Capitolo 30: La battaglia di Magenta
Pov Jason
Era il suo ragazzo!
Quel COSO era il suo ragazzo!
~Non fare la femminuccia ora, si sono lasciati, no?~
~E se lei volesse tornare con lui?~
~Bè, allora sbrigati a fare la tua mossa e scoprilo!~
~Non ora, ma lo farò~
Andiamo alle macchine e Steven, l'unico non troppo turbato da quell'incontro, spiega agli altri cos'è successo. Sono rimasti tutti attoniti dalla notizia. Saliamo in auto, le stesse di prima, ai posti di stamattina praticamente, la macchina del mio migliore amico è la prima della fila.
In macchina c'è un silenzio pieno di domande e dubbi, nessuno ha le forze per parlare.
Arriviamo a un incrocio, stiamo per superarlo, quando...
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Pov Alisia
Saliamo in auto dopo che S ha spiegato agli altri cos'è avvenuto prima, ci avviamo a casa mia per parlare con Chiara.
Io sono nella prima macchina, con, al mio fianco Steven che guida e, dietro di me, Jason in silenzio che rimugina su ciò che è successo, o almeno immagino che faccia questo, in fondo penso che sia quello che stiamo facendo tutti.
Io continuo a pensare alle ultime parole di Giulio: vuole uccidermi per rubarmi i poteri, devo scappare dal suo esercito e non farò in tempo a parlare con Chiara, che, a quanto dice, ha già scoperto tutto.
Chi è il suo esercito? Che cosa è successo a Giulio per ridurlo in questo stato in così poco tempo? Cosa penserà Chiara di tutta questa faccenda?
~Perchè stavi così bene tra le braccia del fusto che si trova dietro di te?~
~Ma che acciderboli di domande sono queste?~
~Guarda che si tratta di una sola domanda e dovrebbe essere per te facile rispondere, o no?~
Alzo il capo e lo scuoto per levarmi questi pensieri dalla testa, ma noto un piccolo particolare alla mia destra, non so cosa sia, ma sento che dobbiamo andare lì.
Al momento stiamo per superare l'unico pezzo di strada che mi permetterebbe di andare lì: un incrocio, così mi butto sul mio amico al mio fianco e prendo tra le mie mani il volante ruotandolo in modo che la macchina giri verso la mia meta.
Ho svoltato in maniera così brusca che, non so come, la macchina sia rimasta sulle ruote e non si sia capovolta, ma meglio così, non stacco le mani dal volante anche se sento i due ragazzi presenti in macchina con me che mi chiamano, io non rispondo, sono solo concentrata ad arrivare a destinazione. Non penso, nemmeno, al fatto che gli altri non siano riusciti a seguirci, molto probabilmente vista la mia brutale sterzata.
Mi fermo solo quando arrivo a destinazione: di fronte al fiume Hudson.
-Ali che ci facciamo qui?- mi chiede uno dei due ragazzi, ma io non ascolto ed esco fuori dalla macchina.
Sento che c'è qualcosa, qualcosa di brutto e che noi dovremmo essere qui.
Sento delle voci in sottofondo, ma non m'interessano.
E poi: un urlo, due urla, un sacco di urla. La gente scappa terrorizzata, ma non riesco a vedere da cosa poiché la gente che corre da ogni parte, anche davanti a me limitandomi di molto la visuale, me lo impedisce.
Noi tutti rimaniamo fermi ai nostri posti fin quando tutta la gente non se n'è andata, ora rimaniamo solo noi e quella cosa che ci ritroviamo davanti e che è...
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Pov Jason
Alisia sta "guidando" l'auto di Steven, cosa già di per sé pressoché impossibile, lui non la fa guidare mai a nessuno, è già tanto che fa sedere sul sedile anteriore e non tutti dietro.
Io e lui non capiamo cosa sta facendo, continuiamo a chiamarla, ma non ci sente nemmeno, lui ha provato, più di una volta di riprendere il comando della sua adorata bambina senza successo.
Si è fermata solo siamo di fronte al fiume Hudson, senza un apparente motivo, anche se non penso che lo abbia fatto perchè voleva vedere il fiume. Insomma! Avranno dei fiumi anche in Italia, no?
-Ali che ci facciamo qui?- le chiede Steven, ma lei non lo ascolta nemmeno e scende dall'auto.
Arrivano anche gli altri e iniziano a discutere con Steve del perchè siamo qui, ma io non li ascolto, sto osservando Alisia: è in piedi, ma è nervosa, si guarda intorno come se stesse cercando qualcuno, ma non lo trova. Continua a stare così, a cercare per un po', senza arrendersi, fino a che non salta sull'attenti, come noi, quando sentiamo il primo grido di paura.
Subito dopo ne segue un altro, un altro fino a riempire il cielo di queste grida di persone impaurite che corrono da una parte all'altra spaventate. Le persone riescono a fuggire dai dintorni liberandoci la visuale, anche se, forse, sarebbe stato meglio che non l'avessero liberata.
Ora, davanti a noi, nell'acqua si staglia un enorme serpente di colore nero pece, la testa è coperta da scaglie, anche sporgenti, una bocca che tiene aperta per cercare di afferrare qualcosa, la lingua che esce da quella sua mastodontica bocca è color blu petrolio ed è biforcuta come quelli dei serpenti. I suoi occhi sono di un color giallo acceso, paurosi, molto paurosi.
~Ma dai? Come potrebbe non avere la lingua da serpente se è un serpente? Certo che sei proprio un babbuino!~
Non è finita qui purtroppo, davanti a quel mostro si trova quel COSO che proprio non sopporto, com'è che si chiamava?
Jules? Joshua? Gabriel?
Boh! Ma tanto non me ne importa!
-Oh, sei già qui mia cara? Pensavo di dover mandare qualcuno a prelevarti!- dice sorpreso quel maledettissimo coso.
-Sì, sono qui, Giulio vuoi dirmi perchè sei diventato così? Tu non eri malvagio prima- gli dice Alisia avvicinandosi pericolosamente per cercare di farlo ragionare.
Ecco come si chiamava!
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Pov Alisia
-Oh, sei già qui mia cara? Pensavo di dover mandare qualcuno a prelevarti!- dice sorpreso Giulio.
-Sì, sono qui, Giulio vuoi dirmi perchè sei diventato così? Tu non eri malvagio prima- gli chiedo avvicinandomi.
Vedo che ha un fremito, la sua facciata da duro, per un velocissimo attimo, è crollata, lasciandomi intravedere il ragazzo che conoscevo io.
Voglio farlo ragionare, voglio farlo tornare quello di un tempo, non so cosa gli sia successo, ma lui non è questo.
-Ferma! Non compiere un solo passo in più!- mi blocca sul posto.
-Perchè Giulio? Perchè vuoi tutto questo? Perchè vuoi portare la distruzione nel mondo?- continuo a chiedergli per fare crollare del tutto la facciata, il muro che si è costruito.
Non risponde, i suoi occhi mi fissano, i suoi occhi sono ancora dolci come sono sempre stati, mi chiedono di aiutarlo e io, nonostante il precedente ordine, faccio un altro passo verso di lui.
-Ora basta! Nessuno ti ha concesso il permesso di farmi tutte queste domande! E ti avevo di non muoverti!- si volta verso il serpente marino che stava terrorizzando le persone che stavano qui, per un motivo o per l'altro, e gli dà un ordine:
-Va Pistrice! Falli tutti a pezzi! Ma lei- dice indicandomi -devi portarla da me!-
e poi sparisce in un battito di ciglia.
Non l'avessi mai fatto!
~Ops!~
I ragazzi mi raggiungono immediatamente.
-Siamo nei guai- dice Steven.
-Dobbiamo combattere! Non vedo l'ora!- ghigna Hunter.
Trasformo subito il mio bracciale nella mia spada, Astrapì e vedo Jas che incocca l'arco.
-Ma da dove l'hai tirato fuori?- gli chiedo sorpresa.
-Era nel mio zaino, ce l'ha messo tua madre, anche se non so dove possa averlo trovato- mi dice con un sorriso.
Jessy si abbassa e sfiora il suo polpaccio destro e succede una magia! Le converse che indossava spariscono in un fascio di luce, lasciando al loro posto dei sandali con una zeppa di cinque centimetri, molto belli.
-Jess? Che hai fatto?- le chiedo sbigottita.
-Questo? Oh, nulla, questa è la capacità della mia tuta, mi fa calzare ai piedi dei sandali volanti, tipo quelli di mio padre-
WOW!
~Li voglio anch'io! Sono meravigliosi!~
-Me come combatterai?- le chiedo.
-Ugh!- dice incrociando le braccia.
Il suo movimento deve aver fatto scattare anche un'altra capacità o come volete chiamarla e le appare in mano una spada, non molto lunga di color argento.
-Con questa!- esulta contenta lei dopo aver realizzato di avere in mano una spada.
Ridacchio per la sua reazione e noto che anche tutti gli altri si stanno sfiorando le braccia e, a ognuno di loro, compaiono delle armi in mano: Steven si ritrova con in mano una sciabola molto bella, Hunter con una strana spada che tiene a due mani lunga un metro e Nadia con due stupende Katane, bè, lei è la figlia della Dea della bellezza, non poteva che avere delle armi bellissime.
-Tu rimani con il tuo arco?- chiedo a Jason vedendo che lui non ha nessuna spada in mano.
-Così posso coprirvi le spalle e colpire eventuali mostri che voi non vedreste- mi risponde serio.
-Ah, giusto, ma le frecce?- gli chiedo notando che non ha frecce.
Alza il braccio destro e si tocca il trapezio, cercando la faretra, ma senza successo, ma solo per un secondo, poiché un secondo dopo compare una faretra piena di frecce dai colori molto diversi tra loro.
-Wow!- dice stupito.
-Okay! Ora hai le frecce- dico ridacchiando, subito seguita da lui.
-Ragazzi, sono contento che vi parlate di nuovo, ma il mostro non sta aspettando voi per cominciare la battaglia- ci grida Nadia che intanto sta parando un attacco del mostro, incrociando le sue due katane sopra la testa.
-Oh, giusto!- dico correndo verso gli altri che erano già più avanti di me, proprio davanti al mostro che stanno attaccando e parando gli affondi del mostro.
Non faccio in tempo a tirare un colpo che vedo il mostro alzarsi con un lamento con una freccia nell'occhio. Mi volto e vedo Jj che sta incoccando un'altra freccia e mi fa l'occhiolino da lontano.
Ritorno a guardare il mostro con un enorme sorriso sulle labbra che scompare subito vedendo che il mostro sta tornando all'attacco.
Ricomincia la danza della battaglia che compiamo insieme al mostro. Le nostre armi non gli procurano molti danni, le sue dannate scaglie sono troppo dure e resistenti.
Non sappiamo come sconfiggerlo.
A/N:
Eilà ragazzi!
Ce l'ho fatta a far comparire nuovamente un po' di azione eh?
Finalmente vi sento dire?
Vi piacciono gli equipaggiamenti dei nostri amici? Non sono ancora finiti, sappiatelo ;)
So di aver messo delle armi che nella Grecia antica non esistevano, ma siamo in un epoca moderna, ai nostri tempi, in un mondo globalizzato, quindi ci sta far usare delle armi non greche. Se vi chiederete perchè non hanno armi da fuoco vi rispondo subito: sarebbe troppo facile vincere così!
Dobbiamo dare un po' di suspence e azione, altrimenti con un colpo di pistola vincerebbero immediatamente, o sbaglio?
Fatemi sapere cosa ne pensate, se volete, qui sotto vi metto delle immagini delle armi che ho dato ai nostri protagonisti, così, se non sapete cosa siano, le vedrete. Ah, la spada di Hunter si chiama Claymore
Ecco la sciabola del nostro birbantello
La Claymore di Hunter
Le katane di Nadia, scegliete pure voi tra le due che preferite, io le adoro entrambe
Fatemi sapere se ne avete voglia
-7 capitoli alla fine
-7 capitoli alla pubblicazione del sequel
Siete pronti? Cosa vi aspettate dal sequel?
La copertina è pronta, i primi capitoli sono pronti, l'unica cosa che manca è la fine della revisione.
Ci siamo quasi!
Alla prossima!
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