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Episodio III: Il primo immortale ibrido (1800-100 a.C.)

Sono trascorsi mille anni dagli ultimi eventi e Nicole ha concepito un figlio che ha deciso di chiamare Harry, nato nel 1800 a.C.. Ma anche Akasha ha concepito, ben due figli maschi che ha chiamato: Anubis, nato nel 1800 a.C., e Sargon, nato nel 1800 a.C.

Nel frattempo, Michele è alla ricerca degli undici pugnali che possono rappresentare una minaccia, sia per il genere umano, sia per quello immortale. Passò così un altro millennio, e Akasha concepì un altro figlio, ma stavolta era una femmina, che chiamò Iside, nata nel 800 a.C.. Nel frattempo Anubis ebbe un rapporto sessuale con una donna mortale, che fece rimanere incinta. Nacque così il primo ibrido, una creatura metà mortale e metà immortale. Il figlio di Anubis era Larax, nato nel 800 a.C., un celtico della Germania Occidentale.

Crebbe con la madre finché non raggiunse la maggiore età, dopodiché abbandonò la Germania per la Gallia. Nell'anno 700 a.C. scoppiò una guerra fra due tribù celtiche: gli Eburoni, che vivevano nella Gallia Belgica ai confini con il Reno; e gli Menapi, una stirpe mista germanico-celtico che viveva nella Germania inferiore, che volevano conquistare le terre oltre il Regno. Il capo degli Eburoni era un giovane combattente di nome Raffaele, nato nel 725 a.C., figlio del precedente capo: Keltill. Mentre gli Menapi erano guidati anche loro da un giovane capo, ma più spietato di Raffaele, il suo nome era Fabrizio, nato nel 720 a.C., figlio del precedente capo: Ragolf.

La guerra tra le due tribù fu davvero molto violenta. In quel momento Larax, che era in cerca di un degno successore. Saputo della guerra fra queste due tribù, chiese al druido Haaser di catturare i due capi e di portarli al suo cospetto. Haaser, usando la sua magia riuscì ad introdursi negli accampamenti degli Eburoni e degli Menapi e catturò sia Raffaele che Fabrizio, portandoli al cospetto di Larax. Al loro risveglio, Raffaele e Fabrizio estrassero le spade e si prepararono a combattere, ma in quel momento comparve Larax, in compagnia di Haaser, che disarmò i due.

-Benvenuti miei cari amici.- disse Larax.

-Tu chi sei? E come puoi essere così veloce?- domandò Raffaele.

-Io mi chiamo Larax, e sono il capo della tribù dei Boi.- rispose Larax.

-Cosa vuoi da noi? E soprattutto cosa sei?- domandò Fabrizio.

-Io sono un immortale, e voglio che mi aiutate nel mio grande progetto, che ho per questa Terra.- disse Larax.

-Ci stai prendendo in giro per caso?- rispose Fabrizio. In quel momento Larax, con un pugnale si tagliò la mano.

-Ma sei pazzo!- esclamò Raffaele.

-No, Raffaele. Non sono pazzo.- rispose Larax. Improvvisamente la mano di Larax si rigenerò e i due rimasero stupiti da ciò che avevano visto.

-Ora mi credete?- disse Larax, sorridendo.

-Ma tu sei un Dio?- domandò Fabrizio.

-Quasi. Allora, vi volete unire a me?- disse Larax.

-Quando si comincia.- rispose Raffaele.

-Bene, ma prima brindiamo per la nostra unione.- disse Larax.

Haaser portò tre calici pieni di vino, e dopo un bel brindisi bevvero fino all'ultima goccia, ma all'improvviso Raffaele e Fabrizio caddero a terra privi di vita. Allora Larax gli toccò ciascuno con la propria mano, e gli donò l'immortalità. Al risveglio, i due capirono che non erano più gli stessi, e Larax gli spiegò come controllare i loro poteri, e gli istruì sul mondo degli immortali. In seguito, Raffaele e Fabrizio diventarono due fratelli nonostante le loro origini: infatti uno era Gallo e l'altro era Germanico. I due, alla guida di un esercito di 50.000 uomini, invasero l'intera Gallia e alla fine riunirono tutte le tribù celtiche sotto il comando di Larax, il quale fece costruire diverse città: la prima fu Lutezia nella Gallia Lugudunense, presso il fiume Senna che divenne la capitale del suo regno; Izio, nella Gallia Belgica; Narbo, nella Gallia Narbonese; Gergovia, nella Gallia Aquitania; Tolosa, nella Gallia Narbonese; Bilbracte, nella Gallia Lugudunense; Cenabo, nella Gallia Lugudunense presso il fiume Loira; e Lione, nella Gallia Lugudunense, anch'essa presso il fiume Loira.

Larax era divenuto il Re delle Gallie, ma egli sognava ancora in grande. Alla fine del 700 a.C., Larax, insieme a Raffaele e Fabrizio marciò con un'esercito di 100.000 uomini alla conquista delle restanti tribù celtiche stanziate in Europa Occidentale. Conquistò in breve la Germania inferiore, il luogo d'origine delle tribù celte, poi si diresse a sud conquistando l'Italia settentrionale. Poi invase la Spagna, ma non riuscì a conquistarla tutta. Larax fu costretto a contentarsi sulla Spagna centro-settentrionale. In seguito preparò una grande flotta e invase la Gran Bretagna, ma anche qui il suo esercito fu fermato dalle tribù locali e si dovette contentare sulla Britannia meridionale. Larax però conquistò anche la Svizzera, l'Austria e buona parte della Dalmazia, ma non tutta. All'iniziò del 600 a.C., Larax dominava un proprio impero formato sul principio del più forte. Infatti, secondo Larax solo il più forte poteva sopravvivere. Per questo trasforma la maggior parte dei suoi sudditi in immortali. Allora, nell'anno 450 a.C., intervenne Michele pronto a ristabilire l'ordine, ma lo scontro tra Michele e Larax vedeva in vantaggio quest'ultimo. Poiché Larax era un'ibrido era assai superiore a un comune immortale. Riuscì perfino a mettere Michele a K.O, allora intervenne il figlio Harry in difesa del suo stesso padre. Ma comunque era tutto inutile, Larax era troppo forte, sia per il primo immortale che per suo figlio. Larax, contento disse a Michele, ormai privo di sensi:

-Ormai è giunta la fine della razza umana, li trasformerò tutti in immortali, così non ci saranno più guerre, malattie e violenze, ma solo pace.-

-Sei un folle, così renderai tutti gli esseri umani come dei burattini, gli sottrarrai il libero arbitrio, così non potranno scegliere liberamente da che parte stare.- rispose Harry.

-Tu sei troppo ingenuo. Non capisci, noi siamo il futuro. Alla fine, la razza umana è destinata all'estinzione.- All'improvviso, Larax fu pugnalato a tradimento dai suoi figli.

-Perdonaci padre.- disse Raffaele.

-Lo facciamo solo per il tuo bene.- rispose Fabrizio. Quando Michele si riprese era a Stranizia, in compagnia di sua moglie Nicole, suo figlio Harry, il vice-re Ernesto e i nuovi arrivati, Raffaele e Fabrizio.

-Grazie di tutto.- disse Michele.

-Abbiamo fatto quello che ci è sembrato più giusto.- rispose Raffaele.

-Ma dov'è ora il corpo di Larax?- chiese Michele.

-Non abbiamo avuto il coraggio per ucciderlo, e così lo abbiamo seppellito con il pugnale Darth ancora in corpo.- rispose Fabrizio.

-Maestà, possiamo, io e mio fratello, rimanere qui?- domandò Raffaele.

-Avete salvato la vita al Re e al Principe, quindi benvenuti.- rispose Ernesto.

In seguito, Michele decise di preparare un proprio esercito per contrastare future minacce da parte di Satana o di suo fratello e la sua famiglia. Per questo partì per cercare un'ottimo ufficiale. Nel frattempo, l'impero di Larax si distrusse dall'interno: tutte le tribù celtiche ritornarono a gestirsi a modo proprio. In Italia centrale, precisamente nel Lazio, era nata una civiltà che in futuro avrebbe governato il mondo per più di un millennio, questa civiltà era quella Romana. Proprio a Roma nacque, il 6 Agosto dell'anno 420 a.C., Caio Mariano membro della famiglia aristocratica più antica di tutte, quella degli Iulia, la stessa famiglia in cui, in futuro, avrebbero fatto parte Caio Mario, Caio Giulio Cesare e Ottaviano. Caio Mariano iniziò a diciassette anni la vita militare, dopo aver studiato filosofia, matematica, politica e letteratura; ben presto, dopo solo tre anni raggiunse il grado di Centurione. In quel momento, arrivò a Roma, Michele che ben presto si affezionò a Mariano, e decise di ucciderlo, rompendogli l'osso del collo, e poi gli donò l'immortalità. Diventato immortale, Mariano insieme a Michele arrivò a Stranizia dove si affezionò a tutti gli altri immortali. Tra gli immortali c'era Rosa, nata nel 2830 a.C., la quale si innamorò di Mariano subito; il cosiddetto colpo di fulmine.

Nell'anno 390 a.C., Roma fu attaccata dal capo gallo Brenno che prima aveva sconfitto l'esercito romano presso il fiume Allia, da lì Brenno raggiunse e saccheggiò Roma. Mariano accorse in aiuto della sua città natale e riuscì a difendere la rocca del Campidoglio dai Galli. Alla fine fu lo stesso Mariano a dettare i patti con i Galli, che accettarono di ritirarsi con il bottino dei loro saccheggi soltanto dopo aver ottenuto un cospicuo riscatto per l'abbandono di Roma; allora Brenno con i suoi Galli ritorno in Italia settentrionale. In seguito Mariano incontrò Satana, il quale gli donò un flaconcino pieno di un liquido viola. E convinse Mariano a berla per eliminare Michele. Mariano, però non voleva sporcarsi le mani e partì per l'Egitto dove uccise il principe egiziano Enkil, al quale donò l'immortalità, la stessa cosa fece con una contadina della Siria: Sara. Dopo aver creato i suoi figli, Mariano fece bere metà di quel liquido a ciascuno di loro. In seguito, Enkil e Sara si ribellarono al padre e lo rinchiusero nelle prigioni della città di Roma. Sara e Enkil divennero i padroni di mezza Europa; allora intervenne Michele, Ernesto, Giovanni, Harry e gli altri immortali. Ma solo con l'arrivo di Mariano, che unì le sue forze con Michele riuscirono a sconfiggere Enkil e Sara che si trasformarono in statue di pietra. Per questi avvenimenti Mariano fu bandito dagli immortali e ritornò a Roma insieme alle statue dei suoi figli.

Ritornato a Roma partecipò alle guerre di conquista: contro i Latini, contro gli Etruschi, contro i Sanniti e la guerra contro la città di Taranto e Pirro. Dopo partecipò alle guerre puniche, e al termine della prima di queste ottenne il grado di Tribuno. Durante la seconda guerra punica, Mariano seguì Publio Cornelio Scipione in Spagna dove vinsero a Cartagena (Nuova Cartagine) nel 210 a.C.; a Becula nel 209 a.C. e in Hipa nel 208 a.C. Poi seguirono Asdrubale, il fratello minore di Annibale, che era riuscito a penetrare in Italia con un'esercito cartaginese in aiuto di Annibale. Ma nel 207 a.C., Asdrubale fu raggiunto e fermato presso il fiume Metauro da Scipione e Mariano, dove lo stesso Asdrubale restò ucciso in battaglia. Rientrati a Roma, Scipione ottenne dal Senato il titolo di console, e con il tribuno Mariano sbarcò in Africa dove conquistarono Utica nel 204 a.C. Nel 203 a.C. sconfissero i rinforzi iberi e uccisero Siphax, il re della Numidia. Massimassa, il figlio di Siphax, si alleò con Roma rompendo il patto fatto dal padre ad Annibale.

Nel 202 a.C., Roma sconfisse Cartagine per la seconda volta. Al termine della guerra, Mariano ottenne dal Senato il grado di Legato. Dopo la guerra in Macedonia, in Grecia, in Spagna, in Medio Oriente e in Africa, Mariano nell'anno 130 a.C. entrò a far parte del Senato Romano. Mariano fu uno dei senatori che favorì le leggi e le riforme di Caio Gracco, non solo perché era un suo famigliare, ma anche per risolvere il problema della disoccupazione. Ma nel 121 a.C., Caio fu ucciso proprio com'era successo dieci anni prima al fratello maggiore, Caio Tiberio Gracco. Nello stesso anno, Roma aveva conquistato la Gallia Narbonese; Mariano era uno degli ufficiali che aveva partecipato alla campagna militare. In Gallia, Mariano trovò una tomba dov'era inciso il nome di Larax, il principe dei demoni. Mariano, che si era incuriosito aprì la tomba e trovò il corpo di Larax, non ancora in decomposizione e pugnalato al petto. Mariano estrasse il pugnale e seppellì di nuovo il corpo, ritornando in Italia. Dopo cinque minuti, Larax ritornò dal regno dei morti e gridò che si sarebbe vendicato di Michele, di suo figlio Harry, e dei suoi figli Raffaele e Fabrizio.

Nel frattempo, a Roma si presentò il legeto Lucio Calpurnio Bestia come colui che avrebbe ridato l'ordine a Roma e ai due partiti nati: il partito democratico (Popolari), guidati dall'Assemblea della plebe, che volevano ridimensionare il potere del Senato e migliorare le condizioni di vita dei plebei con nuove leggi; e il partito aristocratico (Ottimati), guidati dal Senato, che volevano rafforzare sempre più il potere del Senato e impedire qualsiasi riforma che potesse privare i patrizi dei privilegi acquisiti.

Il Senato nominò Lucio Calpurnio Bestia console. Intanto, Mariano si schierò dalla parte del partito democratico, nonostante fosse d'origine patrizia. Ben presto scoppiò una rivolta contro Roma da parte del pronipote di Siphax, nipote di Massimissa e figlio di Micipsa: Giugurta, il nuovo re della Numidia. Roma, a risposta mandò il console Lucio Calpurnio Bestia il quale stipulò la pace con Giugurta, corrotto dal re Numidia.

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