- Ehi! Pronta per l'intervista?
Sì, mi stavo tenendo pronta.

- Perfetto, e complimenti ancora per la vittoria. Ti aspettavi di raggiungere questo risultato?
Grazie mille. Sinceramente non me lo aspettavo, è stata una bella sorpresa e mi ha reso soddisfatta del mio lavoro.

- La tua opera è una storia d'amore, ma preferisci scrivere solo ed esclusivamente su questo genere letterario?
Diciamo che le storie d'amore le sento più affini alle mie capacità. Tempo fa ho partecipato a un concorso in cui ho dovuto scrivere delle mini-storie di ogni genere diverso e mi è piaciuto molto cimentarmi in altri generi. Ma ho scoperto che la mia vocazione sono i romantic suspense. Deve esserci una giusta dose di mistero e romanticismo.

- Qual è il personaggio in "Come Calamite", in cui ti ritrovi maggiormente?
Chiara, ogni personaggio che ho creato è un alter ego delle persone che frequento e Chiara è il mio. Ci differenziamo in pochissime cose.

- Quando scrivi una qualsiasi storia, ti ispiri a qualcosa o a qualcuno?
Dipende, ma spesso l'ispirazione viene sempre da fonti esterne: un episodio che ho vissuto, una persona che conosco, un film, una canzone...

- Capisco. So che è una domanda banale, ma a questo punto mi viene naturale chiederti: per te, scrivere cosa vuol dire?
Non è affatto una domanda banale, anzi è difficile rispondere così a bruciapelo, ma ci provo. Scrivere è un momento particolare della giornata in cui mi rilasso e mi dedico alla mia passione. Scrivo prima di tutto per me stessa, perché è qualcosa che mi fa stare bene, mi aiuta a tirar fuori le emozioni e capire meglio me stessa. Ma come ogni scrittore, la scrittura è un mezzo per comunicare con gli altri, trasmettere quelle emozioni al prossimo usando i propri testi.

- Se dovessi dare un consiglio, a uno scrittore in erba, quale sarebbe?
Consiglierei di crearsi una scaletta con i temi chiave della storia che sta per realizzare, di documentarsi molto sui luoghi in cui è ambientato e quant'altro, per cercare di essere più realistico. Un consiglio fondamentale è avere pazienza e non demoralizzarsi mai. Ognuno ha i suoi tempi. La cosa più importante è: se inizi una cosa, portala a termine.

- Siamo giunti alla fine di questa breve intervista, purtroppo. Ma ora voglio che tu ci ponga cinque domande riguardo alla sinossi della tua storia. Richiesta ambigua, me ne rendo conto, ma è la peculiarità del servizio interviste che abbiamo appena inaugurato con voi vincitori!
Allora, il prologo è corto e parla di un incidente, non ho inserito i nomi dei protagonisti per dare suspense al racconto. Le domande sono queste:
1. Perché la protagonista è svenuta all'inizio del racconto?
2. Chi è la persona inerme al suo fianco?
3. Perché viene chiamata l'ambulanza?
4. Che tipo di gesto affettuoso riceve dall'infermiere?
5. Qual è l'ultimo pensiero della protagonista?

- Bene, spero che ti sia divertito/a almeno un po' a rispondere a queste domande. E ancora complimenti per la vittoria meritata!
Colgo l'occasione per ringraziare te è tutte le ragazze del @TheStarsTeam per aver organizzato questo concorso e aver permesso a tantissimi lettori di partecipare, ma soprattutto di avermi dato questa opportunità di presentarmi.

-alessia2530
-⭐️THE STARS TEAM ⭐️