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4. How are you?

Quel gesto sottile chiamato Attenzione...

𝓘𝓻𝓲𝓼🥀


Venni svegliata dal freddo polare che entrava dalla finestra quindi mezza addormentata andai a chiuderla visto che la sera prima era rimasta a vasistas.
Ovviamente non riuscii più a riaddormentarmi quindi decisi di prendere un giubotto e uscire a vedere l'alba, ero fortunata perché da casa mia si poteva vedere quindi non dovevo andare molto lontano.

Dopo essermi lavata, uscii senza fare rumore per evitare di svegliare mamma.
Arrivai in cortile e mi misi seduta sulla neve, era la sensazione più bella che un essere umano potesse provare.
Nell'attesa, la bambina dentro di me decise di fare l'angelo sulla neve quindi mi sdraiai e inizia a muovere la braccia e le gambe su e giù.

«Iris!» Sentii una voce bisbigliata che mi chiamava da destra, mi girai e vidi Hallie.
«Ehy piccola, cosa ci fai qui fuori alle 6:30 del mattino?» Hallie scavalcò la staccionata e si sedette di fianco a me come se nulla fosse.
«Non avevo sonno, volevo andare da Jacob ma non c'è in camera sua quindi sono uscita un pò»
«va bene, stai qui con me a vedere l'alba?» Le proposi
«Siii!» rispose felice come se le avessi dato una barbie
«ehy, lo vuoi fare anche te l'angelo?» dissi indicando il mio sulla neve
«sisisisi!» rispose Hallie e si buttò sulla neve facendo l'angelo più carino di tutti.

Io mi ero seduta sulla neve ed Hallie si era poggiata con la testa sul mio petto e ci stavamo quasi per addormentare quando fummo spaventate da Jacob.
«Hallie cosa ci fai qui fuori? Entra dentro» disse senza degnarmi neanche di uno sguardo
«no! Voglio rimanere qui con Iris» rispose Hallie alzandosi in piedi e sbattendo il piedino per terra.
«Ah e così ti chiami Iris eh?» Già, adesso sapeva il mio nome. Sperai solo che non avrebbe fatto troppe battute sennò non sapevo quanto avrei potuto resistere prima di crollare.
«si bravo, hai le orecchie e senti, quindi?» risposi mentre Hallie decise di abbracciarmi senza staccarsi un attimo
«Come il fiore no?» no cazzo, non andare avanti.
«si...» Cercai il più possibile di stare calma e lucida.
«mh ok Ariel» per fortuna decise di fare il deficiente senza fare battute. Io non gli risposi neanche.
«Adesso vorrei mia sorella se permetti» Hallie non ne voleva sapere di staccarsi da me
«Vieni a prendertela perché non penso che abbia intenzione di staccarsi» gli dissi ma non pensavo lo facesse veramente, infatti anche lui, come sua sorella, scavalcò la staccionata e arrivò davanti a me

«Hallie dai» Iniziò a dire
«GNO!» continuò ad opporsi lei
«ok allora non ti lascio neanche un biscotto al cioccolato» si accovacciò per stare alla stessa altezza di sua sorella. Era cambiato totalmente. Non era il Jacob che avevo conosciuto io. Adesso davanti a me c'era un ragazzo innamorato perso della sorella, gentile e premuroso che aveva fatto a pezzi lo stronzo e menefreghista dell'altra sera. 
«Nooo i biscotti sono miei!» Hallie finalmente si staccò da me e solo allora Jacob la prese in braccio. Chissà perché non l'aveva fatto subito.
«Allora ti tocca venire dentro»
«uffi, va bene ma dopo vengo da Iris!» rispose la bimba.
«Dio si, dopo vieni da Ariel» rispose sorridendo
«Ti fa così schifo il nome Iris?» intervenni io
«Nah solo che preferisco Ariel o sennò se preferisci posso chiamarti fiorellino» disse con il suo solito sarcasmo
«no no Ariel va benissimo»
«bene» si diresse insieme ad Hallie alla porta di casa loro.
Ero venuta fuori per vedere l'alba e alla fine l'unica cosa che non avevo visto era stata proprio l'alba quindi rientrai in casa e vidi mia mamma già alzata.

«Ma buongiorno, cosa ci fai già in piedi?» Le chiesi
«Dovevo andare in bagno, invece te cosa ci facevi fuori?»
«Ero uscita per vedere l'alba visto che non riuscivo più a riaddormentarmi»
«va bene, adesso faccio il latte e dopo andiamo a prendere l'albero eh??» ecco perché amavo mia mamma
«Ovvio!» ma poi ripensai ad Hallie che voleva stare con me, magari avrei potuto portarla con noi.
«Mamma adesso che ci penso prima ho visto Hallie fuori, la figlia dei signori Fireson, che voleva stare un po' con me quindi stavo pensando che potrebbe venire con noi a scegliere l'albero se i suoi genitori sono d'accordo» proposi
«Oh si! Per me non c'è nessun problema, quella bambina è uno spettacolo e poi mi fa piacere se ti trovi bene con i vicini» si, tutti tranne uno ma questo non le lo dissi.
«Va bene allora vado a chiederglielo» dissi dirigendomi verso la porta.
Una volta arrivata davanti all'imponente villa suonai il campanello e mi aprì Jacob.
La fortuna non è proprio dalla mia parte eh.

«Ciao, avevo pensat-» Iniziai a dire ma venni interrotta
«wow perché tu pensi?»
«Ma vaffanculo, si penso e anche molto più di te»
«uhh Ariel è aggressiva» eccolo di nuovo con sto nome
«Si si, comunque se mi fai parlare bene sennò entro a parlare con i tuoi genitori» lasciai perdere i suoi ennesimi battibecchi
«Non ci sono, sono andati via 5 minuti fa» rispose
«Ah, allora niente»
«No no adesso parli»
«Visto che Hallie voleva stare un po' con me avevo pensato che poteva venire con me e mia mamma al vivaio visto che dobbiamo prendere l'albero. Ma se non ci sono i vostri genitori no, non voglio mettermi nei casini.»
«Deve decidere Hallie, non i genitori» mi rispose
«si ma se succede qualcosa io non gli ho avvisati ed Hallie è piccola»
«Li avviso io» disse con un'espressione seria.
«Va bene» provai a dargli fiducia per una volta
«Vado a chiamarla, te cerca di non rompere nulla»
«Ah ah ah divertente» e mi fece il dito medio 

«IRISSS!» Ecco la piccola peste che mi saltava in braccio
«Ehy principessa, pronta per scegliere l'albero?» le chiesi
«SIIII! Ma Jacob può venire con noi?» cambiò espressione in due secondi
«non lo so, non pe-»
«No, ho da fare» rispose interrompendomi di nuovo, se lo faceva un'altra volta gli avrei tirato uno schiaffo, poco ma sicuro.
«Va bene...» Hallie abbassò la testa mentre Jacob stava già rientrando in casa
«Dai piccola, non ci pensare, ci divertiremo lo stesso!» Provai a consolarla ma non servì più di tanto visto che aveva già un sorriso stampato in faccia. Non sapevo come facesse.
«Andiamo!» mi prese la mano e uscimmo dal cortile di casa sua.

***

Arrivammo al vivaio e sia io che Hallie ci catapultammo subito verso il reparto con gli alberi di Natale. Era stracolmo di alberi e piante.

Dopo diversi minuti a girare come delle trottole per trovare l'albero perfetto con tutte le raccomandazioni di mia mamma e qualche volta anche qualche urla finalmente lo trovammo.
Era magnifico. Era alto un po' meno del nostro soffitto quindi ci sarebbe stato perfettamente, molto verde e soprattutto ottimo per riempirlo di palline e lucine.
Una volta caricato l'albero sulla macchina che avevamo preso a noleggio, ci dirigemmo verso casa.

«Signora Western, potrei fare l'albero con voi perfavore?» Eravamo appena arrivati nel vialetto davanti casa e chiese Hallie se mia mamma era d'accordo.
«Ma certo tesoro!» Il viso di Hallie si illuminò
«Sii grazie mille!»
Entrammo in casa e la prima cosa che facemmo fu posizionare l'albero nella posizione perfetta, cioè di fronte al camino.

Passammo un paio di ore a decorare tutto l'albero perché sia io che Hallie eravamo indecise su che palline mettere e dove metterle. Classica cosa di ogni Natale.
«Che bello!» Disse la piccola peste che era piena di brillantini in faccia, sembrava anche lei una pallina.
«Già! È venuto proprio bene!» risposi io e mia mamma fu d'accordo con noi.
«Ehy Hallie, tesoro, si è fatto tardi, non dovresti tornare a casa?» intervenne mia mamma, in effetti aveva ragione
«Ma in casa non c'è nessuno, non mi piace stare da sola» rispose
«Tuo fratello?» chiesi io, pensavo che fosse tornato
«Penso che non ci sia» rispose Hallie ma appena smise di parlare suonò il campanello, andai io ad aprire anche se ero in condizioni pessime, con un maglione di Natale tutto stropicciato e pieno di brillantini.
«Oh ciao signora Fireson» a suonare era stata la mamma di Hallie che sembrava preoccupata
«Ciao cara, non è che percaso hai visto Hallie? Perché a casa non c'è e Jacob non risponde» non ci credo, non gliel'aveva detto.
«Si è qui con noi a fare l'albero, avevo detto a Jacob di avvertirvi ma a quanto pare non l'ha fatto»
«Ah grazie al cielo» rispose la signora Lola tirando un sospiro di sollievo mentre intravidi Hallie che stava venendo verso di noi
«MAMMAAA!» Urlò appena la vide
«Tesoro! Ti sei divertita?» La signora Lola fece finta di niente perché non voleva far preoccupare sua figlia e la prese in braccio.
«Si molto! Stare con Iris è fantastico!» rispose con un sorriso enorme
«Anche stare con te è fantastico piccola barbie» risposi io con un sorriso sincero. Hallie stava diventando un po' come la mia sorellina che ho sempre desiderato ma mai avuto e questo mi rendeva felice
«Mi fa piacere che andiate d'accordo! Però noi adesso dobbiamo andare perché Hallie deve fare i compiti vero?» Disse sua mamma guardando Hallie
«uffii, i compiti sono noiosi» già, aveva proprio ragione
«Dai tesoro, andiamo. Ciao Iris e grazie per averla tenuta, le fa bene un po' di compagnia» disse la signora Lola andandosene mentre io ricambiavo il saluto con la mano.

Rientrai in casa e vidi mia mamma intenta a sistemare tutto il casino che avevamo lasciato per terra e sul tavolo quindi decisi di aiutarla.
«Chi era?» mi chiese
«La signora Lola, è venuta a prendere Hallie»
«oh bene, mi fa piacere che te e Hallie abbiate un rapporto così bello» continuò a dire
«già, anche se la conosco da poco mi fa piacere passare del tempo con lei»
«Ne sono felice, adesso però puliamo» disse perché sia io che lei ci eravamo fermate mentre i brillantini e i festoni erano ancora tutti lì per terra.

Una volta finito di pulire, andai un po' in camera per sistemare i quaderni perché il giorno successivo sarebbe stato lunedì e io avrei iniziato la scuola fino al 21 dicembre.
Avevo un ansia assurda, avevo paura che gli altri non mi accettassero, che mi prendessero in giro o che mi escludessero come era successo in passato ma cercai di essere positiva perché dopo tutto avrei anche incontrato persone gentili no?
Presi due quaderni, uno a righe e l'altro a quadretti, un astuccio e il diario e li misi nello zaino blu scuro.
Il resto del pomeriggio lo passai a messaggiare con Grace parlando di qualche gossip e a disegnare, per lo più pianeti e stelle.

Senza rendermene conto notai che erano già le 20 e mia madre mi stava chiamando per cenare quindi scesi giù.
Cenammo molto velocemente perché mia mamma dopo doveva andare a comprare alcune cose che mancavano a casa infatti uscì subito salutandomi.
Io dopo aver lavato i piatti decisi di uscire in cortile per guardare un po' il cielo. Avevo ansia per domani e mi serviva staccare la testa per un attimo.

Mi sdraiai sul prato a guardare quelle poche stelle che si vedevano. Riuscii a vedere il Grande Carro e nella mia faccia si formò un grande sorriso. Lo spazio mi faceva bene.
Dopo circa 10 minuti mi alzai e vidi Jacob fuori da casa sua così non riuscii a starmene zitta perché non aveva mantenuto la promessa.

«Non avevi detto che li avvisavi te i tuoi genitori per Hallie? È arrivata tua mamma a casa nostra preoccupata» attirai la sua attenzione, lui si girò un po' verso di me ma vidi che aveva un livido sullo zigomo. Appena si accorse che lo avevo visto girò la testa senza dire niente e andò verso la porta di casa.
«No ehy aspetta! Cosa hai fatto?» Stavolta fui io che scavalcai la staccionata per andare da Jacob che cercava in tutti i modi di evitarmi
«Non vorrai mica farti vedere dai tuoi e da tua sorella così no?» continuai a dire io e stavolta lui girò lo sguardo verso di me e io notai che aveva anche un piccolo taglietto sul labbro inferiore
«Vattene, non ti deve interessare cosa faccio o dico io. Mettitelo in testa» disse
«Scusa se mi preoccupo per te anche quando dovrei essere arrabbiata» risposi
«Avevo il telefono scarico e non sono riuscito ad avvertirli»
«ok ok tanto me lo aspettavo, cosa hai fatto?» dissi indicando il livido
«Sono caduto»
»sisi certo, e io sono Dante Alighieri»
«Senti, cosa vuoi da me? Ti ho detto di andartene»
«Come stai?» Gli chiesi
«Mh?» Mi guardò sorpreso
«Ho detto, come stai?»
«Mi stai prendendo in giro?»
«No, visto che non vuoi essere aiutato ti chiedo come stai, a volte abbiamo bisogno di rispondere a questa domanda sinceramente» mi guardò ancora più sorpreso
«Io non ne ho bisogno allora» rispose e andò sul retro della casa lasciandomi lì da sola.

Ci sarei riuscita a conoscere il Jacob senza maschere? E soprattutto perché mi interessava così tanto?


🦋🌹

Angolo autrice 

Ecco il quarto capitolo!

È piuttosto di passaggio ma si possono capire un po' di cose in più.
Spero vi piaccia
Byeee

~Dalla vostra pazza di quartiere 🤌🏻💫

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