, per quanto intrigante possa essere. -D'accordo, d'accorso... Non ho mai sostenuto di essere una dottoressa. Sono una medium. Lei, invece, ha mentito a Mary e a suo padre.- Zac si blocca all'improvviso. Non ho alcuna prova concreta che Mary fosse davvero posseduta, ma in un modo o nell'altro riuscirò a far parlare quest'uomo. Da quel che ho potuto percepire con i miei occhi, le mie orecchie e il mio cervello, deve essersi trattato di un caso di possessione, una cosa per cui non sarebbe mai bastata una semplice cura. Di certo non ho alcune impronte digitali o delle analisi del DNA a supporto di ciò che sto dicendo, però...

Mentre ero assorta nei miei pensieri, Zac mi osservava dalla testa ai piedi. I suoi occhi si soffermavano in particolare sul mio viso, come se lo stesse fotografando. Mi aveva colto alla sprovvista e l'aveva notato. -Che cosa ha visto quando è venuta qui?- Domandò con una strana luce negli occhi.

-Niente. Ma ho percepito una zaffata di zolfo e ho notato che non c'era alcun uccello che cinguettava intorno alla casa e ora, come per magia, sono tornati.- Puntai il dito verso gli alberi attorno alla casa. Ora, in effetti, il cinguettio di qualche uccellino nascosto tra i rami, si sentiva distintamente. -Per non parlare dei graffi sul corpo di Mary. Inoltre, ho notato qualche altro dettaglio... ma sono sicura che l'avrà notato anche lei.- C'era un bagliore diverso nello sguardo dell'uomo. Se prima era sembrato malizioso nelle sue osservazione, ora invece era più moderato. (Che sia un barlume di sincerità quello che scorgo nei suoi occhi?)

-Lei mi impressiona, signorina Storm. Sa, credo proprio che dovremmo scambiarci i nostri numeri di telefono. Mi piacerebbe conoscerla meglio.-

-Questa l'ha presa da qualche commedia romantica?- Domandai ma Zac alzò le spalle mentre sorrise. Per un secondo, un'ombra offuscò i suoi occhi e si diede un colpo sul braccio destro con la mano. Il suo volto sembrava provato. Guardai il braccio di Zac, incuriosita, sperando di notare qualcosa che spieghi questo suo improvviso dolore, ma non vidi nulla. -Tutto ok?- Domandai quasi preoccupata.

-Si. Ora devo tornare a casa. La ringrazio per la chiacchierata e mi dispiace che abbia preso il mio invito come un tentativo di sedurla. Avrei potuto aiutarla molto...- Il volto del ragazzo si irrigidì ancora di più. -Mi saluti Mary e suo padre da parte mia. Devo andare, cara Jade Storm, incontrarla è stato davvero... incantevole.- Dopo aver oltrepassato il cancello, il magnetizzatore si gira e mi guarda un'ultima volta con fare ribelle. Non sta più tenendo il braccio... (Il dolore gli sarà passato?) -Sa, non dovrebbe screditarsi definendosi una semplice "medium". Mi sembra che le sue doti vadano ben oltre.-

-È una battuta o una lusinga? Perchè sfortunatamente nessuna delle due funziona con me.- Il ragazzo si fece serio, con un'espressione neutrale sul volto, priva di qualunque segno di malizia. 

-Dicevo sul serio. Credo che non dovrebbe sminuire le sue abilità... E spero di rivederla di nuovo.-Lo ammetto, non credo che dimenticherò tanto facilmente questo incontro. Zac Hudson è senza dubbio un personaggio interessante... Non so se lo rivedrò ancora. Ci sono fin troppi casi strani nel nostro stato e sarà difficile che le nostre strade si possano incrociare ancora. E se dovessimo davvero rincontrarci, devo cercare di nuovo di entrare nella sua mente... Molto discretamente, questa volta.