Io e Jeff siamo come cane e gatto, uno di noi mostra i denti e l'altro tira fuori le unghie, ma di solito non andiamo mai oltre. Non avrei mai pensato che il nostro rapporto sarebbe cresciuto fino a diventare com'è ora. All'inizio non andavamo molto d'accordo. Quando mi ha trovata, ferita e persa in un fienile abbandonato, ero in uno stato miserevole. Non ricordavo, e non ricordo tutt'ora, nulla ed ero confusa e spaventata. Ero vestita soltanto con una camicia da notte tutta sbrindellata e nient'altro; neanche la biancheria intima... Jeff si è preso cura di me, mi ha procurato dei vestiti e nutrita, ma non è mai stato affettuoso nei miei confronti. Si è solo limitato ad introdurmi e a guidarmi in questa strana realtà in cui mi sono ritrovata. Dopo avermi nutrita e curato, mi ha poi spiegato che ero stata torturata da un gruppo di demoni, i quali si volevano divertire con il mio corpo, e che lui era un Paladino votato a combattere questi schifosi parassiti. Ha poi aggiunto che io ero una Dama. 

All'inizio l'ho preso per una specie di pazzo mitomane che aveva bevuto un po' troppo e quindi mi limitavo ad annuire cortesemente cercando un modo per scappare ma è stato più che convincente quando, purtroppo, ha dovuto dimostrarmi che tutte quelle cose esistevano veramente. In seguito mi ha poi spiegato che i Paladini aiutano a mantenere l'equilibrio fra i due mondi; quello terreno e  ultraterreno, ma purtroppo i Paladini non possono cacciare i demoni dal mondo terreno e così, spesso o quasi sempre, chiedono l'aiuto delle Dame.  Le Dame sono coloro che nel Medioevo o giù di lì, vennero soprannominate "streghe" e quest'ultime sono principalmente femmine ma Jeff mi ha giurato che ha visto, nel 1870 a New Orleans, un Cavaliere (versione maschile di Dama). In parole povere, le Dame, durante un esorcismo o un'incantesimo, sono coloro che fanno il lavoro sporco e che  devono essere protette da un Paladino. 

Comunque, ritornando a noi, alcune volte mi chiedo perché Jeff non sia più amichevole nei confronti delle persone che protegge. Immagino che sia un meccanismo difensivo; ma contro cosa?  Io una teoria c'è l'avrei: una sera d'Agosto, mi ricordo che stavo dormendo quando ad un certo punto un pianto quasi disperato mi svegliò. Così presi la mia fidata Karolina (Karolina è una bellissima Kusarigama; un piccolo falcetto attaccato ad una lunga catena e la utilizzo facendo roteare la falce tenendo la catena per colpire quei parassiti chiamati "demoni") e con il cuore che mi martellava dentro le orecchie scesi i gradini. All'inizio pensai che fosse un Beta  (i demoni che appartengono a questa categoria sono principalmente donne o bambine o comunque fanno parte del sesso femminile e utilizzano il pianto per attrarre la povera vittima.) ma quando superai la colonna portante della casa, vidi Jeff inginocchiato che piangeva sopra una piccola foto di un uomo che avrà avuto sulla quarantina. Si, questa è l'opzione più logica. Tutti noi abbiamo paura di qualcosa e penso che le paure intime di Jeff siano legate a quella foto. Comunque su una cosa sono certa: io e Jeff siamo molto diversi. 

Io non potrei mai essere distaccata come lui. Quando salvo qualcuno da un demone, o comunque da un'entità maligna, mi accerto sempre che le vittime stiano bene e non solo fisicamente. Ogni volta che vado in "missione" con Jeff, sembra quasi che lui non si preoccupi minimamente dei danni psicologici. Il nostro lavoro è quello più pericoloso che possa esistere e dopo che abbiamo portato a termine il nostro operato dobbiamo stare attenti alla nostra salute mentale perché è lei che ci tiene in vita... E io ne so qualcosa. La mia memoria, piena di buchi, come un formaggio svizzero, mi rende vulnerabile più di quanto non vorrei. Quando Jeff mi ha trovata mi sentivo come se la mia mente fosse stata sbrindellata da un centinaio di coltelli, però ora sto meglio e non è solo grazie a Jeff ma devo ringraziare anche i miei amici, come Byte: ma devo ammettere  che uccidere demoni è una terapia eccellente contro l'amnesia! Il mio più grande desiderio non è quello di sposarmi o di avere un bella famiglia, no! Il mio più grande desiderio è quello di trovare coloro che mi hanno traumatizzato al punto da far a pezzi la mia mente; GLIELA FARÒ PAGARE! Nel frattempo, cercherò di proteggere più persone possibile. 

Nel corso del mio "apprendistato" ho notato che il 90% delle persone che ho salvato scrivono da soli il loro destino ma per quanto riguarda me, ho l'impressione di non avere scelta; il mio destino è già stato scritto. È solo andando a caccia di questi abomini che posso sperare di capire il mio passato. E comunque, la mia missione mi tiene molto impegnata! Ho solo un chiaro ed unico obiettivo, ossia: sperare davvero di arrivare in tempo per salvare questa ragazza posseduta. Non importa quanto sia pericoloso; non ho paura degli esseri paranormali. Mi sono abituata a questi orrori abbastanza velocemente. Accelero ancora; ho fretta di arrivare e di combattere. Spero che quella ragazza riesca a resistere...

I campi scorrono veloci dietro i finestrini del piccolo pick-up . Tutto si confonde a quella velocità e la realtà sembra un serpente che mi scivola accanto. All'improvviso, una sagoma scura appare sul bordo della strada: probabilmente un autostoppista a cui gli si è fermata la macchina. Devo ammettere che non passa molta gente da queste parti e l'unico pullman che c'è, passa una volta al mese... Se non mi fermo io, quel ragazzo potrebbe dover aspettare parecchio e poi è meglio controllare che stia bene. Ma quando l'ho quasi raggiunto, l'autostoppista salta in mezzo alla strada! -Ma che diavolo?!!- Mi aggrappo al volante e schiaccio all'istante il pedale del freno!