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Shiori p.o.v.
La mattina successiva mi sveglia fra le braccia di Suga,ciò mi fece sorridere, erano tanti anni che non dormivo bene.
Poco dopo sentii delle braccia forti cingermi la vita, fra i nostri corpi non c'era più distanza.
Guardai l'orologio,erano solo le cinque del mattino.
Chiusi gli occhi e piombai nel mondo dei sogni.
Mi svegliai a causa della calda voce di Suga che mi sussurrava nell'orecchio qualcosa che mi fece venire la pelle d'oca.
Suga:
Ti amo Shii-chan.
Il mio cuore batteva all'impazzata e il mio stomaco sembrava invaso da una mandria di bufali inferociti.
Aprii lentamente gli occhi e vidi un leggero rossore sulle pallide guance di Suga.
Io sorrisi e permisi alle nostre labbra di incontrarsi.
I suoi capelli corvino e gli occhi pece risaltavano sulla sua pelle candida,persino l'abbigliamento totalmente nero.
Aveva un aspetto minaccioso per chi non lo conosceva ma la realtà era che aveva un cuore d'oro.
Io istintivamente gli accarezzai i capelli e Suga mi prese le mai e le porto alle labbra.
Un dolce brivido percorse la mia schiena e sentii le mie guance avampare e vidi un sorriso dipingersi sul volto di Suga.
Io mi vestii,indossai dei pantaloncini corti,neri,delle supra nere e una felpa vans del medesimo colore.
Avevo legato i capelli in una coda alta di cavallo,avevo preso la custodia del mio violino ed ero uscito dalla stanza mentre Suga faceva i quotidiani controlli.
Io mi sedetti in biblioteca e poco dopo vidi arrivare Sakuma aveva un'espressione incuriosita.
Era cresciuta in questi cinque anni,i capelli non erano cambiati, indossava un vestito rosso zebrato e delle décolleté del medesimo colore con il cinturino.
Sakuma:
Chi sei?
Io:
Sakuma-chan,non mi riconosci?
Sakuma:
Mi dispiace,non credo di averlo mai vista...
Io:
Shiori,sono,Shiori.
Sakuma:
Shiori one-san!
Disse la ragazza abbracciandomi abbastanza energicamente, quasi troppo.
Sakuma:
Aspetta ma-
Io:
Tranquilla Sakuma-chan.
Dissi sorridendo,la ragazza sorrise e si sedette al mio fianco, parlammo per circa una decina di minuti e poi mi raggiunse Suga.
Io:
Mi spiace Sakuma ma ora devo andare.
Dissi seguendo il ragazzo che aveva un'espressione turbata.
Prima di varcare la barriera Suga mi diede un ciondolo con una pietra protettiva e sguainò la sua spada blu scintillante, io feci un respiro profondo e controllai che il mio violino fosse in perfette condizioni.
Entrammo nella foresta e una una leggera pioggerellina iniziò a cadere,io e Suga ci mettemmo il cappuccio ed iniziammo a correre fino ad arrivare al centro della foresta infestata,tutti i bambini erano arrivati,io presi il mio violino e iniziai a suonare,lentamente tutti i bambini si calmarono e vennero avvolti da una luce azzurra,la voce dei loro cari ormai defunti li chiamavano ed ecco che la foresta era ormai sgombra dalle tormentate anime di quei poveri bambini che la Kotlri Obake aveva preso cercando il suo vero bambino.
Io crollai a terra,per riuscire a placare gli spiriti dei bambini ero stata costretta ad elevata e continua concentrazione, Suga si abbassò alla mia altezza e mi baciò sostenendo la mia testa e conficcando bel terreno la sua spada.
Quando ci staccammo avevo gli occhi lucidi.
Suga:
Ora è tutto finito Shii-chan.
Io sorrisi e iniziai a piangere come una bambina,mi sentii mancare il terreno sotto ai piedi,mi aveva preso in braccio.
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