ATTENZIONE, QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE DI SESSO ESPLICITE.
LA LETTURA È A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO.
𝑺𝑪𝑬𝑵𝑬 𝑺𝑴𝑼𝑻

Justin

"Per favore, sii delicato"

"Fidati di me, non ti agitare e non pensare al dolore, più ci penserai e più il tuo corpo si irrigidirá"

Mi rilasso il più possibile e riapro lentamente le gambe.

Si abbassa verso di me per baciarmi, ricambio subito il bacio.

Le sue labbra sono come droga per me...

Sento qualcosa muoversi nella mia entrata e subito capisco che è lui con le sue dita.

Ansimo sulle sue labbra e spingo involontariamente il bacino verso di lui.

Mi morde il labbro durante il bacio per poi leccarlo.

Alza la testa per poi accarezzare il mio petto.

Il piacere aumenta sempre di più quando sento le sue dita toccare un punto specifico che mi manda in estasi.

Gli afferro il mento con due dita e gli faccio abbassare la testa verso di me.

"Ti piacciono molto le mie labbra."

"Tantissimo"

Di colpo sento qualcosa che mi spezza dentro.

"Sentiti liberi di urlare se ne hai bisogno, è doloroso per un pò ma poi si allevia."

Delle lacrime scorrono lungo le mie guancie.

Questo dolore è peggio di una ferita d'arma da fuoco.

Con le dita mi asciuga e inizia a spingere piano.

Chi diceva che il sesso era indolore,posso benissimo dire che si tratta di una grandissima cazzata.

Il dolore è insopportabile.

"Se hai bisogno di stringere qualcosa, dimmelo."

Inizia a spingere un pò più veloce e sempre più a fondo.

Gemo dal piacere e stringo il lenzuolo.

"Mai avrei immaginato di dirlo ma mi piace moltissimo."

"Lo so, goditi il momento."

Quando spinge forte quasi urlo da piacete, voglio mettermi su di lui ma allo stesso tempo non voglio nemmeno fermarlo.

"Pronuncia il mio nome e ti farò sentire in paradiso."

"Non voglio." Lo provoco per vedere di cosa è capace di fare.

Smette di colpo di muoversi e lo guardo incredulo.

'Finché non pronuncerai il mio nome rimarrò fermo in questa posizione dentro di te fino a farti sentire male."

Odio dire il nome di qualcuno mentre faccio sesso, lo rende imbarazzante e da bambini.

"Non dirmi che non ti avevo avvisato."
Si sposta e si mette vicino, mi fa voltare con un movimento veloce per farmi mettere a gattoni ed entra in modo violento.

"Sei un fottuto stronzo." Urlo sia dal dolore che dal piacere.

"Si lo ammetto, lo sono e mi piace fotterti in questo modo, lo rende più erotico."

Spinge così forte per poi bloccarmi dai fianchi.

"Questo è solo l'antipasto per te, il dolce deve ancora arrivare."

Se qualcuno mi avesse detto che un giorno sarei stato piegato in questo modo, avrei riso molto.

Il piacere è così intenso da farmi inarcare la schiena, portandomi a spingere il sedere contro il suo bacino.

Lui è così bastardo da portare una mano al mio collo e stringerlo per farmi star fermo.

Esce da me e faccio un verso contrariato.

Sul più bello esci?! Brutto figlio di puttana! Giuro che la prossima volta lo farò penare allo stesso modo.

"Ti avevo avvisato, ti avevo detto che se non pronunciavi il mio nome mi sarei fermato."

Bello si,ben dotato si, stronzo assolutamente si.

Faccio un respiro profondo e stringo le lenzuola nei miei pugni.

Cosa sono costretto a fare per godere.

"M..."

"Eh? Non ti ho sentito."

"Ma..." serro i denti e impreco sottovoce.

"Mason" bisbiglio con un filo di voce.

"Non ti sento...."

"MASON!" Alzo la voce.
"Dammelo."

Ridacchia compiaciuto, rientra in modo violento facendomi mancare il respiro.
Inizio a tremare sentendomi accaldato e una sensazione di calore si propaga sotto il mio ventre, segno che sto per venire.
Vengo sentendomi in paradiso.

Cosa mi sta succedendo? È la prima volta che vengo così presto.

Non so per quanto tempo Mason continua a spingere in me finché sento qualcosa di caldo dentro di me.

Lo sento avvicinarsi al mio orecchio.

"One minute man" ridacchia.

Arrossisco vistosamente imbarazzato a quella frase.

Mi lascio cadere sul letto e Mason si mette accanto a me abbracciandomi da dietro.