Prologo
Quando ero piccolo, talmente piccolo da poter a malapena vedere oltre il bordo del tavolo, mia madre mi prendeva sulle sue ginocchia e mi mostrava la palla di neve che conteneva un lupo che ululava.
La metteva sottosopra e la ribaltava con un colpo secco.
Io mi sentivo triste per il lupo, pensando quanto dovesse sentirsi solo là dentro. Senza famiglia, né amici, intrappolato.
Spiegai a mia madre il motivo per cui stavo piangendo e lei mi rispose: -Non preoccuparti, Stiles. Sta benissimo. È prigioniero di un mondo perfetto.- mi sorrise.
La sua risposta alle mie lacrime mi tormentò anche dopo la sua morte. Mi tormentò per anni, facendomi sentire come se lei fosse ancora lì con me.
Poi, mi scordai di quella frase, del nostro momento intimo, perché ero troppo impegnato a pensare a come proteggere il mio migliore amico, diventato lupo mannaro dopo essere stato morso da uno di loro, e a come salvare me stesso da ogni evenienza.
Ero talmente concentrato sul sovrannaturale, che l' idea che potessi morire per qualcosa di umano mi pareva impossibile.
Mi chiamavo Stilinski, come lo sceriffo. Soprannome: Stiles. Avevo diciotto anni quando fui ucciso, il 15 marzo del 2013.
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-Kitta <3
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