Prologo
La ragazza fissava lo schermo chiedendosi se l'operazione sarebbe finita al meglio.
Aspettava con ansia l'orario che lei e i suoi compagni avevano prestabilito.
Ormai mancava poco.
Ne aveva passate così tante cose in quei giorni.
Ma, in quel momento, se ne stava lì, immobile difronte allo schermo del suo computer.
Le mani tremanti posizionate sopra la tastiera e tanta voglia di portare a termine il suo lavoro. Non aveva faticato per niente.
Si era meritata la libertà.
Era riuscita a scappare ed aveva uno scopo.
Guardava il ragazzo seduto accanto a lei che teneva gli occhi chiusi, mentre si concentrava al meglio. Anche le sue mani erano sulla tastiera ma, al contrario di quelle della ragazza, non tremavano, anzi, erano ferme e sicure.
Lei deglutì tornando a fissare il suo computer.
La loro era un operazione delicata, se avessero commesso un passo falso non avrebbero avuto nessuna probabilità di uscirne vivi.
La gente contro cui combattevano era astuta, ma la ragazza non si sarebbe fatta fregare di nuovo da loro. Sapeva di essere più forte, sapeva di poter vincere quella guerra.
La loro era una battaglia giusta.
Sapeva che quello che loro facevano andava fermato.
La ragazza strinse le mani in due pugni e lanciò un sospiro colmo d'ansia. Dopodiché posizionò nuovamente le mani sulla tastiera.
Lanciò un'altra fugace occhiata al ragazzo. Lui ricambiò lo sguardo porgendole la mano. Si tennero la mano pochi secondi e poi ognuno tornò nella posizione iniziale.
Entrambi attendevano il segnale che avrebbe dato inizio all'operazione.
Avevano faticato tutti, inclusi loro due, per arrivare a quel punto: un punto di sola andata.
Per dove, dipendeva da loro.
I suoi compagni avrebbero ottenuta la libertà così come l'avevano ottenuta lei e il ragazzo.
Nessuno sarebbe più stato costretto a fare niente contro la sua volontà.
Avrebbero riabbracciato le proprie famiglie.
Ognuno avrebbe riavuto la sua vecchia vita.
Sarebbero stati felici.
Il ragazzo guardò la ragazza sorridendole dolcemente.
«Pronta, Mavis?»
Lei annuì sorridendo appena e tornando a concentrarsi sul suo computer.
Poi la terra tremò.
Il segnale.
Si guardarono velocemente un'ultima volta prima di iniziare a digitare freneticamente sui loro computer sperando che tutto andasse per il meglio.
Nota autrice
Okay, questa è una prova per vedere se la storia può piacere o meno.
Questo è solo il prologo, ma vorrei sapere ugualmente le vostre prime opinioni, o se la storia vi incuriosisce, così da poter postare il primo capitolo.
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