Scheda personaggio: Alisia
Buongiorno ragazzi e ragazze che state leggendo questo capitolo!
Io sono Alisia Bianca Gaetani e il mio compito è quello di guidarvi in questa prima scheda personaggio.
Che guarda caso riguarda proprio me.
Quindi, iniziamo!
Come ho già detto, il mio nome è Alisia Bianca Gaetani e per il mio primo nome potete pure ringraziare mio padre - del quale vi parlerò più avanti -, ma facciamogli pure un applauso tutti insieme per tutte le volte che le persone hanno sbagliato il mio nome.
Il mio primo incontro con Austin incluso.
Sono nata il giorno di Ferragosto, nelle ore che precedono l'alba e, come si diverte a dirmi mia mamma - Maria -, "Sono nata per rompere le balle."
E potete pensarlo anche voi, ne avete il permesso, tranquilli!
Non preoccupatevi, non mi arrabbierò: in fondo, come si potrebbe definire qualcuno che nasce proprio nel periodo vacanziero - cosa che ti fa impedire di andare nel meritato relax che ti aspetta -, alle prime ore del nuovo giorno - impedendoti di dormire -, e dopo una cena con amici?
Esatto! Solo io!
Ho dei bellissimi capelli rossi, ma non di quel rosso arancione che si è soliti trovare in giro, no. I miei capelli sono proprio rossi e prima di partire ho avuto la <<brillate>> idea di tagliarli fino alle spalle.
E li avevo lunghi fino al sedere!
Non vedo l'ora che ricrescano.
Sono alta poco più di un metro e sessanta, non mi ritengo bassa, ma dopo aver incontrato i miei nuovi amici, inizio a pensarlo. Mi sento uno gnomo in mezzo a dei giganti per colpa loro!
Delle adorabili lentiggini riempiono il mio viso, anche se mi fanno sembrare più piccola di quel che sono.
Le ho sempre amate e non ho mai tentato di nasconderle con il trucco.
Sono una cosa che mi rende unica in maniera positiva, non come i miei occhi etero cromatici, dei quali mi vergogno.
Ho un occhio azzurro, come uno zaffiro, per l'eredità che mi ha lasciato mio padre - oltre al bracciale che porto al polso da quando sono nata e che si trasforma in una spada - e uno verde, come uno smeraldo, lasciatomi in eredità da mio nonno e da mia madre.
Non ho mai sopportato questa unicità che mi porto dietro e, fino ai primi giorni di scuola nel Nuovo Continente, ho portato delle lenti blu su entrambi gli occhi per nasconderla.
Purtroppo, o per fortuna, ora non posso più...
L'uomo che è mio biologicamente mio padre ci ha abbandonate poco dopo aver ingravidato mia madre, lasciandola da sola e in balia degli ormoni, ma, per fortuna, Paolo è entrato nelle nostre vite e ci è rimasto fino a poco prima che lasciassimo l'Italia per raggiungere New York: la città che mi ha sconvolto la vita.
Perché? Bè, possiamo cominciare con l'incontro di un bellissimo ragazzo dai capelli n...
"Perché ti sei fermata? Mi piaceva sentire i complimenti che mi stavi facendo."
Salto e poggio una mano sul cuore, mentre l'altra è pronta a scagliare un fulmine contro la persona che mi ha fatto spaventare.
E ho riconosciuto subito la voce.
"Jason! Sai che dovrebbero essere sessioni private, queste!"
Mi avvicino a lui, con l'intento di buttarlo fuori dalla mia stanza, ma lui è più veloce di me e mi prende un polso per farmi atterrare contro il suo ampio e caldo petto.
"Non posso farci nulla se mi mancavi e hai lasciato la porta aperta." mi soffia a un centimetro dalle labbra.
"Se non esci subito di qui, ti faccio volare a furia di fulmini nel tuo didietro solare!"
Cerco di essere minacciosa, ma questa vicinanza mi confonde e mi scioglie in un batter d'occhio.
Lo vedo pensare alle conseguenze e allenta un po' la presa dal mio polso, ma poi, fulmineo, mi stampa un casto bacio sulle labbra ed esce dalla stanza, lasciandomi imbambolata sullo stipite della porta.
<<Questo ragazzo mi manderà il cervello a farsi friggere.>> Penso, riprendendo le mie facoltà cerebrali e chiudo la porta.
Dov'ero rimasta?
Ah, sì!
Senza contare l'incontro avuto con Jason pochi giorni dopo il mio atterraggio nella Grande Mela, quello che mi ha sconvolto la vita è stato scoprire chi era mio padre.
Cosa che neanche mia mamma sapeva, visto che a lei aveva rifilato una bugia per mesi e mesi.
Chi è mio padre?
Semplice e complesso allo stesso tempo.
Mio padre è Zeus.
Sì, proprio quello: il Signore degli Dei, il Dio dell'aria e non mi ricordo altro (spero che nessuna saetta mi bruci i capelli che hanno appena cominciato a crescere di nuovo).
Ed ecco spiegato il motivo per cui ha dovuto lasciarci subito dopo aver .... fatto quello che ha fatto!
Divento più rossa dei miei capelli anche solo a pensarci!
Infatti io sono una semidea, una semidea del tuono e dell'aria.
Ma anche dell'acqua e dei terremoti.
So che vi starete chiedendo il perché e ce lo siamo chiesti in molti. Ora vi rispondo nella maniera più sintetica e umanamente capibile possibile.
Anche mia madre, in teoria, sarebbe una semidea, per la precisione figlia di Poseidone, ma non ha mai avuto il suo punto di rottura: cioè non ha mai avuto quel momento in cui il suo corpo umano non è più riuscito a contenere la nostra natura per metà divina, trasformandolo, così come trasforma il nostro odore, la nostra resistenza e le nostre capacità.
Solo dopo il punto di rottura scopriamo il genitore divino che ci ha concepito e solo allora possiamo usare i poteri che ci hanno lasciato.
Non avendo mai avuto il suo punto di rottura, mia madre è sempre rimasta umana, ma il sangue divino scorre in lei, così come in me.
Questo le ha permesso di non correre mai dei pericoli con mostri, come Medusa, Titani alleati con semidei pazzi e Arpie - come invece abbiamo fatto noi - e le ha permesso di restare in vita per concepire un figlio.
<<Sono già della stessa tonalità dei miei capelli.>>
È stata la prima persona semidivina a rimanere viva fino a quel momento.
Prima di lei non si sapeva cosa sarebbe successo ai figli di semidei.
E io sono stato l'esperimento del Destino.
<<A proposito, grazie Fato eh.I>>
Tirando le somme, possiamo definirmi una semidea speciale: ho due parti divine e una umana. Progenie di Zeus e Poseidone.
Ho ereditato entrambi i loro poteri.
Cosa che mi ha portato a essere allenata da Heracle, il mio fratellastro da parte di padre, e Tritone, una specie di zio da parte di nonno.
E credetemi, non è tutto oro quello che luccica, sopratutto quando ha la pelle verde e i capelli lunghi e blu.
E vorrebbe che tu fossi più simile a lui.
Ma neanche morta scambierei la mia pelle chiara e i miei bellissimi rossi per quei colori che già mi caratterizzano fin troppo!
Penso di avervi detto già troppo, ma ho cercato di spiegarvi un po' di me e farmi conoscere meglio.
Non preoccupatevi però, tornerò presto con una nuova scheda che si rivolge a me per raccontarvi i miei cambiamenti e per farvi scoprire novità sul nostro mondo.
Vi saluto con un caloroso abbraccio, ma vi raccomando di stare attenti alla scossa.
Ogni tanto colpisce chi mi sta addosso senza che io riesca a controllarla.
Devo allenarmi, quindi volo. Letteralmente!
Ciao ciao!
Allora ragazzi, ecco la nuova/vecchia scheda personaggio di Alisia.
Aggiornata e revisionata. Che cosa ne pensate?
Vi piace più quella vecchia o questa nuova?
Sempre che ve la ricordiate.
Cerco di revisionare un po' tutte le schede, almeno quelle, per dare un aspetto migliore a questo libro e riuscire a riprenderlo presto con la scrittura di nuovi capitoli speciali.
Sia mai che questo riesca a darmi nuove idee per la saga principale.
Io lo spero e se lo fate anche voi, incrociate le dita per me!
Vi lascio e torno a raccogliere idee, anche se dovrei studiare.
A presto!
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