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Angolo Ice:

Siamo arrivati al centesimo capitolo...wiiiiiiii...festeggiamo insieme.

Buona lettura.



«Oh, andiamo dolcezza.» rise l'Alpha dai capelli neri, «Lasciami conservare un poco di mistero o che divertimento ci sarebbe se svelassi subito le mie carte migliori.»

Izuku fissava quegli occhi azzurri, identici a quelli dell'uomo che lo aveva messo al mondo, la pazzia vi scorreva dentro, ma sapeva anche che l'odio e la voglia di vendetta erano rivolti solo verso una persona e che non avrebbe fatto male a nessun altro, a meno che non si fossero messi in mezzo al suo obbiettivo.

«Dabi.» lo riprese l'Omega sentendo la mano di Katsuki che gli premeva leggermente il fianco, facendogli sentire che fosse vicino, «Qui comando io ora.» e a quelle parole tutti gli uomini che avevano abbassato le armi le risollevarono, «Quindi sei pregato di fare quel che ti viene richiesto, per favore.»

«Che cucciolo dominatore che sei diventato in questo breve tempo in cui non ci siamo visti, ma va bene, eseguirò la tua richiesta solo dopo essere stato scortato dai due "Todoroki".» rispose sollevando le mani in aria in segno di resa, ma il suo odore dominante venne comunque rilasciato facendo tremare leggermente gli altri Alpha in prima linea.

Un cenno del capo del verdino fece desistere tutte le guardie, che si fecero da parte per tornare ai loro settori, gli unici a rimanere in quel corridoio carico di un misto di ferormoni in lotta fra loro erano Izuku, Katsuki, Dabi e Eijirou che nel frattempo aggiornava il proprio compagno che era rimasto indietro per dirigersi da Hitoshi per fare qualche ricerca sull'intruso.

La situazione nonostante dovesse essersi calmata, trasmetteva una sorta di elettricità nel luogo, facendo drizzare i peli lungo le braccia e sulle nuche degli astanti che continuavano a scambiarsi occhiate sospette, tutti fuorché l'Omega che sembrava stranamente avere tutto sotto controllo.

Solo la sua voce spezzò quella stasi che nessuno altro era in grado di spezzare.

«Vieni che ti accompagno da Natsuo e Fuyumi.» disse semplicemente voltandosi e avviandosi verso le scala di servizio.

«Che ne è del piccolo Shoto?» chiese il corvino seguendo il minore, ignorando gli altri due che si avviarono tenendosi a distanza ravvicinata.

«Da quelle che Natsuo ci ha detto è ancora tra le grinfie del mostro, ha un collare anche lui.» rispose con un sospiro.

Una risata sadica risuonò per il corridoio delle scale che avevano imboccato.

«Chissà perché me lo immaginavo che avrebbe messo un guinzaglio al suo unico figlio Reale? Avrà imparato la lezione...» iniziò per essere interrotto da Izuku che gli rivolse un sorriso furioso.

«Dopo che tu gli hai disubbidito e sei scappato?»

«Ricordati che per riuscirci mi sono dovuto dare fuoco.» continuò Dabi, le ustioni però non si vedevano, coperte da scuri tatuaggi che ne ricoprivano parte del viso e metà del corpo.

«Lasciando indietro la tua stessa famiglia.» lo rimproverò il verdino.

«Se fossi rimasto, avrebbe ucciso me, o mi avrebbe fatto di peggio. Non mi pento di essere scappato, ma solo di non averlo ucciso quella stessa notte in cui ho dato fuoco alla casa.»

I due alle loro spalle stavano unendo i puntini ascoltando quella conversazione in cui non erano stati coinvolti.

«Quindi tu saresti Touya?» chiese più a sé stesso Katsuki, non rivolgendosi a nessuno in particolare.

«Wow, ti sei trovato un Alpha intelligente cucciolo.» rise il maggiore afferrandosi le ciocche nere che gli coprivano la fronte e sollevandole leggermente, facendo vedere una profonda ricrescita su di essi, dove capelli bianchi come la neve crescevano lentamente, «Hai ragione, io sono Touya Todoroki, ma preferisco che mi chiami Dabi.»

Izuku si fermò davanti una stanza a cui venne spalancata la porta con forza, qualcuno doveva aver sentito la conversazione fuori da essa, perché si precipitò come una furia verso l'intruso che riuscì a sfuggire a quelle grinfie solo grazie ai suoi riflessi.

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