"The Ice Island„
Pochi minuti dopo, i Cavalieri di Berk erano intenti a volare in direzione dell'isola misteriosa, fatta interamente di ghiaccio, - come aveva detto Astrid - in sella ai loro draghi.
Hiccup era curioso oltre ogni immaginazione: una nuova isola? Come mai non l'aveva notata prima?
Come se gli avesse letto nel pensiero, Gambedipesce proruppe:
«Eravamo in cerca di altre nuove specie di drago, quando all'improvviso è arrivata una tempesta e non siamo più riusciti a vedere nulla; era incredibile! Poi, quando ha smesso di nevicare, ci siamo trovati di fronte questa isola stupenda, fatta interamente di ghiaccio e neve!»
«Bè, siete stati fortunati. Le tempeste dovrebbero esserci più spesso» fece Hiccup, alzando la voce per farsi sentire al di sopra del vento pungente che, intanto, gli sferzava il viso e scompigliava i capelli. «Non vedo l'ora di vederla, me la immagino gigantesca!»
«Non è affatto gigantesca!» disse Testa di Tufo, guardandolo a testa in giù dal suo drago.
«È piccola come il cervello di Tufo!» rise Testa Bruta, dando una spallata al fratello, il quale non tardò ad attaccarla di rimando.
Hiccup però non ci fece caso; teneva lo sguardo fisso davanti a sè, il cuore a mille, ansioso di visitare quella misteriosa isola.
Era da tanto che non scoprivano qualcosa di nuovo.
«Ci siamo quasi!» disse Astrid, indicando un punto in lontananza.
Seguendo il suo sguardo, Hiccup sorrise. Era vero;
Un puntino bianco si stagliava contro l'azzurro del cielo e del mare, creando un contrasto straordinario.
«Visto bello? Alla fine non è stata poi una giornata così brutta!» fece Hiccup, dando una pacca sulla testa di Sdentato, il quale grugnì felice.
Il ragazzo rise, prima di voltare nuovamente lo sguardo sull'isola che, man mano che il tempo passava, si faceva sempre più vicina.
~Httyd~Rotg~Httyd~Rotg
«Eccoci arrivati»
Astrid atterrò con grazia davanti a tutti, scendendo in fretta da Tempestosa, dopo averle dato una pacca amorevole sul muso; pochi secondi dopo la raggiunsero i gemelli, seguiti da Moccicoso, Gambedipesce e, infine, Hiccup.
Quest'ultimo, intanto, si guardava intorno a bocca aperta, non credendo ai propri occhi;
Non ricordava di aver mai visto qualcosa di più bello.
Non c'era niente - e per niente intendo proprio niente - che non fosse ghiaccio o neve; spuntoni appuntiti pendevano dagli alberi spogli, e caverne di ghiaccio occupavano gran parte del territorio sottostante, coperto di neve.
Faceva freddo, ma non poi così tanto rispetto a quello che si sarebbe aspettato.
«wow...» fu tutto ciò che riuscì a dire il ragazzo, scendendo da Sdentato; i suoi piedi sprofondarono nella neve fresca, che gli arrivava fino alle ginocchia, facendolo rabbrividire.
«Bello vero?» sussurrò Astrid, affiancandolo e mettendogli una mano sulla spalla.
Hiccup scosse la testa, risvegliandosi dalla sua trance.
«E-eh? Oh sì... È bellissima. Non posso credere che non l'abbia mai notata prima d'ora.» fece, avanzando lentamente verso uno spuntone di ghiaccio; con attenzione lo staccò dagli altri e lo prese in mano, ammirando il suo riflesso.
«Sarebbe perfetto per uccidere qualcuno!» disse Moccicoso con la sua voce estremamente irritante, rovinando quell'atmosfera di pace che si era andata a creare; Hiccup alzò gli occhi al cielo.
«Tipo... Potrei infilargliela in gola!» continuò il corpulento vichingo, impugnando lo spuntone e puntandolo goffamente a destra e manca, nella buffa imitazione di un duello. «Vincerei di sicuro!»
«Ah-Ah, sì, molto divertente.» fece sarcasticamente Haddock, alzando per l'ennesima volta gli occhi al cielo. «Ora, per favore, possiamo passare ad esplorare questo posto?»
«Noioso come sempre, eh Haddock?» scherzò Moccicoso, lanciandogli lo spuntone.
Hiccup lo prese al volo.
«Cerco solo di essere maturo» disse, guardandolo male.
«Fatica sprecata, amico mio, fidati!» ribattè l'altro, prima di fischiettare e addentrarsi in una foresta, assieme a Gambedipesce e i gemelli, seguiti dai rispettivi draghi.
Il ragazzo non potè fare a meno di sbuffare. «D'accordo, come vuoi.»
Astrid scosse la testa divertita, prima di avvicinarsi a lui e prendergli la mano, sussurrandogli:
«Per me sei molto maturo invece.»
A quell'affermazione, Hiccup non poté trattenere un sorriso.
~Httyd~Rotg~Httyd~Rotg
Passarono circa un'ora a perlustrare un'intera zona.
Contrariamente a quello che avevano detto i gemelli, infatti, l'isola di ghiaccio non era affatto piccola.
C'erano centinaia di caverne e boschi insidiosi, ricoperti di ghiaccio e neve, ovviamente.
Ed Hiccup non vedeva l'ora di perlustrarli tutte.
Al momento, stava camminando insieme a Sdentato in una grotta alquanto ampia, ricoperta di ghiaccio da cima a fondo.
Astrid e gli altri si erano divisi le zone, così come lui.
In questo modo avrebbero fatto più in fretta, e magari avrebbero anche trovato qualcosa di interessante.
A Hiccup intanto bastava quel panorama; gli era sempre piaciuto l'inverno, sempre.
Adorava starsene accoccolato a Sdentato davanti al camino, oppure abbracciato ad Astrid, o con una calda coperta sopra il suo corpo in una giornata di febbraio. Oppure, andare sulla neve e sullo slittino, che era uno dei suoi passatempi preferiti.
A risvegliare il giovane Haddock dal suo "viaggio attraverso i ricordi" fu proprio il suo drago, il quale si fermò di colpo, drizzando le orecchie e sbarrando gli occhi.
Hiccup lo guardò confuso; fece per chiedergli cosa avesse, quando vide un'ombra gigantesca passargli davanti agli occhi, facendolo sussultare.
«Cos- hai visto anche tu?!» sussurrò a Sdentato, sconvolto; egli, in tutta risposta, sguainò le zanne e ringhiò, parandosi subito di fianco a Hiccup, il quale aveva già impugnato la sua spada di fuoco.
Restarono in quella posizione diversi minuti, il cuore di Hiccup che batteva a mille ed il respiro che gli si era bloccato in gola.
Fece per riposare la spada, quando il rumore del ghiaccio che si rompeva non gli fece sbarrare gli occhi e voltare di scatto;
L'unica cosa che riuscì a vedere fu una sagoma bianca, in contrasto con il buio che li circondava, sfrecciare via.
Sdentato ringhiò più forte, ma Hiccup lo zittí, vigile al massimo.
Passarono altri secondi. Secondi che si tramutarono in minuti.
Uno... Due... Tre...
Nessun rumore. Solo silenzio.
Poi, proprio quando Hiccup e Sdentato stavano decidendo di riporre le armi e continuare l'esplorazione, due occhi azzurro ghiaccio comparvero nel buio.
Angolo Autrice:
SI OKAY, LO SO, LO SO, SONO UNA MERDINA PER NON AVER AGGIORNATO PER TUTTO QUESTO TEMPO. Il fatto però è che la scuola mi sta prendendo molto, essendo ormai al terzo anno, e il tempo per scrivere è quasi del tutto inesistente. Infatti mi scuso se questo capitolo non è il massimo. Ne volevo approfittare per ringraziarvi del supporto, non avrei mai creduto che questa fic sarebbe arrivata a tanto! Grazie mille, e spero di riuscire ad aggiornare in fretta!
Un bacio,
Vostra Clacli
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