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24 - Finalmente sei Arrivata

Ginevra si svegliò piano piano, aveva un mal di testa lancinante, sentì il peso di un braccio sulla sua vita si girò e vide Ignazio addormentato al suo fianco, ricordò la serata in spiaggia la confessione, i baci, la dolcezza infinita di lui e poi il buio...non ricordava altro!

Ignazio sentendola muovere si svegliò di colpo.

Ignazio: "Tesoro Stai male? Fammi sentire...la febbre è scesa mi sa... meno male...minchia mi facisti scantari (mi hai fatto spaventare)...come ti senti?"

Ginevra: "La febbre? Ma che è successo? Ho un mal di testa tremendo...non ricordo niente!"

Ignazio: "Avevi la febbre alta stanotte, io e mamma abbiamo chiamato un medico ti abbiamo dato qualcosa per farla scendere...ora devi prendere un'altra pasticca aspetta però prima devi fare colazione chiamo e te la faccio portare...Piccola Mia mi sono davvero preoccupato."- le diede un bacio sulla fronte poi si alzò e andò a chiamare per la colazione.

Ginevra vide che indosso aveva il pigiama: "Ignazio...ma mi hai cambiato....tu?"- disse imbarazzata.

Ignazio sorrise dolcemente: "No Tesoro, ti ha cambiato Mamma...è stata qui ad accudirti anche lei"- Ginevra splalancò gli occhi.

Ginevra: "Davvero...oh grazie..." - Ignazio tardò un po' a chiamare la madre voleva coccolarsi un po' la Sua Picciridda...e fù molto coccoloso, sorprendendo Ginevra con quelle sue tenere effusioni.

Ginevra: "Igna ma allora hanno ragione le tue fan quando ti chiamano Il Tenero Orsacchiotto"

Ignazio: "Perché sono ridicolo...?"

Ginevra: "Ma che scherzi...sinceramente non me lo aspettavo che tu fossi anche così...be ti ricordi quando ci siamo conosciuti cosa è successo? (Si riferiva all'episodio di passione tra lui e Marzia nella camera del padre di quest'ultima) Ecco dalla tua faccia mi sa che te ne sei ricordato."

Ignazio l'attrasse a se e le disse: "Picciridda tu non sei "quello"...tu sei ben altro Tesoro mio! Ho dei sentimenti per te che vanno al di là del sesso...anche se mi piaci da morire e ...va be...in mia presenza cmq usa poco i pantaloncini e le scollature! Omu sugnu!- Ginevra rise- Ridi ridi...ma non mi provocare...Io Ti voglio anche in quel senso...capito?"

Ginevra: "Anche in queste condizioni catastrofiche?"- Disse con una smorfia indicandosi.

Ignazio: "Sempre Picciridda" - disse baciandola da prima dolcemente per poi far diventare quel bacio passionale.

Quando si staccarono Ginevra era tutta rossa, Ignazio rise: "O ti è piaciuto molto o Ti è salita la febbre..."- Ginevra gli diede un debole pugno sul braccio.

Furono interrotti dalla chiamata della madre di Ignazio che dopo poco bussò alla porta.

Caterina: "Picciridda mia come ti senti...mamma mia che febbrone hai avuto." Le fece misurare la febbre e notò lo sguardo dolce del figlio che guardava Ginevra che a sua volta sembrava una bambina nel letto con il termometro.

La febbre era scesa fortunatamente ma non totalmente quindi doveva prendere un'altra pasticca. Ginevra era molto debole, aveva sudato tanto quella notte e aveva una sete tremenda.

Caterina con amore materno le fece fare colazione mentre Ignazio andò a farsi una doccia e cambiarsi.

Ginevra: "Caterina io ti chiedo scusa per tutto il disturbo...che figuraccia ho fatto...scusami e grazie di tutto...davvero "

Caterina: "Ma che scusa e scusa e soprattutto grazie di che?...Picciridda se non ci si aiuta fra noi? L'essenziale che stai bene...Ignazio ti voleva portare in ospedale ad un certo punto- sorrise- ma poi è venuto il medico, ti sei presa una infreddata ha detto."

Ginevra: "No Caterina non è un'infreddata...io lo so che è successo- abbassò gli occhi- Da quando sono morti i miei capita che mi sale la febbre alta quando mi agito molto, mi hanno detto che il mio corpo scarica la tensione così."

Caterina: "Oh Picciridda...mi dispiace...- disse allarmata ma poi tornò dolce- ho saputo dei tuoi...che tragedia- la donna si avvicinò al letto- ma perché ti sei agitata ieri sera? Ti ho visto durante il concerto..."

Ginevra arrossì alzò gli occhi: "Alcune canzoni me li hanno ricordati...mi hanno ricordato la mia famiglia che non ho più- gli occhi le si riempirono di lacrime- Non mi è rimasto più nessuno e sto affrontando tante cose e decisioni da sola...anche se Gianfranco Giulio e zia Ludovica mi aiutano tanto...ma sai non è la stessa cosa...mi manca mia madre soprattutto ora che ..."- abbassò lo sguardo.

Caterina: "Che?"- la esortò a parlare mettendogli una mano sul braccio con fare amorevole- "Sono una mamma anch'io Picciridda e se ti posso aiutare..."

Ginevra con estrema dolcezza alzò lo sguardo e non parlò...era diventata un peperone, Caterina la esortò a parlare: "Picciridda dimmi stai tranquilla io ti sono vicina...qualunque problema...ormai fai parte della famiglia...e poi lo sai per noi al Sud come funziona...se uno ti aiuta non è solo un amico ma è qualcosa di più!"

Ginevra la guardò e in un soffio disse: "Mi sono innamorata ...ed è la prima volta e...non è facile!"

Caterina sorrise: "Ma è una cosa bella...credimi...ma dimmi ti sei innamorata di ...insomma di mio figlio?"

Ginevra annuì

Caterina l'abbracciò forte: "Picciridda ma lui lo sa?"

Ginevra: "Si...ne abbiamo parlato ieri sera...e sembra che anche lui ricambi...ma non lo so...ma tu non dire niente però già mi sento in imbarazzo che te ne sto parlando"

Caterina: "Ginè...ascoltami se non era interessato seriamente a te non sarebbe stato così agitato stanotte e soprattutto non avrebbe voluto rimanerti accanto e vegliarti tutta la notte. E' mio figlio Ginè...lo conosco meglio di quanto si conosce lui. Forse non avrei dovuto dirti queste cose...ma tu sei...sei davvero una brava ragazza e sarei felice se...tra voi nascesse una storia seria, anche se siete giovani, anche se lui fa la vita che fa...ma una mamma vuole il meglio per suo figlio e penso proprio che tu sia il meglio per Ignazio...ma voglio essere sincera all'inizio non ero così contenta, sai Marzia la conosco da tanto, era una bambina! Ma mi sono resa conto che non è adatta a Ignazio, non ha dei sentimenti diciamo sinceri, vuole solo essere...comu ti pozzu diri...popolare, insomma per lei è più importante essere la fidanzata di Ignazio Boschetto de Il Volo che la ragazza di Ignazio...e basta! Tu sei diversa figghia mia, lo vedo quanto sei discreta e schiva. Per stare al fianco di questi ragazzi si deve essere così...mai mostrarsi mai mettersi in mostra e soprattutto amarli molto...credimi anche se sembra tutto bello...è una vita piena di rinunce non solo per loro ma anche per chi vive al loro fianco e solo un amore vero e forte può resistere a tutto questo...Non ti dico questo per spaventarti, ma per farti capire...Ignazio, ti sembrerà strano, con me parla di tutto anche delle sue storie. Lui non è uno che si innamora facilmente...anzi ha paura perché...si insomma in passato, ha sofferto tanto, e quindi ha evitato fino ad adesso...ma Bedda mia all'amore non si comanda...e si vede da lontano che tu lo hai colpito...Ginevra ti parlo da Mamma te l'ho detto."

Ginevra: "Caterina so che vuoi dire... anch'io ho evitato di innamorarmi, ma sai che penso che aveva ragione Zia Ludovica, non si evita di innamorarsi, significa che ancora non è arrivato quello giusto...con Ignazio...credimi Caterina- le prese le mani- io ho cercato di evitare...sono scappata davanti ai sentimenti, ma poi non ho più potuto evitare l'evidenza, ora non so che fare Caterina, l'ultima cosa che mi ricordo di stanotte è che ce lo siamo detti...insomma si che ...che ..."- l'arcobaleno di colori sul viso di Ginevra.

Caterina rise: "Tesoro, che vi siete presi, che vi state innamorando, ora però vi dovete conoscere, non basta l'amore lo sai? Bisogna vedere se andate d'accordo, se siete compatibili...si così si dice...compatibili! Ma io penso di si...sei tanto dolce e forte tu e me lo dice il cuore- dicendo questo le prese il mento con una mano e prima di commuoversi aggiunse- ora però dobbiamo vedere come stai!"

In quel momento si sentì bussare alla porta erano Ludovica e Cristina!

Ludovica: "Amore di zia come stai, ho incontrato prima nel corridoio Ignazio e mi ha detto di stanotte, ma perché non mi hai chiamato?"

Caterina: "Ludovica, tranquilla ci sono stata io, ha avuto la febbre alta, ma ora sta meglio...solo che è debole gli fa male la testa e gli gira...l'ho fatta mangiare e prendere la medicina."

Cristina: "Oddio in queste condizioni non puoi viaggiare, fra un po' dovremmo partire per Catania e poi Siracusa...."

Caterina: "No meglio di no...senti Ludovica ho un'idea, noi nel pomeriggio partiamo per Marsala, la porto da me...voi partite tranquilli fatevi questa vacanza che tanto volevi fare. Lei a Marsala con noi starà benissimo, e poi vengono tutti perché tra qualche giorno ci sarà una serata con la band de Il Volo e poi partiamo per Palermo per i concerti...si sarà rimessa per quei giorni e ...poi deciderà che vuole fare eh? Che ne dici?"- disse rivolta a Ginevra

Ginevra: "Ma io non so...non vorrei darti disturbo Caterina...in caso torno a Reggio...non vorrei creare ...."

Caterina: "Assolutamente no ...da sola dove vai? No ...vieni con me a Marsala...vedrai ti rimetti subito ...e poi Ignazio quando ti molla "- disse piano ma facendo imbarazzare Ginevra.

Si accordarono e Ginevra sarebbe andata a Marsala.

Ginevra si cambiò si mise un paio di leggings e una T shirt, e rimase a letto sotto ordine perentorio di Caterina, sentì bussare alla porta...era Ignazio che dolcissimo l'abbracciò e la riportò a letto.

Ignazio: "Nica mia ho saputo da Mamma che vieni con noi a Marsala, tu non hai idea quanto sono contento...a questo punto benedetta febbre"- lei gli tirò una cuscinata in testa.

Ignazio la guardò con un'aria divertita: "Sei fortunata che stai poco bene...altrimenti.."

Ginevra: "Altrimenti? Che?"- gli disse con aria maliziosa

Ignazio: "Non fari accussì!"- l'avvertì mentre lei gli stava tirando un'altra cuscinata ma lui la bloccò si guardarono negli occhi e il sorriso lasciò posto ad una espressione intensa Ignazio avvicinò il viso al suo e la baciò dolcemente.

Ignazio ormai l'abbracciava e le disse: "Sei bisbetica Tesoro ma ti adoro per questo ahahah"

Ginevra si ribellò un po' fra le sue braccia mentre lui la tratteneva ridendo.

Poi si baciarono ancora ma stavolta con impeto e passione. E Ignazio pensò che quei baci erano diversi da tutti quelli che aveva dato fino al quel momento...lei era diversa...lui era diverso...era bellissimo stare con lei, anche solo tenerla fra le sue braccia così era bellissimo...e questo non era da lui.

Fronte contro fronte, lui teneva un braccio intorno al collo di Ginevra ed entrambi erano appoggiati sui tanti cuscini del letto.

Ignazio: "Stanotte deliravi Picciridda...sei stata tanto male- disse questa frase con la faccia da cucciolo facendo le labbrine.

Ginevra: "Scusa se ti ho spaventato"- gli disse accarezzandogli una guancia.

Ignazio: "L'essenziale è che stai bene ora...ti fa ancora male la testa?"

Ginevra: "No ora no"- continuava la sua carezza mentre lui ogni tanto gli depositava bacini sulle labbra.

Ignazio: "Ginè...?-lei alzò lo sguardo- Sei importante per me...tanto e davvero."

Ginevra sorrise: "Anche tu Ignà...tanto e davvero! Io...io non lo so che cosa mi sta capitando...ci sta capitando, ma cmq sia è un'emozione bellissima...non pensavo...che potesse essere così...lo vedevo solo negli occhi degli altri, guarda Giulio e Cristina, Martina e Gian, è...è...non lo so...è indescrivibile...non ci sono parole...ho quasi timore a parlarne"

Ignazio fece un'espressione buffa con le labbra...e strinse gli occhi per un attimo...dopo strofinò i loro nasi...quella ragazza lo emozionava.

Ginevra lo vide emozionato e gli chiese: "Che succede...Cucciolotto?" - lui sciolse l'abbraccio e si sporse in avanti toccandosi gli occhi con il palmo della mano.

Ginevra lo guardò con una espressione interrogativa.

Lui le sorrise i suoi occhi erano lucidi e poi disse con voce commossa abbracciandola: "Sei arrivata finalmente!"

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