Episodio IX: La vendetta di Satana (2330)
Erano trascorsi tre anni dall'iniziò della guerra e la Repubblica era in vantaggio sui suoi nemici. Rocco, insieme alla presenza di 50.000 uomini mortali ma furono inutili, per via del fatto che l'immortale riuscì da solo ad eliminare un intero esercito di alieni e cyborg. Grazie soprattutto a lui, la Repubblica è sempre vincitrice. Rocco oramai adora stare solo e ha rotto ogni amicizia sia famigliare sia sociale, era diventato un lupo solitario, ed in seguito divenne così forte al punto di voler eliminare perfino Michele e il presidente per poter governare il sistema solare come un'imperatore ed eliminare coloro che si opponevano a lui.
Andrea decise di attaccare la Terra, uno scontro che si svolse sia sulla superficie terrestre e sia nello spazio. Il malvagio comandante dei cyborg, Alfredo, era entrato nel palazzo del presidente rapendolo assieme al capo del Senato della Repubblica. Mentre l'esercito alieno e cyborg cercava di abbandonare la Terra assediata insieme all'ostaggio, Michele ordinò a Rocco e Felice di liberare il presidente. Con difficoltà Rocco e Felice, ognuno dentro ad una propria nave spaziale, dovevano distruggere tutte le navi spaziali nemiche ed arrivare alla nave madre per poter compiere la loro missione. Raggiunta la nave madre i due capiscono che era tutta una trappola, ma nonostante ciò vanno alla ricerca del presidente.
Intanto, nella cabina di comando:
-Che succede capitano?- domandò Alfredo.
-Due immortali sono atterrati nell'hangar principale, ne seguiamo i movimenti.- rispose l'interpellato.
-Proprio come aveva previsto Andrea, molto bene.- disse Alfredo.
Alla fine riuscirono a trovare il presidente:
-Presidente.- disse Felice.
-State bene?- chiese Rocco.
-Andrea.- si limitò a dire Frankie.
-Lo dobbiamo affrontare insieme.- rispose Felice.
-Mi hai tolto le parole di bocca.- affermò Rocco.
-Andrea non era solo, era accompagnato da due cyborg. Non potete sconfiggerlo da solo.- disse Frankie, preoccupato.
-Presidente Frankie, voi state sottovalutando le nostre capacità.- asserì Felice.
-Arrendetevi, prego non voglio certo impressionare il presidente.- disse Andrea.
-Questa volta non sfuggirai, Andrea.- rispose Felice e così iniziò lo scontro.
Inizialmente si svolse in parità poi Andrea diede un calcio a Felice, ordinando ai due cyborg di occuparsi di lui mentre affrontò Rocco. Per Felice ci volle solo un paio di secondi per distruggere i due cyborg e poi si recò subito ad aiutare Rocco. Allora Andrea decise di occuparsi di Felice mettendolo definitivamente K.O con una potente onda d'energia e poi ritornando ad affrontare Rocco. Lo scontro si svolse in parità, ma poi Rocco riuscì a tagliare le mani di Andrea che si inginocchio davanti a lui con occhi increduli.
-Bravo Rocco, molto bravo. Ora uccidilo.- disse Frankie.
Sentendo queste parole Andrea comprese di essere stato solo usato e che ora era diventato inutile. -Non dovrei.- disse Rocco.
-Fallo.- rispose Frankie.
Allora, senza pensarci un attimo Rocco tagliò la testa ad Andrea.
-Hai fatto bene Rocco, era troppo pericoloso per lasciarlo in vita.- disse Frankie.
-Sì, avete ragione.- rispose Rocco liberando Frankie.
-Ora dobbiamo andarcene prima che arrivano altri cyborg.- disse Frankie e Rocco andò a vedere come stava Felice.
-Rocco non c'è tempo, dobbiamo lasciare questa nave prima che sia troppo tardi.- disse Frankie.
-Sembra che stia bene.- rispose Rocco.
-Lascialo o non ce la faremo.- disse Frankie.
-Mi dispiace, ma io non abbandono un fratello.- affermò Rocco.
Prese Felice sulle spalle e i due se ne andarono. E ben presto la nave madre fu attaccata da due navi della Repubblica, iniziando a precipitare sulla Terra. Rocco e Frankie intanto correvano approfittando che, con quanto era accaduto sarebbe stato più facile scappare dalla nave madre. Nella cabina di comando intanto:
-Accendere i propulsori d'emergenza.- disse Alfredo.
-Torniamo stabili, signore.- rispose uno dei cyborg.
Rocco e Frankie intanto iniziarono a precipitare, e in quel momento Felice si riprese e con Rocco riuscirono a salvare il presidente. In seguito si diressero nel hangar per trovare una nuova nave per andarsene. Nella cabina di comando intanto:
-Signore abbiamo trovato gli immortali, sono sono nel corridoio 238.- disse uno dei cyborg.
-Attivare gli scudi anti-energia.- rispose Alfredo.
Così Rocco, Felice e Frankie furono bloccati fino all'arrivo dei cyborg e degli alieni che li portarono da Alfredo.
-Molto bene, il presidente e i due immortali... Vi aspettavamo.- disse Alfredo.
-Con permesso.- rispose uno dei cyborg.
-Non è stato un gran salvataggio, e abbiamo Rocco; dalla fama che circondava il tuo nome credevo che tu fossi più vecchio.- commentò Alfredo.
-Io credevo che tu fossi più alto.- rispose ironico, Rocco.
-Sporco immortale.- disse Alfredo.
-Abbiamo un compito da svolgere Rocco, cerca di non farlo adirare.- rispose Felice.
-Voi due andrete ad arricchire la mia collezione.- esclamò Alfredo.
-Non questa volta. Tu non avrai scampo.- rispose Felice.
Con un'azione spettacolare Rocco riuscì a liberarsi e a fare lo stesso, in seguito a Felice.
-Schiacciateli, devono soffrire.- disse Alfredo ai suoi due nuovi cyborg.
Non ci volle molto per Rocco e Felice distruggere i due cyborg, i quali in seguito si diressero dove stava Alfredo che disse:
-Avete perso.-
E schiacciando un pulsante i vetri si aprirono e risucchiarono Alfredo insieme ad alcuni cyborg finché Felice riuscì a schiacciare nuovamente il pulsante e richiuse il vetro. Nello spazio Alfredo riuscì ad attaccarsi sulla nave, rientrando si affrettò a prendere una capsula di salvataggio, scappando via. Intanto Rocco e Felice liberarono il presidente e distrussero tutti i cyborg, catturando molti alieni prima di atterrare sulla Terra.
Atterrati si diressero preso il palazzo del presidente dove esso era atteso dai senatori e da Ernesto.
-Presidente Frankie, state bene?- domandò Ernesto.
-Sì, grazie ai vostri due immortali. Loro hanno ucciso Andrea, ma Alfredo ci è sfuggito.- rispose Frankie.
-Alfredo si nasconderà come sempre, è un vigliacco.- disse Ernesto.
-Ma con la morte di Andrea è lui a capo dell'esercito dei cyborg e degli alieni, e vi garantisco che il Senato voterà per continuare la guerra finché Alfredo sarà vivo.- rispose Frankie.
-Allora la massima priorità degli immortali, sarà quella di trovare Alfredo.- disse Ernesto accompagnando il presidente seguito dai senatori e da Felice. Rocco, invece se ne andò per la sua strada.
Intanto su Urano; uno dei pianeti che si era staccato dalla Repubblica, arrivò la capsula di salvataggio. Atterrata ne uscì Alfredo che chiamò subito l'uomo, a lui ignoto, inconsapevole si trattasse di Satana che aveva preso le sembianze umane:
-Sì, mio signore?- domandò Alfredo.
-Alfredo ti suggerisco di trasferire l'imperatore Xizzle e i suoi uomini su Mercurio.- rispose l'uomo misterioso.
-Così sarà fatto, mio signore.- disse Alfredo.
La fine della guerra si avvicina, Alfredo.- rispose l'uomo misterioso.
-Ma la perdita di Andrea!- si allarmò Alfredo.
-La sua morte è state una perdita necessaria, e presto avrò un nuovo immortale al mio servizio, uno molto più giovane e più potente.- rispose l'uomo misterioso.
Sulla Terra il Senato vota per far rimanere Frankie al capo della Repubblica, cioè lo votano nuovamente come presidente, e gli danno più potere esecutivo e questo fa nascere dei dubbi sul suo conto. Rocco fu chiamato da Michele per un'ordine speciale, essendo che Rocco e Frankie erano molto amici, Michele gli ordinò di spiare il presidente e riferire ogni sua mossa per sapere cosa avesse in mente.
Le continue frequentazioni che Rocco fece con Frankie lo fecero interessare molto sui demoni, al contrario, iniziò ad avere meno fiducia su Michele e gli altri immortali. Ben presto molti immortali abbandonarono la Terra per la guerra: Michele si recò su Marte, dove Alfredo ordinò la conquista del pianeta, con un esercito di un milione di soldati mortali; Nicole si recò su Giove con un esercito di un milione di soldati mortali, con il compito di conquistare il pianeta; Martina si recò su Saturno con un esercito di un milione di soldati mortali, con il compito di conquistare il pianeta; Vittorio si recò su Nettuno con un esercito di un milione di soldati mortali, con il compito di conquistare il pianeta.
Ben presto le spie della Repubblica trovarono Alfredo, nascosto su Urano, allora Ernesto diede ordine a Mariano di partire e recarsi su Urano con un esercito di un milione di soldati mortali per conquistare il pianeta e distruggere Alfredo mentre Sassone si recò su Plutone con un esercito di un milione di soldati mortali, con il compito di conquistare il pianeta. Nel palazzo del presidente Frankie diede ordine di chiamare Rocco, il quale si precipito subito a raggiungere il palazzo.
-Volevate vedermi, presidente?- disse Rocco.
-Sì, Rocco, prego siediti.- rispose Frankie. -Rocco vedi io non posso contare sull'aiuto degli immortali se non ti hanno ancora incluso nel loro complotto presto lo faranno.-
-Non sono certo di capirvi.- rispose Rocco.
-Io penso che tu sai quali sono i miei sospetti: gli immortali vogliono assumere il controllo della Repubblica, hanno intenzione di tradirmi.- disse Frankie.
-Io non credo che siano queste le intenzioni di Michele.- rispose Rocco.
-Rocco, pensaci bene; lo sai anche tu, non è vero?- domandò Frankie.
-So che non si fidano di voi.- rispose.
-Né del senato, né della Repubblica, né della democrazia, in effetti.- disse Frankie.
-Devo ammettere che la mia fiducia in loro, è stata messa a dura prova.- rispose Rocco.
-Perché? Ti hanno chiesto di fare qualcosa che consideri disonesto, non è vero? Ti hanno chiesto di spiarmi, non è cosi?- domandò Frankie.
-Io non so cosa dire.- rispose
-Ti insegno qualcosa, Rocco. Tutti coloro che acquistano il potere hanno paura di perderlo, perfino gli immortali.- disse Frankie.
-Noi immortali usiamo il potere per aiutare gli altri.- rispose
-Ne sei sicuro?- chiese Frankie.
Intanto su Urano, Mariano ordinò l'attacco e andò alla ricerca di Alfredo, il quale, in seguito, lo affrontò. Lo scontro tra i due fu molto lungo; intanto l'esercito della Repubblica affondava i cyborg di Alfredo. Sulla Terra, il comandante delle tribù informò Ernesto, il quale aveva ordinato a Rocco di riferire la notizia al presidente.
-Presidente abbiamo ricevuto un rapporto da Mariano: ha attaccato Alfredo.- disse Rocco.
-Possiamo solo sperare che Mariano sia all'altezza del compito.- rispose egli.
-Dovrei essere al suo fianco.- fremette Rocco.
-Mi duole vedere che Michele e gli altri immortali non apprezzino appieno il tuo talento.- rispose Frankie. -Rocco, se vuoi comprendere il grande mistero della vita ne devi studiare tutti i suoi aspetti, e non solo in quello ristretto degli immortali. Se vuoi diventare un capo completo e saggio devi considerare una visione più larga della vita, attento agli immortali Rocco; solo tramite me potrai diventare più potente di qualsiasi immortale e riuscirai a compiere il tuo desiderio, diventare onnipotente.-
-Cosa avete detto? domandò Rocco, colpito.
-Usa la mia sapienza, te ne supplico.- disse Frankie.
-Siete il demonio, non è vero?- asserì Rocco, assottigliando lo sguardo.
-Io so cosa desideri. Ascoltami, non continuare ad essere una pedina degli immortali. Da quando ti conosco ho capito che vuoi una vita superiore di quella di un semplice immortale, una vita che ti da quel prestigio che sai di meritare.- affermò.
-Vi denuncerò agli immortali!- esclamò Rocco.
-Certo, è tuo dovere ma non sai certo delle loro intenzioni, vero?- domandò Frankie.
-Scoprirò ben presto la verità.- rispose Rocco.
-Sei molto saggio, Rocco. Impara a conoscere il mio potere, il potere che ti renderà onnipotente come nostro Padre, il grande Dio.- disse Frankie.
Intanto su Urano, lo scontro tra Mariano e Alfredo giunse al termine e il vincitore fu Mariano che distrusse il nemico.
-Ernesto, ti devo parlare.- disse Rocco.
-Rocco abbiamo appena saputo che Mariano ha distrutto Alfredo, ora dobbiamo accertarci che il presidente restituisca il suo potere al senato.- rispose Ernesto.
-Non rinuncerà al suo potere. Ho appena saputo una terribile verità, credo che il presidente Frankie sia il demonio.- annunciò Rocco.
-Il demonio?- domandò Ernesto.
-Sì, quello che cercavamo.- disse Rocco.
-Ne sei sicuro?- chiese Ernesto.
-Assolutamente.- disse Rocco.
-I nostri peggiori timori si sono avverati. Dobbiamo agire in fretta se vogliamo salvare l'universo.- rispose Ernesto.
-Ernesto il presidente è molto potente, avrete bisogno del mio aiuto se volete arrestarlo.- disse Rocco.
-No, per adesso rimani qui fino al nostro ritorno.- rispose Ernesto.
-D'accordo.- disse Rocco.
Così Ernesto insieme a Vito e Luthor si diressero al palazzo del presidente.
-Ernesto sono già al corrente che Alfredo sia stato distrutto. Devo dire che non vi aspettavo tanto presto.- disse Frankie.
-In nome del Senato, della Repubblica siete in arresto, presidente.- rispose Ernesto.
-Mi stai minacciando, immortale?- chiese Frankie.
-Il Senato deciderà la vostra sorte.- rispose Ernesto.
-Io sono il Senato.- asserì Frankie.
-Non ancora.- rispose Ernesto.
-Allora, questo è tradimento.- disse Frankie.
Iniziò lo scontro, e in breve Frankie uccise prima Luthor e poi Vito, ma non ci riuscì con Ernesto. Lo scontro tra Ernesto e Frankie si svolse in parità finché Ernesto riuscì ad avere la meglio sul suo avversario mettendolo con le spalle al muro, ma in quel momento arrivò anche Rocco.
-Siete in arresto, mio signore.- affermò Ernesto.
-Rocco, te lo avevo detto. I miei sospetti erano fondati, gli immortali stanno assumendo il potere.- disse rauco Frankie.
-La vostra oppressione è finita, avete perso.- disse Ernesto.
-No, tu morirai.- rispose Frankie lanciando ad Ernesto un'onda di fuoco. -È un traditore.- disse Frankie indicando Ernesto che rispose verso di lui:
-È lui il traditore.-
Riuscendo a parare l'onda di fuoco la fece ritornare indietro, e in quel momento Frankie fece vedere il suo vero aspetto da demone.
-Io ho il potere per renderti onnipotente, devi scegliere!- asserì Frankie guardando il ragazzo rimasto in disparte.
-Non ascoltarlo, Rocco!- affermò Ernesto.
-Non lasciare che mi uccida, non c'è la faccio più... Sono troppo debole. Rocco aiutami- disse Satana mostrandosi nel suo vero aspetto.
-Porrò fine a tutto questo una volta per tutte.- rispose Ernesto.
-Non potete, deve essere processato!- asserì Rocco.
-Lui controlla il Senato e la Repubblica: è troppo pericoloso per essere lasciato in vita.- gli rispose Ernesto.
-Sono troppo debole, non uccidermi... Ti prego.- disse Satana con difficoltà.
-Non è così che si comportano gli immortali, deve vivere!- rispose Rocco.
Ma Ernesto, sapendo che Satana fosse un pericolo per tutto l'universo decise di finirlo con un'onda d'energia.
-Ti prego, no!- disse Satana.
-Ho bisogno di lui!- rispose Rocco.
-Ti prego non farlo!- supplicò Satana.
Rocco capì che non poteva cambiare la volontà di Ernesto, e creò una lama d'energia prima che lo uccidesse, colpendolo con la lama e tagliandogli un braccio. Così Satana ne approfittò e uccise Ernesto con un'onda di fuoco. Rocco allora, in quell'istante comprese che gli immortali non erano il bene e che Dio pensava solo a se stesso; decise così di passare dalla parte di Satana pensando che fosse lui il bene e che solo Satana fosse degno di essere Dio.
Satana ordinò a Rocco di attaccare il palazzo degli immortali, e lui così fece. Al comando di cinque miliardi di demoni, Rocco attaccò il palazzo degli immortali uccidendone la metà, ma l'altra metà riuscì a scappare e si rifugiarono a Stranizia.
Intanto Satana diede ordine ai suoi soldati di tradire i loro comandanti immortali. I primi soldati furono su Nettuno che, durante la battaglia mostrarono il loro vero aspetto, quello di demone e uccisero Vittorio alle spalle; poi toccò a Nicole, uccisa anche lei alle spalle su Giove; poi Sassone su Plutone e Martina su Saturno. Su Marte invece Michele se ne accorse, e quando il mortale dietro di lui mostrò il suo aspetto di demone e lo colpì con un'onda di fuoco, Michele si abbassò e fece il suo contrattacco uccidendo il demone, e poi grazie all'aiuto dei marziani riuscì a tornare sulla Terra, lo stesso successe su Urano: quando due demoni stavano attaccando Mariano alle spalle egli fece un salto all'indietro e tagliò le teste ai due demoni, poi prese la nave spaziale di Alfredo e rientrò sulla Terra.
Intanto Satana ordinò a Rocco di recarsi su Mercurio a eliminare l'imperatore Xizzle e i suoi uomini, in seguito il possente demone dette una seduta straordinaria del Congresso nel quale riferì che la guerra è opera degli immortali e che uno di loro, ovvero Ernesto, aveva tentato di ucciderlo per diventare a capo della Repubblica, ma aveva fallito come questa rivolta degli immortali. Per concludere Satana trasformò la Repubblica in un Impero.
Su Mercurio Rocco uccise Xizzle e i suoi uomini, portando così il controllo dell'universo al suo nuovo padrone, Satana. Scoprendo ciò che era accaduto, Michele affronterà per la seconda volta Satana mentre Mariano dovrà eliminare il suo stesso figlio, Rocco. Lo scontro tra Michele e Satana si svolse alla pari, lo stesso tra Mariano e Rocco che si affrontarono non sulla Terra, ma su Mercurio; grazie sopratutto al fatto che Mariano sapeva sempre dove era suo figlio poiché lo aveva creato lui.
Lo scontro tra Satana e Michele si concluse quando entrambi i due crearono dell'onde d'energia, all'iniziò era Satana che sembrava avere la meglio ma Michele, impegnandosi, riuscì a riprendersi. Le due onde in seguito iniziarono ha creare una sfera che in seguito esplose. Dopo l'esplosione Michele, non avendo più forze si ritirò venendo salvato da suo figlio Giovanni che lo riportò a Stranizia.
Lo scontro tra Mariano e Rocco si svolse anch'esso in parità, ma in seguito Rocco ebbe il sopravvento e mise K.O Mariano, quanto stava per dargli il colpo di grazia intervenirono anche Felice, Egidio, Paradiso e Laura; ciò nonostante Rocco li sconfisse senza difficoltà. Ma non avendo il coraggio di uccidere i suoi amici e la ragazza che amava decise di risparmiarli per questa volta e partì per tornare sulla Terra.
Mariano, Felice, Egidio, Paradiso e Laura ritornano sulla Terra a Stranizia dove, in seguito morirà anche Michele, ormai senza più forze per sopravvivere, e il suo corpo si dissolse nell'aria e tutti gli immortali piansero la perdita del loro re. A Stranizia si decise poi di fare un funerale, in onore dei duecentocinquanta milioni di immortali caduti; e il giorno seguente venne eletto il nuovo re: Giovanni, il quale nominò vice re Mariano. Laura intanto rimase a casa sua a piangere, non riuscendo ad accettare che Rocco sia passato dalla parte di Satana, al contrario, Satana festeggiò la sua vittoria sugli immortali, oramai l'universo gli apparteneva.
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