CAPITOLO 3: MARINETTE!?
ADRIEN RACCONTA:
Era passato un giorno da quando mi ero svegliato dal mio sonno duecentenario per salvare quei ragazzi da una morte certa per mano di quel rapinatore.
E come se non bastasse i miei due amici Tikki e Plagg, rispettivamente i kwuami della creazione e della distruzione, mi continuavano a inondare di domande...
"Allora Adrien cosa mi dici di quella ragazza, ti piace!?" Mi chiese Plagg seguito da
Tikki "Già e poi gli hai detto quella battuta con un tono amorevole!"
Io leggermente imbarazzato gli risposi "Tikki, Plagg ... Piantatela di dire cavolate!
Non mi sono preso nessuna cotta per quella ragazza!"
Plagg mi rispose in modo malizioso "Sicuro sicuro!? Sai appena hai sentito l'odore del suo sangue, dovuto alla ferita, stavi partendo in quarta per sembrare quel rapinatore!"
"Gia e poi vedevo come la guardavi... la stavi divorando con gli occhi!"
Mi provocò Tikki facendomi
Urlare arrabbiato e imbarazzato... "NON È VERO!!! HO SOLO VOLUTO MARCARE IL MIO TERRITORIO E SALVARE DELLE VITE INNOCENTI!!
PIANTATELA DI DIRE CAVOLATE!
MA ANCHE SE FOSSE LEI NON TORNERÀ MAI QUI AVEVA TROPPA PAURA, VISTO CHE HO SUCCHIATO VIA IL SANGUE HA UN'UOMO FINO A RIDURLO IN CENERE DAVANTI AI SUOI OCCHI!!!"
Ad un certo punto sento dei passi e una voce che mi sembra familiare...
"Ei c'è nessuno!? Vampiro dove sei!?"
Mi mossi nell'ombra e rimasi a guardarla nascosto, era lei, la ragazza di corvina di ieri...
Sembrava leggermente spaventata e, nonostante ciò, anche disinvolta e un pochino maldestra...
"S-senti lo so che magari non vuoi parlare però, l'importante è che ascolti...
T-ti volevo ringraziare per averci salvata dal rapinatore, anche se onestamente avevo paura che ci avresti fatto fare la sua stessa fine, q-quindi per sdebitarmi ti ho portato un po' di cibo per te e per i tuoi amici (dei tramezzini e dei dolcetti con un po' di te)...
Oltre che a dei vestiti nuovi, visto che i tuoi erano logori.
Se non vuoi proferire parola allora io vado, in caso passo domani per prendere le cose che ti ho lasciato oggi e portartene altre, allora a domani... ciao"
Se ne andò e, appena sentii i suo passi sul selciato del sentiero di campagna, uscii dall'ombra e dirigermi verso il pacchettino che aveva lasciato a terra dove trovai Tikki e Plagg già li ha divorare il cibo e a fare apprezzamenti
"ADRIEN DEVI ASSOLUTAMENTE SPOSARE QUELLA RAGAZZA!!! HA FATTO DEI PANINI CON IL CAMEMBERT! IO GIA LA ADORO!"
Disse Plagg facendomi urlare imabarazzato "PLAG!!!" mentre riadacchiava alal scena esclamò, con le bocca piena di cibo "MAMMA MIA CHE BUONI, I BISCOTTI SONO OTTIMI!!! ADRIEN MANGIA ANCHE TU QUALCOSA!
VEDRAI CHE TI SENTIRAI MOLTO MEGLIO DOPO CHE AVRAI LO STOMACO PIENO!!!"
Anche se potevo tranquillamente mangiare il cibo normale, non poteva sicuramente colmare la mia sete di sangue, ma decisi di saziare la mia fame mortale visto che era da più di duecento anni che non mettevo qualcosa di decente sotto i denti.
Assaporai il cibo "Mhhh... davvero buono non mi immaginavo che esistesse qualcosa di così sfizioso!!!".
Dopo aver mangiato calò la notte e io decisi che era il momento di uscire per saziare la mia sete e, dopo aver messo i vestiti nuovi che mi aveva portato, pensai di portami addietro anche il sacco della refurtiva, per lasciarlo davanti ad una odierna caserma delle guardie urbane, ma appena raggiunsi Parigi rimango altamente scioccato nel vedere come la città sia così cambiata, notai l'enorme struttura in ferro che si vedeva risplendere nella notte e rimasi anche stupito nel vedere come le carezze si muovessero talmente veloci senza cavalli che le trainessero e rimasi anche stupito dell'abbigliamento delle persone...
Era cambiata davvero tanto Parigi, mi ricordo ancora quando all'età di 6 anni, nel lontano 1706, correvo con mia mamma nelle strade di Parigi per andare a scuola o a comprare dolcetti con cui fare merenda insieme...
Mi riscossi da quei dolci ricordi e decisi di riprendere la ricerca di sangue e presto notai la mia vittima un'uomo, che con un coltello stava minacciando un'altro uomo, feci un balzo e in men che non si dica, dopo aver raggiunto le spalle dell'aggressore, lo disarmai l'uomo che era stato aggredito era leggermente riconoscente ma molto spaventato, così per evitargli traumi lo ipnottizai per fargli cancellare la memoria per poi dirigermi in un vicolo e succhiare via il sangue del malvivente fino all'ultima goccia, facendolo di conseguenza tramutare in cenere...
Lasciai il sacco pieno di gioielli e banconote davanti a un edificio con un cartello su cui era scritto "POLIZIA" e feci la strada per tornare in campagna quando sentii degli odori familiari dentro a una casetta in campagna ad un'ora di marcia da casa mia...
Mi nascosi tra gli alberi e vidi Sempre lei, insieme ad un'uomo
"Papà!!! Perché sei arrivato così tardi oggi!?
Mi stavo preoccupando!!!"
L'uomo gli rispose amorevolmente
"Scusami tesoro non lo so, mi sono distratto un attimo e poi ho guardato l'orologio ed era passata mezz'ora senza accorgermene...
Non so neanch'io come ho fatto!"
Lei ridacchia "Scuse accettate papà non preoccuparti, ti scaldo la cena!"
Grazie tesoro!
Quella era lei e si chiama Marinette...umhh bel nome... e suo padre era l'uomo che ho salvato da quel malvivente!
Ecco perché non sapeva il perché del suo ritardo, non sapeva niente di come avesse fatto tardi perchè l'avevo ipnotizzato rimuovendo il ricordo dell'aggressione e il relativo lasso di tempo dalla sua memoria!
Feci per andarmene ma non ci riuscii, rimasi a guardare Marinette e decisi di visitare camera sua, ma ad un tratto...
MARINETTE RACCONTA:
Mio padre era arrivato con mezz'ora di ritardo e di solito lui era come un orologio svizzero perciò inizia a preoccuparmi, ma per fortuna sentii la macchina arrivare e mi tranquillizzai...
[...]
Appena in casa mi misi a scaldargli la cena e dopo salii in camera dove trovai qualcuno di molto insolito dentro... Il vampiro!?
Mi misi una mano sulla bocca per non urlare dalla paura quando mi accorsi che lui non aveva intenzione di farmi male, ma anzi si agitò e si mise in ginocchio a mo di inchino e mi fece un baciamano...
Io arrossii e gli inizia a parlargli balbettando per l'imbarazzo...
"Ma cosa fai qui in casa mia!? Per poco no mi prendevo un infarto!"
Lui mi rispose con un tono intenerito
"Scusami Principessa non ricapiterà più, stia tranquilla"
Fece per andarsene, ma io lo fermai per un polso e, anche se molto imabarazzata gli chiesi di restare anche se non ne sapevo nemmeno io il motivo...
"Per favore non te ne andare! Resta qui a farmi compagnia, perfavore!"
Lui mi guardo stupito ma acconsentì
"Pensavo avessi paura di me!?"
" Beh un pochino ne ho ancora..., ma sento che posso fidermi."
Gli risposi con tono fermo e sincero, poi gli feci una affermazione facilmente fraintendibile, ma non in questo caso...
"Senti vieni in bagno che è meglio che ti sistemo le unghie e i capelli oltre che farti il bagno, visto che puzzi da paura!
N-non fraintendere!"
Gli dissi con un vistoso rossore su tutto il viso...
"Umhhh... ho fatto conquiste vedo...
Non mi conosci nemmeno da un giorno che già mi vuoi spogliare!?"
Mi dice con tono ammiccante guadagnandosi un leggero scappellotto sulla testa...
"Ahahahahah... come siamo permalose!"
"Piantala!" Gli risposi seccamente e ancora rossa in viso (sia per la rabbia che per l'imbarazzo)
lo presi e lo guidai timidamente in bagno, di camera mia...
"Ohhhhh... come siamo ansiose di spogliarmi per rimettermi agli antichi fasti... ahhahah"
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