Durante la nostra vita cerchiamo sempre la persona giusta, la persona con cui trascorrere la nostra vita, ma in realtà è sempre lei a trovare noi.

Stavo andando a scuola per il solito vicolo che prendo da tre anni, quando ad un tratto...
<<AHIA!>>
Una ragazza si scontrò contro di me e appena rialzai gli occhi, me la ritrovai davanti. Era Aurora, sempre con il suo solito sguardo arrabbiato. Probabilmente non mi aveva ancora perdonato.
<<GUARDA DOVE VAI! MI RALLENTI, SONO IN RITARDO.>> Rispose urlando.
<<Guarda che in realtà sei stata tu a venirmi contro.>> Risposi freddo come al solito, ma aveva ragione, eravamo davvero in ritardo.
Aurora incominció a correre rapidamente, non credevo fosse così veloce. Corsi dietro di lei per arrivare alla fermata del pullman. Riuscimmo ad arrivare perfettamente in orario con l'arrivo del pullman, ma appena entrati, notammo una cosa orribile, almeno per noi. Gli unici due posti liberi erano l'uno accanto all'altro. Aurora mi spinse e si sedette prima di me, io rimasi in piedi di fianco a lei, ma dopo un paio di fermate fece una cosa che da parte sua non mi sarei mai aspettato.
<<Siediti su.>> Disse con un tono freddo e superficiale.
Io non risposi, riuscì solo a fare una piccola smorfia compiaciuta prima di sedermi accanto a lei. Non parlammo per tutto il viaggio.
Arrivammo a scuola ed entrammo in classe insieme, Jim era già arrivato e a vedermi entrare in compagnia di aurora non potè far altro di guardarmi in malo modo. Appena mi sedetti al mio posto Jim mi diede una strattonata.
<<Ehi! Credevo di aver capito che Aurora non ti piacesse! E poi perché ieri sei andato via all'improvviso!>> Disse arrabbiato.
<<Ci siamo incontrati a caso per strada, non provo nulla per lei. E poi ieri sono andato via perché dovevo fare la spesa.>> Risposi evasivo.
Jim fece una smorfia e mi diede una pacca sulla spalla.
Passarono le ore e arrivò la lezione che più odiavo, la lezione di musica. Non odio le lezioni di teoria, in quelle sono molto bravo, le note fanno parte di me, ma il vero problema è quando devo suonare. In classe nell'ora di musica venivano fatti portare degli strumenti: un piano, delle chitarre, dei flauti dei violini. Eravamo una scuola molto accessoriata da questo punto di vista. Ho sempre evitato le lezioni pratiche e per fortuna, grazie al mio voto in teoria, posso permettermelo. Arrivò il turno di Aurora, ero curioso di sapere quale strumento avesse provato a suonare, ma invece fece qualcosa di strano. Si mise di fianco al pianoforte e iniziò a cantare, aveva la voce di un angelo, una voce davvero meravigliosa, ero seriamente stupito. In quel momento, era come se non ci fosse nient'altro se non io e lei che cantava...in quel momento il mondo, la mia prospettiva cambiò...iniziai a vedere il mondo in maniera più luminosa...più dettagliata...ero felice?