Heaven
«Papà! Porto Hayden dal pediatra, scotta.»dico prendendo la borsa.
«Fatti accompagnare da Jack.»
«Si è già offerto di farlo.»
Jackson entra in casa, prende il passeggino e lo porta fuori.
«Vieni piccolo, andiamo.»Hayden alza le braccia e io lo prendo.
Ha gli occhi lucidi e la fronte bollente.
Sto morendo di preoccupazione.
Do Hayden a Jackson che lo adagia nel passeggino.
«Heaven, devo dirti una cosa, prima che tu esca.»sorride mio padre.«Ascolta... lo so che un anno non è abbastanza ma...»
«Ma?»
«Hai pensato di dare una possibilità a quel povero ragazzo? Voglio dire da tutto se stesso per noi... sopratutto per te. Insomma ti conosce meglio di chiunque altro...»
Rimango interdetta.
«Papà... stai parlando seriamente?»
«Sto dicendo che potresti dimenticare... "come si chiama"... e...»
«Papà... Jackson e io siamo come fratelli. Io non sono innamorata e neanche lui.»
«C'è differenza, Jackson ha fatto tutto per te, nessuno l'avrebbe fatto, e ti dirò di più: è l'amore che lo ha guidato. Non come il padre di mio nipote, il suo non è amore, altrimenti ti avrebbe cercata, avrebbe fatto di tutto per te, lo vedi? C'è Jackson qui con te, non "come si chiama". Non dirmi che sei ancora innamorata di lui! Per favore!»
«Riposati.»mormoro prima di uscire.
Forse ha ragione?
Alfie non mi ha mai amata... altrimenti mi avrebbe cercata, sarebbe corso da me.
«Jackson, tu mi ami?»chiedo mentre stiamo attraversando la strada.
Lui scoppia a ridere.
«Heaven, perché questa domanda?»
«Beh...»sono imbarazzata.
«Ti amo, come un fratello ama una sorella»spiega.
«Mio padre si fa strane idee...»rido.
«Lo so, ieri sera mi ha detto che non ci sarebbe stato bisogno di farti la proposta...tanto sembriamo già sposati!»sorride.
«Oh mio Dio... scusalo!»rido.«Ti assicuro che gliel'ho detto... ma lui crede che il padre di Hayden avrebbe dovuto cercarmi...»
«Non puoi mai davvero sapere cosa succede nel cuore di qualcuno...»
«Io gliel'ho spezzato... e la cosa peggiore è che ha ricambiato.»
«Per come la vedo io... Tu te la stai cavando benissimo.»
«Solo grazie a te»lo abbraccio.
«Figurati!»
Arriviamo dal pediatra il quale ci fa accomodare.
«Allora cos'ha questo principino?»chiede sorridendo il Dr Tully.
«Scotta e non mangia quasi nulla, credo abbia la febbre.»
Il dottore prende in braccio Hayden, lo fa sedere sulla sua scrivania, gli controlla la gola.
«Decisamente febbre con tracheite.»
«È così piccolo, può assumere farmaci?»chiedo preoccupata.
«Certo che sì, ovviamente in quantità ridotte, ora gli prescrivo tutto.»risponde.
Guardo il visino di Hayden, è così triste.
«Dica al suo fidanzato di andare in farmacia il prima possibile.»
«Lui è solo un amico.»rispondo.
«Il papà dov'è?»chiede.«Non per essere invadente.»
«Hayden ha solo me, comunque grazie.»dico prendendo la ricetta.
Esco da quello studio con una fitta al petto.
Inizio a piangere a dirotto.
«Mamma...»mormora Hayden.
«È tutto okay, amore.»sorrido debolmente.
Mi manca Alfie, e devo smetterla di negare che lo amo ancora, e che vorrei tanto che fosse qui ad aiutarmi.

Bonny
-Un anno prima-
Corro più che posso in ospedale.
«Kit!»urlo appena lo vedo.
«Si è svegliato!»sorride.«Alfie si è svegliato.»
Entro nella stanza.
«Ciao Bonny.»mormora il mio amico.
«Grazie a Dio!»sospiro abbracciandolo.
«Piano... sono ancora indolenzito.»ride debolmente.
«Ci hai fatto stare in pensiero! Mio Dio!»dico commuovendomi.
«Stavo andando da lei...»sospira.«Ero disposto ad abbandonare tutto, volevo andare da lei... Capisci Bonny?»
Annuisco sedendomi accanto a lui.
«E adesso non so neanche se potrò camminare... dopo l'incidente la le mie gambe si sono lesionate troppo.»
«Andrà tutto bene.»
«Credi sia stupido? Voler rincorrere una persona? L'ho trattata malissimo l'ultima volta... l'ho fatto per il suo bene. Mio Dio, mi sono innamorato di una ragazza di diciassette anni...»singhiozza.
«Heaven ha lasciato un segno indelebile in ognuno di noi.»
«Non ti viene voglia di andare da lei?»
Abbasso lo sguardo.
«Non senti il bisogno di cercare la tua migliore amica?»
«Credi che non l'abbia chiamata? Credi che non abbia pensato per un secondo di lasciare tutti e tutto e correre da lei per una parola di conforto? Per sapere come sta, per vederla?! Sono successe troppe cose, Alfie. La mia vita sta andando in frantumi.»
«Anche la mia.»sospira lui.