il padre violento di Tyler
Non avevo buchi di pallottole, ma ero per terra e non riuscivo a muovermi..
Adesso vi spiego cosa successe: mentre le pallottole correvano verso di me mi sentii avvolto e vidi una specie di velo blu notte attorno a me, le pallottole arrivarono e scomparirono ma il colpo lo sentii benissimo e dal dolore mi accasciai sul pavimento.
Io pensavo che mi avessero preso, di essere morto ma la cosa non mi preoccupava affatto, anzi, non solo per stare con Juliette ma anche per un'altra motivazione..
Che senso ha vivere? Spaccarsi la schiena 12 ore al giorno per portare un misero pezzo di pane a casa, essere tradito dalla donna a cui hai dato la vita, finire in galera per un reato che non hai commesso, veder crescere i tuoi figli che poi ti abbandoneranno.. Alla fine avrei sprecato del tempo, perché puoi sacrificarti il più possibile, puoi costruire un'impero ma alla fine andiamo a finire tutti in unico posto, dentro una bara.
I miei genitori piangevano e urlavano 《Tyler, ti prego svegliati!》
Dopo un pó di tempo aprii leggermente gli occhi e notai mia madre e mio padre che piangevano, mentre Juliette sorrideva e non mi so spiegare il motivo.. Magari già aveva capito che mi fossi ripreso, aveva visto tutta la scena, oppure era soddisfatta che io fossi morto, non so spiegarmelo ma non glielo chiesi mai.
Aprii gli occhi del tutto, mia madre e mio padre ricominciarono a litigare, mio padre la prese per i capelli e la infilò a forza dentro la macchina di mia madre,《Tornando a casa facciamo i conti》disse sorridendo.
Prese me per il braccio e mi fece anche molto male, ma stetti zitto per il terrore che provavo guardando quei occhi gelidi e crudeli.
Mio padre non so cosa avesse, in volto sembrava un killer, quando finalmente riesce a prendere la sua preda..
In macchina cominciò a picchiare mia madre, arrivo al punto di sbattergli violentemente la testa sul cruscotto dell'auto, io piangevo dietro e Juliette questa volta non c'era, "mi avrà ingannato" pensai tra me e me.
Arrivammo a casa, mia madre aveva la faccia tutta rossa e del sangue che gli sgorgava dal naso, una scena orribile dinnanzi ai miei occhi, io avevo soltanto un'occhio nero, per voler difendere mia madre mi misi in mezzo e lui mi diede un pugno, "io sono suo figlio, come si permette?!" Pensai tra me e me.
Anche se avevo praticato delle lotte in palestra non avrei mai potuto fargli del male, era pur sempre mio padre..
Mio padre salì e mia madre dietro di lui, per terra, contava i gradini con il volto, 《papà basta!! Smettila! Cosa stai facendo?!》
《Tu difendi tua madre?! Adesso ci penso io a te!》
Io già ero sopra perché volevo difenderci ma non trovai nulla quindi ero disarmato.
Mio padre stava per salire ed io mi nascosi, aveva una spranga di ferro, io non la trovai, forse non avevo controllato bene, oppure il pensiero di fare del male a mio padre mi turbava a tal punto da annebbiare la mia vista..
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