Cominciai a leggere:

Primo portale.
La porta di satana, basta fare una stella di David sul pavimento con dei gessetti, delle candele ad ogni punta, posizionarsi nel centro e pronunciare testuali parole 《aperite mihi portas te, da mihi potestatem diaboli!》e si aprirà un cancello bordó.

Lì pensai "è proprio ciò che è successo a me.. solo che io non ho usato gessetti, è successo tutto tranquillamente, ma mi sentivo troppo potente in quel momento, devo continuare a qualunque costo."
Continuai a leggere.

Lí riceverete il potere del diavolo ma vi costerà l'anima.

"Ma io non l'ho fatto apposta eppure è succeso, voglio provarci!"

Porto il libro con me a casa, aspetto di essere da solo ma era quasi impossibile, mia madre era sempre con me, non mi lasciava mai da solo.

Non continuai a leggere, prima volevo vedere se funzionasse, continuai soltanto quel capitolo e mi appassionava sempre di più, lessi anche che dopo averlo sbloccato potevo usarlo a mio piacimento quindi dovevo.

《Mamma vado a scuola!》

《Ok amore io tra un pó scendo per andare a lavoro.》

Era un venerdì mattina, il cielo cupo e grigio, i piccioni migravano, ero nascosto dietro a un'auto, vidi mia madre andare con la sua auto, parcheggiai il motore nel garage e salii a casa.

Ero troppo tentato, e troppo curioso della situazione, approfittai del momento e salii a casa.

Presi le candele e uno gessetto, la stella non venne perfetta ma poteva andare, misi le candele ad ogni punta e pronunciai quella fatidica frase,

《aperite mihi portas te, da mihi potestatem diaboli!》

Un vento forte dentro casa mia e pensare che ogni imposta era chiusa.

Si spensero tutte le candele e mi ritrovai di nuovo lì, mi immaginavo di peggio, e invece c'era solo un'enorme cancello bordó, lo aprii e vidi tutto rosso, un'oscuro signore mi osservava senza dire una parola, si avvicinò a me e mi toccò la fronte.

Mi sentii malvagio, il male mi attraversava la pelle e credevo di poter fare di tutto, mi prese per il braccio, mi tirò in aria facendomi roteare e mi ritrovai dentro casa per terra.

Mi sentivo potente e immortale, i miei passi erano molto più veloci, provai a dare un pugno al muro ma il mio braccio lo sorpassó, sentii il vuoto, era fantastico, provai a guardarmi allo specchio, ma non c'era nemmeno un minimo riflesso di me, ero una specie di fantasma ma molto più potente.

Credo di poter sconfiggere chiunque ed ho aperto soltanto il primo portale e se li aprissi tutti? Potrei diventare una leggenda, qualcosa che non è mai esistito prima e mi piace molto.

So che così finirei all'inferno ma il potere mi annebbia la mente, ho bisogno soltanto di raggiungere il mio scopo è poi lascerò andare tutto.

Anche se il diavolo in persona divorará la mia anima ma ne vale assolutamente la pena, ne ho bisogno.

Adesso bastava soltanto aprire gli altri sei e non so quanto sia difficile ma il primo è stato un gioco da ragazzi, chissà gli altri basta soltanto provare, e devo riuscirci per mio padre e per Juliette.

Chissà se dio perdona tutto questo io spero di sì, sono soltanto un ragazzo di 15 anni ho appena iniziato il secondo anno di superiori anche se è strano che mi abbiano promosso dopo tutto quello che ho combinato, adesso devo scappare si sono fatte le 10 e mia madre a momenti ritornerà a casa..

Prendo il giubbotto e il casco e scendo di fretta, prendo il motore è scappo, Farò un giro, giusto il tempo che si facciano le 14.00 e Ritornerò a casa, non voglio che mia madre si crei sospetti.

La mente viaggiava per i fatti propri ero talmente concentrato a quel libro che andai a sbattere.

Una ragazzina dal visino splendido, bassina, all'incirca un metro e una lattina di coca cola, capelli castani racchiusi in delle trecce, molto ben vestita e truccata ma non si notava, era davvero bellissima ma i suoi modi non erano altrettanto belli.

《Ma che cazzo fai?! Guarda la strada imperiale!》

Aprii gli occhi, quegli occhioni azzurri risaltavano la sua pelle scura, era davvero meravigliosa, e non riuscii a parlare, lasciavo correre gli insulti e mi fermai semplicemente ad osservarla..