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Lei mi ha ascoltato? No, ovviamente

( Non sapete quanto ho riso a scrivere questo capitolo, e riderò ancora di più a vedere le vostre reazioni )

Pov Ari

Io e Angi evitammo per un pelo di cadere addosso ad Aurora e ad un ragazzo che io non avevo mai visto e, vista l' espressione di Angi, nemmeno lei lo conosceva. Mettere fretta ad Angi quando si tratta di viaggi - ombra non è una buona idea, vedrò di ricordarmelo. Tanto eravamo in ritardo comunque, come non mancò di farci notare mia sorella stringendoci entrambe in uno dei suoi abbracci spaccaossa.

« Pensavo non veniste più » confessò, la voce attutita dal fatto che aveva la faccia sepolta nei miei capelli.

« Non ci presenti il tuo nuovo amico Auri? » Angi alluse al ragazzo che era con Aurora. Lei si diede una manata sulla fronte, probabilmente chiedendosi come avesse fatto a dimenticarsi di presentarcelo.

« Lui è Nahuel, anche detto Icaro. E' arrivato a inizio settimana. Nahuel, loro sono Angelica e Arianna »

« Piacere di conoscervi » ci sorrise lui

« Piacere nostro » sorridemmo noi di rimando.

Stavamo per avviarci al Bunker 9 dagli altri, quando Auri rivolse un' occhiata preoccupata alla mia destra « Stai bene? » chiese ad Angi, la preoccupazione che la impregnava la voce. Angi le rispose con voce flebile « Certo che sto bene »  questo servì solo a preoccuparla di più.

Mi girai verso di lei a controllare come stesse e la vidi pallida come un fantasma, gli occhi che faticavano a rimanere aperti. Prima che qualcuno potesse fare o dire qualcosa lei roteò gli occhi all' indietro e svenne. Feci appena in tempo a prenderla prima che cadesse. Aveva la pelle fredda e la fronte bollente, come se avesse la febbre.

« Io le avevo detto di non usare troppo i suoi poteri oggi visto che che avrebbe dovuto portare anche me qui. Ma lei mi ha ascoltato? No, ovviamente. Doveva per forza evocare quei due fantasmi, era così tanto importante parlarci? » mi lamentai a bassa voce, Auri mi sentì e mi guardò un po' confusa.

« Oggi pomeriggio ha evocato un paio di fantasmi, io ho provato a fermarla dicendole che era pericoloso ma lei ha detto che doveva assolutamente parlarci. » spiego caricandomi Angi in spalla e iniziando a incamminarmi verso il bunker 9 « Quando poi le ho chiesto il motivo mi ha detto che mi avrebbe spiegato più avanti, che devo solo avere pazienza » 

Dopo aver lasciato Angi al Bunker 9 con gli altri, andai dall' infermeria sia per salutare i miei fratelli sia per prendere una cosa per Aurora. Michael e Lee mi abbracciarono talmente stretta che pensai mi avrebbero soffocato. Dopo che ebbero constatato che stavo benissimo e che sarei rimasta al campo per un bel po' mi lasciarono andare. Mentre tornavo al Bunker 9, ciò che mi aveva chiesto di prendere Auri in mano e la chitarra sulla schiena ( mi mancava suonare, non avevo portato la chitarra sulla Principessa Andromeda ) incontrai Caterine. 

Non ricordo come fossimo arrivate a quello, ma Caterine si avvicinò e mi baciò.

Mi congelai sul posto e spalancai gli occhi scioccata. Lei si allontanò, vedendo la mia reazione. «Non ti piaccio ancora eh? Presto cambierai idea tesoro» . 

Sentii un singhiozzo e mi voltai a guardare. Vidi la sagoma semitrasparente di Angi, le lacrime le scendevano copiose sul viso. Prima ancora che potessi aprire bocca, lei corse via, i piedi che poggiavano a qualche centimetro da terra. 

Guardai male Caterine e la vidi sorridere. La ignorai quando cercò di dirmi qualcosa e corsi dietro ad Angi, la chitarra che mi rimbalzava sulla schiena ad ogni falcata.

Pov Angi

Ringraziai di non avere il mio corpo, non avrebbe retto una corsa così lunga mentre piangevo così tanto. 

Mi sedetti con le ginocchia al petto in fondo al sacco a pelo dove il mio corpo riposava tranquillo. Aurora si inginocchiò davanti a me per arrivare alla mia altezza, allungò le mani come per mettermele sulle spalle ma le ritrasse appena si ricordò che mi sarebbero passate attraverso. «Che è successo?» mi chiese dolcemente.

Io provai a raccontarglielo, ma le parole mi rimanevano in gola, non c' era verso di emettere suono, se non singhiozzi strozzati. 

Ari entrò come una furia, si fermò bruscamente e si fermò qualche secondo a prendere fiato poi si avvicinò e si sedette sul pavimento di fianco a sua sorella. 

Quando Ari finì di raccontare com' è andata veramente, tornai nel mio corpo e Ari mi abbracciò forte.






Tralasciando la fine che mi sembra leggermente affrettata, mi piace come è venuto il capitolo.

Direi che scappo prima che voi mi prendiate e mi uccidiate.

Baci

Lala 




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