Chi di voi ha mai fatto l'amore con la persona che ama? Durante l'atto, sentivate mai qualcosa di strano? Tipo delle campane in festa o il cinguettare degli uccellini in primavera?
Ecco, io sentivo la melodia di un pianoforte. Che passava da dei suoni dolci e lenti a quelli più svelti e vivaci. A seconda dei tocchi miei e di Derek.
La sua cosidetta "confessione" aveva aumentato ciò che fra di noi stava per accadere ed io ero finito in una specie di trance: c'eravamo solo io, lui e il suo letto. Mi aveva tolto i vestiti con delicatezza, baciato con voglia e accarezzato con amore.
Mi trattava gentilmente, non voleva fare nulla di fretta e neanche io.
Sembrava che il tempo volesse farmi godere di ogni istante e questo non faceva che rendermi ancora più eccitato e felice. Mi godevo il suo viso da statua greca, la sua barba che mi solleticava la pelle, le sue grandi mani che si incastravano alla perfezione con le mie curve, i suoi pettorali e i suoi muscoli così virili e da giramento di capo... era stupendo.
Derek era la perfezione. Così dolce, ma allo stesso tempo forte. Virile, amorevole... era tutto ciò che potessi desiderare. Lo volevo subito, ovunque e sempre.
Dopo aver fatto l'amore, mi guardò negli occhi e mi accarezzò una guancia. Aveva gli occhi più belli che avessi mai visto. Così pieni di mistero e meraviglia. Desideravo morire di nuovo, dentro quegli occhi, almeno un miliardo di volte.
Mi sorrise e il paradiso finalmente mi accolse, come speravo tanto che accadesse nel mio Cielo. -Sei bellissimo, Stiles Stilinski.- mi sussurrò sulle labbra, i nostri nasi si toccavano.
Io, sudato e ansante, mi sentii la persona più felice del mondo. Non volevo essere da nessun'altra parte se non lì. Ora capivo cosa aveva provato Scott con Allison, come si era sentito mio padre quando sposò mia madre... innamorarsi è la sensazione più bella di questo mondo.
Pensai a cosa sarebbe potuto accadere se non mi avessero riportato indietro. Mi sarei perso così tante cose: i miei amici, mio padre, Quantico... il mio matrimonio con Derek Hale.
Non avrei avuto i nostri quattro splendidi cuccioli, non mi sarei svegliato ogni giorno vicino al suo sorriso, non sarei mai impazzito di gioia durante la nascita dei miei nipotini.
Avrei perso tutta una vita. Avrei perso tutto Derek. Ma non è successo e di questo posso ringraziare solo i miei amici, solo il sovrannaturale.
Mi sono liberato dei fantasmi durante gli anni, non li vedevo e non li sentivo più. I loro dolori non erano più i miei. E con la luna piena, con le mie trasformazioni, sono diventato più forte che mai, più consapevole delle mie capacità.
Negli anni, abbiamo combattuto così tante lotte, ci siamo fatti schiacciare da molti nemici, ma con Scott e il branco ci siamo sempre rialzati. Perché eravamo una famiglia e c'è amore nella famiglia. Proprio come in Romeo e Giulietta, l'amore di Derek aveva distrutto la mia morte.
Il primo "ti amo" me lo disse la mattina dopo la nostra prima volta. Io non potei non dirglielo, non confessargli quello che sapevo da sempre, ma che non avevo mai ammesso neanche a me stesso. Col mio Sourwolf non avevo più paura, non temevo più niente. Neanche il rischio di potermene andare di nuovo.
Per questo, alla veneranda età di novantasei anni, lasciai andare Derek incontro al suo destino, sul letto del suo loft. Tre giorni dopo, lo raggiunsi anche io, nel nostro Cielo.
I nostri figli, i nostri nipoti e tutti quelli che ci avevano conosciuto e amato non piansero più di tanto, perché sapevano che eravamo insieme, che eravamo felici nell'eternità, nell'infinito.
Avevamo vissuto una lunga vita insieme, a Beacon Hills, combattendo il male e amando i nostri cari, ma mai quanto ci eravamo amati l'un l'altro.
Nel nostro Cielo, potei tornare da entrambi i miei genitori e da mio marito, pronti a restare per sempre insieme, di nuovo giovani, ma con la stessa potenza che entrambi i nostri cuori avevano sempre avuto. Sempre con il nostro amore incondizionato, indistruttibile, più forte della morte.
Un amore sovrannaturale.
Auguro a tutti voi una vita lunga e felice.

Fine.