Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Gola

gula :: gola

°

"Samiele-" tremava Marianne, di fronte alle due virtù rimaste, agitata mentre guardava i loro volti preoccupati.

"Samiele... è caduto in tentazione... i peccati l'hanno-" l'arcangelo non riuscì ad andare avanti, ricordandosi quello a cui aveva assistito.

Yoongi si immobilizzò, quasi per realizzare quanto detto da Marianne. Jungkook, per quanto spaventato, posò una mano sulla spalla dell'altro, in conforto.

La virtù sospirò, abbattuta, "Dobbiamo trovarlo e parlarci." Yoongi disse, convinzione che dava forza alle sue parole.

"Marianne, sei sicura? Forse ti sei confusa... Jin non... non lo farebbe mai..." Jungkook parlò insicuro, come se stesse cercando di convincere prima di tutto sè stesso.

"Certo che sono sicura. Non affermerei mai una cosa del genere se non ne fossi totalmente certa. Dobbiamo... per quanto mi dispiaccia, processarlo."

"No!" Yoongi disse, alzando la voce. Prese di sorpresa l'arcangelo, che lo scrutò poco contenta della sua reazione.

"Diamogli una seconda possibilità, Marianne. Stiamo per commettere lo stesso errore delle altre volte... non possiamo permetterci di perdere anche Samiele-" la testa di Yoongi era abbassata e quando la alzò, anche Jungkook si sorprese nel vedere silenziose lacrime sulle guance dell'altro.

"Sai che non possiamo. Ha peccato, e le regole sono uguali per tutti. Appena tornerà qui, faremo ciò che è giusto." L'arcangelo parlò, e Yoongi cadde a terra in un pianto disperato.

Non c'era modo di discutere con un arcangelo, e il destino di Samiele era già segnato. La cosa gli lasciava l'amaro in bocca, perchè potevano salvarlo, potevano ancora dargli una seconda possibilità.

"Ah, virtù. Non andate a cercarlo o parlarci, è un peccatore, è pericoloso. Ce ne occuperemo noi arcangeli." Marianne disse, e Jungkook, da vicino Yoongi, balbettò "M- ma-"

"È un ordine."

°

"Cosa- cosa ho fatto" Jin aveva le mani sul viso, ansioso riguardo l'accaduto. Amone aveva finito per sterminare la metà delle persone lì presenti, e l'odore pungente e acre del sangue lo stava nauseando.

Inoltre sentiva ancora l'odore del cibo, e per quanto sazio, lo stava schernendo come a ricordargli che aveva fallito. La virtù della sobrietà fu distratta dai gemiti che arrivavano da qualche stanza vicino.

"Guarda quanti soldi" Mammone ridacchiò tra sè e sè ammirando il denaro rubato agli invitati della festa, "Samiele" si rivolse poi a lui, con un sorriso sinistro sulle labbra.

"Una volta che assaggi il sapore di un'anima non ne avrai mai abbastanza" continuò a guardarlo maligno, come pronto ad attaccare.

"Avete avuto quello che volevate, mi avete fatto peccare. Lasciatemi stare adesso, vi prego. Se avete qualche ricordo del rapporto che avevamo, vi prego, lasciatemi andare." Jin sussurrò, stremato.

"Sei tu a non ricordare, fratello." Lucifero si aggiunse, appoggiato alla parete con un piede e le braccia conserte al petto.

Samiele era chiaramente perplesso, non sapendo di cosa stesse parlando.

"Presto capirai."

"Non diventerò come voi, scordatevelo. È il minimo che possa fare per le virtù che una volta eravate, e che hanno fatto di tutto per proteggerci da questo. Non è vero Taehyung?" Lo sguardo addolcito e la voce pacata di Seokjin presero alla sprovvista l'altro.

Lucifero boccheggiò, per poi irrigidire la mascella al ricordo. "Cosa importa di cosa volevo allora, è quello che voglio ora che conta." rispose, voce profonda e sicura.

"A me importa" Jin ancora ripetè, e Taehyung si mise dritto sui piedi per poi dirigersi verso l'angelo. "Non ti importerà più quando saprai cosa ci hanno fatto, fratello" all'ultima parola il viso del demone era così vicino che Samiele poteva vedere benissimo il viola delle sue iridi.

Nemmeno un po' di bontà. Davvero la virtù si sentiva stupida per continuare ad avere così tanta speranza di riuscire a salvarli.

"Non mi arrenderò. Ho sbagliato, ma posso rimediare. Darò a me stesso la possibilità che non è stata a voi, quella di riscattarmi. Per voi, fratelli." Jin parlò con voce spezzata, alzandosi da terra, le virtù come erano una volta impresse nella sua mente.

"Ma sentitelo." Asmodeo entrò nella stanza con i capelli scompigliati e una smorfia presuntuosa sul viso. "Riscattarsi. Tz" rise schernendo l'idea, "Samiele vive ancora tra le nuvole, per te è tutto a posto, giusto?"

Jimin lo stava quasi sfidando, e man mano che andava avanti alzava il tono della voce "Va tutto bene, mh?? Gli angeli hanno sempre ragione, non è questo quello che pensi??!?!"

Jin non sapeva che rispondere, poteva solo guardare con terrore Asmodeo, che si era bloccato a qualche metro da lui. "Rispondimi, Samiele." il suo tono di voce era ancora tagliente sebbene si fosse calmato.

"Non- non lo so!" blaterò nel panico Jin, sopraffatto da una fitta dolorosa allo stomaco. Cacciò con voce spezzata un urlo, tenendosi la pancia.

"Ah- AHH!" tra uno strillo e l'altro sembrava come se si stesse strozzando, e riprese a piangere.

"Se non mangi, il dolore aumenterà" Namjoon disse, e la virtù fece finta di non sentire, buttandosi a terra ancora urlando.

"Fatelo smettere! Fatelo smette- AAAAAAAAAHHHH"

"C'è ogni cosa tu possa desiderare. Pasta, carne, pesce, dolci, alcolici... oppio e... umani." Hoseok disse, spaventando Jin che lo guardò poi con gli occhi sbarrati.

Rimasero poi così, colmi di acqua salata, di sofferenza, mentre il suo stomaco si stava contorcendo, chiedendo da mangiare.

Provò ad alzarsi, cadendo miseramente, privo di forze. "Non ti lasceremmo andare comunque, Samiele." Lucifero disse, tono calmo e superiore.

"Verranno a cercarmi-"

"Sei davvero così ingenuo" Jimin rise, la sua coda dietro di lui che si muoveva frenetica. "Sanno già cosa hai fatto"

Jin corrucciò le sopracciglia, mordendosi la lingua per sopportare il dolore. "Non è vero"

La possibilità spaventava la virtù a morte. L'avrebbero condannato, sarebbe finita così?

"Volete solo convincermi a passare dalla vostra parte. Non è vero. Non è vero." Scosse la testa l'angelo, cercando di scrollarsi di dosso la terribile paura.

Lucifero creò una barriera di energia oscura attorno a Samiele, poi aprendo bocca "Questo ti terrà fermo dove sei. Tanto non vuoi mangiare hai detto?" Rise soddisfatto il peccato di superbia, "Tra un po' gli invitati che hanno perso i sensi si risveglieranno, ah, forse dovrei ampliare la tua scelta."

Con un ghigno il demone trasformò in bestie due umani svenuti al suolo. "Buon digiuno, o buona fortuna a mantenere la tua sanità mentale"

"Verranno" ripete debole Jin, "Oh no, Samiele. Non verranno. Il tuo piccolo errore è imperdonabile, se ti trovano, ti porteranno a processo" Amone disse, notando come la virtù si irrigidì.

"A presto" dissero, prima di svanire.

E Jin fu solo. La stanza era così cupa, scura, il buio della notte non aiutava di certo. Provò ad avvicinare la mano allo strato di energia oscura che lo separava dal resto della stanza, per poi venire bruciato.

L'angelo urlò, risentendo intensificarsi il dolore allo stomaco. Doveva avere pazienza, gli altri sarebbero arrivati. Ormai non tornava da tanto.

Estenuato, perse i sensi.

°

"Sveglia, Samiele!" l'inconfondibile e schiva voce di Asmodeo lo riportò alla realtà. Erano già tornati?


"Guarda chi è venuto a trovarti!" esclamò con voce entusiasta il demone, strattonando Marianne nella sua presa ferrea nel retro della veste, vicino al collo.

Gli occhi di Jin si riempirono di lacrime per l'emozione, lo sapeva che non l'avrebbero abbandonato. Certo, ora anche lei era in trappola, ma la consapevolezza di non essere stato dimenticato lo riempiva di sollievo e gioia.

Talmente forti da cancellare i dolori al suo stomaco. Non era finita, la speranza l'avrebbe aiutato a resistere, poteva farcela. Doveva. Per Marianne che era venuta a cercarlo.

"Mi dispiace, Samiele, davvero" disse lei, sguardo stremato e che dava tutta l'impressione che si sentisse in colpa.

"N- no Marianne. Grazie per essere venuta." disse con voce flebile la virtù, alzandosi da terra, e prendendo la spada usandola per reggersi in piedi.

Gli sguardi dei peccati erano ferali ed eccitati, impazienti di vedere come dei predatori la propria vittima cadere nella loro trappola. Quasi come se stessero già assaporando quella deliziosa sensazione di vittoria, immininente.

E come se sapessero qualcosa che Jin non sapeva.

"Non le chiedi perchè si trova qui?" Lucifero stuzzicò; Jin non capiva, gli sembrava piuttosto chiaro perchè fosse lì. Se non ci fosse stata la barriera oscura, probabilmente l'angelo avrebbe visto Marianne irrigidirsi.

"È qui per salvarmi" la virtù di sobrietà disse ovviamente.

Mammone scoppiò in una risata divertita, camminando fino alla barriera, "è qui per salvarti" ripetè schernendo, quasi cantilenando, ghignando meschinamente dritto in faccia a Jin.

"Voi angeli e le vostre patetiche speranze" sputò poi serio, e successivamente rivolse lo sguardo verso dietro, senza girare la testa, in direzione di Taehyung.

"La barriera, fratello."

Ed essa si dissolse, lasciando Jin libero. Non aveva alcuna forza per combattere, ma ancora si reggeva in piedi grazia alla spada.

"La tua amichetta è qui perchè sei atteso a casa da un po' ormai, e non possono aspettare un secondo in più per processarti." Hoseok spiegò calmo, un sottotono meschino nella voce.

Jin inorridì, sentendo il mondo cadergli addosso. Provò un profondo dolore all'idea che quanto detto dal peccato potesse essere vero.

"No..." sussurrò, tremando. L'impugnatura della spada gli scivolò di mano, facendogli così perdere anche l'equilibrio.

"No... mente, lui m- mente, vero Marianne?" Gli occhi lucidi e terrorizzati della virtù supplicavano l'arcangelo ancora nella presa di Jimin.

"Marianne!" Voci familiari esclamarono sorprese, e Jin rabbrividì alla vista di dieci arcangeli, tra cui Luca, Matias e Simone.

I peccati si lasciarono attaccare dai colpi di energia bianca degli altri, senza resistere troppo. Perchè? Cosa stavano tramando?

I quattro demoni erano trattenuti da campi di forza bianca, alimentati da due arcangeli a barriera. Marianne e Luca si avvicinarono a Jin, ignari dei sorrisi trionfanti sui volti dei peccati.

"Co- cosa-" balbettò Jin, ora preoccupato che davvero volessero processarlo.

"Samiele. Ci addolora che tu sia caduto in tentazione, e siamo costretti a riportarti a casa perchè tu venga... giudicato." Luca disse, più insicuro verso la fine della frase.

La virtù della sobrietà si agitò maggiormente, sbarrando gli occhi davanti alle figure dei due arcangeli. "Io-  è vero allora- volete sbarazzarvi di me-" frenetico, si guardò intorno, vedendo i peccati ancora imprigionati.

Gli unici che avrebbero potuto salvarlo erano ancora immobilizzati. E Jin era troppo agitato per pensare lucidamente.

"No, Seokjin, no." Marianne parlò pacatamente inginocchiandosi al suo livello. "Dobbiamo garantire la sicurezza del paradiso, e purtroppo tu potresti essere una minaccia ad essa, ora. È passato troppo tempo perchè non intervenissimo."

"Troppo tempo?" chiese Jin, ricordandosi di essere rimasto privo di sensi solo per qualche ora.

"Diversi giorni. Non sapendo dove tu sia, sarebbe facile per te agire indisturbato e causare danni. Scusa, ma dal momento che hai peccato una volta non possiamo fidarci di te. Non possiamo essere sicuri che non lo rifarai." Marianne rispose.

"Datemi- datemi un'altra possibilità. Vi prego. V- vi prego! Giuro che non succederà mai più-  vi supplico..." Samiele pregava, ancora al suolo, e le fitte lancinanti allo stomaco che lentamente tornavano.

"Samiele... tu stesso sei dell'idea che quando è necessario fare una cosa per il bene di tutti, è giusto che noi la facciamo" Luca intervenì, sospirando poi "Adesso è quel momento." Concluse.

"S- sì ma- ma- se avessi una seconda possibilità... se anche loro avessero avuto una seconda possibilità forse... forse non saremmo nemmeno qui-"

"Mi dispiace, non è possibile. Su, Luca, prendiamolo" Marianne disse, prendendo Jin per le braccia con l'altro arcangelo.

A Jin faceva male il petto, oltre che lo stomaco, e stava trattenendo dei gemiti sofferenti, lacrime calde agli occhi e testa china per non farle vedere.

Loro conoscono il nostro piano, ma non fanno niente per fermarci.

Al primo passo falso sarai attaccato.

"Voi... non volete salvarmi perchè sono di troppo, vero?" Disse con voce flebile la virtù, sorprendendo i due angeli con le sue parole.

Essi non riuscirono a rispondere, confermando a Jin ciò che non avrebbe voluto sapere. Che i peccati non mentivano.

Una fitta dolorosissima, ancora di più di tutte quelle che aveva avuto fin'ora, lo costrinse a urlare a squarciagola. Cominciò a tossire, e sanguè gli colava dalla bocca.

"Ho fame" sussurrò, con lo sguardo perso nel vuoto e la voce piatta. Si staccò Marianne e Luca di dosso, dando in forte colpo a entrambi con una forza che fino a poco prima non aveva.

"Dobbiamo andarcene subito da qui." Marianne sussurrò a Luca, guardando preoccupata la virtù.

Jin ricominciò a tossire, forte, quasi come stesse avendo dei conati di vomito. Altro sanguè gli usciva dalla bocca, mentre ripetè "Ho fame."

Il suo sguardò si spostò sulla tavola imbandita di tutto, e il suo stomaco si stava contorcendo dalla voglia di avere ogni cosa.

La virtù si diresse verso il tavolo, ma prima che potesse raggiungerlo, fu colpito da un attacco di energia bianca. Cadde a terra, tossendo ancora di più, ancora più sangue, e l'allucinante dolore allo stomaco si intensificò mille volte.

Jin cominciò ad urlare senza sosta, tenendosi poi la testa. Poteva pensare solo a qualcosa da mangiare, qualsiasi cosa. Voleva mangiare.

"Basta con questa farsa" disse Lucifero, colpendo la barriera bianca con la sua energia oscura, distruggendola di conseguenza.

I due arcangeli, rimasero senza parole, terrorizzati. Taehyung ghignò, due sfere di energia oscura sulle sue mani che erano pronte all'attacco.

"Ora è il vostro turno" disse, lanciandole in loro direzione.

Asmodeo nel frattempo aveva semplicemente spinto via i due arcangeli che lo sorvegliavano, presi alla sprovvista considerando che pensavano non potesse usare i poteri dietro la barriera.

"Quanto siete stupidi" li prese in giro, vedendo come Amone fece materializzare la sua arma per poi distruggere con essa la barriera.

Inutile specificare che decapitò i due, sotto lo sguardo inorridito degli altri arcangeli. Vedendoli maggiormente distratti, Mammone ne approfittò per immobilizzarli con radici spinose.

La barriera si ruppe, e anche lui fu libero. "Asmodeo, chiama l'umana. È finalmente ora" disse Hoseok, ghignando alla vista di Jin che si alzava, le sue urla tramutate in un disco rotto di ho fame.

La virtù si precipitò di nuovo verso il tavolo, e prima di poter essere fermato da Luca e Marianne, essi vennero trattenuti da Jimin.

"Non così in fretta" ridacchiò "Lasciatelo mangiare, poverino. Non lo vedete come soffre?" Ghignò il demone, guardando attentamente la virtù della sobrietà.

Samiele stava divorando qualsiasi cosa gli capitasse sotto tiro, la prendeva con le mani, la gustava in bocca e finalmente non sentiva più dolore, stava bene.

"Che buono" rise mentre continuava a ingozzarsi "Ancora, ancora!" Quasi sembrava pazzo, immerso nel suo mondo di gusto e piacere.

Gli arcangeli guardavano esterrefatti, schifati e spaventati. I peccati invece erano consapevoli di aver vinto un'altra volta.

Quando Jin ebbe finito ogni cosa sul tavolo, prese in mano la bottiglia del vino, portandosela alla bocca e bevendola tutta.

Non essendo umano, l'alcool non avrebbe avuto effetto su di lui, ma poteva comunque gustarlo. E finì pure quello girandosi verso gli altri, sorriso soddisfatto sulle labbra, colorate dal vino.

Guardando in faccia Marianne e Luca, si mise a ridere maniacalmente, lasciandoli perplessi. "Ho ancora fame" disse, riprendendo a ridere come un pazzo.

Il dolore allo stomaco tornò, ma sta volta a Jin non dava fastidio. "Fame. FamefamefamefamefameFAME!" disse sorridendo storto, avvicinandosi piano agli arcangeli, che indietreggiarono impauriti da lui.

Riprese a tossire sangue, e poi ancora a ridere. Si pulì la bocca con il dorso della mano, poi annusando. La sua risata si fece più forte, più matta, mentre il suo sguardo incuteva terrore.

Leccò il proprio sangue dalla mano, emettendo un suono di approvazione e soddisfazione, quasi come una sottile e flebile risatina di eccitazione.

"Samiele. Cosa stai facendo?" Chiese Marianne, mano sull'impugnatura della spada.

"Mi processerete lo stesso, tanto vale mangiare" rise ancora, e sta volta non era solo pazza, ma anche meschina, come a volerli infastidire.

"Oh santo cielo!! Cosa è successo qui?!" Una donna esclamò vedendo alcuni cadaveri a terra e il putiferio sul tavolo.

Per il momento ancora non poteva vedere nè gli angeli nè i demoni. Taehyung fece qualche suono per chiamare le bestie che aveva creato, e quelle uscirono dalle tenebre.

Jin subito girò la testa verso quella direzione, attratto dal profumo. Gli stava venendo l'acquolina in bocca.

"Mhh" si leccò le labbra, prima di precipitarsi su quei due esseri. Ancora ostaggi del potere di Jimin, Marianne e Luca voltarono la faccia, chiudendo gli occhi per non vedere.

Jin mangiava rumorosamente, uccidendo a mani nude quei due animali. La velocità con cui li sbranava era allarmante, sembrava lui più bestia di loro.

"Fermati, Samiele!!" Urlò Marianne, ma di quegli animali non erano rimaste altro che carcasse.

Jin alzò la testa, mostrandosi in tutta la sua apparenza mostruosa, imbrattata di sangue.

"Cos'è questo buon odore?" Jin annusò l'aria, avvicinandosi all'umana che ancora vagava per la stanza terrorizzata.

Nel momento in cui la prese, ella si accorse della sua presenza, e lo vide. Urlò, in preda al panico, ma la virtù si limitò a ridere, annusando il collo della donna.

"Aah" lasciò scappare un gemito eccitato, sorridendo contento "Adesso ti mangio" disse intrepido, avventandosi su di lei.

"No! No, smettila!! JIN! FERMATI!" Urlò Marianne, impotente.

Lucifero rise, "Non è questo quello che volevate, mh?"

L'arcangelo lo guardò con occhi addolorati, distrutti. "Asmodeo, lasciala andare" ghignò Taehyung.

"Jin!!" Marianne corse da lui, cercando di staccarlo dal corpo distrutto e metà mangiato della donna.

"Marianne! Ma che fai?! Sei impazzita?!" preoccupato, Luca le disse.

"Jin, ti prego. Torna in te. Mi dispiace infinitamente, giuro che non avrei mai voluto mandarti a processo. Se fosse per me, ti darei tutte le possibilità che vuoi. Te lo giuro. Ti prego, troveremo una soluzione."

La voce dell'arcangelo era disperata, triste. La virtù non battè ciglio, sembrando impassibile.

"Jin, io ti amo" disse lei piangendo, e abbracciandolo forte. Gli occhi dell'angelo si spalancarono, realizzando tutto ciò che era successo fino a quel momento.

Cominciò a tremare freneticamente, abbracciando Marianne in risposta. Piangeva, rendendosi conto della situazione in cui si trovavano.

"Sei pazza? Vuoi mettere a repentaglio la tua posizione perchè lo ami?" Luca chiese, agitato.

"Sì, Luca." Rispose lei sicura.

"Io- ti ringrazio per avermi fermato. E sono toccato dal fatto che tu mi ami, ma... sei una sorella per me" Jin disse, sospirando.

"Non mi interessa essere ricambiata, io voglio solo-  voglio solo aiutarti" Marianne disse, e l'altro rispose "Non c'è niente che tu possa fare per me. Hai visto anche tu che quello che ho fatto è imperdonabile."

"Ma-"

"Ha ragione, Marianne! Lascia perdere! Non puoi metterti in questa posizione solo per amore! Rischi di-  cadere" disse Luca, prima di venire liberato da Jimin.

Il demone ghignò, ridacchiando. "Non ucciderlo" disse meschino, e Luca si girò, "Non lo farei mai" sussurrò.

Hoseok rise di gusto, seguito dagli altri tre demoni. "Non parlavo con te" Asmodeo ampliò il suo ghigno, lasciando un vuoto dentro Luca, che lentamente si girò verso Jin.

"Non ti sei neanche accorto di essere stato ferito dalle mie radici, Luca." Mammone disse, i suoi occhi dorati fissavano la figura dell'arcangelo, insicuro su come comportarsi.

"Jin, stai bene?" Marianne chiese preoccupata vedendo l'altro mettersi la mano sulla pancia, facendo smorfie incompremsibili.

"Lo so che sei impaziente di assaggiarlo, Belzebù. Tu ami la carne di angelo." Amone disse, vedendo quanto fosse combattuto l'angelo.

"Ma non ucciderlo, ci serve" proseguì, e sia Luca che Marianne allora compresero le smorfie di Jin.

Stava cercando di trattenere la sua soddisfazione, la sua felicità. Le sue labbra bloccavano un sadico e impaziente ghigno dal formarsi. I suoi denti battevano rumorosamente e non per il freddo.

"Jin, non farlo" lo supplicò lei, e lui ridacchiò, lasciando libero il suo sguardo attento e famelico.

"Te l'ho detto, non puoi fare niente per me" disse freddo, alzandosi in piedi. "Ti sei rovinata, adesso bandiranno anche te" continuò, per poi guardare Luca, che spaventato aveva la spada davanti a sè per provare a difendersi.

"Voglio davvero mangiarti, Luca." La virtù rise malvagia, "Prometto di assaggiare e basta" si scaraventò su di lui, venendo colpito dalla spada dell'altro.

La punta aveva squarciato la guancia dell'angelo, che ancora si pulì e succhiò il proprio sangue. "Ho prorpio fame!" Esclamò in seguito, attacando Luca con la sua spada, disarmandolo.

"Il tuo profumo mi dà alla testa, mhh" disse buttandolo a terra, ficcandogli la mano nelle membra con forza disumana, e l'arcangelo urlò.

Jin tirò fuori della carne, che prima si portò al naso, crogiolando nel profumo inebriante, e in seguito in bocca. La gustò, ridendo maniacalmente.

"Amone, dagliela" ordinò Lucifero, e il peccato d'ira fece materializzare un'arma. Una frusta fatta con una colonna vertebrale.

"Eh?" Jin la guardò confuso e titubante, sospettoso. "E ora che tu ricordi, fratello" disse Namjoon, porgendogli l'arma.

Non appena la toccò, per poco gli occhi della virtù si aprirono più rispetto alla norma. Poi, il silenzio tombale.

Ed ecco che scoppiò di nuovo a ridere, come se tutto quello fosse divertente. Continuò, per poi terminare con un risolino. Gli arcangeli coscienti tremarono nel sentirlo, tombale e presuntuoso, sicuro e... pazzo.

"Aaaah, mi eravate proprio mancati, angioletti." Parlò con nostalgia, "E così mi avete cancellato dalla mia stessa memoria mentre voi sapevate tutto..." l'angelo mise su un broncio fin troppo carino.

Non servì a togliere le preoccupazioni agli arcangeli. Anzi. "TU!" Si girò improvvisamente verso Marianne, che saltò dallo spavento davanti alla voce forte e rancorosa di Jin.

"Tu sapevi e non mi hai detto niente!" Strinse la presa sulla sua frusta. "VOI SAPEVATE TUTTO" urlò ancora, e ringhiò infastidito.

Si girò verso gli altri arcangeli e li attaccò con la frusta, atterrandoli, compreso Luca, già indebolito. Non risparmiò Marianne, che cadde in un pianto affranto.

Jin annusò l'aria, ridendo meschinamente. "Sangue. Mhh. Buono. Molto, molto buono." Si portò la frusta alla bocca, leccando qua e là.

"Ti prego-" Marianne sussurrò, ma l'altro la interruppe. "Bugiarda! Hai confessato solo per provare a distrarmi prima, non è così?!! Maledetta" serrò la mascella, arrabbiato.

"No- io- scusa- non-"

La mano di Belzebù entrò nel petto dell'arcangelo, strappando il cuore. Rise soddisfatto, prima di assumerlo.

"Ma guarda un po' te" sbuffò incredulo "Se mi dovevate ammaestrare così, eh?" Ringhiò Jin contro gli arcangeli, per poi dare attenzione agli altri peccati.

"Voi imbecilli, ce ne avete messo di tempo eh?" disse loro irritato, e Jimin ghignò "Sei il solito ingrato, fratello. Ti hanno rifatto testardo, non è stato affatto facile."

"No, lo era già" Hoseok intervenì, facendo ridacchiare Taehyung. "Tutto questo lavoro per essere chiamato imbecille... forse avrei dovuto lasciarti per ultimo, o no?" Il peccato di superbia stuzzicò l'altro, che non rispose.

"Se mi ricordo tutto perchè sono ancora un angelo? Rivoglio i miei poteri" sviò, chiedendo.

"Devi cadere." Rispose Namjoon, e Jin sorrise sghembo. "Oh, farò quattro chiacchiere con Yoongi e Jungkook, così anche loro cominceranno a dubitare degli arcangeli- e una volta che saranno sicuri della vostra falsità, sarà finita per voi" disse estasiato, rivolgendosi agli arcangeli.

°

"Samiele, come- sei solo?" Yoongi chiese perplesso, a fianco di lui Jungkook aveva un'espressione similmente confusa.

"È vero che hai peccato? Noi non-  non siamo venuti a cercarti perchè gli arcangeli ce l'hanno proibito-  giuro-" Jungkook parlò frenetico, spaventato.

Jin sbuffò presuntuoso "Ma certo che ve l'hanno impedito. Sono dei bugiardi, non dovete più fidarvi di loro."

"Ma cosa-  cosa dici? Lo sai che fanno tutto per il nostro bene- aspetta..." Yoongi inorridì, solo ora notando il sangue sulla veste di Jin.

"Hai davvero ucciso Marianne?" Chiese, e Jungkook rimase senza fiato, terrorizzato.

Jin rise, divertito da tanto spavento sulle facce dei due. "Rispondi!!" Yoongi urlò, e sfoderò la spada, che era ora puntata tremante verso la virtù della sobrietà.

"Va bene, va bene. ." Ghignò infine, e Yoongi avvicinò la spada a lui. "Gli arcangeli mentono. Si stanno prendendo gioco di voi. Vi tengono nascoste molte cose"

"Zitto! Non credevo che anche tu ci avresti abbandonato" gli occhi dell'angelo si riempirono di lacrime "Sono disgustato" disse ancora Yoongi.

Nella stanza irruppero altri arcangeli, pronti a portare Jin a corte.

°

"

Samiele. Ammetti di aver ucciso l'arcangelo Marianne, e di aver inoltre commesso il peccato di gola, tra cui la pratica di cannibalismo?" Un arcangelo chiese, e i presenti inorridirono.

La virtù della sobrietà ghignò tra sè e sè ridacchiando, "Sì, lo ammetto" disse lentamente, e la corte scoppiò in una miriade di insulti e commenti disgustati.

"Non ho bisogno dei vostri commenti, angioletti. Torneremo tutti insieme, e ve la faremo pagare cara." Jin aggiunse, ridendo soddisfatto, consapevole di averli non solo infastiditi ma anche terrorizzati.

"Samiele- sei bandito dal paradiso per sempre, per aver commesso peccato di gola." Pronunciò l'arcangelo. "Strappategli le ali"

E così fecero, mentre Belzebù continuava a ridere come un matto. Quando anche la seconda ala fu staccata, gli occhi di Jin si fecero arancioni, giusto prima di cadere.

"Maledetti peccati!" Jungkook scoppiò a piangere, distrutto. Ne avevano perso un altro. Ora erano in due, e aveva paura. Paura che anche lui o Yoongi potessero cedere all'oscurità.

$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
Angolo autrice
S

CUSATE ANCORA PER L'ALTRO GIORNO mado sono troppo stupida.
Ma wattpad mi fa sempre storie con "storia salvata da un'altra parte" quando non è vero e ho sbagliato a schiacciare il ripristina e... scusAte.

Cooomunque. Anche Jin è passato al lato oscuro muahahahhaha
Volevo davvero farlo pazzo negli ambiti riguardanti il suo peccato. Ogni volta il peccato di gola è sempre sottovalutato e sminuito a "gli piace mangiare tanto ahahaah è un mangione". E il che mi infastidisce; voglio che sia visto come un peccato pericoloso quanto gli altri. E farò del mio meglio per descriverlo bene.

Eeee niente che ve ne pare? Spero vi sia piaciuto :)
Grazie mille per le 10 mila letture, davvero :'))) sono commossa, vi amo

I 💜 u

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro