CAPITOLO 4: GLI "ANTICHI FASTI"
ADRIEN RACCONTA:
Marinette mi prese per il polso e mi trascinò in bagno dove mi fece sedere su una tazza e prese dall'armadio degli attrezzi con cui inizio a tagliare le mio unghie, il problema fu principalmente il fatto che non le tagliavo da più di duecento anni ma usato una robusta forbice le unghie cedettero e le pote passare a "levigarle" con una lima per unghie.
Dopo aver finito le unghie Marinette inizio a tagliarmi i capelli e a togliere le ragnatele che si erano accumulate sopra negli anni, dopo che mi tagliò i capelli che mi coprivano il viso rimase qualche secondo imbambolata a fissarmi per poi arrosire, accorgendosi del mio sorriso maluzioso e riprendere a spuntare i capelli, sia in base al suo intuito ma anche in base alle mie richieste...
Dopo un'ora di sforbiciate mi ridonò una capigliatura decente con il quale poter andare in giro senza sembrare un barbone, a suo dire, e per poter incutere meno timore passando anche inosservato.
Mi passò una rasoio e una schiuma, con il quale tagliarmi la peluria incolta sul mio collo e viso, mentre lei riempiva la vasca per il bagno...
Finito ciò Marinette iniziò a diventare un peperone misto a un pomodoro maturo, ancor prima di porgermi parola...
" S-senti d-dovresti t-toglierti i v-vestiti!? Non guardo, chiudo gli occhi fino a quando sei in vasca!!!"
Mi disse balbettando la prima parte e quasi urlando la seconda imabarazzata.
Io sorrisi maliziosamente e le risposi
" My lady non cè bisogno che copra gli occhi! Credo che lo spettacolo possa essere di suo gradimento!"
Le dissi io ottenendo una sgridata accompagnata da un lieve scappellotto sulla testa
" Porco arrapato bicentenario spogliati e fila immediatamente in acqua!"
Sputò fuori dalla sua boccuccia assai adirata e imbarazzata...
Io la accontentai e appena lei sentii il rumore di me che entravo in acqua aprì gli occhi e dopo un pò iniziò a strofinarmi la testa e la schiena con il sapone e la spugna mentre io mi insaponavo le braccia e il busto.
Dopo che ebbe finito le dissi di uscire mentre mi alzavo per insaponarmi le gambe e le parti intime, finito il bagno mi sciacquai grazie alla doccia, che Marinette mi aveva appena spiegato come usare, e dopo aver tolto il sapone mi asciugai per poi mettermi i nuovi vestiti che Marinette mi aveva lasciato...
Mi asciugai i capelli con il fono, altra cosa che mi aveva appena spiegato Marinette, e, dopo aver finito, uscii dal bagno raggiungendo una chaise longe, rosa a pois bianchi, su cui era comodamente sdraiata Marinette con un espressione concentrata e la lingua che sporgeva leggermente fuori dall'angolo sinistro della bocca mentre era intenta a disegnare su un quaderno, avvicinandomi notai che stava disegnando un volto, il mio volto..
"Principessa sei davvero brava a disegnare!"
Le sussurai sorpreso e meravigliato al suo orecchio destro pieno di meraviglia facendola spaventare...
"G-grazie va..."
Si fermo guardandomi con fare incredulo...
"Io non so ancora il tuo nome! Come ti chiami!?"
Io le risposi in modo fintamente formale
"Piacere madame io sono il marchese Adrien Gabriel Agreste di Parigi II"
Lei sorrise biffamente mentre le prendevo il dorso della mano per poi baciarle le nocche in un elegante baciamano...
"Però, Madame, Voi potete chiamarmi semplicemente Adrien"
Lei allora stando al mio gioco mi rispose
"Piacere mio signor marchese, è un onore di fare la vostra conoscenza"
Dopo rimanemmo a ridere a crepapelle per una buona mezz'ora fino a quando lei non sbadigliò stanca iniziando pian piano a scivolare tra le braccia di Morfeo...
Io la presi in braccio a mo di sposa e la portai sul suo letto mettendola sotto le coperte, per poi darle un bacio della buona notte e tornare verso, la ormai vecchia e trasandata, Villa Agreste...
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