8
Quando mi insinuo nelle vite degli umani, non posso cambiare il passato, ma posso capire cosa hanno affrontato... Mentre la mia mente si intrufolava in quella della giovane donna, rimasi seduta e immobile. Niente doveva interrompermi... Un minuto dopo ero Mary e tutto quanto attorno a me incombeva l'oscurità. Dov'è papà? Dove mi trovo? - PAPÀ! DOVE SEI?- La risposta non era nient'altro che un gelido silenzio. Sentivo un gran freddo penetrarmi dentro le ossa, avevo paura e volevo andarmene immediatamente da quel posto. Presto delle lacrime iniziarono a scendere sulle mie guance rosee.
-Shhhh...- Il rumore si avvicinava e d'istintivamente mi girai terrorizzata e immobilizzata dalla paura. Iniziai ad urlare dalla paura. Volevo che chiunque fosse lì con me se ne andasse subito. -SHHH... Non lo farò mai! Mi hai liberato da un antro buio, profondo e maledetto, e sarai tu ad andartene, non io.- Morirò. Senza poter sentire ancora l'abbraccio di papà, prima ancora di poter dire addio a...
Di colpo una luce intensa mi accecò e il mio cuore smise di battere! Quindi è andata così? Il mostro che mi sussurrava "Shhh" mi attaccherà e mi ucciderà. In questo luminoso caos, rannicchiata su me stessa, scorsi le magnifiche fattezze di un giovane dai capelli corvini. È un angelo venuto ad aiutarmi nei miei ultimi istanti di vita? La sua presenza mi scaldò incredibilmente il cuore. -Mi chiamo Zac e sono venuto ad aiutarti a sconfiggere questo mostro. Chiudi gli occhi e stai tranquilla.- La sua voce profonda e dolce mi calmò e i battiti del mio cuore incominciano a farsi risentire.
-Non...non riesco a chiuderli... Non sono già chiusi?-
-Chiudi la tua mente. Non voglio che tu veda cosa accadrà ora.- Non riesco a capire cosa voglia quest'uomo, ma cercai di fare ciò che mi dice. Il suo sorriso era così caldo e rassicurante... I suoi occhi mi facevano sentire bene. Dopo qualche secondo, cominciò a succedere qualcosa di indescrivibile dentro di me. Discendei in un'oscurità ancora più profonda. In lontananza, la voce del mostro ad un tratto sembrò molto più stridula. Assomigliava ad un coltello che veniva sfregato con un'altro. -ESCI DA QUESTO CORPO, LURIDO PARASSITA E VIENI A COMBATTERE CON UNO DELLA TUA TAGLIA! NON HAI ALCUN DIRITTO DI STARE QUI!- Lo spirito maligno continuò a sibilare e a ripetere che il mio corpo ora apparteneva a lui. -Non per molto. Sai qual'è il MIO nome, patetico essere?- Un urlo mi trafisse il cuore e un altro bagliore mi accecò. Zac era di nuovo di fronte a me, radioso e rassicurante, ma la sua voce aveva un suono diverso rispetto a quella dura e spietata che aveva usato con il mostro. Impaurita gli feci mille domande ma il volto del ragazzo continuò ad avvicinarsi al mio, brillante come un'alba nell'oscurità in cui stavo affondando e subito mi tranquillizzai. -È finita, Mary, non sei più malata. Non ricorderai nulla di ciò che ti è successo. Non coscientemente, perlomeno...- Zac si avvicinò ancora di più al mio volto. Ora i nostri nasi si poteva toccare. Vuole...baciarmi?!
Le sue labbra sembrano così decise, soffici e carnose... E i suoi occhi... Ance i miei brillano così? -G-Grazie...- Il mio cervello andava a fuoco. Non avevo mai provato questa sensazione con il mio ragazzo...con nessuno...Io...penso...di amare...Zac! L'adorabile sorriso del mio salvatore mi riscalda sempre di più il cuore. Mi sento confusa da un turbinio di emozioni. Gratitudine, amore...fede?
-Mary... Va tutto bene... Volevo solo assicurarmi che la tua mente fosse in pace. Non è rimasto niente di maligno dentro di te. Va tutto bene ora.- Sebbene questa cosa abbia smesso di tormentarmi, qualcos'altro mi suscitò un fuoco nel cuore. Il sangue mi ribolle nelle vene, sono vicinissima a lui. L'entusiasmo negli occhi di Zac sembrava coperto da un velo di... divertimento, il che mi ferisce... Sta forse giocando con me? -Non sono l'uomo che stavi aspettando, Mary. Ma sei bellissima,gentile e intelligente. Sono sicuro che troverai la persona che cerchi, la tua certezza.- Zac aggrottò la fronte, piegando la testa come se stesse parlando con un bambino. Mi sento immediatamente offesa. -Sono venuto per permetterti di vivere la tua vita, non per passare la mia con te.- Quelle parole infrangono istantaneamente tutte le mie speranze. Non avevo mai provato una gioia così intensa ma allo stesso tempo così fuggevole.
Non capisco cosa mi stia succedendo. Voglio quest'uomo più che mai, come se lo conoscessi da una vita.-NO! Zac, questo è impossibile. Io ti amo! Provo qualcosa di incredibile! Non lo senti anche tu? Dimmi che provi la stessa cosa!- Con mio grande sgomento, il volto di Zac si allontanò da me...
-Non arrabbiarti. Fra qualche secondo avrai dimenticato tutto quanto. Vedrai di nuovo tuo padre. Lui ti ama e senza dubbio anche altri ti ameranno...- Lo imploro di restare con me ma delle ombre cominciarono a comparire sulla mia visuale finchè non riuscì a vedere più nulla. Zac era come scomparso.
Apro di scatto gli occhi. Ogni cosa era ben chiara nella mia mente e intorno a me. I colori del soggiorno hanno ripreso vita... Sono ritornata. Zac e il papà di Mary erano vicini a quest'ultima e cercarono di rassicurarla. Ero uscita dalla sua mente e la sensazione di angoscia che la affliggeva cesserà fra qualche secondo... Mary spalanca gli occhi e fa un sorriso di sollievo. -Ora sto meglio. Ma è stato strano; ho avuto una sorta di flashback... Ma ora sto bene, papà, non ti preoccupare.- Disse la ragazza guardandosi attorno e con un sorriso accarezzò la testa quasi pelata di suo padre. Zac gli disse che forse era solo gli ultimi strascichi della malattia che Mary aveva contratto e che stavano reagendo alla cura. Il ragazzo si voltò verso di me con uno sguardo freddo e penetrante, il quale mi immobilizza sul posto. Forse sospetta qualcosa?
Lo guardo anche io con uno sguardo dalla stessa intensità del suo. È impossibile che sappia dei miei poteri da Dama... A meno che non si sia già imbattuto in gente come me? Sicuramente è un tipo abbastanza strano.... Non sono stata molto discreta, se devo dirla tutta. È questo il problema dei miei poteri telepatici. La gente finisce sempre per notare una traccia della mia presenza. Leggere la mente di Mary è stato abbastanza semplice, ma avrei dovuto ascoltare di più suo padre. L'ipersensibilità della ragazza aveva causato la reazione che avete letto qualche riga più in su. E se fino a poco fa era stata davvero posseduta da uno spirito maligno... Non mi sorprende che le mie "indagini mentali" l'abbiano un po' scossa. Avrei dovuto pensarci.
L'unica persona che può darmi delucidazioni è questo fantomatico "dottore". È colpa sua se sono finita in questa barca. -Credo che voi due abbiate bisogno di passare un po' di tempo da soli. Io e il mio collega vi lasciamo un attimo di respiro.- Mary e il papà annuirono, mentre io strattono Zac Hudson con forza, prendendolo per un gomito, senza lasciargli il tempo di ribattere. Con mia grande sorpresa, viene con me senza opporre resistenza, quasi come se fosse divertito. Quella sguardo malizioso comincia davvero ad infastidirmi!
Una volta fuori, controllai che non ci fosse nessuno nelle vicinanze prima di squadrare Zac dalla testa ai piedi. -D'accordo, quel bel discorsetto del dottor Zac Hudson riguardo al curare l'idrofobia funziona bene con gli Innocenti, ma non con me. Glielo chiedo per l'ultima volta, chi è lei veramente?- Domandai con le braccia incrociate.
-L'ha appena detto lei, sono Zac Hudson, un dottore. Piacere di conoscerla... E lei è?- Mima un inchino derisorio... Non mi sta prendendo sul serio!
-Crede davvero che si divertente? Cosa diamine ha fatto a Mary?!?- Gli urlai contro e forse questo non dovevo farlo ma lui continuò a ripetere che l'aveva salvato la vita da una brutta idrofobia. (Ok, calmati Jade. Se lo mettessi k.o. non risolveresti nulla, ma cavolo, sarebbe stupendo!). -IN CHE MODO le ha salvato la vita?-
-Gliel'ho già detto. Ho dato la cura a Mary. Era tutto ciò di cui aveva bisogno. Comunque... se lei ha qualche problema di memoria, posso sempre darle qualche consiglio su come curarla. Comincia a farmi preoccupare, sa, signorina Jade?- Oh bene, ora sta facendo anche il simpatico ma io non continuavo a credergli. Che diavolo di cura gli ha dato, innanzitutto? -Faccia come crede. Lei è molto affascinante, ma non devo darle alcune spiegazione.- Disse usando i suoi bei modi da dottore per enfatizzare l'ironia delle sue risposte. -È sicura di non soffrire della stessa patologia di Mary? L'idrofobia è molto diffusa ultimamente. Posso visitarla, se vuole.
-La smetta di dire scemenze! Quella che ha "curato" non ha niente a che vedere con l'idrofobia e lei lo sa!- Ero tra lui e la sua Cabriolet nera, determinata a mostrargli che non mi arrenderò! Zac fece un respiro profondo e rimase in silenzio, scrutandomi attentamente coi i suoi occhi verdi. Questo tizio è troppo sicuro di sè. Che cosa sta cercando di nascondere dietro questa patina d'arroganza? Conosco bene questa tecnica, praticamente l'ho inventata io.
Dopo qualche istante, deglutisce come se stesse per svuotare il sacco. -Sono un magnetizzatore. Generalmente non è una categoria che gode di grande considerazione, quindi non ne parlo mai. Per quanto riguarda la cosa della chiesa, be', pensi ciò che vuole... ma era l'unico modo per tranquillizzare il padre della ragazza. Non sono un prete, ma diciamo che so molto delle cose di cui mi occupo.- Zac osserva ogni mia singola reazione e capisce chiaramente che dovrà essere più collaborativo se vorrà sbarazzarsi di me. -Con la sua perspicacia, scommetto che ha capito immediatamente che ero molto più di un semplice dottore.- Disse mentre mi fa l'occhiolino. La sua presunzione è pari soltanto alla mia irritazione. Non riesco a inquadrare quest'uomo.
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