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Cavolo! Quel tipo è quasi finito sotto il parafango... Bé, dico "quasi" perché in effetti non riesco a vedergli le gambe. Sono sconvolta da quello che è successo! Non ho problemi a sconfiggere i demoni ma me ne faccio molto a investire degli umani! All'improvviso mi chiedo cosa mi stia preoccupando così tanto. Quel ragazzo non sembra cattivo, anzi... Mi fa un grande sorriso con i suoi denti bianchi come il latte, come per dirmi che è tutto apposto (Uhm, amico, sei appena saltato in mezzo alla strada! Che cavolo ti sorridi?)
Sbatto la portiera del pick-up. Ero tanto confusa quanto furiosa. -Sei completamente pazzo? Che problemi hai?!?- Gli urlo mentre ero rossa di rabbia.
-Scusa, so che è stato un gesto un po' drastico... Ma devo raggiungere la città più vicina, devo proprio! Mi accompagni?- Drastico? Osservo lo sconosciuto con un'espressione perplessa sul viso mentre il cuore mi batte forte nel petto. O è l'autostoppista più determinato di tutti gli Stati Uniti o mi sono imbattuta in un maniaco che proverà a farmi a pezzi nel giro di cinque minuti. Osservo con attenzione questo acrobata che è di nuovo in piedi. Non avrà più di vent'anni ma ha la struttura fisica di un uomo che fa molta palestra. La maglietta rossa degli Yankess mette in evidenza il collo muscoloso e aderisce strettamente agli enormi bicipiti, mentre i capelli, piuttosto lunghi e di un colore che va dal marrone chiaro al rosso, sono pettinati all'indietro... Non c'è dubbio; questo ragazzo è più interessato al proprio aspetto fisico che alla propria vita.
-Credi davvero che permetta a ogni pazzo che mi si getta sotto le ruote di salire sul mio pick-up? Seriamente, chi sei tu?- Il ragazzo perde lo sguardo arrogante, assumendo un'espressione più neutrale. Chiaramente, le mie parole lo fanno tornare con i piedi per terra. Si avvicina. Un po' troppo... (Ehi bello, se continui ad avvicinarti ancora di più, rinirai per arrivare troppo vicino ai miei pugni.)
-Mi dispiace, davvero. È complicato. Hai mai sentito il bisogno di arrivare da qualche parte, e in fretta? Una questione di vita o di morte?- L'autostoppista più coraggioso degli Stati Uniti fa qualche altro passo nella mia direzione. Sta entrando decisamente nel mio spazio personale. Non appena i nostri piedi si toccano gli urlò di stare indietro ma un sorriso beffardo compare sul viso del ragazzo. -Non sei male, sai... Mi piace la tua esuberanza. Si addice ai tuoi capelli.- Per un istante fisso il ragazzo stupefatta ma subito scoppio a ridere davanti al suo volto contrito: l'arredamento del bar di Byte saprebbe filtrare meglio di lui.
Mi concentro. Non mi piace usare i miei poteri di telepatia sulle persone ma in questo caso... devo capire cosa vuole questo ragazzo da me. Mentre continua a flirtare come un principiante, chiudo di occhi. Devo agire in fretta! Sento che i miei sensi si stanno affinando e mi sto stancando man mano che vado avanti. La mente di questo tizio è strutturata come quella di un umano; composta da spirali viola e fumosi ma sento che c'è qualcosa di strano... Il suo cervello è come un guscio vuoto, non ci sono né ricordi né sentimenti. Questo ragazzo non dev'essere molto intelligente... Continuo a scavare nelle profondità della sua mente e trovo una piccolissima fessura. Mi concentro ancora di più e sento le gocce di sudore che iniziano a rigarmi la schiena. Alla fine i suoi veri pensieri si materializzano dentro la mia mente.
I suoi pensieri non sono morbidi e viola ma bensì neri, rossi e foschi come lo zolfo. Un normale essere umano non sarebbe così. Alla fine indovinate che cosa ho scoperto? Esatto! Negli ultimi cinque minuti ho parlato con un dannato e schifoso demone. Mentre il buio aleggia intorno a me, devo sfruttare questo momento di stasi per escogitare una strategia e in fretta! Questo verme non starà ad aspettarmi... Mentre escogito una tattica noto che il fumo che sale dalle ombre sembra proteggere la mente del demone come una specie di bozzolo e sembra impossibile scalfirla. Alla fine scelgo l'opzione più saggia: sposto i pennacchi di fumo rossastro che circondano la mente del demone più sexy d'America e poco dopo sono finalmente in grado di vedere i suoi pensieri. "Volevo divertirmi un po' con lei prima di finirla, ma non sembra un tipo facile. La ucciderò e prenderò il suo pick-up."
Apro di nuovo gli occhi e noto che il demone ha fatto qualche passo indietro. Lo osservo attentamente e vedo che ha un coltello in mano e un sorriso sgradevole... "Si è fatta strada nella mia mente con i suoi begli occhi. Ora dovrò cavarglieli. Che scocciatura quelle Dame fastidiose." Pensò il demone. Sapete cari lettori, odio a morte il mio potere! Da una parte è fico perché riesco ad entrare nella mente degli umani e dei demoni ma da una parte, quando li utilizzo per cercare qualche indizio, come ho fatto prima, la mia mente rimane "collegata" con quella dei demoni per qualche minuto. -Allora, cara Dama, sei pronta a perdere?- Domandò il demone con un'aria di sfida.
-L'unica cosa che sto perdendo, qui, è il mio tempo. Comunque, buona fortuna per il resto.- L'autostoppista rise come se fossi una specie di cabarettista. Non sembra sorpreso dal mio dono della telepatia o dal mio tono di voce ma se pensa che siano tutto ciò che ho, si sbaglia di grosso! Il demone continua ad avvicinarsi, pronto a colpire. Sono pronta... Stringo i pugni e alzo il mento con fare bellicoso, pronta a balzare sul demone in un attimo. (Jade! Valuta le varie opzioni !). Analizzo in modo veloce la situazione: Karolina è nel pick-up. Tranquilla Jade, nessun problema. Non sono una ragazza acqua e sapone, Jade Storm è sempre piena di risorse. Quando si tratta di combattere a mani nude sono la prima a farlo e poi, detto fra noi, quel demone sembra giovane e inesperto; entrare nella sua mente è stato un gioco da ragazzi! Pensate che in pochi minuti ha lasciato un sacco di indizi: il tono della voce, l'irritante chiacchiericcio, l'acrobazia sul cofano dell'auto... Sarà un lavoretto veloce e indolore! -Allora, hai intenzione di attaccarmi, dilettante? Non ti preoccupare, sarà un cosa rapida e indolore... Beh, quasi. Anzi, chi dovevi incontrare così di fretta? Dimmi chi è, così posso riferire il motivo del tuo ritardo.-
-Stai zitta! Non sei degna neppure di sentire il suo nome! È così grande che perfino il Paradiso lo teme!- Il demone serra le dita intorno al coltello. Mi salta addosso con un furioso grido di rabbia.
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