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Aillin si risvegliò di colpo.

-Forza dobbiamo andare, sapete queste cose sono un po' la prassi, succedono abbastanza spesso. Posso capire che per voi sia molto complicato ma non c'è niente di cui preoccuparsi, adesso c'è solo un po' di scompiglio ma tra un'ora circa sarà già tutto finito. - disse accomodandoci nel corridoio che conduceva alle camere.

Si dileguò velocemente dicendo che doveva aiutare le donne con i bambini.

Realizzai velocemente una cosa.

Quello sarebbe stato il momento ideale per scappare, c'era il caos totale Carter e i suoi scagnozzi erano impegnati e non potevano starmi con il fiato sul collo.

-Alice dobbiamo scappare, o adesso o mai più.-

Mi guardò smarrita poi mi si rivoltò contro.

- No. No non scapperò, è pericoloso. In più sia Gabriel che Carter sono là fuori non sei preoccupata per loro?-

Quando disse quelle cose fu come ricevere una pugnalata dritta al cuore. Effettivamente per quanto odiassi ammetterlo appena Carter era uscito dalla sala da pranzo avevo sentito un nodo allo stomaco, che non sapevo spiegare.

- Per favore non abbiamo tanto tempo, vieni con me non saremo mai al sicuro qui dentro. -

- No Victoria, non posso scappare. -

-E io non posso rimanere Alice, mi dispiace.-

Detto questo la guardai un'ultima volta prima di girarmi e correre verso l'uscita nonostante i suoi numerosi richiami.

Riuscii ad uscire dalla casa e dal bosco si sentivano ringhi e latrati che facevano venire i brividi.

Mi ricordai la strada che avevamo fatto poche ore prima e iniziai a correre in quella direzione tra la fitta vegetazione.

Il mio piano era semplice: avvertire i miei genitori che ero scappata, scegliere un posto, trovarsi là e far perdere le nostre tracce per sempre.

Stavo correndo ormai da un po' quando ad un certo punto qualcosa mi si fermò davanti.

Era un lupo completamente grigio che mi ringhiava strizzando i suoi occhi neri.

Quello non era Carter e qualcosa mi diceva che non era neanche Gabriel né un membro del branco del Re.

Panico.

Era cascata dalla padella alla brace e mi ero rovinata con le mie stesse mani.

Cercai di risolvere la situazione.

-Senti io non so chi tu sia, ma ti prego lasciami andare io non c'entro niente qui devo andare dalla mia famiglia. Ti supplico è l'unica occasione che ho.-

Il lupo stava ascoltando ma non sembrava particolarmente impressionato dal mio discorso perché non apenna finii mi mostrò di più le zanne e balzò verso di me.

Io per la paura appoggiai il piede male e mi ritrovai bene presto a terra, tuttavia feci in tempo a vedere un enorme lupo nero che sbucava fuori dai cespugli per poi saltare addosso all'altro lupo.

Era Carter ne ero certa, non l'avevo mai visto trasformato e non ero pronta a vederlo nel suo lato più brutale.

Decisi di fare la seconda mossa avventata.

Scappai nuovamente.

La corsa durò poco perché un ringhio così forte e potente mi fece cascare di colpo per lo spavento.

A quel punto vidi Carter ancora nella sua forma animale, in tutta la sua possenza che mi fissava furioso, e appena dietro di lui il corpo senza vita dell'altro lupo ridotto in condizioni pietose.

Sentii il cuore accelerare di colpo.

Io sarei sicuramente stata la prossima, ne ero sicura avevo testato sulla mia pelle cosa succedeva a non obbedire agli ordini di Carter.

A poco a poco spuntarono dei membri del branco tra cui Aillin.

Mi voleva giustiziare pubblicamente.

Quando ormai mi ero rassegnata all'idea di morire smembrato, ecco invece che Carter si girò se ne andò. Tutto Non prima di aver guardato per circa un minuto Aillin che alla fine annuì con la testa come se avessero avuto una loro conversazione.

La ragazza mi si avvicinò e mi abbracciò di colpo.

Fu allora che scoppiai in un pianto disperato.

-Ce l'avevo quasi fatta Aillin ma poi è spuntato un lupo che voleva uccidermi ed è arrivato Carter.- le dissi balbettando e piangendo insieme.

- Ti ha salvato la vita Victoria. Adesso stai bene è tutto ok, shh calmati. -

Dopo avermi fatto per lo meno smettere di tremare Aillin mi disse che dovevo andare immediatamente in camera di Carter.

Mi accompagnò davanti alla porta di camera sua che avevo scoperto essere molto vicino alla mia.

- Ti prego non lasciarmi qui da sola.- le sussurrai rischiando di iniziare a piangere nuovamente.

-Hey hey calmati ok? Stai tranquilla non ti succederà niente.- disse prendendomi il viso con entrambe le mani.

-Aillin quello mi ammazza, tu non capisci. -

-Victoria sei la sua compagna non riuscirà mai a farti del male. Adesso vai, non rischiare di farlo arrabbiare di più.-

Detto questo mi rivolse un'ultima occhiata rassicurante per poi andarsene.

Respirai profondamente e aprii la porta, che chiusi immediatamente dietro di me.

In stanza non c'era nessuno.

Aspetta qualche minuto ma quando stavo per andarmene sentii una voce.

-Siediti. Immediatamente.-

Mi girai lentamente verso di lui e lo vidi.

Appena uscito dal bagno con dei pantaloni della tuta ed una maglietta a maniche i corti, e i capelli ancora bagnati.

Il suo sguardo era furioso così decisi di non contraddirlo e mi andai a sedere sul letto.

Non appena toccai il materasso il Re iniziò a fare su e giù per la stanza stringendosi di tanto i capelli, poi iniziò a parlare.

- Ti avevo dato un ordine Victoria. Sono stato molto chiaro. Ti lascio neanche un quarto d'ora da sola e già ti ritrovo a scappare nei boschi rischiando di morire. Cosa ti è saltato in mente?! Se non fossi arrivato in tempo quel lupo avrebbe anche potuto- non finì la frase che ribaltò la scrivania con tutte le cose sopra.

Chiusi gli occhi di scatto iniziando a tremare.

-Parla Victoria, dì qualcosa porca puttana.-

A quel punto mi liberai di tutto e iniziai ad urlargli contro.

-Cosa sarebbe cambiato morire oggi pomeriggio per mano di quel lupo o tra qualche giorno per mano tua, eh?! Ho visto cosa gli hai fatto, in neanche 2 minuti l'avevi già smembrato. Ed era un licantropo anche lui. Pensa cosa potresti fare con me, un'umana, in 2 minuti. Oggi pomeriggio almeno sarei morta libera.- finii piangendo.

Lui era rimasto a guardarmi impassibile.

- L'unico posto in cui sarai mai veramente al sicuro è con me Victoria. Che ti piaccia o no. Tu sei la mia compagna. Ti ho aspettato per così tanto tempo che tu non ne hai neanche idea, se solo tu sapessi cosa succede dentro di me ogni volta che sei nei paraggi forse capiresti.-

Lo guardai.

- Io non potrei mai - feci una pausa guardandolo mai amare un assassino Carter. Stavi combattendo con un tale grado di malvagità e ferocia, non avevi alcun rimpianto. Io voglio diventare un medico, io voglio aiutare le persone voglio prendermi cura di loro, voglio fare in modo che stiano bene. Io penso che tu abbia frainteso, probabilmente non sono io la tua compagna. Siamo troppo diversi. .-

Ringhiò arrivando a circa un palmo da me.

- Non mettere mai in dubbio il nostro legame Victoria. Queste cose non si possono fraintendere, e tu lo sai bene. Con il morso sento tutto ciò che ti riguarda. Ho sentito i brividi che hai provato quando mi ha rivisto oggi dopo 3 anni, ho sentito anche la tua gelosia quando hai visto Amanda seduta al tuo posto e ho sentito la tua preoccupazione quando me ne sono andato. Io e te siamo destinati a stare insieme Victoria, non puoi farci niente. -

Nel frattempo si era avvicinato tanto aver appoggiato la sua fronte alla mia.

- No Carter io non sono così. Veramente io non posso, non sarei felice sapendoti ad uccidere persone costantemente. Oggi mi hai fatto paura, veramente. - Gli dissi con voce ferma.

- Victoria prova tu a vedere la cosa a cui tieni di più al mondo che stava per essere uccisa. C'è un motivo per cui mi chiamano il Re non lo nego. Per anni ho dovuto proteggere il mio branco e non sempre la diplomazia ha funzionato, ma tu non devi mai e poi avere paura di me. Oggi non sai come mi sono sentito quando ho avvertito il pericolo. Non puoi saperlo.-

La situazione era molto complicata, non capivo cosa sentivo nei suoi confronti. Lui aveva ragione, il legame c'era e si sentiva bene ma non sapevo se sarei mai riuscita ad amare quello che a tutti gli effetti era un assassino.

Mi afferrai il ponte del naso con le dita pensando a come poter risolvere tutto ciò, quando lui mi presa la mano scostandola dal mio viso.

-So che per te tutto ciò è difficile da accettare ma devi solo fidarti di me.-

Detto questo mi abbracciò e per la prima volta sentii una sensazione mai provata.

Era come quando mamma e papà mi abbracciavano ma allo stesso tempo diverso.

Sentivo un calore che mi faceva sentire a mio agio e al sicuro ed era così forte che per un secondo mi trovai spiazzata.

-Resta con me stanotte.-

- No io non posso.-

Mi strinse di più.

- Non penso tu possa scegliere in realtà.- disse ridacchiando arrogantemente.

Io mi staccai leggermente.

- È ancora veramente troppo presto, io devo metabolizzare devo avere ancora del tempo.-

- Tranquilla per stanotte mi sforzerò di non toccarti.- mi disse ghignando.

Lo guardai tra l'imbarazzata e l'incredula

-Pensavo che questo fosse scontato.-

- Per chi?- mi disse ammiccando.

Stavo per ribattere ma mi rabbuiai di colpo quando mi ricordai che più o meno mezz'ora fa aveva ucciso un uomo.

Lui probabilmente, anzi sicuramente capì il mio stato d'animo perché quando gli dissi nuovamente.

-Ho bisogno di tempo ancora.- lui annuì.

Stavo per andarmene quando mi trattenne per un braccio e mi tirò verso di lui baciandomi.

Non sapevo se assecondare quella sensazione di calore così piacevole o respingere, tuttavia quando fece aderire i nostri corpi e mi bacio più intensamente non potei fare a meno di ricambiare per la prima volta.

Il Re sembrava quasi stupito perché per un secondo si staccò appena ma basto un solo sguardo perché riniziasse.

Ci staccammo poco tempo dopo e neanche a dirlo avevo le guance tutte rosse e il respiro corto.

- Ti consiglio di andare via perché tra poco potrei non rispondere più delle mie azioni e a meno che tu non voglia approfondire la nostra conoscenza...- lasciò la frase in sospeso.

Io annuii allontanandomi definitivamente da lui.

Prima di lasciarmi andare mi diede un piccolo bacio sulla fronte e mi sussurrò un

-Buonanotte Victoria.-

Così tornai in camera talmente stanca e frastornata che crollai non appena toccato il materasso.

Allora che ne pensate? Fatemi sapere mi raccomando, per me è molto importante sentire i vostri pareri.

Scusate ma oggi ho fatto la furba e non ho scritto niente, questoè il capitolo che avevo già pronto. Spero di riuscire a scrivere qualcosa domani. In caso così non fosse il prossimo aggiornamento sarà dopodomani.

Un bacione.

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