6 - The jaws that bite, the claws that catch!
- Ma tu davvero non ne sapevi niente? -
Chiese Kazuto, aggrottando la fronte perplesso.
- Guarda che ho di meglio da fare piuttosto che passare ventiquattr'ore su ventiquattro a spiarvi dalle telecamere. -
Sbuffò Akane.
Ma il suo tono di voce, che sarebbe dovuto essere semplicemente stizzito e un po' seccato, finì invece con l'essere involontariamente anche pregno di una forte agitazione, dovuta alla notizia appena ricevuta.
- Di recente ho avuto delle verifiche importanti a scuola. - Spiegò in fretta la Dormouse nel vedere lo sguardo diffidente dell'amico. - Insomma, anche se sono una fujoshi e ho fatto in modo che le telecamere di questo posto a una certa ora trasmettano le immagini delle vostre stanze solo sul mio computer, non passo mica tutte le notti a guardare che fate! Non sono così pervertita! -
Se il Mad Hatter avesse avuto gli occhiali, probabilmente in quel momento se li sarebbe tirati giù fin sulla punta del naso, giusto per osservare la minore da sopra le lenti, così da far risaltare ulteriormente il suo sguardo scettico.
- Insomma, basta! Ne discuterete un'altra volta, ora dobbiamo sbrigarci! Dove si trovano i gemelli? -
Sorprendentemente a parlare era stato il Jabberwocky.
Il Mad Hatter e la Dormouse strabuzzarono gli occhi nel vederlo passare in mezzo a loro e uscire in corridoio, prendendo a guardarsi intorno come se sperasse di trovare da qualche parte un cartello con su scritto:
"Tweedledee e Tweedluedum --》".
Benchè in quel momento avesse un atteggiamento relativamente calmo e controllato, dal suo tono di voce era evidente quanto la notizia riguardo i gemelli l'avesse sorpreso e, forse, addirittura allarmato.
- Da questa parte. -
Gli rispose Shun, la voce ancora leggermente impastata a causa del pianto, facendo segno al maggiore di seguirlo.
- Voi non venite? -
Chiese Akane un istante prima di uscire dalla stanza per seguire a sua volta il March Hare.
Sora e Usaro però scossero entrambi il capo.
- Il fatto è che... - Disse un istante dopo il Withe Rabbit, lo sguardo chino verso terra. - Mi fa sentire troppo male vederli in quelle condizioni... -
~
Benchè avesse visto chiaramente l'agitazione sul volto di Kazuto e l'angoscia su quello di Usaro (Sora e Shun invece rappresentavano casi a parte, benchè per motivi esattamente opposti), in realtà Akane non si era allarmata chissà quanto quando le era stato detto che i gemelli non stavano più insieme. Aveva pensato che stessero semplicemente esagerando, vista la passione che tutti i pazienti di quel centro psichiatrico parevano provare per il melodramma.
Magari Souchi e Keichi avevano semplicemente litigato, ma cosa c'era di tanto grave?
Tutte le coppie litigano ogni tanto, mentre tra fratelli i litigi sono considerati quasi un obbligo.
Semmai, si sorprendeva che non avessero mai litigato prima di allora (o perlomeno, mai al punto di far preoccupare gli altri).
Invece ben presto scoprì che la situazione era davvero drammatica come Shun aveva cercato di farle capire.
Perché i gemelli non avevano affatto litigato, eppure al tempo stesso era vero che non stessero più insieme.
- Ma cosa...? -
Mormorò la Dormouse strabuzzando gli occhi.
La stanza nella quale Shun e Kazuto avevano appena condotto lei e il Jabberwocky si trovava proprio in fondo al corridoio, ma a quanto la ragazzina ricordava, non si trattava affatto della camera dei gemelli.
Per non parlare poi del fatto che al suo interno ci fossero un solo letto e un solo gemello.
- Che succede? - Chiese Souchi, seduto a gambe incrociate al centro del suo letto, sollevando lo sguardo dal libro che stava leggendo. Sgranò leggermente gli occhi dalla sorpresa alla vista della ragazzina. - Oh, ciao Akane. Che ci fai qui oggi? -
Fino a solo poco tempo prima la Dormouse avrebbe esultato e sarebbe corsa senza alcuna esitazione ad abbracciare Tweedledum con le lacrime agli occhi, essendo stato il primo ad aver notato quanto fosse strano il fatto che lei fosse lì benchè non fosse domenica.
In quel momento però c'era ben altro nella mente della mora.
- Piuttosto, cosa ci fai tu qui? - Replicò allora incrociando le braccia al petto. - Perchè hai cambiato stanza? E dov'è Keichi? -
- Non te l'hanno detto? -
Ribattè Souchi, rivolgendo un'occhiata interrogativo verso Shun e Kazuto, per poi chinare leggermente lo sguardo verso il basso.
La Dormouse gli si avvicinò allora di qualche passo e solo in quel momento si accorse di quanto i suoi occhi fossero rossi, completamente iniettati di sangue, neanche stesse indossando le lenti a contatto come il Jabberwocky (e anche come il Mad Hatter, benchè quest'ultimo si ostinasse da sempre a sostenere che quello fosse il colore naturale dei suoi occhi).
- Non stiamo più insieme. - Rispose il quindicenne con una scrollata di spalle. - Ora Keichi ha la camera dall'altra parte del corridoio. -
- Ma perchè? - Continuò ad insistere lei, a dir poco incredula. - Cos'è successo? -
- Vi hanno scoperti, non è vero? -
Proruppe a quel punto il Jabberwocky facendo finalmente il suo ingresso nella stanza.
Tweedledum sussultò e assottigliò lo sguardo nel vederlo: non l'aveva notato prima, dato che fino a quel momento era rimasto ad osservare la scena in silenzio dal corridoio.
- Chi sei? -
- Il Jabberwocky, ma adesso non importa. - Rispose frettolosamente il diciannovenne, alzando lo sguardo al cielo come se si stesse chiedendo quante altre volte avrebbe dovuto presentarsi ancora. - Piuttosto, rispondi alla mia domanda: vi hanno scoperti? -
- Ma tu come fai a sapere che noi... - Quindi, nel vedersi quegli occhi vermigli puntati contro, Souchi si fermò di colpo, distolse lo sguardo e sospirò, annuendo lievemente con il capo. - Sì, ci hanno scoperti. -
- E per questo hanno deciso di mettervi in stanze separate? - Sbuffò il ragazzo. - Per quanto tempo? -
- Per... Per sempre, immagino. - Rispose Tweedledum con un'alzata di spalle. - E per ancora altre due settimane abbiamo anche il divieto di uscire dalle nostre stanze. -
- Ma questo è ridicolo! - Sbottò il Jabberwocky facendo sussultare il minore. - Per fortuna che tra tre giorni ce ne andiamo... -
- Cosa? -
Ribattè Souchi sgranando gli occhi dalla sorpresa.
- Sì, hai sentito bene, ti conviene iniziare a fare le valigie, se ce le hai. - Annuì il ragazzo, per poi voltarsi e dirigersi verso l'uscita. - Vado a dare l'annuncio anche a Tweedledee. -
E a passo svelto iniziò a percorrere il lungo corridoio, finché non scomparve dalla vista dei quattro.
- Ma qualcuno l'ha capito cosa cavolo ha in mente? -
Chiese d'un tratto Shun, rompendo il silenzio.
- Ha parlato di una sorta di riunione di gruppo, ma secondo me non lo sa neanche lui cosa sta facendo. -
Rispose Kazuto con un'alzata di spalle.
- Probabile. - Concordò Akane. - Però... Non vedo l'ora di scoprirlo. -
~
- I dottori di quest'ospedale sono spaventosi. Altro che cura, quelli ti fanno il lavaggio del cervello! -
Esclamò il Jabberwocky prima di tirare giù la mascherina e iniziare ad abbuffarsi.
- Neanche una giornata passata qui e già l'hai capito... Notevole. -
Commentò Kazuto, seduto accanto a lui al tavolo della mensa.
- Non mi pare che oggi tu li abbia incontrati. -
Replicò però Shun.
- Infatti non lo dico per me. - Ribattè il diciannovenne. - Ma per Tweedledee. Mi ha detto delle cose assurde, non ci posso credere che si senta in colpa. Come se fosse colpa loro se sono fratelli... Questo è proprio ridicolo! -
- Oh, giusto. Prima sei andato a parlarci... -
Sospirò Usaro, seduto esattamente di fronte al maggiore.
- Vederlo mi fa venire voglia di prenderlo a pugni. - Aggiunse Shinzou, afferrando il cucchiaio con una foga che fece tremare tutti i presenti, i quali non poterono fare altro che rallegrarsi del fatto che non si trattasse invece di un coltello. - Prima lui e poi tutti i medici che sono andati a trovarlo da martedì scorso in poi. - Concluse, pronunciando la parola "medici" come se fosse una parolaccia della peggior specie.
- Ma presto ce ne andremo, no? - Si intromise Haku. - Ci riprenderemo Satoshi e allora tornerà tutto come prima... Insomma, più o meno. -
- Io non ho ancora capito cos'hai intenzione di fare. - Aggiunse Sora. - Insomma, tra tre giorni usciamo da qui, ma poi? Siamo in tanti, di sicuro ci troveranno subito. Non avremo il tempo di raggiungere il prossimo isolato che ci ritroveremo di nuovo qui. -
- Visione? -
Chiese subito Shun voltandosi di scatto verso il maggiore.
- Per l'ultima volta... - Sospirò il Caterpillar alzando gli occhi al cielo. - Non c'è bisogno di avere una visione per sapere una cosa del genere. -
- Tranquilli. - Sorrise però il Jabberwocky, affatto preoccupato. - Ho un piano, vedrete che andrà tutto bene. -
- E in cosa consiste esattamente questo piano? -
Chiese Kazuto.
- Lo saprete tra tre giorni. -
Ribattè però l'altro, continuando a sorridere.
Quindi i dieci ripresero a mangiare in silenzio.
Fin troppo silenzio.
Sia le reginette, che il Withe Rabbit, il Caterpillar, il Mad Hatter e il March Hare se ne resero conto e si ritrovarono durante il corso della cena a sollevare più volte lo sguardo dal proprio piatto e guardarsi intorno, per assicurarsi che non mancasse nessuno (senza considerare ovviamente i gemelli e la Dormouse, andata via con le madri un'ora prima).
Eppure c'erano proprio tutti.
Solo che tre di loro non avevano ancora aperto bocca, nè sembravano intenzionati a farlo.
Ma se per quanto riguardava Hajime, ormai i sei avessero loro malgrado imparato a farci l'abitudine, lo stesso non valeva per per Ren e Takeshi, anch'essi inspiegabilmente in silenzio e con lo sguardo chino sui piatti.
In particolare, si resero ben presto conto i presenti, era Ren quello ad avere davvero un'aria distrutta.
Ma quale poteva essere la causa?
E perchè (ma questo se lo chiese solo Haku, seduta proprio di fianco a lui) in quel momento sotto il tavolo stava letteralmente stritolando la mano di Takeshi?
Quasi temesse che potesse scomparire da un momento all'altro...
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro