Capitolo 6
-Mi vuoi lasciare entrare o devo prendere freddo?
Mi scosto subito e la faccio entrare, appena chiudo la porta si fionda, letteralmente, su di me dandomi un grande abbraccio.
-È bello rivederti Anna
Lei si stacca facendomi vedere il suo sorriso.
-Diventi più bella ogni giorno che passa Kitty
-Grazie Anna, tu invece rimani sempre una donna disordinata
Anna è una dottoressa del governo, era lei a curarmi ogni volta che mi facevo male. Era la mia unica amica. Ha i capelli neri legati in una coda disordinata, con qualche ciocca che esce. Gli occhi viola sono coperti dagli occhiali da sole hipster. Ha una maglietta a maniche corte nera con la scritta pace in arcobaleno e un pantalone giallo, con delle scarpe da ginnastica rosse. E ha inoltre il suo inseparabile cerchietto con delle orecchie da consiglio nere. È molto stravagante, ma le voglio un mondo di bene, anche se non lo dirò mai.
Mi sorride. Vedo che ha con sé la sua solita valigietta che usava per fare le visite, ma tiene anche un grande trolley rosso da dove spuntano dei pezzi di vestiti.
-Come mai la valigia?
-Ho una sorpresa. Mi trasferisco qui!
-Davvero?
-Sì! Sono ricuscita a convincere quei musi lunghi dei miei capi, e bum! Mi hanno concesso di tenerti sotto controllo, visto che ci hai informato del gattino.
-Non ci credo
-Ci divertiremo un mondo insieme. A proposito del gattino, dov'è quella palla di pelo?!
-Sempre piena di energia?
-Sempre!
Mentre parliamo arriva Kain
_Chi è questa signora?_
-Kain lei è Anna, ti ho già parlato di lei. Ricordi?
_Più o meno_
-Interessante. Riesci a comunicare con lui? Senza problemi?
-Sì, nessun problema
-E dimmi come fai? Cioè senti il miao e lo traduci o lo senti parlare come una persona normale?
-Ti sei spiegata un pò a cavolo, ma forse ho capito la tua domanda. È come se parlassi a una persona normale.
-Interessante. È comè la sua voce? Da bambino o da adulto?
-Bambino
-Mmm.....OK, ho capito.
Prende un taccuino e una penna dalla sua valigia e inizia a scrivere.
-OK, io stò morendo di fame. Hai già mangiato?
-No, vuoi mangiare con me?
-Sì! Che bello! Come ai vecchi tempi!
Vado in cucina e preparo la pasta. Appena è pronta ci sediamo a tavola e iniziamo a mangiare.
-Sei diventata più brava di me a cucinare
-È ovvio. Quello che preparavi tu non era cibo
-Esagerata
Alzo un sopracciglio e la guardo scettica
-Davvero? Ti ricordo che quando avevi provato a cucinare la pasta al posto del sale avevi messo il pepe e hai dovuto buttarla
-Vabbé, un erroruccio
-Davvero? Quando ha provato ha fare l'insalata ha mandato quasi la cucina in fiamme
-Bè, pensavo che cuocerla un pò fosse meglio
-Ma tu hai usato una fiamma ossidrica
-Era più veloce
-Ti devo ricordare quando hai fatto una torta?
-Non propr-
-Ho dovuto chiamare i pompieri
-Ho capito! Non sono brava come te!
Fa la faccia finta offesa, sembra una bambina.
Finiamo il pranzo parlando del più e del meno.
Ci sediamo sul divano, Kain si è messo sulle gambe di Anna e lei gli dà qualche grattino sulla testa.
-Kitty prendi la mia valigietta, facciamo la visita veloce veloce
La prendo e gliela porto.
Prede dalla valigietta il suo taccuino la penna e gli strumenti. Mi misura le orecchie, la coda, la testa, il busto ecc. Mi pesa e mi preleva un campione di sangue.
~qualche minuto dopo~
-Abbiamo finito
-Finalmente
Posa la roba nella valigietta e prende una spazzola rossa da essa.
-Vieni qui
Mi fa sedere in mezzo alle sue gambe e inizia a spazzolarmi la coda. Mi rilassa essere spazzolata, soprattutto sulla coda. Mi spazzola ogni volta che finiamo una visita, visto che mi innervosisce fare le visite.
-Allora, come và a scuola?
-Bene, anche se ho iniziato solo ieri
-Hai già fatto amicizia?
-Credo di sì, c'è una ragazza della mia classe molto simpatica, stamattina siamo andate a prendere un gelato. Ed era davvero buono! non come quella "cosa" che mi davate quando era piccola, non si poteva neanche chiamare cibo quel...coso.
-Invece c'è qualche ragazzo carino in classe tua?
-Io lo definirei solo strano
-Perché?
-Per prima cosa in classe mi guardava tutto il tempo...
-Magari è interessato a te
-Ne dubito. Poi aveva qualcosa di strano...non so spiegarlo, ma c'è qualcosa che non mi convince in quel ragazzo.
-Ha un odore strano?
-Lui...lui...
Eh, ora che ci penso, non aveva nessun odore, né umano né animale
-Lui non ha nessun odore- dico sussurrando
-Kitty, fa attenzione a scuola, non puoi sapere sempre dove si nasconde il nemico. Potrebbe essere sotto al tuo naso senza che tu te ne renda conto, questo ragazzo potrebbe fa parte del "loro" gruppo, sai bene che sono furbi e si riescono a nascondere e mimetizzare bene. Sono tutti intorno a noi.
-Farò attenzione, e li ucciderò
-Te lo sconsiglio
Giro la testa per vederla e la guardo in modo interrogativo
-Li hanno uccisi loro i tuoi "genitori adottivi", sappi che se proverai ad affrontarli da sola, il tempo di guardarli e già sarai morta.
La guardo sgranando gli occhi, vuol dire che quel tizio è uno di "loro"? Forse se mi gioco bene le mie carte potrei catturarlo e farmi dire il loro quartiere generale
-Kitty? Tutto bene?
-Sì sì, tutto bene
La sera arriva molto velocemente, ora sono le 22:40, Anna sta già dormendo.
Vado in camera e riprendo il pacchetto dal cassetto.
Memorizzi il numero sul cellulare e mando un messaggio su Whatsapp a Maik
-Va bene, accetto. Che devo fare?
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