💫 13. @AnyaDoyle65 💫
-Ti aspettavi di raggiungere questo risultato?
In realtà no. Tendo a essere molto pessimista di natura, motivo per cui preferisco pensare già in partenza di non potercela fare, e gioire come mai prima d'ora a obiettivo miracolosamente raggiunto. Lo so che è sbagliato, e che forse farei meglio a mutare questo mio atteggiamento e acquisire più fiducia in me stessa, ma che ci posso fare!
-Hai vinto nella categoria "Vampiri", ma preferisci scrivere solo ed esclusivamente su questo genere letterario? Perché?
Ho sempre idee diverse quasi ogni giorno, una di quelle prevede già un'altra storia a sfondo più orrorifico e stavolta con una strega al posto di vampiri e detective. Ecco, credo proprio che il mio futuro da scribacchina in erba mi stia già chiamando verso nuovi orizzonti narrativi. Amo l'horror come pure l'investigazione, e penso che entrambi potrebbero offrirmi vari spunti per lanciarmi anche oltre il genere vampiresco. In caso contrario, potrebbe pure nascerne un bel mix tra canini affilati, serial killer da manuale e un detective espertissimo in materia capace di star dietro a tutto questo senza farsi internare xD No, non sto parlando de "Gli investigavamp", o forse sì... Indubbiamente il fascino immortale dei vampiri non vuol lasciarmi in pace!
-Qual è il personaggio di questa storia in cui ti ritrovi maggiormente?
Il personaggio in cui riesco senza dubbio a ritrovarmi è Enya, curiosa, simpatica, amante degli animali e a tratti malinconica. Cerca sempre di far rinsavire Lawrence Holmes e spostare la sua attenzione da ogni sua più discutibile idea investigativa, che un ragazzino di soli quindici anni possa mai tentare di concepire con scarso successo in un mondo di marcio e malvagità, dimostrandogli dunque spesso di possedere un briciolo di maturità in più. Ciononostante, la fanciulla sa anche cedere all'attrazione che ne deriva inevitabilmente decidendo comunque di seguire il suo amico e accontentarlo in certe bislacche conclusioni. Lo ammetto, il fascino di ciò che fa mistero è anche per me un richiamo come il miele fa con Winny the Pooh.
-Quando scrivi una qualsiasi storia, ti ispiri a qualcosa o a qualcuno?
Di solito no, le idee arrivano così di punto in bianco magari ascoltando della musica, com'è d'altronde successo con "Gli investigavamp". Nel particolare però devo ammettere la presenza di personaggi nati proprio grazie a qualcuno, come il piccolo topolino di Enya che prende spunto dal mio criceto Cioppy, un batuffolo di tenerezza e golosità che è venuto a mancare pochi anni fa. L'aggiunta dell'animale non era programmato sin dall'inizio, l'idea mi è giunta dopo mentre guardavo alcune foto del mio scricciolo bianco e col musino rosa. Lawrence Holmes, invece, com'è facile intuire, non è altro che una "copia" un po' sbiadita del mitico Sherlock Holmes, personaggio che amo tantissimo e a cui non finirò mai di dire grazie per avermi fatto sbarcare in questo mondo d'inchiostro e parole.
-Se dovessi dare un consiglio, a uno scrittore in erba, quale sarebbe?
Non sono molto pratica per dare consigli, non sentendomi io stessa una scrittrice vera e propria. L'unico suggerimento che avrei voluto, tempo fa e magari per altro, sentirmi dire è questo: fa' ciò che ti fa stare bene senza temere i giudizi altrui perché le soddisfazioni arriveranno quando meno te lo aspetti. Scrivi quanto ti pare senza fermarti, accetta critiche costruttive da chi di esperienza ce ne ha un pochino di più, non abbatterti per una virgola corretta, perché tutto ciò che ti verrà "rimproverato" servirà a mo' di tesoro per migliorarti ancora e ancora.
-Per te, scrivere cosa vuol dire?
Dunque, vediamo... Scrivere per me non è mai stato così bello e soddisfacente come adesso. Premetto di non aver mai scritto più di due righe con voglia o convinzione alcuna durante gli anni della scuola. Ho sempre visto la scrittura come un qualcosa di forzato, inutile e noioso. Non ho mai amato seguire una traccia già predisposta, motivo per cui credo di essere rimasta meravigliosamente affascinata nel momento in cui mi sono sentita realmente libera di mettere giù quel che volevo. Ecco cos'è per me la scrittura, libertà. Libertà di seguire i miei tempi a seconda se io venga ispirata o meno, libertà di comporre quante più parole io mi senta di scrivere e infine, libertà di crearmi dei mondi tutti miei dentro cui immedesimarmi senza alcun timore di sentirmi derisa.
-Quando scrivi, preferisci utilizzare il computer, il telefono o la cara vecchia carta? E perché?
La carta la preferisco sempre per via della comodità che offre soprattutto nel momento in cui non mi va di starmene minuti interi davanti al computer, china sulla sedia, magari a fissare lo schermo per mancanza di ispirazione. Mi piace molto appuntarmi una prima stesura su agende (ne ho tante xD), standomene più comodamente a letto, specie di sera. Dopodiché, una volta riempite varie pagine, mi risulta inevitabile spostarmi al pc e ricopiare il tutto in bella copia (la tecnologia è un ausilio in più e su questo non c'è da discutere). Cellulari o tablet li trovo scomodi da maneggiare durante la scrittura, oltre che terribilmente di intralcio alla concentrazione.
-Ora voglio che tu ci ponga cinque domande riguardo alla sinossi della tua storia. Richiesta ambigua, me ne rendo conto, ma è la peculiarità del servizio interviste che abbiamo appena inaugurato con voi vincitori!
Ecco a voi le 5 domande, che ho deciso di porre così:
Salve a te, carissimo lettore che hai permesso al mio mondo di continuare a vivere tra le pagine di questo racconto. A te i miei più sentiti ringraziamenti. Sono Enya (o almeno così è solito soprannominarmi un certo strambo violinista dalla rima facile) e mi figuro rimanendo attentamente in ombra per prendere il posto della mia affezionata creatrice e porti alcuni quesiti riguardanti gli albori della vicenda che mi ha resa onorata protagonista.
1. Le tenebre calarono quella notte su Londra mentre l'alone di nebbia sospesa celava al di là del suo velo misteri e indecenze di ogni tipo. La luna alta in cielo non fermava tuttavia la mia pallida e sveglia figura, perché a quell'ora tarda mi ritrovai a passeggiare serenamente come una qualsiasi damigella avrebbe fatto di mattina alla luce calda e scottante del sole. A questo proposito, cosa brandivo al di sopra della mia testa quasi per farmi schermo della luce fredda e argentata della luna?
2. Nel momento in cui la mia premurosa inventrice e scribacchina umana scrive "...un ragazzo dal pallore cadaverico pensava a decantare le eroiche gesta di un tal detective con la pipa" a quale detective di quel tempo vuol fare riferimento?
3. Lawrence Holmes, bislacco ragazzo dagli interessi alquanto... singolari (e non mi riferisco di certo ai suoi particolari gusti culinari), espone una certa credenza personale circa il più capace investigatore acclamato dalla stampa di tutta l'Inghilterra. Di cosa si tratta esattamente?
4. Chi avrà letto con minuziosa attenzione ai particolari la parte del mio primissimo incontro con lo strampalato vampiro Holmes, ricorderà un dettaglio dell'aspetto fisico di quest'ultimo che pare essere riuscito a coinvolgere più di tutti gli altri il mio interesse. Ti concedo un aiutino, e con questo vorrei in cambio indurre a toglierti dalla mente ogni qualsivoglia pensierino sconveniente riguardante me e il vampirello dalle corde di violino un po' troppo gracchianti rispetto ai miei gusti musicali altamente raffinati e di gran lunga più intonati. Ecco l'indizio: trattasi di qualcosa atto a captare particolari, sebbene pure all'apparenza insignificanti. Con ciò non ho ancora finito, motivo per cui ti chiedo di indicarmi l'esatto colore di tal particolare.
5. Infine, e non di minore importanza, ecco a te un'ultima domanda che ti pongo in base a certe "illuminate" deduzioni tipiche del mio amico Lawrence Holmes. Quale animale si ipotizza abbia la sottoscritta ospitato sulla sua testa solo qualche istante prima di uscire di casa per la solita passeggiata notturna? ... Per l'amor del cielo, Lawrence! Attento a non calpestare l'adorato basilico di mia madre! ... Ehm, scusate ma devo proprio correre a salvare il mio compagno di mistero dalle grinfie della pacata e quasi sempre composta signora Atkins. Perdonate questa mia inappropriata disgressione... Ops! Penso che la piccola disattenzione di Lawrence vi abbia involontariamente concesso un ulteriore indizio! Vi saluto, miei cari lettori, e spero di ritrovarvi prestissimo nel mio buio e nebbioso mondo londinese!
-È stato un piacere intervistarti e ancora sentiti complimenti per la tua storia.
Grazie mille a voi ^^
-scialla38
-⭐️THE STARS TEAM⭐️
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