il rosario misterioso
Dopo molte battutacce sul mio conto, tutte le ramanzine che dovetti addossarmi sia da Juliette che da mia madre il cui si era molto affezionata alla giovane anima, e la brutta figura per aver fatto 5 kilometri semi nudo a piedi con la gente che mi osservava, Juliette si decise a perdonarmi, ma sarebbe rimasta soltanto come amica, per paura di diventare un fantasma cervo, per le corna che gli mettevo.
Era una calda giornata di luglio, io e mia madre siamo scesi al mercato, mentre giriamo per le bancarelle vidi un mercante, vendeva delle coroncine, braccialetti con santi e così via..
Mi invaghí subito di una coroncina, nera come la pece, di legno, sembrava satanica, ma a me piaceva quella, doveva essere mia.
Andai dal mendicante, gli dissi che volevo quella coroncina, lui me la diede e mi disse che era perfetta per me, quindi gli domandai il prezzo ma egli non accettò assolutamente soldi, mi diede una Santina di Padre Pio e mi disse:
《Mi basta soltanto che pregherai per lui, il tuo protettore.》
Andai immediatamente da mia madre,e gli mostrai la collanina.
《Molto bella amore, ma non mi piace per te, troppo scura..》
《Va bene mamma, ne compro un'altra, ma questa la tengo, mi è stata regalata》dissi, felice del pensiero di quel mendicante.
《Ma da chi?!》
《Dai quel mend..-》
《Cosa?! Parla?!》
《C'era un mendicante lì e mi regalato la coroncina e questa Santina》dissi mostrando il tutto a mia madre.
《Tranquillo, sarà un'antologia che ti ha mandato lui.》
Turbato dalla situazione chiesi a mia madre di tornare a casa e lei accettò senza ribattere.
Arrivammo a casa, gli diedi il rosario e gli dissi di fare lo stesso lavoro che fece con i precedenti, lei lo lavorò per bene, lo misi al collo non mi bruciò sta volta, anzi mi dava una sensazione di sollievo.
Passarono giorni, che diventarono settimane e poi mesi, il rosario non si ruppe, ma se volevo toglierlo anche solo per fare una doccia, la mia anima lasciava il mio corpo e mi sentivo tremendamente male, quindi non lo tolsi mai.
Juliette era sempre presente, ma disinvolta e quasi trasparente, non mi parlava quasi mai, forse era ancora in collera..
Io nelle vacanze ne approfittai per conoscere nuova gente, mi facevo chiunque dai 13 anni in su, il mio quartiere era pieno di donne con scarsa serietà ed io riuscii a portarle tutte a letto, sposate, separate, single, vedove, bastava che fossero seducenti non mi importava l'età.
Juliette era sempre scontrosa e mi dava troppo fastidio, se lei fosse stata in vita sarei stato con lei e non mi sarebbe mai venuto in mente di tradurla, ma lei non lo era..
Un giorno mi presentò Pier
"il suo ragazzo fantasma" mentre stavamo a parlare delle nostre conquiste lei mi disse:
《Sei sempre uno stronzo puttaniere!》tirando il tavolo per aria
《Juliette cosa ti prende?》
Le dissi soddisfatto
《Mi stai sul cazzo Tyler!》
《Non fai una bella figura, davanti al tuo ragazzo, Juliette》
《Sai cosa mi importa di lui?! Lo facevo soltanto per farti ingelosire! Tra noi non c'è stato mai nulla e mai ci sarà!》
《Scusatemi, ma mi sento di troppo, io vado..》disse Pier scomparendo nel nulla.
《Juliette, non dovevi trattarlo così..》
《Non mi importa! Comunque devi essere sincero! Cosa provi per me Tyler?!》
《Non saprei Juliette..》
《Dillo! Almeno ci togliamo il pensiero!!》
《Juliette.. io ti amo e tu ho sempre amata, ma come dicevi tu non può funzionare tra noi... tu sei morta ed io, beh io sono quello che sono..》
《Va bene.. scusa Tyler》
《Non preoccuparti Juliette.》
Lí ricominciò ad essere un pó più tranquilla, e si faceva vedere molto più spesso, e mi trattava anche bene.
Tra litigi, scopamiche, e sveltine varie finii anche la terza media e finalmente sarei andato alle superiori, era un'altra vita per me..
Mia madre mi regalò un motorino per poter andare a scuola, il patentino lo presi alle scuole medie fortunatamente, quindi mi sentii libero.
Passai l'estate con i miei compagni di classe e Juliette, a volte uscivo con qualche ragazza ma nulla di che, per me era solo un divertimento, non avrei mai fatto nulla di serio con nessuna di loro, soprattutto mi piacevano donne sposate o ragazze fidanzate che dopo aver finito mi dicevano:
《E se lo lasciassi, tu ci staresti con me?》
Ma dico io ma siete serie?! Ti scopo due - tre volte a settimana, le corna di tuo marito o del tuo ragazzo, arrivano fin sopra al contro soffitto! ed io dovrei stare con una di voi?! Ma siete pazze?! Neanche se mi pagassero!
Ma poi pensai "e la povera Juliette?" Adesso capisco come si sentiva, povera vittima..
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro