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Parcheggiai il pick-up al lato della strada e aprì la portiera, seguita subito dopo da Byte. Jeff parcheggiò contemporaneamente dietro di noi. Una volta sceso, grazie alla luce dell'insegna, vidi che il suo avambraccio era ricoperto di sangue... -Jeff, guardati il braccio! Dopo gli daremo un'occhiata? E non voglio sentire scuse!- Byte mi diede manforte fissando Jeff con uno sguardo penetrante e velato di apprensione... Come se non fosse già abbastanza preoccupata per Jesse!
-Lasciatemi stare!- Urlò Jeff, facendo scappare uno stormo di corvi dall'unico albero presente. -Sto bene. Adesso pensiamo a vedere come sta Jesse...- Scossi la testa, irritata. Ma lasciai stare e seguì i miei compagni dentro il Vintage Bar. Jeff poteva fare anche la voce grossa, ma una parte di lui è umana e per quanto la guarigione agisse più velocemente normale, un Paladino non può sfuggire dalla morte. E poi, i Paladini dovrebbero anzitutto proteggere se stessi, no?
All'interno, il Vintage Bar era quasi vuoto. Un paio di clienti abitudinari stavano giocando a freccette in un angolo, mentre altri bevevano per conto proprio. L'atmosfera era calda e accogliente, come piaceva a me. Jesse avrà anche un cuore di ferro, ma adora le sue ghirlande di luci colorate. La prima volta che aveva illuminato il bar con le luci rosso, avevo riso e gli avevo chiesto se per caso volesse attirare dei vampiri vegani. Allora lei, senza dire nulla, mi aveva servito subito un tequila... Quando ho leccato il sale, mi era subito accorta che era detergente in polvere. Non abbastanza da farmi star male, ma mi era bastato per capire che non avrebbe accettato insulti al suo bar davanti a lei. Il Vintage's era probabilmente quanto di più caro abbia Jesse, dalla cantina alle luci, fino alla collezione di whiskey. Be', quanto di più caro oltre a Byte, naturalmente... Quelle due erano pappa e ciccia sin da quando si sono conosciute e mi aspettavo sempre che si baciassero da un momento all'altro. Ad essere sincera spero che accada presto, perchè non c'è la faccio più di sorbirmi i loro sguardi languidi. Ma purtroppo, la mia migliore amica ha perso la sua ultima fidanzata in un modo orribile... Forse non ha ancora finito di elaborare il lutto ma per quanto io abbia altre gatte da pelare, devo ammettere che vederle spargere cuori mi fa sorridere. -Jesse! JESSE!- Urlò Byte mentre attirava gli sguardi della gente.
Jesse si avvicinò, con lo sguardo sorpreso. Cadde quasi all'indietro quando Byte le si fiondò addosso in un abbraccio molto stretto. -Wow! Anch'io sono felice di vederti Byte! Cioè, di vedervi... Ma sei già ubriaca o cosa?- Jeff diede un'occhiata a un paio di clienti che ci stavano osservando da sopra i bicchieri, vista l'entrata teatrale.
-Jesse, possiamo parlare in privato?- La giacca in pelle stava nascondendo per bene il braccio ferito del Paladino, ma per quanto ancora? Lo sguardo di Jesse passò da Byte alla Montagna e poi a me, come a soppesare la situazione.
All'improvviso battè le mani e si rivolse ai suoi clienti. -TUTTI FUORI! Il Vintage Bar per stanotte chiude i battenti! Grazie a tutti e non scordate di lasciare la mancia sul tavolo.- Alcuni se ne andarono senza proferire parola, abituati ai modi della barista, mentre altri bofonchiarono qualcosa. Alla fine rimase solo un uomo seduto al tavolo per conto suo, mentre sorseggiò la sua birra. Non sembrava aver recepito le parole di Jesse. -Ehi, tu! Ultima possibilità prima che perda la pazienza. È ora di smammare.- L'uomo alzò la testa dal bicchiere e gracchiò qualcosa a Jesse.
-Ho pagato la mia birra, quindi me la finisco.- Disse l'ubriacone finendo la frase con un bellissimo rutto; era Sticcky Joe, il barbone che viveva nella discarica a sud-est della Snake Road. Sticcky Joe bevve un sorso mentre squadrava la barista dall'alto in basso. (Oddio, non sa con chi a che fare. Molto poco saggio...)
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