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40 - Vado via

Ora Ginevra sapeva.

Piero chiamò Ignazio che si precipitò nella camera di Ginevra, la ragazza aveva la febbre alta, delirava. Capì che era successo qualcosa di grave. Sapeva che Ginevra ogni volta che stava così era per il fatto che scaricava la tensione in quel modo. Piero gli disse tutto. Ignazio si sedette in lacrime sul letto di lei. Che poteva fare? Si alzò con violenza per andare in camera di Marzia...ma Piero fortunatamente lo fermò.

Piero: "Non devi dire niente dobbiamo organizzare qualcosa...appena scende la febbre a Ginevra vedremo il da farsi. Dobbiamo aspettare."

Ignazio: "Non ce la faccio Piero...guarda come sta...ed è solo colpa mia...se l'avessi protetta di più!"

Piero: "Stai tranquillo le abbiamo già dato qualcosa per farle scendere la febbre...le passa presto...e tu hai fatto il possibile."

Ormai era ora di cena...Martina inventò una scusa per non scendere. Ginevra ormai da quando era arrivata Marzia cenava per conto suo. Gli altri scesero a cenare...per non destare sospetti.

Ginevra si svegliò e ritrovò accanto a sé Martina visibilmente preoccupata.

Martina: "Come stai Tesoro?"

Ginevra era intontita, la febbre era scesa: "Ho mal di testa...ma sto meglio! Martina ma che è successo?"

Martina non parlava!

Ginevra spalancò gli occhi e: "Ora ricordo....Marzia...io devo alzarmi devo...!"

Martina: "Ma dove vai...? Sei debole hai avuto la febbre alta ehi non fare la pazza!"

Ginevra: "Ti rendi conto che mi hanno nascosto la verità sulla morte dei miei...tutti ...l'hanno nascosto tutti...anche Ignazio"

Martina: "Lui lo ha fatto per proteggerti...non te la prendere con lui che è uno straccio!"

Ginevra era accasciata sul letto si sfogò con Martina...si sentiva vuota...persa...tutte le persone di cui si era fidata le avevano mentito. In primis Gianfranco, colui che aveva sostituito la figura paterna nella sua vita...colui aveva ascoltato negli ultimi anni le sue paure, le sue angosce, i suoi dolori...le aveva mentito, nascosto, l'aveva ingannata. E poi a ruota tutti i suoi amici e anche la persona che amava più al mondo Ignazio...come poteva avere ancora fiducia in lui ora?

Martina ascoltò l'amica e le disse: "Credimi Ginevra hanno solo voluto proteggerti da un dolore ancora più grande, secondo me. Anche e soprattutto Ignazio e poi hai sentito la Strega vuole dire tutto ai giornalisti. Pensa che vita...già è difficile ora con i paparazzi appostati ad ogni angolo pensa se venissero a sapere una cosa del genere? Cerca di riflettere su questa cosa."

Ginevra: "Martina dovevano dirmelo...e anche Ignazio...io non lo so...ok proteggermi ma ha pensato anche a proteggersi...io non lo so più chi in questa storia è buono oppure cattivo...io so solo che tutti mi hanno mentito!"

Martina: "Non fare l'ottusa e pensa che Ignazio ha sacrificato la Vs storia per ev..."

Ginevra: "Martina mi ha nascosto anche lui questa cosa...io ora devo andare da Marzia...lo libererà da questo ricatto....poi si vedrà!"

Martina: "Ti prego non fare niente altrimenti quella vi rovina tutti...ti rendi conto che vipera che è? Quella va dritta dritta dai giornalisti...già me la vedo dalla D'Urso a raccontare tutto!"

Ginevra: "Non andrà da nessuna parte...ho un piano!"

Ginevra bussò alla porta di Marzia .

Marzia: "Allora ti sei deciso Tes...ma che vuoi tu? Non stavi male? Vattene Orfanella!"

Ginevra era una sfinge diede una spinta e aprì la porta sorprendendo Marzia.

Ginevra: "Prepara la valigia e vattene...subito!"

Marzia: "Ahahahaha"- rideva sarcastica-"Sono qui con il mio ragazzo...tra noi tu sei l'intrusa!"

Ginevra avanzava verso di lei che indietreggiava!

Ginevra: "Ignazio non è il tuo ragazzo...è ora di smetterla con questa farsa...non mi guardare in quel modo...so tutto Marzia...TUTTO!"

Marzia voleva nascondere la sua sorpresa ma era visibilmente agitata balbettò: "Sa...sai tutto? ...be...bene ora saranno felici di saperlo anche i giornalisti!"

Ginevra rise sarcastica: "Non sei mai stata una grande mente...vuoi fare l'avvocato tu?- divenne cattiva Ginevra, cattiva ironica e sprezzante- Ma due paroline di diritto le hai mai studiate? O ha fatto tutto tuo padre...raccomandandoti a destra e manca? Sei solo una povera ragazzina viziata che gioca a fare la grande inventandosi intrighi che non sa gestire"- Ginevra la guardava con occhi di fuoco- "Vuoi fare l'Avvocato tu giusto? Sai quanto inciderebbe una denuncia per violazione della privacy sulla tua fedina penale? No tu non lo sai?- disse quest'ultima frase con voce da finta tonta-"vedi che significa STUDIARE? Gli Avvocati e i Praticanti hanno l'obbligo del segreto professionale...pensa che figura ci fai tu se ti denunciassi per violazione della privacy...ahahaha fedina penale macchiata...e poi chi si fiderebbe più te? Addio carriera cara "miss-diritto" e non solo pensa la figura che faresti fare a tuo padre" ahahaha!"- rise in modo teatrale cattivo Ginevra

Marzia spalancò la bocca ma poi contrattaccò: "E chi lo saprebbe Orfanella che son stata io? Nessuno! Quindi...la puoi smettere di minacciare!"

Il sorriso di Ginevra era quasi un diabolico  ghigno...

Ginevra: "Ho le prove Miss-Cretinetti...vedi questo cellulare...è registrata tutta la tua conversazione con Ignazio dove ammetti che se non cede al tuo ricatto tu "vai dritta dritta dai tuoi amici giornalisti"- disse la ragazza imitando il tono di voce di Marzia.

Marzia la guardò con occhi di fuoco si appellò all'ultima speranza: "Stai mentendo...non hai niente...stai barando!"

Ginevra non rispose azionò la registrazione.

Marzia impallidì.

Ginevra: "Fai la valigia e vattene...qui non c'è posto per le tipe come te!"

Ginevra aprì la porta per andarsene quando venne aggredita alle spalle ne venne fuori una colluttazione. Marzia non sapeva che Ginevra da piccola aveva fatto un corso di autodifesa quindi le prese di santa ragione. Ginevra all'improvviso venne fermata da due braccia possenti...Ignazio Piero Gian e tutti gli altri si erano precipitati sentendo le urla.

Ginevra aveva ancora i riccioli di Marzia in mano mentre con l'altra si tamponava un labbro sanguinante.

Ginevra malgrado fosse trattenuta da Ignazio si avventò di nuovo su Marzia ma Piero si mise in mezzo dicendole: "BASTA GIN...non ne vale la pena...lasciala perdere."

Ginevra con gli occhi iniettati di sangue le ringhiò contro: "Ringrazia loro...se la smetto! ORA VATTENE SUBITO!" In effetti Marzia partì quella notte stessa.

Ignazio prese di peso la ragazza e la portò in camera seguito da tutti gli altri.

Una volta in camera il ragazzo prese un asciugamano per tamponare il labbro della ragazza Martina intanto aveva preso un po' di ghiaccio che porse alla Amica: "Mettilo sulla ferita Tigre...altrimenti ti si gonfia." Nel frattempo con delicatezza Ignazio la ripulì dal sangue.

Piero con dolcezza le chiese: "Ginè cosa è successo?"

La ragazza tornata calma raccontò l'accaduto. Ci fu uno scoppio di felicità fra i ragazzi che si abbracciarono contenti...Ignazio cercò di abbracciare Ginevra ma lei urlò un NO fermo e duro, placando la felicità di tutti.

Ignazio: "Perché?"

Piero fece segno a tutti di uscire...quei due dovevano parlare da soli.

Ginevra: "E mi domandi perché? Ti rendi conto che tu ti sei comportato come gli altri come Gianfranco...mi hai nascosto una cosa gravissima...mi hai mentito Ignazio, dovevi parlarmene tu...Tu che sei la persona che amo e che mi ama...tu di cui mi sono fidata ciecamente! Non ti è importato niente hai pensato solo a..."

Ignazio alzò il tono di voce: "Ho pensato a TE...solo a te Ginevra! Ma ti rendi conto di quello che dici...io ho cercato di proteggerti in tutti i modi..."

Ginevra: "Proteggermi? Oh proteggere te e il gruppo dallo scandalo, dal gossip? "

Ignazio spalancò gli occhi: "Come puoi dire una cosa simile Ginevra? come puoi...? Non hai capito niente di me se dici questo..."

Ginevra: "Senti io non so più niente sono confusa amareggiata...devo tornare in Italia...devo parlare con Gianfranco! Devo sapere da lui come stanno le cose..."- dicendo ciò fece per uscire ma Ignazio la fermò: "E noi Ginevra? NOI?"

Ginevra: "Devo chiarirmi le idee...Ignazio ora non sono in grado di.."

Ignazio urlò: "in grado di che...? Noi ci amiamo...dillo dillo...mi vuoi lasciare? Eh? MI VUOI LASCIARE?"

Ginevra lo guardò dritto negli occhi: "Voglio tornare in Italia...voglio capire che cosa è successo...è una questione di fiducia...devo schiarirmi le idee sono confusa e amareggiata...quando torni ne riparleremo"

Ignazio: "Ma io torno fra un mese...a Maggio?...no tu non ti rendi conto...io ti voglio vicina!" si avvicinò a lei.

Ginevra: "E allora? Per mesi siamo stati distaccati...che differenza fa?"

Ignazio: "Anche se non stavamo insieme ti vedevo sempre...e poi ultimamente le cose sono cambiate!"- appoggiò le mani sulle braccia di lei e avvicinò la fronte fino a toccare quella della ragazza: "Non partire!- implorò con voce dolce- ti prego...non adesso...non te ne andare!"

Ginevra: "Ignazio devo...mi serve riflettere! Devo parlare a faccia a faccia con Gianfranco...lo devo ai miei!"

Ignazio: "I tuoi non vorrebbero che tu soffrissi...e neanch'io Amore mio!"- Finalmente riuscì ad abbracciarla...e poi delicatamente le diede un bacio a stampo sulle labbra.

Ma malgrado tutte le discussioni e le scuse Ginevra partì...lasciando Ignazio disperato...per attenuare la sua disperazione la ragazza gli promise che quando sarebbe tornato in Italia avrebbero parlato di loro...ma che ora la doveva lasciare libera. "Mi mancherai tantissimo " - le disse Ignazio con gli occhi lucidi quando qualche giorno dopo all'aeroporto di Santo Domingo la stava salutando.

Le loro mani si staccarono....ma i loro occhi rimasero incatenati.

Ginevra si allontanò con il suo trolley....si girò un attimo e lo vide...Ignazio non era andato via ...la guardava con lo sguardo di una persona smarrita...allora lei lasciando il trolley tornò indietro correndo...lo abbracciò....si baciarono e Ginevra disse: "Mi mancherai anche tu!" - poi partì destinazione Roma.




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