Episodio IX: Il demone Griffith - Seconda Parte. (1483-1788)
Rocco e Vito aiutarono Enrico Tudor a rientrare in Inghilterra dal suo esilio; sbarcarono a Pembroke in Galles, e lì partirono in guerra contro Riccardo III degli York. La Guerra delle Due Rose riprese e si concluse con la battaglia di Bosworth, nel 1485, dove Riccardo III trovò la morte. Griffith, con le sue forze demoniache abbandonò il paese, seguito da Rocco e Vito, mentre Enrico Tudor si incoronò nel 1485 con il nome di Enrico VII. L'anno seguente sposò Elisabetta di York, ponendo fine alla Guerra delle Due Rose e rafforzando la sua posizione sul trono. Intanto, Mariano e Pandora, dopo essere stati in Cina, dal 476 al 1279; dopo l'invasione dei Mongoli, ritornarono a Costantinopoli. Dopodiché si stabilirono in Italia, a Firenze, nel 1453, dopo la caduta di Costantinopoli. A Firenze, Mariano e Pandora intorno al fascino del Rinascimento si sentivano di nuovo a casa, ma a Firenze incontrarono Marcus, il loro figlio adottivo divenuto uno dei funzionari dei Medici e consigliere di Lorenzo il Magnifico (1469-1492). Subito iniziò un dibattito tra Mariano e suo figlio Marcus; questo dibattito durò finché non iniziò un vero scontro a Firenze, nel 1492, dopo la morte di Lorenzo il Magnifico. Questo scontro durò ben due anni, Mariano si convinse alla fine di uccidere suo figlio personalmente, ma questo dette inizio anche a un litigio con la moglie, la quale gli promise:
-Se uccidi Marcus, non mi vedrai mai più.-
Ma Mariano non le diede retta e affrontò suo figlio. Marcus, sicuro di vincere attaccò per primo, ma Mariano lo colpì con un'onda d'urto che represse l'attacco di Marcus; quest'ultimo, nel non darsi per vinto continuò ad attaccare il padre, il quale lo ferì alla spalla per poi colpirlo con un'altra onda d'urto, sul viso. Dopo lo scontro, Marcus non si rialzò e sembrava essere morto.
Pandora abbandona Mariano, quest'ultimo, dispiaciuto decise di partire per Roma insieme ai suoi figli di pietra; Enkil e Sara. A Roma, Mariano conobbe un famoso architetto del rinascimento: Michelangelo Buonarroti, nel 1505. Intanto, Marcus, ancora vivo, abbandonò l'Italia in cerca di un alleato per uccidere suo padre una volta per tutte.
Mariano, nel 1518, abbandonò l'Italia per arrivare in Spagna dove, l'anno seguente partecipò all'incoronazione di Carlo V (1519-1556) come Re della Spagna e Imperatore del Sacro Romano Impero. Mariano entrò nelle grazie del nuovo Imperatore, che, nel 1520, lo nominò funzionario. Carlo V coltivò un progetto di monarchia universale che avrebbe dovuto garantire una sorta di unificazione politica dell'Europa. Tuttavia, la conflittualità con la Francia di Francesco I per il predominio in Italia, le prime guerre di religione tra cattolici e protestanti, che insanguinarono il suolo tedesco, e la conflittualità con i Turchi di Solimano il Magnifico che minacciavano i domini degli Asburgo e tutta l'Europa, allontanarono dall'Europa quella pace che Carlo V, educato ai valori dell'umanesimo cristiano, aveva sognato di instaurare. Dopo anni di conflitto, nel 1556, Carlo V abdicò, dividendo i suoi domini, tra il figlio Filippo II, a cui andò la Spagna e le sue colonie in America e in Europa; e il fratello minore Ferdinando I, a cui andò il Sacro Romano Impero. Dopo la fine di Carlo V, Mariano lasciò la Spagna e partì per l'Inghilterra dove, dopo due anni, servì la Regina Elisabetta I (1558-1603).
Mariano si era sempre interessato della politica, ma ora, senza il suo amore, la politica aveva perso completamente ogni interesse, per lui.
Anche Pandora sentiva la mancanza di Mariano, lei si era stabilita in Germania, e iniziò ad abbracciare le idee Protestanti. Durante quel periodo in Germania, a Praga, rivide Marcus, il quale cerco di convincerla a passare dalla sua parte, ma quando ella rifiutò, Marcus decise di ucciderla per assorbire la sua energia e la sua forza. Durante lo scontro i due erano alla pari, Pandora usò una delle sue mosse più potenti e colpì Marcus con migliaia di sfere di fuoco per concludere con un'onda di fuoco.
-Tutta fatica sprecata, madre.- disse Marcus che la afferrò staccandole un braccio. -Addio Madre, mi mancherai. Ora lascia che io prenda la tua energia.-
Ma prima che potesse agire fu colpito alle spalle da Lucius.
-Non ti hanno mai detto che non si deve essere prepotenti con i propri genitori?- chiese l'uomo.
-Ma tu chi sei?- domandò Marcus.
-Mi presento, sono il Principe Lucius, figlio del Re Michele e della Regina Nicole, tanto piacere.- rispose Lucius.
-Bene, se ti uccido avrò un energia più immensa.- affermò allora Marcus, partendo all'attacco, ma Lucius lo accecò con la sua luce.
-Ma tu controlli la luce...- disse Marcus, esterrefatto.
-Esatto, proprio come mio padre.- rispose Lucius che colpì Marcus con un calcio in faccia.
-Me la pagherai, principe dei miei stivali.- disse Marcus.
Lucius chiuse gli occhi e usando i suoi poteri uso la 'Luxes Attack': un potente colpo di luce che generava un'esplosione, in grado di colpire esclusivamente i propri nemici, lasciando indenni coloro che venivano considerati amici.
-Ma l'hai ucciso!- disse Pandora.
-No, è solo gravemente ferito. Ad occhio e croce ci metterà cinque anni per riprendersi, o di più.- rispose Lucius.
-È stato Michele a mandarti qui... Ti ha inviato lui.- disse Pandora.
-E da quanto, tu e tuo marito siete andati in esilio che mio padre mi ha chiesto di controllarvi.- rispose Lucius.
-Grazie comunque, adesso puoi anche andare.- disse Pandora.
-No, mio padre mi ha chiesto di riportarti a Stranizia, il tuo esilio è finito.- rispose Lucius.
-E Mariano?- domandò Pandora.
-Per lui ancora no, così ha detto mio padre.- rispose Lucius.
-Prima devo dirlo a mio marito.- disse Pandora.
-Fai quello che ritieni giusto, ho sentito molto parlare di tuo marito vorrei conoscerlo. Posso venire con te?-
-D'accordo. Ascolta, tu controlli l'elemento della Luce come Michele?- chiese Pandora.
-Sì. E tu? Qual è il tuo elemento?- rispose Lucius.
-Il mio elemento principale è il Fuoco, poi posso usare anche l'Acqua e il Legno. Mentre l'elemento principale di mio marito Mariano è la Terra, sa usare anche il Legno e le Onde d'urto.- disse Pandora.
-Davvero? Allora è veramente così forte, proprio come me lo avevano descritto.- rispose Lucius.
Verso l'inizio del 1600, Lucius incontra per la prima volta Mariano, il quale è contento del fatto che Pandora possa tornare a Stranizia. Prima di andare, Pandora gli disse:
-Ormai Marcus non è più nostro figlio e se lo incontri uccidilo prima che lo faccia lui.-
Nel 1600 accadde un fatto orribile, Giuda, il primo vampiro, fu tradito da Dracula, il quale trovò il suo calice, e bevette il suo sangue da esso, uccidendo così Giuda e tutti i vampiri che aveva creato. Dopo l'accaduto, Dracula si nominò 'Conte Dracula', il nuovo Re dei Vampiri, e prese il gobbo Quasimodo come suo servo.
Passarono quasi vent'anni, quando, nel 1618, scoppiò la Guerra dei Trent'anni (1618-1648). La guerra si svolse nel suolo tedesco e vedeva cattolici contro protestanti. La guerra fu scatenata da Griffith insieme ai suoi demoni con lo scopo di diventare il nuovo Imperatore del Sacro Romano Impero. Rocco e Vito lo raggiunsero e lo affrontarono nelle seguenti battaglie: Montagna Bianca (1620), Dessau e Fleurus (1622), Lutter e eferding (1626), Wolgast (1628), Breitenfeld (1631), Maastricht e Norimberga (1632), Nordlingen (1634), Dormitiz (1635), Sennen e Rheinfelden (1638), Rocrai (1643), e nell'ultima battaglia di nuovo a Nordlingen (1645).
Griffith, sconfitto di nuovo, scappò verso la Russia; e Rocco, insieme a Vito lo inseguirono. Nel frattempo, Mariano si trasferì in Francia nel 1648, al termine della Guerra dei Trent'anni. La Francia era governata dal primo ministro Mazarino dal 1643, dopo la morte del re Luigi XIII. Suo figlio, Luigi XIV, aveva solo dieci anni, quindi il regno era nelle mani della Regina Madre, Anna d'Austria, e del primo ministro, il cardinale Mazarino, successore del cardinale Richelieu. L'anno dopo che Mariano arrivò in Francia scoppiò una rivolta dei nobili che prese il nome di fronda. Mariano si arruolò nelle forze militari dei Moschettieri del Re e combatté la rivolta, che durò fino al 1653 con la sconfitta dei rivoltosi. Dopo la rivolta, Mazarino nominò Mariano tenente dei Moschettieri del Re. Nel 1661, dopo la morte di Mazarino, e il ritiro del capitano dei Moschettieri, Mariano, fu nominato dal giovane Luigi XIV come suo capitano dei Moschettieri. Luigi XIV portò in Francia l'assolutismo monarca, nominandosi Re Sole. Egli riteneva che il potere del re derivasse direttamente da Dio, che era colui che lo aveva scelto tra gli uomini perché diventasse re di Francia, per questo motivo egli si riteneva superiore a tutti gli altri uomini. Mariano partecipò alla lunga campagna militare di Luigi XIV per mostrare il potere militare della Francia. Già quando Mazarino era ancora vivo, Mariano insieme ai Moschettieri e all'esercito del Re aveva conquistato l'Artois, il Ducato di Lorena e la Rossiglione nel 1659. Nel 1678 conquistò la Francia Contea che era ancora nelle mani della Spagna e nel 1684 la regione interna francese indipendente dalla corona: la Charolais.
Dopo questa battaglia, Luigi XIV nominò Mariano ministro delle Finanze, sostituendo Colbert che era morto l'anno precedente (1683). Mariano continuò la politica di Colbert fino al 1715; dal 1689 al 1699, Luigi XIV condusse una lunga guerra da solo contro l'Europa per il controllo dei territori di Renari in Germania: il conflitto gli fruttò Stasburgo e una parte dell'Alsazia.
L'ultima guerra di Luigi XIV fu quella della successione al trono di Spagna che si protrasse dal 1701 al 1714 e fu risolto da un sostanziale nulla di fatto. Nel 1715 morì Luigi XIV e Mariano si ritirò dalla politica, stabilendosi su un'isola al centro del Mediterraneo con i suoi figli, Enkil e Sara; in solitudine, aspettando il perdono da Michele. Griffith, intanto progettò il modo per conquistare il mondo intero, poiché era stufo delle continue sconfitte per colpa del suo amato Rocco e di suo fratello maggiore Vito. Così, nel 1756, causò la Guerra dei Sette Anni (1756-1763); prima vera guerra di dimensione mondiale poiché fu combattuta: da un lato Austria, Russia e Francia, contro Prussia e Inghilterra. La guerra fu combattuta in due moti: sulla terra in Europa; e sugli oceani in India e America. Rocco e Vito si schierarono con i Prussiani e gli Inglesi, lo scontro fu molto violento per entrambi gli schieramenti.
Nel 1760 Michele incontrò Mariano, il quale gli chiese di combattere nel conflitto. Mariano all'inizio era contrario nel partecipare a questo conflitto, ma dopo aver parlato con Pandora si convinse ad entrare in guerra. E' in quel momento che Rocco e Vito incontrarono per la prima volta Mariano, e con l'aiuto dell'immortale la guerra si concluse con la vittoria degli Inglesi e Prussiani. Al termine del conflitto, la Francia sconfitta fu costretta a cedere all'Inghilterra quasi tutte le sue colonie in America e in India. La Francia, l'Austria, la Prussia e la Russia restarono importanti potenze europee, ma l'Inghilterra divenne la prima potenza mondiale. Intanto Griffith si convinse che se Rocco non sarebbe stato suo, allora non sarebbe stato di nessun altro.
Nel 1768 iniziò lo scontro finale tra Griffith e Rocco. Griffith poteva contare sull'aiuto dei suoi demoni: Gas, Sulfus, Cabiria, Kabale e la Temptel. Mentre Rocco poteva contare sull'aiuto del fratello maggiore Vito e dell'immortale Mariano. Durante il primo scontro, che avvenne in America, Rocco, Vito e Mariano dovettero vedersela con i demoni di Griffith. Rocco affrontò Sulfus; Vito dovette combattere contro Gas e Cabiria; invece Mariano contro Kabale e la Temptel. Mariano fu il primo a trovarsi in difficoltà, poiché non aveva mai combattuto contro dei demoni, e fu Rocco a salvarlo da un attacco diretto di Kabale. Poi, i due unirono i loro poteri: terra e fuoco; riuscendo a sconfiggere con un colpo Kabale e la Temptel. In seguito, da solo, Mariano sconfisse Cabiria. Ma successivamente, Mariano fu attaccato da Griffith in persona. Intervenne Vito in difesa dell'immortale, ma inutilmente, poiché Griffith uso il corpo di Mariano come scudo umano. Vito non avendo il coraggio di attaccarlo abbassò la guardia e Griffith lo attaccò alle spalle. Poi ritornò da Mariano, che era a terra, gravemente ferito.
-Tu sei un immortale vero, quindi puoi essere anche un mio valido alleato.- disse Griffith.
-Che cosa intendi?- domandò Mariano. Griffith, sorridendo, creò dalla palma della sua mano una sfera d'energia.
-Sai che cos'è questa? È una luna piena tutta per te!- esclamò Griffith che la lanciò in cielo e gridò:
-Brilla lassù! Ingrandisciti!- scoppiando a ridere, continuò. -Su cominciamo. Mostrami la vera forza che hanno gli Immortali.- disse Griffith che costrinse Mariano a guardare la luna piena. Rocco, che se ne accorse, smise di combattere contro Sulfus e Gas, e andò in soccorso di Mariano gridando:
-Non guardare, Mariano!-
Ma Mariano, ormai ipnotizzato dalla luna piena, non oppose resistenza, e alla fine si trasformò in Licantropo (Lupo Mannaro). Dopo la trasformazione, Griffith distrusse la luna piena e disse:
-Ora che non sono trasformato in demone non potevo proprio rischiare di diventare anch'io un lupo mannaro, in fondo, noi demoni, quando prendiamo le sembianze umane siamo come gli immortali ma se fissiamo la luna piena ci trasformiamo in licantropi. Comunque, la luna piena artificiale, a differenza di quella naturale ha un effetto che dura un'ora intera se viene distrutta.- borbottò tra sé e sé. -Avanti! Adesso fammi vedere qual è la tua vera natura, immortale!"
-Ora me la pagherai, Griffith.- rispose Rocco che si stava dirigendo da quest'ultimo e verso Mariano, ma all'improvviso lo raggiunsero Sulfus e Gas.
-Sei finito!- dissero insieme, attaccandolo con due sfere di fuoco. Ma il fuoco non ebbe nessun effetto su Rocco, il quale esclamò:
-Vi sistemo!- Gli raggiunse con la super velocità e gli lancio due onde di fuoco che sistemarono i due demoni. Quando Rocco atterrò, fu attaccato da Mariano, ora divenuto un licantropo: non ragionava più.
-No, Mariano! Sono Rocco, sono un tuo amico!- disse Rocco il quale fu costretto a schivare i suoi colpi, cercando sempre di non colpirlo.
In seguito intervenne Vito con l'intenzione di colpire Mariano alle spalle, ma fu colpito da una sfera di fuoco da Griffith con l'intenzione di eliminarlo. Con quel colpo, Griffith colpì anche Rocco e Mariano che precipitarono in un cratere profondo dove si trovava un fiume. Quando Rocco si riprese si accorse di essere in acqua.
-Oh no, l'elemento che odio di più. A proposito, Mariano dove sei?- domandò Rocco.
All'improvviso, dall'acqua uscì un drago composto completamente di terra, ed il quale veniva cavalcato da Mariano.
-Non ci credo, oltre alle Onde d'urto controlla anche l'elemento della Terra.- disse Rocco.
In seguito, il drago attaccò Rocco con l'intenzione di affogarlo. Arrivò anche Griffith, il quale esclamò:
-Bravo, continua così. Rocco, se vuoi salva la vita devi chiedermi perdono, solo così sarò clemente con te.-
Rocco continuava a resistere, ma alla fine, dopo più di mezz'ora perse i sensi e Mariano era pronto a dargli il colpo finale, ma giunse ad intervenire Pandora.
-Amore, ma cosa stai facendo?- domandò Pandora. Vedendola, Mariano si calmò e lasciò la presa, così Rocco si salvò appena in tempo.
-Incredibile! Come puoi, tu che appartieni all'invincibile stirpe degli Immortali, diventare così docile di fronte ad una donna, un essere inferiore?- domandò Griffith.
-Te lo spiego io, Griffith: Mariano e gli Immortali non sono gli esseri crudeli di cui abbiamo sentito parlare. Loro proteggono il mondo dal male e portano giustizia.- rispose Rocco.
-Al tuo posto, non ne sarei tanto sicuro.- disse Griffith, che attaccò con un raggio oscuro, Pandora, ferendola nell'omero e colpendola poi con una sfera oscura direttamente allo stomaco. Mariano, sorpreso si arrabbiò a tal punto che sferrò un'onda d'energia dalla bocca, distruggendo parte della foresta.
-Mariano, sta calmo!- disse Rocco.
-Ora che ne dici? Non sembra anche a te un'essere perfido e malvagio?- domandò Griffith.
Mariano si voltò, e vide Griffith; nel capire che era stato lui ad attaccare sua moglie, pieno di rabbia, lo attaccò con il suo drago di terra, ma Griffith schivò l'attacco.
-È assurdo! Non intenderai ribellarti a me?- scattò. -Che ingenuo! Sono stato davvero troppo ottimista sperando di fidarmi di questo immortale! Ora basta!- disse Griffith, che attaccò Mariano con una sfera oscura.
Mariano non riuscì a schivarla e fu coinvolto nell'esplosione.
-Oh no, Mariano.- disse Rocco, che riuscì ad afferrare l'amico prima che cadesse in acqua. Mariano, senza più energie, ritornò normale, anche se mancavano ancora altri dieci minuti prima che finisse l'effetto della luna piena artificiale.
-Oh sei tu... ciao Rocco.- disse Mariano.
-Ciao!- gli rispose.
-Rocco, ti scongiuro, promettimi che salverai il mondo, ti prego...- disse Mariano prima di perdere i sensi.
-Mariano!- scattò lui, preoccupato. -Non so se riuscirò a salvare il mondo, ma almeno ci proverò. Stanne certo. Riuscirò a sconfiggerlo in qualche modo! Anche se non sarà facile.- rispose Rocco, guardando in faccia Griffith.
"Devo trovare un suo punto debole se voglio batterlo." pensò Rocco mentre era in procinto di combattere contro Griffith per la terza ed ultima volta.
-Rocco! Sei un traditore, mi hai completamente disonorato.- disse Griffith.
-No! Colui che ci ha davvero disonorato sei proprio tu, Griffith.- rispose Rocco.
-Potente Griffith, lasci che lo sistemiamo noi, la imploriamo.- disse la Temptel, che era appena arrivato.
-Anche i suoi due amici non erano affatto dei pivellini, ma ci vuole ben altro per essere alla nostra altezza!- rispose Cabiria, insieme a Kabale.
-Ammetto che prima ci avevi quasi battuti.- disse Sulfus, con Gas.
-Non fatemi arabbiare, vi conviene.- disse Rocco.
-Al tuo posto, eviterei di sottovalutarci, immortale.- rispose Gas.
Iniziò, quindi lo scontro tra Rocco e i cinque demoni al servizio di Griffith. Lo scontro si svolse in parità, con Griffith che osservò attentamente lo scontro.
-Non è gentile da parte tua stare qui ad osservare il combattimento.- esclamò Vito attaccandolo di sorpresa, ma quest'ultimo riuscì a parare il colpo.
-Vito... sei ancora vivo.- concretizzò Griffith.
-Ora sono io il tuo avversario.- rispose egli continuando ad attaccare Griffith, il quale schivò tutti i suoi colpi. Allora Vito si avvicinò a Griffith, e lo attaccò con un'onda di fuoco ma che non ebbe nessun effetto.
-Lo sai? Mi hai fatto quasi il solletico.- disse Griffith che restituì il favore a Vito, lanciandogli un'onda di fuoco. Rocco, appena vide suo fratello tra le fiamme si infuriò e prese, temporaneamente, le sembianze di un demone.
-Satana?- domandò Gas, spaventato nel vederlo trasformarsi.
-Ora basta.- rispose Rocco che partì al contrattacco: con due pugni decisi sconfisse Temptel e Kabale; con due calci sistemo Sulfus e Cabiria; e con una gomitata mise al tappeto Gas. Dopo lo scontro, Rocco riprese le sue sembianze umane, senza che Griffith si accorgesse di ciò.
-Con te voglio essere generoso amore mio, perciò ti permetto di unirti a me insieme a tuo fratello. Perché non accetti la mia proposta, finché sei in tempo?- domandò Griffith.
-Ti ho già detto che non provo più nessun sentimento d'amore nei tuoi confronti, ma solo odio e rabbia.- rispose Rocco.
-Come speri di riuscire a battermi? Non sai che io non sono un immortale, bensì un demone. La differenza che c'è tra la mia forza e la tua, è la stessa che c'è tra il cielo e la terra!- affermò Griffith.
-Prima di dire una cosa del genere dovresti accertartene!- rispose Rocco.
Iniziò il terzo scontro tra Rocco e Griffith, ma stavolta senza armi; a differenza degli scontri precedenti lottarono a mani nude. Inizialmente il combattimento si svolse in parità.
-Mi dispiace, ma non posso permettermi di far passare altro tempo. Finiamola qui e adesso.- disse Rocco.
-Cosa? La sua forza... sta aumentando?- realizzò Griffith iniziando a preoccuparsi.
Infatti, Rocco aumentò la sua forza raggiungendo il 30% delle sue capacita, continuando ad aumentare anche durante lo scontro, colpendo il nemico con pugni e calci sul petto e sull'addome, fino allo sfinimento. Griffith non riuscì più a colpirlo, e si vedeva benissimo che Rocco fosse il più forte.
-Com'è possibile? La sua energia continua a salire!- disse, e allora, Griffith, decise di usare la sua ultima carta da giocare.
-Ormai la vittoria è mia!- affermò Griffith che si trasformò in demone davanti agli occhi stupiti di Rocco.
Gli uscirono dalla schiena due ali squamose, come quelle dei pipistrelli, due corna sulla testa, una coda; la sua pelle divenne rosso sangue come i suoi stessi occhi; le orecchie si allungarono a forma di punta, come gli elfi, e i suoi denti diventarono aguzzi. Dopo la trasformazione, Griffith attaccò Rocco con un pugno sul volto, poi una ginocchiata sull'addome, e infine unì le mani e lo colpì con un pugno violento sulla schiena. E mentre Rocco cadeva, Griffith lo colpì con delle sfere oscure che lo fecero precipitare sotto il terreno.
-Come hai potuto sperare di riuscire a sconfiggermi con la tua misera forza? Scaverò la tua tomba in questo luogo, che presto sarà solo un arido deserto! In fondo credo che ti meriti questa gentilezza, se non altro io ti amo.- disse Griffith.
Rocco si riprese ed uscì dal terreno con fatica:
-Non dirmi che la tua forza è tutta qui! Non riesci a mostrarmi niente di meglio?- domandò Griffith.
"Sarò costretto ad usare il 50% delle mie capacità, se ho una speranza di vincere." pensò Rocco che partì subito all'attacco. Ma Griffith schivò tutti i suoi attacchi, e lo contrattaccò dandoli un pugno sul viso, poi una ginocchiata alla schiena, un'altra ginocchiata ma all'addome; per finire con un doppio pugno sulla schiena. Poi, con la suola della scarpa lo bloccò a terra e gli disse:
-Avanti, implora pietà! Se lo farai, ti garantisco che risparmierò la tua vita!-
-Io ho fatto una promessa al mio amico Mariano, non posso assolutamente perdere!- rispose Rocco con decisione.
-Ne sei convinto, amore mio?- domandò Griffith.
-Io non ti amo.- rispose Rocco.
-E allora basta!- disse Griffith che colpì Rocco con le sue sfere oscure, e terminò con un'onda d'energia nera. Alla fine, Rocco non poteva più muoversi per le orribili ferite che aveva alla schiena. Griffith si abbassò e bacio Rocco in bocca e disse:
-Eri l'amore della mia vita, ma hai scelto la morte piuttosto che amarmi. Non preoccuparti, dopo che ti avrò tagliato la testa, la tua forza e la tua energia saranno mie, e finalmente staremo insieme per sempre.-
In quello stesso istante, mentre Griffith si accingeva a tagliare la testa a Rocco afferrandola per i capelli e tenendola alzata, egli sentì un grido:
-Fermo!- disse Vito.
Griffith si girò e guardò in aria, nel cielo, e vide Vito e Mariano ancora in piedi e pronti a combattere:
-Oh, guarda chi si rivede. Siete dei testardi.- disse Griffith.
-Vedrai tra poco cosa ti succederà.- rispose Vito.
Griffith, usando le sue enormi ali, volò in aria fino a raggiungere i due. Nello stesso istante, Rocco, ormai sofferente e insanguinante per le ferite, con la spalla leggermente lussata si rialzò e decise di usare il 70% della sua forza, unendo le mani e iniziando a creare una sfera di fuoco.
-Che sta facendo?- domandò Griffith, chinando il capo e osservandolo. Intanto, Vito e Mariano attaccarono insieme il demone.
-Fatevi sotto!- disse Griffith.
Sconfisse Mariano, colpendolo con un pugno alla mandibola e con un altro pugno all'addome. Mentre riguardo Vito, lo sconfisse colpendolo con un pugno allo zigomo, un altro pugno alla schiena, e il colpo finale fu quando gli ruppe il collo. Rimasti di nuovo Rocco e Griffith, Rocco si tenne pronto a colpirlo con la sfera che aveva creato appena lo avrebbe raggiunto.
-Eh! Ma come a fatto a creare quella sfera di fuoco?- domandò Griffith.
-Alla fine siamo noi a trionfare! Griffith, questa è per te!- rispose Rocco. In risposta alla sfera di fuoco di Rocco, Griffith gli lanciò un'onda oscura che distrusse la sfera di Rocco e colpì a morte il giovane.
-Tutta l'energia di Rocco si è esaurita durante lo scontro, e questo ha limitato la potenza della sfera di fuoco. Per noi, ormai è finita.- sussurrò Mariano, troppo malconcio per raggiungere l'amico. Ma Rocco era stanco di limitarsi, e decise di rialzarsi e trasformarsi anche lui in demone.
-Bravo così.- disse Vito.
-Non credevo che anche Rocco fosse un demone come Griffith. Allora anche Vito lo è.- rispose Mariano.
Dopo essersi trasformato, Rocco volò fino ad arrivare da Griffith.
-Griffith.- asserì serio, Rocco.
-Ma guarda. Così sei ancora in piedi. E sei persino un demone come me.- rispose stupito, Griffith.
-Te l'avevo detto che non ti avrei mai perdonato per quello che mi hai fatto, a me e a tutte le persone che conosco.- esclamò Rocco.
Alla fine, i due lanciarono i loro attacchi: Rocco una sfera oscura, mentre Griffith un'onda oscura. Prevalse la sfera di Rocco che fece scomparire il corpo di Griffith. Durante questo scontro, Rocco colpì violentemente la testa e andò in coma per vent'anni.
Quando si riprese, nel 1788, si trovò su un'isola al centro del Mediterraneo dove viveva Mariano. Rocco disse di non sapere niente del suo passato a Mariano, con l'approvazione anche di Vito gli fece credere di essere suo padre. Mentre Vito se ne andò in Francia, dove incontrò Vittorio, il quale lo invitò a seguirlo a Stranizia. Ma Vito non poteva entrare nella città degli immortali, ma Vittorio gli disse che era lo stesso Michele che lo voleva. Allora alla fine Vito accettò.
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