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7. He knows?


Il mistero ci avvolge, ci permea, ci coinvolge.

Occorre lasciarsi portare.

𝓘𝓻𝓲𝓼🥀


Ero appena arrivata a casa visto che ero andata a fare shopping con Grace perché quel pomeriggio, verso tardi, sarebbe tornata a casa, a New York.

Insieme a mia mamma e la mia migliore amica ci mettemmo a preparare dei biscotti natalizi fino a quando poi Grace sarebbe dovuta partire.

Quel momento arrivò in men che non si dica infatti la mia migliore amica si mise il giubbotto, prese la valigia e mi abbracciò fortissimo, cosa che ovviamente feci anche io.

Quei tre giorni insieme a lei mi avevano fatto ritornare, per un attimo, a quando abitavo a New York.

«Ci vediamo a Natale leoncina ok?» si rivolse verso di me Grace

«Ovviamente tartarughina» le risposi con un sorriso

«Ok, allora buona serata Marie e ciao leoncina» disse sull'orlo della porta mentre ricambiavamo il saluto.

Cercai di seguirla con lo sguardo fino a quando scomparve all'interno del taxi che era appena arrivato.

«Ah Iris, prima che mi scordi, ti volevo dire che il signor Fireson ci ha invitate a casa loro stasera perché Hallie avrebbe piacere di passare un po' di tempo con te. Va bene?» Iniziò a dire mia mamma appena rientrai in casa

«ok, va bene» risposi pregando che Jacob non fosse in casa.

«Ok perfetto, allora alle 19:30 devi essere pronta, io vado a fare la spesa adesso»

Salutai mia mamma e mi misi a guardare un film prima che arrivasse la tanto attesa serata a casa Fireson.

Quasi non mi resi conto che erano già le 19:15 quindi spensi la tv e andai in camera a prepararmi. Non avevo idea di cosa mettere.

Dopo diversi minuti a fissare il mio armadio decisi di mettermi una maglietta e un maglione bianchi, dei pantaloni in pelle neri e un giubbotto lungo beige e appena mia mamma arrivò e si preparò uscimmo di casa.

«Ma buonasera! Entrate! Come siete eleganti, non ce n'era bisogno» ci accolse la signora Fireson

«Grazie mille Lola, ci teniamo a fare bella figura» rispose mia mamma mentre io rimasi zitta a cercare di sbirciare dentro casa.

«Hallie è in camera sua a fare i compiti, le avevo detto di farli prima così poteva giocare con te ma niente da fare. Testarda come il fratello» riprese a dire la signora Lola, stavolta guardando solo me

«Oh stia tranquilla, mi farebbe piacere aiutarla» dissi mentre mi dirigevo già verso la sua stanza, non prima di salutare il signor Fireson ovviamente.

Mentre salivo le scale sentii dei passi venire verso di me, ma non potevano essere di Hallie perché erano troppo pesanti, come se fossero fatti da degli stivali.

Infatti dopo neanche cinque secondi mi ritrovai davanti Jacob che mi stava per arrivare addosso perché stava fissando il cellulare impaziente, forse di ricevere una chiamata o un messaggio.

«Gradirei che tu non mi venga addosso grazie.» dissi attirando la sua attenzione, infatti spostò i suoi occhi blu elettrico verso di me e come ogni volta mi squadrò dall'alto al basso

«e allora levati dal cazzo» rispose e continuò a scendere le scale con velocità. Aveva un giubbotto addosso quindi anche quella sera non sarebbe rimasto a casa.

Proseguii per la mia strada, lasciando perdere quel ragazzo misterioso, e arrivai finalmente davanti la stanza di Hallie e la vidi intenta a fare degli esercizi ma evidentemente con poco successo perché aveva le mani sulla testa.

«Toc Toc, è permesso o la principessa ha da fare?» attirai la sua attenzione sbattendo le nocche della mano sullo stipite della porta

«IRIS!» Disse e mi venne subito ad abbracciare, facendo cadere anche la matita con cui stava scrivendo

«cosa studi?» Le chiesi dopo che si mise di nuovo a sedere

«l'analisi grammaticale ma è impossibile!! Ci sono troppe cose da ricordare! Non la so fare» mi rispose sbattendo il piedino per terra

«No dai, si può fare, basta mantenere la calma e guardare il libro con tutti gli appunti, fammi vedere un po'»

Passammo circa mezz'ora a fare i compiti insieme e finalmente Hallie capì come si doveva fare.

«RAGAZZE VENITE» Urlò mia mamma, evidentemente stava iniziando la nostra serata a casa Fireson.


𝓙𝓪𝓬𝓸𝓫🕸

"Cazzo, è da mezz'ora che aspetto la chiamata di Tom, se non chiama significa che è andata male" dissi tra me e me, andando avanti e indietro per cercare di calmarmi.

*drin drin*

risposi subito alla chiamata di Tom

«Oh quindi? Dovevi chiamare 10 minuti fa» gli dissi

«Eh si ma non riuscivo a convincerlo però ce l'ho fatta, adesso siamo fuori. Puoi andare» mi confermò lui quindi chiusi la chiamata ed entrai senza fare troppo rumore.

Se non mi sbagliavo dovevano essere nel terzo cassetto del mobile quindi rovistai un po' ma non trovai niente. Diedi un'occhiata veloce negli altri cassetti ma nulla di nulla. Forse li aveva spostati visto quello che è successo l'altra volta.

Mentre stavo controllando l'ultimo cassetto sotto il computer però sentii dei passi venire verso l'entrata dell'ufficio quindi richiusi tutto e uscii velocemente dalla porta sul retro.

«Trovati?» mi chiese Tom quando ci eravamo allontanati abbastanza da lì

«No cazzo, li ha spostati»

«C'era da immaginarselo, ma adesso calmati. Li troveremo e capiremo dove si trova» mi disse Tom mentre mi aveva messo una mano sulla spalla.

Tom è il mio migliore amico e, fin da quando eravamo piccoli, mi è sempre stato affianco e supportato nonostante tutti i miei problemi. Quando fui adottato ci perdemmo di vista ma qualche anno dopo cercammo di rivederci e ricostruire la nostra amicizia nata in quell'orfanotrofio di Boston.

«Si ma più tempo passa, più c'è la possibilità che lui capisca le nostre intenzioni» Gli dissi io

«Rimaniamo lucidi. Dove potrebbe averli messi?» disse Tom pensieroso

«O a casa sua o in centrale» risposi io

«Mhh giusto ma è troppo rischioso entrare. In centrale ci saranno le telecamere in ogni angolo e in casa pure. L'unico modo potrebbe essere Margareth» propose

«si ma sai che con me non ci parla più, potresti provare a farti invitare a casa»

«Potrei ma lei non è scema Jacob»

«Lo so, devi essere convincente»

«Va bene, domani ci penso io. Te dovresti andare a casa, ti ricordo che hai ospiti» mi disse Tom con un sorrisino beffardo

«Si ma smettila di fare quella faccia e pensa a cosa poter fare per convincere Margareth»

«Va bene capo!» rispose mettendosi la mano sulla fronte come un soldato, risi e ci salutammo.

«Jacob» mi richiamò Tom quando io ero già abbastanza lontano

«Si?» dissi girandomi verso di lui

«Ce la faremo. Troveremo quel bastardo» mi disse e io annuii. Mi sentivo più sicuro insieme al mio migliore amico.

Arrivai davanti casa, entrai e mi presi tutte le occhiatacce dei miei genitori, uno sguardo sorpreso di Hallie e uno confuso della sirenetta.

«Lo so, avevo detto che sarei rimasto stasera ma ho avuto un'urgenza. Mi scusi signora Western» iniziai a parlare io

«Tranquillo caro, felice di conoscerti» mi rispose la signora Marie mentre mia mamma mi stava tirando le peggio maledizioni probabilmente, perché mi fece segno di andare di là con lei mentre mio padre continuava a scusarsi per me.

«Cosa stavi facendo? Ti sembra il momento per uscire così?! Abbiamo ospiti e per una volta gradirei che tu ci fossi» Iniziò a rimproverarmi mia mamma

«Dovevo vedermi con Tom per una cosa urgente. Mi sono già scusato, adesso posso unirmi alla cena o me ne vado di nuovo?» risposi in modo arrogante

«vai» rispose con fare deluso

L'unico posto vuoto, casualmente era tra Hallie e la sirenetta quindi mi sedetti e iniziai a mangiare il primo ma prima feci sfiorare la mia gamba con quella della ragazzina che si imbarazzò subito pestandomi il piede per farmi smettere. Trattenni una risata e mi chiesi come era possibile che fosse così ingenua.

«Allora Jacob, sei un ragazzo a cui piace uscire vedo eh?» Mi chiese la mamma della ragazzina

«si, preferisco stare all'aria aperta» risposi mentre Ariel stava maledicendo sua mamma perché mi stava parlando

«Oh wow! Anche io adoro molto stare in mezzo alla natura. Magari qualche giorno possiamo fare una passeggiata tutti insieme» rispose rivolgendosi a tutti quelli presenti a tavola

«Sicuro.» dissi io guardando la sirenetta e facendo un sorrisino beffardo.

La cena passò veloce tra chiacchiere e portate ma la signora Marie e sua figlia sarebbero rimaste ancora un po'.

Io me andai in camera ma venni seguito da mia sorella che intanto stava trascinando Iris dal braccio.

«Adesso giochiamo tutti insieme!» disse Hallie

«Ho da fare Hallie. Gioca con lei» risposi

«Uffa e dai!! Per una volta che sei qui di sera!» continuò a lamentarsi Hallie tirandomi la maglia per cercare di farmi andare in camera sua

«Basta Hallie. Ho detto che ho da fare» risposi con un tono forse troppo alto ed Hallie si chiuse in camera arrabbiata. La potevo capire ma non avevo voglia di giocare alle stupide Barbie. Avevo cose più importanti da fare.

«Hai da fare eh? Non so se ti rendi conto di quanto ti voglia bene quella bambina, probabilmente no visto come la tratti» mi rimproverò la ragazzina

«Io faccio quello che voglio. Non ho bisogno di una ragazzina che mi dica cosa è meglio o no»

«Qui non si parla di me, idiota. Si parla di tua sorella. La persona che ha bisogno di te prima di tutti, che considera il proprio fratello maggiore un eroe che può fare tutto. Lo capisci?» Aveva ragione ma non potevo dargliela vinta

«Si ma non sono il fratello che merita e non lo sarò mai»

«Lei merita un fratello che la ami e che farebbe di tutto pur di vederla felice. Tu non puoi farlo? Costa tanto?»

«Senti, mi hai stancato.» dissi mentre andai in camera e chiusi la porta o almeno così credevo di aver fatto.


𝓘𝓻𝓲𝓼🥀

Che idiota! Pensai appena se ne andò in camera.

Mentre stavo andando verso la camera di Hallie per farla divertire però lo sentii fare una chiamata così mi avvicinai alla sua porta ad ascoltare

Oi Tom, come sei messo? Hai già un piano per entrare in casa?

Questo fu quello che sentii perché dopo si accorse di aver lasciato la porta leggermente aperta e la chiuse.

Che piano? Dove doveva entrare? E poi chi era questo Tom?

La faccenda si stava facendo sempre più misteriosa e io di sicuro non sarei rimasta con le mani in mano.


🦋🌹

Angolo autrice:

Ed eccoci qui con il 7 capitolo! Qui si entra ufficialmente nel centro della storia che come avrete capito si fa più misteriosa.

Cosa devono trovare Tom e Jacob secondo voi?

Ci vediamo al prossimo capitolo! Grazie per stare leggendo la mia storia ❤

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