7. White roses.
Stretta in una felpa con cappuccio grigia e in dei scialbi jeans, apro la porta d'emergenza sul retro dell'hotel sgattaiolando fuori.
Non dovrei fare quello che sto facendo, ma la curiosità ha avuto la meglio.
È appena passato mezzogiorno, ho esattamente quattro ore prima di ripartire insieme ai Bad Chromes. Non sarei mai riuscita a rimanere chiusa in quell'hotel per molto ancora.
Giro la testa velocemente a destra e a sinistra e quando non vedo nessuno dello staff mi incammino allontanandomi dall'hotel.
Continuo a guardarmi intorno. Ho paura di trovare Marissa pronta a rimproverarmi.
Tecnicamente ormai sono parte ufficiale della band, e il suo lavoro è tenere al sicuro tutta la band. La mia prima esperienza con i fan non è stata delle migliori, ma ora non c'è nessuno.
Ho notato che alcune fan sono davanti all'entrata dell'hotel ad aspettare l'uscita dei Bad Chromes, ecco perché io sono uscita dal retro.
Giro l'angolo continuando a guardare alle mie spalle.
Nessuno in vista.
"Melody..."
Mi fermo di colpo e faccio un passo indietro spaventata, appoggiando una mano sul petto. Il mio cuore stava già battendo a mille per la fuga, ora sto per avere un infarto.
"Jay..." dico sollevata. Non l'avevo visto.
"Dove stai andando?" mi domanda guardandomi storto.
"Da nessuna parte, io volevo solo... prendere una boccata d'aria e sgranchirmi un po' le gambe..." gli dico mettendo le mani nelle tasche dei jeans e nascondendomi un po' di più nel cappuccio della felpa.
"Per questo sei sgattaiolata fuori dal retro vestita da fuggitiva?" mi domanda con un leggero ghigno in viso.
Alzo gli occhi al cielo.
"E va bene volevo vedere Amsterdam! Sarei tornata in tempo, non dirlo a Marissa per piacere!" gli chiedo cercando di fare gli occhi dolci.
"In realtà io avevo un'idea migliore. Ti va di vedere dei posti?" mi domanda buttando la sigaretta che stava fumando a terra.
"Forse non è così una grande idea, siamo senza guardie, senza Chad. E se qualcuno ti vedesse?" gli domando preoccupata.
Ero sicura che nessuno sarebbe riuscito a riconoscermi, infondo io ero quella nuova, ancora un volto non ben identificato, ma Jay...
Jay era il front-man di una delle band più famose del momento.
"Farò attenzione, dai vieni con me!" mi dice allungando una mano verso di me.
Io lo fisso e poi guardo la sua mano tesa verso di me. Annuisco e poso la mia mano sulla sua.
Jay mi sorride e inizia a camminare allontanandosi dall'hotel.
Amsterdam è veramente bellissima. Dopo un po' Jay svolta a sinistra bruscamente.
Si appoggia al muro di una casa trascinando anche me.
"Che succede?" dico preoccupata. Sapevo che non era una buona idea.
"Niente solo alcuni paparazzi" mi dice tranquillo. Come fa ad essere così sereno? Io sto tremando. E se ci immortalassero in qualche foto? Cosa direbbe Marissa?
Jay si alza il cappuccio della sua giacca e da una tasca interna estrae un paio di occhiali da soli.
"Vieni, passiamo di qua..." dice iniziando a percorrere la strada secondaria che abbiamo imboccato.
Io lo seguo. Sono pochi passi dietro di lui e lo osservo. Sembra un ragazzo qualsiasi, non una rockstar mondiale. Bethany aveva ragione, Jay è capace di essere varie persone insieme. E anche se i suoi comportamenti mi lasciano ogni volta interdetta, mi piace questo lato di lui.
Attraversiamo la strada principale e poi si gira verso di me sorridendo.
"Ecco siamo arrivati!" mi dice e mi aspetta. Quando lo raggiungo osservo davanti a me e vedo l'entrata di un grande parco.
Jay unisce la sua mano nella mia e io rabbrividisco. Camminiamo vicini ed entriamo. Sento la sua spalla sfiorare la mia. Iniziò ad abituarmi alla sua vicinanza, mi piace.
Questo Jay, mi piace.
Percorriamo il parco finché non troviamo una panchina su cui sederci. Questo posto è enorme, vedo molti laghetti sparsi qua e là circondati da grandi distese verdi e da alberi. Sembra uscito da una fiaba.
Mi sistemo meglio sulla panchina e poi mi tolgo il cappuccio.
Chiudo gli occhi e respiro a pieni polmoni. C'è silenzio, tutto sembra tranquillo e mi sembra quasi di essere tornata alla mia vecchia vita.
Sento lo sguardo di Jay addosso così mi volto verso di lui. Come pensavo lo trovo a fissarmi. Si è tolto gli occhiali da sole e i nostri occhi si incontrano. È bellissimo e sexy mentre mi guarda mordendo il piercing al labbro.
Distolgo lo sguardo sentendo le mie guance arrossarsi. Per qualche secondo mi scordo di chi è lui. È solo Jay per me.
Pochi minuti dopo si alza e cammina dietro la panchina.
"Che fai?!" dico voltandomi.
Lui non mi risponde, si allontana ancora un po' finché sparisce dietro ad un cespuglio. Quando torna noto cos'ha in mano.
Sorrido.
Jay torna da me e mi porge una rosa bianca. La prendo e la avvicino al mio viso per annusarla. Ha un profumo favoloso.
"Grazie..." dico imbarazzata. Veramente non lo capisco. Solo 24 ore fa era venuto da me ubriaco e con il rossetto di una delle sue conquiste su tutte il viso. Quella era la rockstar. Ma questo Jay, il ragazzo che mi aveva appena preso una rosa bianca, è diverso.
"Ti va di fare una passeggiata?" mi domanda e io annuisco. Mi alzo dalla panchina e lo seguo.
Dopo pochi minuti di silenzio non resisto più.
"A che età hai iniziato a cantare?" Gli domando e lui si gira verso di me con un sorriso malinconico, come se ricordare quel periodo della sua vita non sia piacevole.
"Avevo 12 anni, è stato un periodo complicato. I miei genitori litigavano sempre e io ero solo un bambino. Non volevo sentirli urlare quindi un giorno mi sono chiuso in garage e ho preso in mano la vecchia chitarra di mio padre. Lui suonava da giovane e mi aveva insegnato qualcosa. Allora ho iniziato a strimpellare un po'. Mi sono accorto che la mia musica copriva il resto, mi proteggeva. Da allora non ho mai smesso..." dice guardando davanti a lui. Io mi mordo la lingua. Forse non avrei dovuto tirare fuori questo argomento.
"Scusa io non sapevo..." dico e lui mi rassicura.
"Tranquilla, in pochi lo sanno..." mi dice e io annuisco. Probabilmente le sue fan non avevano idea di cosa avesse passato. Non conoscevano il Jay di 12 anni, quel ragazzino spaventato che si era chiuso nella musica per sopravvivere. Camminiamo tranquilli ancora per qualche minuto finché lui non si gira verso di me.
"E tu quando hai iniziato a ballare?" mi domanda e io sorrido.
"Sai ballo da sempre, non mi ricordo neanche quando ho iniziato. La danza c'è sempre stata nella mia vita. Quando ballo sono serena, mi sento leggera, come se la danza avesse il potere di farmi sentire la vera me stessa..." dico e lui annuisce. Credo capisca cosa si prova. Quando suona Jay sembra assorto nel suo mondo ed è la stessa cosa che capita a me.
Stiamo camminando in silenzio quando dietro di me sento un urlo.
Mi blocco subito e mi volto.
A qualche metro da noi vedo una ragazzina con una sua amica. Si guardano eccitate come se avessero appena visto un attore famoso. Ma certo, Jay.
"Sembra che qualcuno ti abbia riconosciuto..." dico e lui si volta verso di loro. Così facendo aumenta la loro eccitazione. Jay si guarda un po' intorno e poi fa segno alle ragazzine di avvicinarsi. Loro agitate ci raggiungono.
"Oh mio Dio Jay! Noi ti amiamo! Amiamo la tua musica! Sei bellissimo." dicono buttandosi tra le sue braccia. Jay sorride e ricambia l'abbraccio.
"Grazie grazie! Volete un autografo?" Chiede loro e loro annuiscono velocemente.
Jay prende dalla sua giacca un pennarello e io lo osservo firmare un pezzo di carta dandoglielo alle ragazzine.
Poco dopo loro si allontanano saltellando felici e io sorrido.
"Loro sono la parte migliore di tutto, sai? Ti fanno sentire amato, ti donano tutto il loro affetto, anche se non te lo meriti..." mi dice io lo osservo. Siamo vicini. I nostri occhi si incontrano e sento la mano di Jay avvicinarsi alla mia.
Non appena ci tocchiamo rimango senza fiato. È come prendere una scossa. Il mio petto inizia ad alzarsi e abbassarsi più velocemente. Osservo i suoi occhi, il viso definito, la barba e i suoi piercing. Il mio sguardo non può che ricadere sulle sue labbra.
Se l'altra notte l'ho rifiutato, ora non riesco. Vorrei che mi baciasse. Questo Jay. Voglio che mi baci.
La sua mano risale sul mio braccio finché non si posa sulla mia guancia. Chiudo gli occhi beandomi del suo tocco. Sento i calli sulle sue dita, provocati dalla chitarra, passare sulla mia pelle liscia. Sento un fremito nel basso ventre. Mi avvicino finché il mio petto non tocca il suo.
Jay abbassa il viso verso di me, verso le mie labbra.
È in quel momento che un flash mi acceca.
Entrambi ci voltiamo di scatto alla nostra destra e lo vediamo.
Un altro flash. Nascosto dietro un cespuglio li vedo subito. Paparazzi.
Si accorgono che li abbiamo notati, così escono allo scoperto avvicinandosi velocemente a noi.
"Jay! Jay dei Bad Chromes! Lei è la tua nuova fiamma!" Iniziano ad urlare.
Jay si volta verso di me. Tira su il mio cappuccio e poi mi prende per mano e inizia a correre.
Sto al suo passo sentendo i paparazzi che ci seguono. Vedo i flash anche se sono dietro di noi. Il nostro passaggio non fa che attirare altri sguardi. E molte persone, soprattutto ragazze riconoscono Jay. In pochi secondi un gruppo consistente di persone ci sta inseguendo e io non so come comportarmi.
Mi viene quasi da ridere. Ci stavamo comportando come persone normali, stavamo per baciarci e ora stiamo correndo per seminare dei fans e dei paparazzi.
Jay si volta verso di me continuando a correre. Io rido e lui sorride.
"Dobbiamo seminarli Melody!" mi dice e io annuisco. Corriamo più veloce uscendo dal parco e immettendoci in strada.
"Scusate!" urlo alle persone con cui ci scontriamo. Correre sul marciapiede non è poi così semplice. Attraversiamo la strada facendo inchiodare della macchine. Sento Jay ridere e io non riesco a trattenermi.
Non so dove stiamo andando, ma per ora non li abbiamo ancora seminati.
"Di qua!" dice Jay voltandosi indietro. Mi tira in un vicolo e ci schiacciamo contro il muro. Ho la schiena appoggiata al muro freddo di un edificio e Jay è appoggiato al mio petto. Le sue mani sono appoggiate sul muro dietro la mia testa.
I nostri respiri sono accelerati e rimaniamo in silenzio finché non vediamo i paparazzi continuare a correre per strada senza vederci. Quando penso che siano andati, tiro un sospiro di sollievo.
"Se ne sono andati?" domando continuando a guardare la strada. Sento Jay annuire, così sposto lo sguardo verso di lui e mi accorgo di quanto siamo vicini ora. Ancora più di prima nel parco. Sono schiacciata, intrappolata tra il muro e lui. E non vorrei essere da nessun'altra parte.
Scoppio in una risata che contagia anche Jay.
"Scusami per tutto questo!" Mi dice ridendo.
Io scuoto la testa.
"È stato divertente dai!" dico e lui annuisce. Quando smettiamo entrambi di ridere guardo Jay negli occhi.
Solo in quell'istante mi accorgo come i nostri corpi si incastrino perfettamente tra di loro. Una sua mano si posa sul mio viso e io fremo. Sento il suo respiro caldo sulla mia pelle. Socchiudo gli occhi cercando di calmare il mio respiro che è accelerato nuovamente. Perché mi fa sentire così? Sono elettrizzata. Ecco ciò che provo.
È allora che sento il bisogno di colmare anche il minimo spazio che ci divide. Devo farlo.
Poso una mano sulla sua spalla e poi unisco le sue labbra con le mie.
Le mie labbra si adattano alle sue, alla loro forma, al loro calore. Sposto una mano e stringo in un pugno la t-shirt bianca sotto la sua giacca. Il corpo di Jay è solido contro il mio. Sento Jay emettere un respiro soffocato e poi prendere il controllo della mia bocca.
Mi stringo a lui beandomi della sue braccia che si spostano verso la parte bassa della mia schiena per rinchiuderla.
Sospiro prima di staccarmi leggermente per mordere il suo labbro inferiore. Finalmente sento il suo piercing freddo contro le mie labbra. È eccitante e non riesco a non immaginarmi la sua bocca su tutto il mio corpo.
Jay apre gli occhi sorpreso e poi posa una mano dietro la mia nuca e mi attira ancora di più a sé.
Ogni terminazione di me si attiva quando lui approfondisce il bacio. Non lo fermo. Non ci fermiamo finché non rimaniamo senza fiato.
Ci fissiamo per qualche secondo senza parole. So che entrambi abbiamo sentito ogni fremito, ogni brivido.
"Meglio andare..." mi dice sussurrando e io annuisco incapace di emettere una parola.
~~~~~~
Ciao!
Come va?
Avevo solo voglia di scrivere quindi sono finita qui in questo capitolo!
Spero vi piaccia!
In più volevo dirvi che il 30 GENNAIO uscirà il cartaceo di DROGATA DI TE! Spero sia una bella notizia anche per voi!
Grazie mille a tutti!
Sophia.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro