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Mentre la campagna scorre sempre più veloce, cerco di scacciare questi pensieri dalla mente. Mi diedi uno schiaffo sulla faccia. Io sono Jade Storm. Non sono una persona qualunque. So combattere, so leggere la mente... e sono una Dama. OK, OK, un' "apprendista" Dama, secondo Jeff... Ma non ho paura di nessun demone e manderò il prossimo che incontrerò nello stesso posto dell'autostoppista: dritto all'Inferno.
Accelero ancora. Sono in ritardo, ho perso troppo tempo con quel pagliaccio. Le ruote della macchina scricchiolano sullo sterrato sul bordo della strada. Finalmente ho raggiunto la mia destinazione. Una casa bianca si staglia dietro a un cancello arrugginito. Di fianco ad essa, un paio di alberi incolti emergono in mezzo a dei piloni elettrici. Nelle immediate vicinanze sembra tutto tranquillo ma non mi sento assolutamente a mio agio. Il luogo emana un'aura negativa che riesco a sentire perfino da dentro il pick-up. Anche se non lo avessi saputo, ci avrei scommetto che la gente di questa casa ha bisogno di un esorcismo.
Chiudo la portiera della macchina e mi incammino a passi veloci e decisi. Spostai il cancello, il quale, ovviamente, dato che sto per fare qualcosa di paranormale e di spaventoso, cigola in modo inquietante. Sgattaiolo attraverso il cancello e giungo alla porta principale, il quale aveva passato giorni migliori e la vernice bianca si era scolorita. Stranamente non si sente nessun uccello che cinguetta; un'altro cattivo presagio. Bussai alla porta principale e attendei. Questa gente mi sta aspettando ma non voglio spaventarla più di quanto non lo sia già. Dopo qualche secondo sento dei passi che si avvicinano in un passo quasi militaresco.
La porta si apre e con mio grande stupore vedo un uomo piuttosto giovane; non avrà più di trent'anni. I suoi capelli corvini, abbastanza lunghi, incorniciano un viso pieno di carattere. Sembrava sorpreso di vedermi, quasi quanto lo sono io di vedere lui. Indossa un bellissimo completo da sera, molto simile a quello che indossa Will Smith in "Men in Black". Mancavano soltanto gli occhiali da sole...
Sono il tipo di persona che si butta a capofitto nelle nuove missioni senza pensare. Jeff mi rimprovera sempre per questo mio lato di carattere. In effetti non ha tutti i torti... Avrei dovuto chiedere ulteriori dettagli al mio Paladino riguardo alla famiglia della ragazza posseduta, invece di starmene imbambolata davanti a quell'uomo un po' strano. Non pensavo che ci sarebbe stato qualcun altro qui oltre al padre della ragazza. E questo tizio è chiaramente troppo giovane per avere una figlia. -Sono Jade Storm. Sono qui per aiutare una ragazza... Lei è suo fratello? O forse il suo ragazzo?-
La sopracciglia del giovane rivelarono il suo stupore. Chiaramente anche lui non ha idea di chi io sia... -Signorina Storm, perdoni il mio stupore ma.. perché si trova qui, esattamente? Se è venuta per curare Mary, lo sto già facendo io. Sono un dottore.- Mi mordo le labbra, imbarazzata. Se il dottore sta cercando di curare una ragazza posseduta, morirà nel tentativo, ma non ho alcun diritto di avvertirlo. Questa è la parte più difficile dell'essere una Dama; dover proteggere qualcuno facendo attenzione a non rivelare nessun'informazione agli Umani riguardo alle forze oscure che li circondano. Devo assolutamente convincere quest'uomo a lasciare la situazione nelle mie mani.
-Mi ha chiamata il padre. Hanno bisogno di me. Perciò, se cortesemente si sposta...- Il giovane dottore sembra incuriosito. I suoi occhi verdi mi scrutano quasi come se stesse cercando di leggermi nel pensiero (Se questo è il tuo piano, Dottor Dolittle, perderai!).
-Ho tutto perfettamente sotto controllo, cara Jade. Ma è molto gentile a chiedere di Mary...- Il dottore si esprime molto bene e, per un uomo di quell'età, sembra stranamente molto sicuro di sé. Ma questo tizio non mi infonde affatto sicurezza: ho la sensazione che mi stesse nascondendo qualcosa. Dopo il mio incontro con quell'autostoppista, preferisco essere prudente. Inoltre sembra parecchio atletico , per essere un dottore. Ovviamente non aveva il fisico e i muscoli del demone di prima, ma d'altro canto potevo intuire che quel suo corpo snello e slanciato potesse muoversi ad una velocità pari ad un'atleta di corsa professionista. Non ho niente in contrario, anzi, ma è quantomeno inusuale per un dottore. Sfodero un sorriso educato, poi chiudo gli occhi per visualizzare una porta nella sua mente. La mente degli umani, è particolarmente facile da aprire, ma non devo sprecare tante energia. -Ehm, scusi..? C'è qualche problema?- Sarebbe bello se potessi entrare nella mente delle persone senza bisogno di perdere tempo o senza dovermi concentrare! Apro gli occhi, infastidita. Forse non riesco a fare nulla perché ho già usato i miei poteri da telepate su quel demone lungo la strada? Mi sistemo i capelli e gli dico all'uomo di spostarsi, la famiglia di quella ragazza aveva bisogno di me ma lui mi invitò a ritornare a casa e che si stava prendendo lui cura di Mary.
Qualcosa nella sua voce era cambiata. Il tono e l'atteggiamento sicuri erano scomparsi improvvisamente del tutto! Non sono riuscita ad entrare nella sua mente, però. La gente si accorge sempre quando utilizzo i miei poteri e tutti hanno la sua stessa reazione durante le mie "intrusione". Ora il dottore sembra un po' infastidito. Ci squadriamo per diversi attimi come due cani che girano l'uno attorno all'altro. -Devo proprio entrare, quindi o si sposta o butto giù la porta. Non sto scherzando.- Affermo alla fine alterata da questa stupida situazione. Questa volta i suoi occhi mi sembrano divertiti. Sta cominciando davvero ad innervosirmi con le sue arie da gran signore.
-Se vuole vedere Mary, dovrà passare sul mio cadavere.- Pronunciò alla fine con un tono di sfida. All'inizio una risata stava per uscirmi fuori dalla bocca ma fu subito soffocata da un pensiero; se non mi fa entrare immediatamente, la sua preziosa Mary morirà sicuramente... e lui con lei! (Ehi, Dottor Dolittle, non siamo mica in un film western. Non faccia l'eroe.) Non voglio dover pestare quel suo viso glabro per riuscire ad entrare. Questo dottore non ha la minima idea di cosa stia succedendo. Picchiare degli esseri umani non fa per me. Devo utilizzare una strategia più efficace...
Considerando la corporatura di questo tizio, l'effetto sorpresa funzionerà sicuramente meglio della forza bruta... Alla fine decisi la strategia più brutta del mondo e che odio da morire, ma come si dice "In tempo di guerra, non si butta mai niente." -Sa, non capita tutti i giorni di vedere un dottore così affascinante...- Mi avvicino a lui con fare seducente in modo tale da oltrepassare la soglia della porta ma purtroppo, sembra che il mio tentativo non abbia avuto un grande successo.
-Ascolti, non sono nato ieri. Se vuole entrare, dovrà...- All'improvviso la voce di un uomo più anziano ferma il dottore prima che finisca la frase.
-Dottor Hudson? Lasci entrare la signorina Storm. È qui per aiutarmi. Sono certo che farete ancora meglio, ora che siete due... Oh, la mia povera Mary...- Il dottor Hudson gli lancia uno sguardo da sopra la spalla, poi sospira mentre io lo scruto con un'aria di vittoria. "In due?! Questo qui è un Paladino?!? Strano, non ho mai sentito parlare di lui..."
-D'accordo... Sembra che il papà di Mary abbia richiesto anche la sua presenza. Mi arrendo. Io sono Zac Hudson.- Il dottore mi porge la mano con fare quasi amichevole... Questo tizio è molto strano, non c'è che dire. Niente sembra turbarlo. Gli stringo la mano. Nell'istante in cui le nostre dita si sfiorano, dentro di me si scatena una sensazione di terrore... Zac Hudson si sposta per farmi entrare. -Avrà modo di scoprire che il papà di Mary fa un tè eccellente, cara Jade.- Se il giovane Dottor Dolittle pensa che io si qui per una visita di cortesia, si sbaglia di grosso. Entro in casa senza esitazione.
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