13: Forever Mine
NOTE DELL'AUTORE
Ultimo capitolo, purtroppo ;; <3 quindi spero vi piacerà
Spero anche che vi piacerà l'r18, perché credo sia l'80% di questo capitolo (finalmente, direi ahaha)
Quindi niente...
buon divertimento (soprattutto a Neuvillette :^) <3 !!
****
Durante il tragitto verso l'hotel, lo stato di eccitazione di Wriothesley era cresciuto in modo esponenziale. Ogni passo sembrava un'agonia, e ogni sguardo lanciato a Neuvillette alimentava un desiderio che bruciava dentro di lui da ormai troppo tempo. Erano passate settimane, da quando aveva iniziato a volerlo. Era riuscito a trattenersi, non sapendo cosa desiderasse Neuvillette, ma adesso che ne era a conoscenza, sembrava impossibile aspettare ulteriormente.
Neuvillette camminava al suo fianco, con il viso inequivocabilmente arrossato e gli occhi velati di desiderio. La sua mano stretta nella propria era l'unico punto di contatto che avevano, ma sembrava trasmettere tutto il calore e l'urgenza del momento.
Finalmente, raggiunsero l'hotel. Wriothesley aprì la porta della loro camera con mani tremanti. Girare la chiave sembrava un'impresa.
Aprendo finalmente la porta della loro camera, Wriothesley tirò Neuvillette all'interno, chiudendola dietro di sé con un colpo sordo. Non appena furono soli, finalmente senza più occhi indiscreti a guardarli, il desiderio che avevano trattenuto esplose.
Wriothesley spinse Neuvillette contro il muro, catturando le sue labbra in un bacio urgente. Neuvillette non impiegò molto tempo per aggrapparsi a lui, come aveva fatto prima in spiaggia, questa volta affondando le dita tra i propri capelli.
Il cuore di Wriothesley batteva all'impazzata, mentre le sue mani si mossero febbrilmente sul corpo di Neuvillette. Gli sollevò appena una gamba, prendendolo per la coscia, che Neuvillette strinse contro al suo fianco.
Se prima si erano costretti a interrompersi, adesso potevano finalmente dare libero sfogo alle reazioni che stavano provando. Quelle stesse reazioni di cui Neuvillette si era tanto preoccupato per settimane, ora stavano facendo impazzire Wriothesley, compiaciuto più che mai di sentirlo strofinarsi contro di sé con il bacino. La sua eccitazione era ancora piuttosto dura, costretta tra quei pantaloni stretti che Wriothesley non vedeva l'ora di strappargli di dosso.
Si era ripromesso di fare tutto con calma, lentamente, la prima volta che sarebbe successo. Voleva viziarlo un po' alla volta, togliergli uno strato per volta, rassicurarlo. Ma ora Neuvillette stava sospirando contro alle proprie labbra con affanno e gli stava togliendo la giacca dalle spalle con urgenza, ed era semplicemente irresistibile. Aveva così tanto bisogno di lui da non capire più nulla. Wriothesley non resistette dall'infilargli una mano sotto alla camicia, accarezzandogli il petto e stringendola senza troppi riguardi sul muscolo del suo pettorale. Gli sentiva il cuore battere così forte da non poter fare a meno di compiacersi, e quando si scostò dalle sue labbra, gli sorrise con gli occhi socchiusi, colmi di desiderio.
Non si erano ancora parlati. Sembrava che nessuno dei due riuscisse a trovare le parole per farlo. Neuvillette tornò a respirare a fatica, e non trattenne un gemito, quando Wriothesley gli sfilò la giacca e slacciò i primi bottoni della camicia, scendendo non solo a baciargli il collo, ma anche la spalla, finalmente nuda, quando lasciò scivolare il tessuto chiaro più in basso. La sua pelle era morbida, e finalmente poteva esplorare meglio tutte le parti di lui che prima si era accontentato di accarezzare o ammirare solo di sfuggita. Lo morse di nuovo sul collo, affondandovi i denti piano, poco sotto al segno che gli aveva lasciato in precedenza. Neuvillette tremò sotto al tocco caldo delle proprie labbra, prima che Wriothesley risalisse a baciarlo sulle labbra, prendendogli poi il viso tra le mani, per guardarlo negli occhi.
Si erano entrambi lasciati andare, e così volevano continuare a fare. Ma non per questo voleva privarsi del piacere del suo sguardo.
Si fermò un attimo, osservando Neuvillette con un occhi pieno di ammirazione e desiderio. "Sei bellissimo," sussurrò, con parole cariche di sincerità, aggiustandogli una ciocca di capelli dietro all'orecchio appuntito. Ci teneva a dirglielo, ed era vero: il suo fidanzato, in quel momento, era assolutamente splendido. Aveva il volto leggermente arrossato, i capelli in disordine per la foga del momento, e, soprattutto, molto meno contegno del solito. Si stava lasciando andare, e ne era tremendamente grato. Avrebbe fatto di tutto per ricordarglielo. "Non vedo l'ora che tu sia mio, Neuvi."
"Anche tu lo sei. E sono già tuo.",mormorò Neuvillette, tornando a baciarlo sulle labbra, con un sorriso. Il suo corpo era rilassato, nonostante tremasse per l'emozione. I suoi muscoli erano sciolti, segno che non stesse avendo alcun ripensamento, mentre si stringeva al fidanzato. "Così come tu sei mio.",ribadì Neuvillette, con una nota che non gli aveva mai sentito usare prima, nella voce, leggermente possessiva. Le dita di Neuvillette si strinsero così forte alla propria schiena che, se Wriothesley non avesse avuto addosso la camicia, probabilmente sarebbe stato graffiato.
Non passarono che pochi secondi, prima che Wrio, con un movimento deciso, sollevasse Neuvillette e lo portasse verso il letto. Lo prese tra le braccia, sorridendo quando Neuvillette si aggrappò alle sue spalle, prima di adagiarlo tra le lenzuola, seguendolo subito dopo.
Neuvillette si sistemò con la schiena leggermente sollevata e il capo posato su due cuscini, mentre Wriothesley salì a cavalcioni sopra di lui, le gambe avvolte ai suoi fianchi e il bacino premuto contro al suo. Tornò a baciarlo, mentre gli sbottonava la camicia, esponendo finalmente il suo petto, prima di sfilargli l'indumento, ammirandolo senza quello strato addosso. Lasciò poi scorrere le dita lungo i suoi fianchi, risalendo ai muscoli del suo addome, fino a sfiorargli il contorno di un capezzolo, lentamente. Si scostò dalle sue labbra per poter ammirare il fidanzato, sorridendo alla vista del suo volto inequivocabilmente eccitato, mentre strinse tra le dita quella parte più sensibile, stuzzicandola piano.
La sua pelle era morbida e ogni linea del suo corpo che riusciva a vedere era perfetta, dal petto che si alzava e abbassava con affanno, alle linee che dai suoi fianchi scendevano verso il bordo dei pantaloni. Al contrario di sé, Neuvillette non aveva nessuna cicatrice ed era quasi completamente glabro; il suo fisico sottile, tuttavia, aveva dei muscoli più pronunciati di quanto potesse apparire da vestito, che Wriothesley accarezzò con l'altra mano.
Non riuscì a trattenere un sospiro, quando Neuvillette iniziò a muovere delicatamente i fianchi contro ai propri, creando un piacevole attrito.
Gemette piano, quando la propria erezione entrò in contatto con Neuvillette, anche attraverso il tessuto dei vestiti. Wriothesley si allungò per tenere stretta la vita di Neuvillette, prima di baciarlo sul petto, scendendo sempre di più; non resistette dal passare la lingua sul suo capezzolo, prima di affondargli le unghie sui fianchi e avvolgerlo tra le proprie labbra, succhiandolo piano, fino a quando non gli strappò un gemito.
"Wrio..", mormorò Neuvillette, con voce affannata, e quando tornarono a baciarsi, anche le sue mani vagarono con più audacia sul proprio corpo.
Le sue dita inizialmente si mossero incerte, ma anche evidentemente desiderose di esplorare il corpo di Wriothesley. Le infilò sotto alla propria maglia, e dopo qualche istante, le sue mosse si fecero più sicure, guidate dall'istinto e dalla passione crescente. Wriothesley si sentì percorrere da un brivido compiaciuto, sentendo il calore delle sue mani sul proprio petto, sui fianchi e sulle spalle.
Quando Neuvillette riuscì finalmente a togliergli la maglia, non gli sfuggì l'occhiata quasi avida con cui lo guardò, mordendosi il labbro. Non era di certo la prima volta che lo guardava a petto nudo, ma nessuno dei due, fino a quel momento, era mai riuscito ad indugiare così tanto sul corpo dell'altro. Wrio era felice di vederlo partecipare, così coinvolto. Gli sorrise con malizia, sollevandogli il mento con una mano, prima di lasciar scorrere l'altra sul bordo dei suoi pantaloni, e poi sul suo inguine, accarezzando il rigonfiamento in mezzo alle gambe. Nonostante il tessuto stesse ostacolando quel tocco, quel contatto fece fremere Neuvillette.
Tornarono a scambiarsi dei baci tutt'altro che casti, caldi e urgenti, mentre i loro respiri si affannavano. Neuvillette sembrava apprezzare quella pressione, ma Wriothesley non si sarebbe certo accontentato di così poco. Il desiderio di entrambi stava crescendo in maniera esponenziale, ed era ora di soddisfarlo.
"Monsieur.",lo provocò Wrio, compiaciuto di sentirlo sospirare, a un soffio dalle proprie labbra, mentre lo guardava trattenersi a stento, inarcando i fianchi. "Da quanto versi in questo stato?",gli domandò, passando le dita sulla sua erezione da sopra i pantaloni, lentamente.
Neuvillette trattenne un gemito a stento, decidendo che non aveva senso mentire. Ormai, aveva ammesso candidamente di non riuscire a resistere da giorni e giorni. "Da...troppo," ammise, la sua respirazione irregolare mentre cercava di mantenere un minimo di controllo. "Da quando ci siamo baciati in spiaggia, o forse...anche prima.", confessò, socchiudendo gli occhi quando Wriothesley strinse più forte la presa.
"Al ristorante, di già?", mormorò Wriothesley, compiaciuto. "E da quanto tempo, in generale, mi desideri così tanto?", sussurrò, mentre gli slacciava la cintura.
"E'..da un po' di settimane.",ammise Neuvillette, inarcando appena i fianchi, quando Wriothesley abbassò piano la zip dei suoi pantaloni. "Da quando dormiamo insieme, da quando mi baci, e via dicendo. Ho iniziato a desiderarti sempre più spesso."
Wriothesley sorrise, soddisfatto dalla risposta. "Allora è tempo che ti faccia sentire meglio," sussurrò, mentre con destrezza gli slacciava del tutto i pantaloni, deciso a rimuovere quel tessuto fastidioso che impediva un contatto diretto. Li abbassò lentamente, mentre Neuvillette tremò sotto di lui, e Wriothesley trattenne il fiato, ammaliato, notando un dettaglio che non si era aspettato.
Sotto alle sue mutande, deliziosamente strette contro la sua ormai evidente erezione, c'era un paio di reggicalze che sostenevano delle calze blu notte, avvolgendo le gambe che Wriothesley aveva sognato di ammirare per settimane.
"Cazzo, Neuvillette...vuoi farmi impazzire, per caso?",mormorò, prendendosi un momento per ammirare la vista del corpo di Neuvillette teso e pronto sotto di lui. Lasciò scorrere le dita sulle sue gambe lunghe e perfette, soffermandosi sul punto lasciato scoperto tra le calze e le sue mutande, dove la pelle delle sue cosce era morbida e irresistibile.
Neuvillette sorrise orgoglioso, tremando sotto a quel contatto. Sembrava diventato più audace, ora che si era messo a proprio agio e aveva chiarito le proprie intenzioni.
"Volevo farti una sorpresa." ammise, a bassa voce, portando le mani sulle proprie spalle, per accarezzarle piano. "Ho pensato che forse, prima o poi, in hotel insieme sarebbe potuto accadere. Non ho potuto fare a meno di notare che hai una predilizione per le mie gambe, se posso permettermi di fartelo notare.", gli disse, socchiudendo gli occhi con una certa malizia.
Wriothesley sorrise, decisamente colpito da quel gesto. Non era soltanto la bella visione a cui stava assistendo a renderlo felice, bensì il pensiero in sé che Neuvillette si fosse rilassato nei propri confronti, fidandosi al punto tale da esporsi. Era così commosso e riconoscente dal suo comportamento, che non poté fare altro che provare una fitta di gratitudine.
"Beh, in effetti sì, mi piacciono molto. È una sorpresa meravigliosa," rispose Wriothesley, con un tono di voce che vibrava di eccitazione. Lo baciò sulle labbra, prima di abbassarsi di nuovo, prendendosi il tempo di necessario per esplorare ogni centimetro della pelle di Neuvillette con baci e carezze, scendendo sempre più in basso, ricoprendo di attenzione tutto il suo addome. Meritava tutta la cura del mondo. "E non vedo l'ora di apprezzarla ancora di più." Il respiro di Neuvillette si fece più affannato, e quando le proprie labbra si fermarono appena sopra l'inguine, sentì Neuvillette trattenere il fiato, in attesa di ciò che sarebbe venuto.
Si chinò per posare un bacio sulla parte scoperta della coscia di Neuvillette, facendolo fremere sotto di sé. Non vedeva l'ora di dargli tutte le attenzioni possibili.
*******
Neuvillette si sentiva l'uomo più fortunato del mondo, in quel momento.
Tutto ciò che gli stava accadendo andava ben oltre alle fantasie che avevano occupato la propria mente da settimane e settimane. Wrio era reale, e con esso anche il calore delle sue mani e delle sue labbra, che da troppi minuti ormai lo stavano viziando. Si sentiva avvolto da piacevole sensazione di tepore in tutto il corpo, e stava seguendo ogni suo gesto sia con lo sguardo che con ogni senso, vigile e attento.
Wriothesley era a dir poco stupendo, con quell'espressione concentrata e il volto tra le sue gambe. Neuvillette, prima d'allora, non si era mai soffermato a guardare così a lungo la sua figura a petto nudo, limitandosi a rammentarla nei propri ricordi. Adesso che poteva non staccargli gli occhi di dosso, tuttavia, non poteva fare a meno di ammirare le sue spalle ampie, le sue braccia forti e il profilo ben definito dei suoi muscoli. Non aveva potuto fare a meno di notare anche quanto le sue cicatrici fossero marcate ed evidenti, percorrendogli buona parte del petto; si appunto di prendersi più tempo per accarezzarle, quando si sarebbero trovati in un momento di minor urgenza.
Socchiuse gli occhi, fremendo compiaciuto nel sentire le sue labbra baciargli l'interno della coscia.
Neuvillette non si era mai sentito così in vita sua, prima di quel momento. Aveva avuto delle reazioni simili, a pensare al fidanzato, ma ora che lo aveva vicino a sé, ogni sensazione era amplificata.
Non poteva negare di essere un po' agitato, scombussolato da quelle emozioni che lo stavano già travolgendo. Ma era un'agitazione decisamente positiva: quelle novità lo facevano sentire così elettrizzato da farlo fremere in ogni fibra del corpo. Inoltre, si fidava di Wrio, e di ciò che avrebbe voluto fargli.
Con movimenti lenti e calcolati, Wriothesley lasciò scivolare le mani lungo i fianchi di Neuvillette, afferrando poi il bordo delle sue mutande. "Sollevati un po'," sussurrò, e Neuvillette obbedì, sollevando i fianchi per permettergli di togliere quel tessuto che ostacolava il loro desiderio. Le mutande scivolarono via, lasciando Neuvillette completamente esposto alla vista di Wriothesley.
Era la prima volta che si ritrovava completamente svestito davanti a qualcuno. La sua paura istintiva, forse irrazionale di non piacergli, tuttavia, si dissipò non appena il fidanzato gli rivolse uno sguardo pieno di ammirazione, sfiorando l'interno della propria coscia, lentamente. Neuvillette inspirò lentamente, sentendosi a proprio agio, nonostante la novità. Era totalmente sicuro di ciò che voleva.
I suoi occhi argentati erano velati di desiderio, quando si sollevò appena, prendendogli il viso con l'altra mano. "Neuvillette...posso toccarti?", chiese, con voce bassa, mantenendo lo sguardo incatenato al proprio.
Neuvillette si sentì percorrere da un brivido di desiderio, mentre annuì, immediatamente. Wriothesley aveva la voce rotta dall'impazienza ed era chiaramente al limite del suo autocontrollo, ma glielo aveva chiesto con una premura tale da scioglierlo all'istante. "Certo."
Trattenne il fiato, quando le dita di Wrio stabilirono il primo contatto, con delicatezza.
Lo accarezzarono su tutta la lunghezza, prima di passare il polpastrello di un pollice sulla la parte superiore, il modo gentile, stuzzicando piano la punta. Quei movimenti lenti e misurati lo fecero sospirare di piacere, e quando le dita di Wrio si mossero con sicurezza crescente, Neuvillette si portò istintivamente una mano alle labbra, per soffocare un gemito.
Socchiuse gli occhi, abbandonandosi a quel tocco, non appena Wriothesley afferrò la sua erezione con più decisione, provocandogli una reazione decisamente intensa.
Wrio iniziò a trovare un ritmo nel movimento della sua mano, non troppa veloce ma con una pressione decisa che faceva sentire ogni pensiero di Neuvillette sconnesso, e totalmente inebriato.
Era abituato ad avere la mente in subbuglio, colma di ragionamenti e pensieri. In quel momento, invece, ogni cosa sembrava sfuggirgli, mentre le sensazioni si propagavano sempre più intense in ogni fibra del suo corpo.
"Neuvi...Neuvi, sei così bello.",mormorò Wrio, prima di sollevarsi appena per un istante, per baciargli le labbra. Neuvillette sorrise, e per un attimo i loro volti tornarono vicini, quando Wriothesley sollevò la testa in cerca di un bacio, mentre continuava a muovere le dita su di sé. Neuvillette gemette nella sua bocca, afferrandogli i capelli alla base del collo, inclinando la testa per intensificare i loro baci, prima che il fidanzato si scostasse, dopo qualche istante.
Il suo sguardo era velato di malizia, quando gli stampò un ultimo bacio sulle labbra e lo attirò verso di sé, spostandogli le gambe per farlo rimanere mezzo seduto sul bordo del letto. Neuvillette non fece neanche in tempo a capire che cosa stesse accadendo, ancora stordito dall'eccitazione, che Wrio si inginocchiò a terra, finendo con la testa completamente tra le proprie cosce.
Quando Neuvillette comprese cosa stesse per fare, non poté fare a meno di restituirgli uno sguardo eccitato. Aveva pensato che si sarebbe vergognato, di mostrarsi in un simile stato, ma la verità era che adesso si sentiva talmente bene da provare soltanto trepidazione e gratitudine, per tutti quei gesti d'attenzione del fidanzato.
"Sei..così bravo..Wrio...ah..!."
Neuvillette avrebbe voluto elogiarlo ancora di più, ma le sue parole affannate vennero interrotte dal calore della lingua di Wriothesley, che si mosse abilmente, tracciando una linea lungo tutta la lunghezza. Neuvillette trattenne il fiato, con il suo cervello svuotato da una totale beatitudine. Ammirò il fidanzato con un misto di stupore e desiderio, mentre Wrio esplorava ogni centimetro della propria pelle, prendendosi cura di lui con totale devozione. Si soffermò sulle parti più sensibili con la lingua, passandola sulla punta, lentamente, mentre lo teneva fermo alla base, nella sua presa salda. Il suo tocco era una tortura sublime. Neuvillette, per nulla abituato a attenzioni di quel genere, non era sicuro di quanto sarebbe resistito.
Wriothesley sorrise contro la pelle di Neuvillette, compiaciuto del suo effetto sul fidanzato. "Lasciati andare. Voglio farti stare bene," mormorò, guardandolo con occhi pieni di desiderio.
Le mani di Neuvillette si strinsero nelle lenzuola, e quando Wriothesley avvolse le labbra alla punta, lasciandolo affondare piano nella calore della sua bocca, un gemito di piacere gli sfuggì inevitabilmente dalle labbra. Si sentì attraversare da un brivido, mentre Wrio succhiò piano quella parte così sensibile, e quando credeva che non potesse sentirsi meglio di così, Neuvillette si rese conto che il meglio doveva ancora arrivare.
Wrio chiuse gli occhi, mentre si aggrappò ai suoi fianchi. Sembrò fare un certo sforzo, ma si mosse con determinazione con il capo in avanti, fino a prenderlo del tutto in bocca.
Il grido di piacere Neuvillette squarciò nuovamente il silenzio, quando venne improvvisamente sopraffatto da quelle nuove sensazioni. Una mano di Neuvillette si aggrappò alle spalle di Wriothesley e l'altra , il suo corpo tremante sotto l'assalto di quel piacere inaspettato e travolgente.
"Non fermarti, per favore." implorò Neuvillette, ormai completamente abbandonato al piacere che Wriothesley gli stava dando.
Wriothesley riaprì gli occhi, e di fronte alla visione del suo volto così compiaciuto, mentre era inginocchiato tra le proprie gambe, così intento a dargli piacere. Lo guardò muovere la testa, fino a trovare un ritmo con cui riusciva a farlo affondare tra le proprie labbra e poi uscire di nuovo, con un'espressione così compiaciuta da mandarlo fuori di testa.
La sua lingua lo percorreva ovunque, e ogni volta che sentiva le sue labbra scivolare avanti e indietro sulla lunghezza, si sentiva invadere da una sensazione di totale estasi. Il tepore della sua bocca lo avvolgeva in maniera perfetta, mentre il suo respiro si faceva più affannato per lo sforzo. Era così concentrato a impegnarsi a dargli piacere, istante dopo istante. Neuvillette gli accarezzó piano i capelli alla base della nuca, per incoraggiarlo, prima di inarcare i fianchi. Istintivamente, si spinse contro le sue labbra, per andare più a fondo. Fremette compiaciuto, quando sentì l'altro gemere, muovendo il capo più in avanti, prendendolo di nuovo del tutto, fino a quando Neuvillette non si sentì sfiorare la sua gola.
"Ah..Wrio. Wrio..", sussultò, respirando affannato, mentre si crogiolava in quella sensazione, stringendogli più forte i capelli e fermando la sua presa sul capo. Wriothesley sollevò lo sguardo su di lui; per qualche istante, permise a Neuvillette di spingersi nella sua bocca, rincorrendo quel piacere mentre muoveva i fianchi. Sentirlo mugolare compiaciuto, mentre lo accoglieva ancora e ancora, gli mandò un brivido così intenso da fargli ammorbidire la presa sulla testa del fidanzato, mentre gemette deliziato.
Proprio mentre Neuvillette era vicino al limite, travolto da sensazioni sempre più intense, Wriothesley si fermò, sollevandosi lentamente, con le labbra ancora umide e gli occhi brillanti di desiderio. Respirava con affanno, e Neuvillette non poté che esserne compiaciuto. Wrio osservò il volto di Neuvillette con attenzione, come se stesse cercando di cogliere ogni sfumatura delle sue emozioni.
"Neuvi," mormorò, avvicinandosi di nuovo, "Vuoi..andare avanti?", gli domandò, con premura.
Neuvillette, con il respiro affannoso e il cuore che batteva forte, annuì, senza esitare, attirandolo a sé con un abbraccio. Gli mancava già il contatto con le sue labbra, ma una parte di sé era sollevata all'idea di non arrivare al culmine a quel modo, per la prima volta. Voleva farlo tra le braccia di Wrio, mentre anche l'altro provava lo stesso piacere. Se doveva venire, voleva farlo quando l'altro era dentro di sé.
Guardandolo negli occhi e stringendolo, si sentì invadere da una felicità totale. Si sentiva così a suo agio, così bene, da non avere neanche un barlume di incertezza, in quella scelta. Voleva essere suo in tutto e per tutto. Voleva pensare che, riguardando indietro a quel giorno, avrebbe sempre sorriso, ricordandosi di come l'uomo che amava lo aveva fatto sentire.
Era così felice, di poter vivere quell'esperienza insieme a lui. Non avrebbe potuto chiedere una persona migliore, a cui dedicare sé stesso.
"Sì. Sì, lo vorrei tanto.",ammise, senza più imbarazzo, prendendogli il volto tra le mani e rivolgendogli un sorriso sincero. Wrio si sciolse in quella presa, quando Neuvillette gli accarezzò i capelli. "Mi fai sentire davvero bene. Vorrei farti provare lo stesso.", mormorò, prima di lasciargli un bacio sulla tempia, parlandogli piano, all'orecchio. "Ti voglio. Per favore."
Wriothesley percorrendo il profilo della sua coscia con una carezza lenta e misurata.
"Apri le gambe per me,allora, tesoro.", mormorò poi, con voce bassa, rotta dall'eccitazione. A quelle parole, Neuvillette si sentì percorrere da un brivido di eccitata impazienza. Neuvillette, inoltre, non poté fare a meno di pensare in che stato versasse Wrio, dopo aver aspettato tutto quel tempo senza ricevere alcun tipo di stimolazione. Voleva ricambiare al più presto. Voleva sentirlo gemere grazie a sé, vederlo altrettanto coinvolto.
Obbedì immediatamente alla sua richiesta, e aprì le gambe, lasciando che il fidanzato gli prendesse una mano, mormorandogli all'orecchio una richiesta per prestargli un po' del suo potere dell'hydro vision, per rendere tutto più confortevole. Grazie ad essa, Neuvillette gli permise di bagnarsi le dita, rendendo più semplice ciò che stava per eseguire.
Lo guardò negli occhi, mentre il fidanzato si sistemò meglio, e, con espressione attenta, posò una mano tra le proprie gambe, prima di accarezzare con delicatezza la sua apertura, e lasciare poi scivolare un primo dito. Neuvillette gemette piano, lasciando che il proprio corpo si rilassasse gradualmente sotto quel tocco intimo.
Era una sensazione nuova; sentiva un po' di attrito, e non poté fare a meno di provare un po' di dolore, prima che si mutasse in piacere.
Wrio, tuttavia, stava mettendo delicatezza e pazienza in ogni gesto, e si mosse lentamente, per permettergli di abituarsi. Neuvillette respirò lentamente, rilassandosi tra le sue braccia, fino a quando il suo tocco non divenne sempre più piacevole, spingendosi più in fondo, mentre si lasciava andare.
Le sue mani erano uno dei dettagli che aveva osservato sempre con interesse: erano grandi e ben disegnate, con delle dita lunghe che solitamente teneva strette nei guanti. Adesso, era felice più che mai di vederle così abili a cercare i punti in cui più gli piaceva essere toccato.
"Così..bravo.", lo incoraggiò Wrio, e Neuvillette non poté fare a meno di sorridergli. Il suo modo di fare, così attento e sicuro, non poteva fare altro che farlo rilassare sempre di più. Si ritrovò a gemere più forte, quando lo sentì premere sul punto che lo fece tremare da capo a piedi, un piccolo preludio di ciò che avrebbe provato dopo.
Mentre Wriothesley continuava a prepararlo, Neuvillette trovò la forza di agire, per quanto fosse così deliziosamente deconcentrato. Le sue mani tremanti si mossero verso i pantaloni di Wriothesley, cercando con urgenza di sbottonarli. Non poteva più sopportare di non toccarlo, di non dargli piacere. Superato ormai l'imbarazzo e preso dal bisogno di agire, riuscì a liberarlo da quel tessuto ormai fastidioso. Wrio si sollevò quel tanto che bastava perché Neuvillette riuscisse a sfilargli via i pantaloni, prima di affondargli le mani nei boxer e prendere la sua erezione tra le mani, con una presa decisa.
Wriothesley non riuscì a trattenere un gemito, sentendo per la prima volta il tocco di Neuvillette su di sé. Neuvillette sorrise, compiaciuto, iniziando a toccarlo, accarezzandolo lentamente, prima di passare a dei movimenti più decisi. Si era immaginato per tanto tempo di provare imbarazzo all'idea di fare una cosa simile, ma in quel momento l'urgenza lo aveva fatto agire con più audacia. Si sentì scaldare il viso, quando si rese conto delle condizioni in cui l'altro versava: era completamente duro nella propria presa, e leggermente bagnato, probabilmente stremato dalla lunga attesa.
Neuvillette aveva cercato di rimandare un pensiero troppo esplicito per tanto tempo, durante quelle settimane, quasi temesse di andare oltre al limite di ciò che Wriothesley voleva. Si era toccato più volte pensando a lui, ma era come se non si fosse concesso di immaginare tutto in maniera troppo vivida, ripensando piuttosto alle sensazioni che aveva provato quando lo baciava o teneva stretto.
Adesso, però, che teneva la presa stretta sulla sua erezione e imparava a dargli piacere, non poté fare a meno di immaginarlo dentro di sé, fino in fondo. Voleva sentirlo affondare in sé, voleva che lo prendesse, voleva scoprire come si sarebbe sentito, sentendolo muoversi, finalmente. Se soltanto le sue dita erano così piacevoli, probabilmente dopo non avrebbe capito più nulla.
Wriothesley sospirò, lasciandosi andare a dei gemiti bassi; il piacere del tocco di Neuvillette combinato con l'intimità del momento sembrava troppo da sopportare, persino per lui, che fino a quel momento aveva mantenuto un autocontrollo di ferro. "Neuvi.." sussurrò, aumentando il ritmo delle sue dita, aggiungendone un secondo con cura, mentre le mani di Neuvillette lo esploravano con crescente sicurezza e desiderio.
Neuvillette si concentrò sul piacere che stava donando a Wriothesley, sentendo ogni reazione del suo amato con una connessione profonda e appagante. I movimenti delle sue mani erano lenti e misurati, ma pieni di intenzione, cercando di dare a Wriothesley lo stesso piacere che lui stesso stava ricevendo. Poi, le proprie dita si mossero lungo la sua lunghezza con più fretta, mentre lo sguardo gli cadde inevitabilmente su di lui.
Era la prima volta che lo guardava completamente svestito, ed era così bello da fargli girare la testa.
A Wrio non sfuggí la propria osservazione, e sorrise con un certo compiacimento. Poi, dopo qualche istante, evidentemente al limite di quei preliminari, lo afferró per un fianco, scostando la propria mano e stendendolo completamente sotto di sé.
Se Neuvillette non credeva avrebbe provato più piacere di così, per lo meno non prima che Wrio lo prendesse, si rese conto di sbagliarsi. Quando il fidanzato lo penetrò con tre dita, con un movimento più urgente e spingendole a fondo, si ritrovò a gemere il suo nome, deliziato, inarcando i fianchi per accoglierlo meglio.
Se non si era ancora lasciato andare completamente, era solo perché aspettava con impazienza ciò che sarebbe arrivato dopo. Lo lasció continuare a muoversi, stringendo le mani ai suoi fianchi, avvicinandolo ancora di più, mentre le loro labbra si rincorsero in baci più urgenti. La sensazione delle dita di Wrio che lo riempivano era travolgente, e ogni movimento lo faceva sentire sempre più desideroso. Con un ultimo gemito, si separò dal bacio, guardando Wrio con occhi colmi di aspettativa.
"Ti prego," sussurrò Neuvillette, il suo corpo tremante di eccitazione. "Sono pronto.", mormorò, con affanno. La voce gli si spezzó, quando Wrio, in tutta risposta, affondò di più le dita in sé, facendolo tremare da capo a piedi, annaspando in cerca di aria. Quando le sentì piegarsi dentro di sé, per un attimo credette di venire all'istante.
"Sì...lo vedo bene.", sorrise, non resistendo dal provocarlo, prima di posargli un bacio sulla tempia, sfilando le dita con cautela. "Anche io non c'è la faccio più a resistere."
Neuvillette trattenne il fiato, non potendo fare a meno di soffrire quella mancanza improvvisa, che venne tuttavia compensata dalla stretta con cui l'altro lo avvolse poco dopo, mettendosi meglio sopra di sé, facendo in modo che le gambe di Neuvillette gli avvolgessero i fianchi.
Neuvillette non poté fare a meno di sorridergli, guardandolo negli occhi, cercando una presa confortevole sulle sue spalle. Era felice che si fosse messo in quel modo, così che avrebbe potuto guardarlo in volto, proprio come stava facendo adesso. Wrio gli accarezzó il volto con una mano per qualche istante, e Neuvillette avrebbe potuto giurare che il suo sguardo fosse divenuto quasi vulnerabile, mentre si sistemava meglio, pronto al passo successivo.
Ormai non erano che pochi istanti a separarli, realizzò Neuvillette, quando lo sentí premersi contro di sé, pronto a spingersi dentro a breve. Si sentiva come se da lì a poco, quel gesto avrebbe cambiato la propria vita intera.
Il cuore gli batteva forte, ma era completamente sicuro di ciò che stava per fare. Non aspettava nient'altro, in quel momento.
****
Wriothesley era tremendamente emozionato. L'autocontrollo che aveva mantenuto nei confronti di Neuvillette, non soltanto quella notte ma da diverso tempo, era stato notevole. Tuttavia, conosceva anch'esso un limite.
Si era innamorato di un uomo composto, attento a misurare ogni sua reazione; ma si era anche innamorato di un uomo che aveva imparato a sciogliersi nei propri confronti, a ridere e a studiare minuziosamente le emozioni che per tanto tempo non riusciva a razionalizzare.
E adesso, quello stesso uomo che per tanti giorni si era evidentemente controllato, al punto da reprimere quel desiderio crescente, era un meraviglioso disastro, tra le proprie mani.
Wriothesley lo aveva ammirato compiaciuto, mentre si contorceva sul materasso, inarcando i fianchi per accogliere meglio le proprie dita. I suoi lunghi capelli erano scompigliati, sul cuscino, e il suo petto era scosso da respiri affannati, mentre schiudeva le labbra con dei gemiti deliziati.
Wriothesley non aveva potuto fare a meno di velocizzare i propri movimenti, vedendolo reagire così bene. Era così stretto, così caldo, da farlo impazzire, ogni volta che muoveva le dita dentro di lui, sognando di essere dentro di lui.
Quando quel momento, finalmente, stette per arrivare, si assicurò che Neuvillette fosse del tutto sicuro, e si sistemò bene, prendendogli poi una mano.
"Pronto?", mormorò, prima che Neuvillette gli sorridesse, senza esitazione.
"Sì. Ti voglio..dentro.", ammise l'uomo, facendolo fremere da capo a piedi.
Wriothesley concesse un ultimo bacio a Neuvillette e annuì, prendendo un respiro profondo per mantenere il controllo. Sapeva di dover stare attento Neuvillette era pronto, ma all'inizio, avrebbe provato anche un po' di dolore, inevitabilmente; era proprio compito che ne provasse il meno possibile.
Si sollevò, sorreggendosi con un braccio mentre utilizzò l'altra mano per guidarsi contro la sua apertura, ancora bagnata e pronta da prima. Il cuore di Wrio cominciò a battere forte a quel contatto, ma fece un respiro profondo, assicurandosi che il fidanzato sembrasse del tutto rilassato, prima di iniziare a spingersi piano dentro di lui.
Neuvillette cedette a quel contatto, aggrappandosi a lui, chiudendo gli occhi. Anche Wriothesley chiuse gli occhi, immerso in quelle sensazioni così inebrianti. Era già così bello da non fargli capire più niente. Con esitazione, premette ancora un po', mentre con la mano libera accarezzava i capelli di Neuvillette, per aiutarlo a regolarizzare il respiro.
Non riuscì a fare a meno di gemere, quando Neuvillette allargò le gambe, permettendogli di affondare qualche centimetro in più. Sentendosi avvolto gradualmente dal suo calore, Wrio fu percorso da un brivido lungo il corpo: si sentiva così bene, dentro di lui. Riaprì gli occhi per ammirare Neuvillette e accarezzargli il volto, facendo uno sforzo immane per non affondare tutto di colpo, non ancora. Neuvillette si lasciò andare a un lento respiro; i suoi muscoli erano tornati un po' rigidi contro di sé, ma fece del suo meglio per mantenere un'espressione rilassata, concentrandosi sull'accettare tutto Wrio dentro di sé.
Wriothesley si trattenne per un momento, guardando Neuvillette con intensità. "Cazzo, Neuvi, sei.. mi fai sentire senti così bene," sussurrò a denti stretti, mentre l'altro riaprì gli occhi, scrutandolo con uno sguardo colmo di desiderio. Il contatto visivo tra loro era potente e inebriante: era proprio per quel motivo, dopotutto, che si era messo sopra di lui, guardandolo in volto. Ora, quell'intimità era tutto ciò che desideravano entrambi. "Stai..stai bene?",gli domandò, con voce spezzata, sentendo che le unghie di Neuvillette gli stavano affondando nei fianchi.
"Sì..sì. Non ti preoccupare..è così bello.",rispose Neuvillette, con un sospiro affannato, stringendolo più forte a sé. La sua voce quasi lo supplicò, quando aggiunse. "Voglio sentirti tutto. Puoi..puoi andare avanti."
Wrio sorrise, prendendogli il volto tra le mani, per spingersi di più; quella volta non ci fu resistenza. Scivolò fino in fondo, riempiendolo completamente, gemendo deliziato nel sentirsi totalmente avvolto dal suo stretto calore.
Wriothesley era del tutto dentro di lui, finalmente. Non riusciva quasi a realizzarlo. Si aggrappò al fidanzato, perdendosi in quella felicità per qualche istante, mentre ricambiava i suoi baci.
Quando lo guardò, se possibile, si sentì ancora meglio. Neuvillette aveva un'espressione totalmente appagata, e si aggrappava a sé come se ne andasse della sua stessa vita. Con le gambe strette contro di sé, le labbra schiuse in un gemito e il corpo scosso da fremiti, era semplicemente irresistibile.
Aspettó per un po' che si abituasse, accarezzandolo piano, mentre ascoltava il suo respiro regolarizzarsi. Neuvillette lo strinse a sé, e per qualche istante si guardarono negli occhi, perdendosi l'uno nell'altro. Tutto ciò che Wrio sentiva e vedeva era Neuvillette. Tutto ciò che contava, in quel momento, era tra le proprie braccia.
Quando il dolore scomparve, e Neuvillette gli mormorò di essere pronto, Wriothesley non riuscì più ad aspettare oltre.
Si ritirò un po' e poi si spinse dentro di lui di nuovo, iniziando a muoversi. Anche quella piccola spinta fece sì che Neuvillette lo desiderasse più velocemente e con più intensità. L'attrito contro il punto sensibile dentro di lui era troppo e non abbastanza allo stesso tempo, lasciandolo in uno stato di estasi e desiderio crescente.
Il corpo di Neuvillette tremava leggermente mentre sentiva Wrio scivolare fuori di lui, solo per riempirlo di nuovo. Wrio si ritirò abbastanza da far sentire a Neuvillette ogni singolo movimento, ogni volta che tornava dentro. La sensazione era travolgente, ogni fibra del suo essere concentrata su quel punto di contatto.
"Sì..così, bravo. Mi prendi così... bene, Neuvi...",lo incoraggiò, al suo orecchio, stringendolo a sé, quando lo sentì gemere più liberamente, ormai dimenticando ogni imbarazzo. Neuvillette si era rilassato, ormai, e spingersi dentro di lui era un vero e proprio piacere, mentre lo accoglieva così bene.
Il bisogno crebbe dentro entrambi sempre più inteso, mentre ogni spinta di Wriothesley diventava più forte, portando il fidanzato sempre più vicino al limite.
Wriothesley sentì i suoi fianchi andargli incontro ad ogni spinta, creando un movimento alternato che lo fece muovere ancora più forte, con più urgenza. Dopo averlo sentito ripetere il proprio nome con tono adorante, riuscì anche sentirlo mormorare altro.
"Non..trattenerti..", gli disse Neuvillette, inarcando la schiena, le mani strette a sé. "Voglio che provi piacere grazie a me. Dammi..tutto ciò che vuoi."
A quella richiesta, Wrio obbedì senza pensarci neanche due volte, affondando con un colpo profondo che fece gemere Neuvillette con voce alta, muovendosi ancora e ancora mentre Neuvillette reclinava il capo all'indietro, estasiato. Sembrava quasi che anche il suo corpo si stesse modellando attorno a Wrio; le sue pareti calde e strette lo accoglievano ogni volta che tornava dentro di lui, come se non potesse più farne a meno.
"Come ti senti, Neuvillette?" chiese Wriothesley. Rallentò i movimenti, spingendo con colpi superficiali che fecero gemere entrambi contemporaneamente.
Gli occhi di Neuvillette si chiusero, le unghie affondate nei propri fianchi, spingendoli in avanti, contro di sé. "Mhhh...", mormorò, non riuscendo quasi più a parlare. "B-bene..davvero bene, Wrio--"
Wriothesley avrebbe potuto ascoltarlo gemere per tutto il giorno. Ogni suono che sfuggiva dalle sue labbra glielo lo faceva desiderare di più, di muoversi più velocemente. Non escludeva che qualcuno potesse averli sentiti, ma in quel momento non gli importava. Voleva che tutti sapessero quanto Neuvillette gli appartenesse, dopo tutta la fatica che avevano fatto per stare insieme. Quella sera, non si sarebbe risparmiato.
"Ti piace, hm?" Wriothesley si ritirò fino a uscire quasi del tutto da lui, poi si spinse nuovamente dentro, con forza. "Sentirmi così, dentro di te?"
"Sì! Ah..certo..sì, sì", annaspò Neuvillette, il petto scosso da un respiro affannato. "Sei..incredibile... Non riesco a pensare. È tutto... troppo...ah.."
Wriothesley trovò il punto che faceva tremare Neuvillette, una, due volte.
Neuvillette tremava così tanto che Wriothesley lo afferrò per un fianco, non permettendogli ancora di lasciarsi andare completamente.
Portando una mano tra le sue gambe, avvolgendola alla sua erezione per concedere un po' di tregua a quel punto che aveva tanto trascurato. Gli premette le labbra sulla fronte, scostando le sue ciocche di capelli con cura, mentre lo ascoltava sospirare di piacere. Ormai Neuvillette era duro e bagnato da diversi minuti; dubitava fortemente che sarebbe resistito ancora a lungo.
"Sei incredibile," disse, piano. "Così perfetto."
Neuvillette sospirò, inclinando la testa verso di lui, permettendogli di riempirlo di baci sul viso.
Dopo tutto ciò che stava accadendo, Wriothesley era ormai al limite. Con Neuvillette che sospirava nelle sue braccia e si scioglieva sotto le sue labbra, non riusciva più trattnersi, per quanto non volesse che tutto ciò finisse. Non ancora.
Desideroso di dargli ancora più piacere e rimandare quell'istante ancora per un po', Wriothesley sollevò di nuovo le gambe di Neuvillette sulle sue spalle e si spinse dentro di lui, cercando il punto che l'avrebbe fatto urlare.
Neuvillette si contorse sotto di lui, ancora meglio di come aveva sperato. "Sì, sì, n-non fermarti! Ah.."
Wriothesley non si sarebbe fermato neanche se il mondo stesse finendo. Si mosse più velocemente, più profondamente, facendo sbattere la testiera del letto contro il muro.
Ogni secondo che passava, Neuvillette si stringeva sempre di più intorno a lui. Wrio lo toccò di nuovo, mentre si concentrava sul punto che sapeva avrebbe portato il massimo piacere.
"Wrio... non posso... resistere... ancora..." Neuvillette gemette, il corpo contratto in un'estasi totale, mentre Wrio mosse la mano più forte, guidandolo al limite.
"Lasciati andare..",lo invitò, a bassa voce.
"Vieni..", mormorò Neuvillette, e a Wriothesley sarebbe bastato soltanto il suo sguardo, desideroso e quasi avido, per arrivare al limite, quando lo pregó. "Vieni dentro di me."
Wriothesley si mosse con un ultimo, profondo colpo, prima di sentire Neuvillette contrarsi intorno a lui, il corpo teso nel piacere mentre raggiungeva l'apice. Stretto dal suo corpo a quel modo, Wriothesley non resistette più e lo seguì poco dopo, sentendo un'ondata di calore travolgerlo da capo a piedi, il corpo stravolto dai fremiti e finalmente, totalmente soddisfatto. Si lasció andare del tutto, ammirando il modo in cui si inarcò contro di sé, mentre Wrio si riversó in lui, come gli aveva chiesto. Provó un certo piacere, a riempirlo a quel modo, fino alla fine.
Chiuse gli occhi e lo strinse più forte che mai, concedendo a Neuvillette e a sé stesso di vivere a pieno quei preziosi istanti, in cui stavano provando le stesse sensazioni. Lo strinse a sé e continuò a toccarlo fino a quando non si fu assicurato di avergli dato il massimo del piacere, mentre Neuvillette si lasciò andare tra la propria mano, respirando con affanno, prima di crollare, completamente.
Wriothesley non poté fare a meno di ammirarlo, mentre cercava di riprendere fiato. I suoi capelli, sparsi sul cuscino, erano completamente spettinati, e il suo volto era totalmente stravolto dall'estasi, mentre i suoi occhi erano ancora chiusi. Gli stampò un bacio sulle labbra, prima di sfilarsi a malincuore, soffrendo immediatamente quella mancanza.
Si pulì rapidamente la mano, tornando poi accanto a lui, porgendogli un paio di panni puliti per fare lo stesso. Le lenzuola sotto di loro erano tutte stropicciate, ma non era un problema che voleva porsi in quel momento. Tutto ciò che voleva fare, nell'immediato futuro, era abbracciare forte Neuvillette e tenerlo vicino.
Non voleva lasciarlo un solo istante.
"Wrio...grazie. E' stato...",sospirò Neuvillette, riaprendo gli occhi a fatica e voltandosi su un fianco, attirandolo a sé. "Bellissimo. Davvero."
"Anche per me.", rispose lui, con un sorriso aperto, e totalmente sincero. Neuvillette era stato meraviglioso. Gli aveva concesso di provare un piacere che non si era neanche mai immaginato di poter sentire, ed erano stati connessi per così tanti minuti che ora sembrava molto più innaturale essersi separati.
Lo accolse subito tra le proprie braccia, passando le dita tra i suoi capelli, baciandogli il volto, lentamente, sentendo una sensazione di tepore diffondersi nel proprio petto.
Era così felice, insieme a lui. Avevano fatto tanta strada insieme, e ora erano più uniti che mai, anche se lontani da casa. Non si era mai sentito così fortunato: l'uomo che amava lo ricambiava in tutto e per tutto, e gli aveva permesso di conoscere quel lato di lui così prezioso.
Ripensò a tutti gli anni in cui aveva rincorso Neuvillette, senza mai osare farsi avanti troppo direttamente, spaventato di poter trovare davanti a sé un rifiuto e un amico. Mai avrebbe pensato di trovare, al contrario, sia un fidanzato che un amico, dato che il loro rapporto era rimasto ugualmente spontaneo.
Per alcuni momenti, rimasero semplicemente lì, avvolti in un abbraccio Il battito dei loro cuori si armonizzò dopo aver corso per così tanto tempo, creando una melodia silenziosa. La stanza era pervasa da un silenzio carico di emozioni, interrotto solo dal suono dei loro respiri che piano piano ritornavano regolari.
"Grazie, di esserti fidato di me.",gli disse, quando incrociò il suo sguardo, passandogli le dita su una guancia, accarezzandola piano. "So quanto tutto questo...la nostra relazione, e ciò che è accaduto stasera, siano importanti per te."
"Grazie a te. Perché non è stato facile fidarsi neanche per te, non è vero?",mormorò Neuvillette, e per un attimo Wriothesley sussultò, per poi sentire i propri occhi farsi leggermente lucidi, comprendendo cosa Neuvillette intendesse.
Wriothesley ne aveva passate davvero tante, e Neuvillette era a conoscenza di ogni singola volta che era stato tradito, dalla sua famiglia adottiva, in primo luogo. Era stato pugnalato alle spalle così tante volte da essere diventato tremendamente selettivo, quando si trattava di aprirsi con qualcuno. Si reputava una persona cordiale e gentile, ma erano pochi gli amici con cui era completamente sincero, anche nel mostrare le proprie debolezze: Clorinde, di certo, e poi Navia, Sigewinne, e negli ultimi tempi, anche Furina, Lyney e Lynette. Ed era soltanto una, la persona che amava con tutto il cuore.
"No...no, non lo è stato. Ma tu mi hai dimostrato di potermi fidare di te, così tante volte, e te ne sono grato.",ammise, sciogliendosi, quando notò il suo sorriso ampliarsi. "Sai..",disse, mentre passava le dita sulla sua schiena ancora scoperta, lentamente. "Sigewinne mi ha detto tante volte che ti preoccupavi per me, anche quando non ci conoscevamo ancora bene, quando vi scrivevate delle lettere. Le chiedevi sempre come stessi, e così via."
"E' così.", confermò Neuvillette, scrutandolo con dolcezza, mentre gli aggiustò una ciocca di capelli dietro all'orecchio, gentilmente. "Ho sempre desiderato il tuo benessere, e speravo soltanto che te la passassi bene, a Forte Meropide. Ma sono anche io, a doverti ringraziare per essere stato sempre così gentile con me.",ammise, stampandogli un bacio sulle labbra. "Dal giorno in cui mi hai preso sotto al tuo ombrello, sono rimasto colpito di come sei."
"Potrei dire lo stesso. E adesso...non riesco ancora a credere che tu sia il mio fidanzato.", confessò, facendolo sorridere.
"Ti conviene abituarti. Perché non andrò da nessun altra parte.", dichiarò Neuvillette, con fermezza, prima di stringergli forte la mano.
Il cuore di Wrio batté forte, a quella affermazione, mentre nella propria testa rimbombavano le due parole che esitava a dirgli da un po', ma che ancora non aveva trovato il coraggio di pronunciare.
Forse, finalmente, era quasi arrivato il momento giusto per farlo.
"Neanche io. Neuvillette...",lo invitò poco dopo ad alzarsi, tenendolo per mano. "Tra poco faranno volare le lanterne. Ti andrebbe di andare sul balcone a vederle con me?",gli domandò, con dolcezza. Voleva lo scenario perfetto, per quell'occasione.
Neuvillette si alzò con una certa rigidità, non potendo fare a meno di farlo ridacchiare piano, compiaciuto.
"Oh..vedo che ti ho distrutto un po'.",commentò, affettuosamente, facendolo sbuffare divertito.
"Come se ti dispiacesse.", lo punzecchiò Neuvillette, con una malizia ancora così rara su di lui, ma così spensierata da farlo sorridere più ampiamente.
Poi, con un'espressione leggermente imbarazzata, Neuvillette lo guardò, porgendogli una domanda inaspettata. "Ah, giusto, a proposito di fiducia.." Wriothesley sgranò gli occhi, mentre prendeva qualcosa con cui coprirsi, sentendolo chiedere: "...la prossima volta, dato che ora il nostro primo tentativo è andato decisamente a buon fine, sentiti pure libero di usarle davvero, le manette."
Wriothesley rimase un attimo interdetto, poi scoppiò in una risata calda e affettuosa, e velata di malizia, dato che dentro la propria testa si fosse già creata la visione perfetta di Neuvillette con i polsi legati, a sua disposizione.
"Monsieur." Lo attirò a sé per un bacio, afferrandogli le mani per bloccarle, con sguardo incuriosito. "Pensi già alla prossima volta? Non ti ho soddisfatto abbastanza?"
"Oh, no, al contrario! Credimi...mi hai soddisfatto ampiamente!",si affrettò a precisare Neuvillette, e a Wriothesley non sfuggì tuttavia l'espressione compiaciuta che fece, sentendosi bloccare a quel modo. "Ma non sentirti assolutamente obbligato a..."
"Nessun obbligo. Sarà un vero e proprio piacere provare, più tardi, se non sarai troppo stanco.",lo provocò, prima di abbandonare la presa, avvolgendo un braccio al suo fianco.
Si sorrisero a vicenda, entrambi compiaciuti da quella proposta, e, soprattutto, dal fatto che avessero già trovato una simile sintonia, anche in tale campo.
Si diressero insieme verso il balcone, con i primi vestiti che trovarono alla rinfusa tra i bagagli, avvolgendosi in una coperta insieme, seduti su un divanetto. Il cielo era limpido, punteggiato da stelle brillanti, luci confortevoli che si persero a guardare insieme, mano nella mano.
La brezza della sera li accarezzava, mentre si strinsero l'uno tra le braccia dell'altro, serenamente. Neuvillette posò la testa sulla sua spalla, per qualche istante, prima che Wrio richiamasse la sua attenzione.
"Guarda," disse Wriothesley, a bassa voce, indicando l'orizzonte. "Stanno per iniziare."
Le prime lanterne cominciarono a sollevarsi, dipingendo il cielo con una luce dorata e soffusa.
"Sono stupende..grazie di avermi portato qui.", sussurrò Neuvillette, intrecciando forte le dita alle sue, con tono commosso.
Era valsa la pena di viaggiare così lontano, per poter guardare quei colori così da vicino.
Era uno spettacolo magico, e Wriothesley sentì il cuore battere più forte nel petto. Era arrivato il momento che aveva atteso, il momento perfetto per esprimere ciò che sentiva.
Aveva sentito che le persone affidavano i loro desideri alle lanterne. Il suo più grande desiderio, in quel momento, era ben chiaro alla propria anima.
"Neuvillette," lo chiamò, prendendogli entrambe le mani e guardandolo negli occhi. Il riflesso delle lanterne negli occhi del fidanzato creava un'atmosfera quasi surreale, come se l'intero cielo e tutto il mondo di Wrio fossero racchiusi in quello sguardo.
Neuvillette ricambiò intensamente lo sguardo, pronto ad ascoltare ogni parola con attenzione. Il suo viso, illuminato dai bagliori di Liyue, rifletteva una profonda emozione, mentre tratteneva il fiato.
"Ti amo," disse Wriothesley, senza esitazione, sfiorandogli il volto con una carezza, mentre osservava la sua espressione diventare totalmente commossa, rompendo ogni tipo di rigidezza, di controllo. Gli occhi di Neuvillette si velarono leggermente, mentre portò una mano sulla propria. "Ti amo da tanto tempo, e non so come ringraziarti, per avermelo concesso. Sei tutto ciò che ho di più prezioso, e farò in modo di proteggere te e ciò che abbiamo. Sempre."
Neuvillette, commosso, aprì la bocca per rispondere, ma le parole sembrarono mancargli. Invece, si lanciò tra le braccia di Wriothesley, abbracciandolo con tutta la forza di ciò che provava. Si baciarono sotto a quelle stelle, dimenticandosi per un attimo dello spettacolo a cui stavano assistendo, e di tutto il resto del mondo.
"Wrio," sussurrò Neuvillette, la voce impastata dall'emozione. "Anche io ti amo. E forse non dovrei dire cosa ho chiesto alle lanterne, perché a volte sono imprevedibili..ma posso dirti che cosa ho chiesto a me stesso, perché sono sicuro che lo rispetterò.", confessò, con un sorriso. "Voglio continuare ad amarti, e ad essere felice come adesso. Per sempre."
**********************
FINE
***********************
NOTA DELL'AUTORE
ODIO FINIRE LE STORIE. ;_;
Ma prima o poi devo sempre farlo, ahaha, ammetto che questa sarebbe dovuta durare 8 capitoli e ho già allungato il brodo <3 non preoccupatevi, però! mi sono trovato così bene a scrivere di loro due che ho già delle nuove idee.
Ammetto che questa storia mi mancherà, ma è stata molto importante per me, essendo la mia prima wriolette.
Grazie, a chiunque l'abbia commentata e apprezzata, per me conta davvero tantissimo leggere i vostri pareri, e prego che questo finale vi sia piaciuto!!
Le prime volte sono sempre molto lunghe da scrivere ahaha, però ho avuto questo headcanon che Wrio fosse un po' un service dom moooolto premuroso per viziare il suo amato... :')
questo non vuol dire che in altre storie non potrei switcharli, ovviamente sapete che mi diverte un sacco esplorare varie dinamiche con gli stessi personaggi
detto ciò, grazie davevro di cuore a tutti e buon estate <3 lasciatemi un commentino se siete rimasti fino alla fine, o una stellina, se ve la sentite. conta moltissimo per me <3
Love youuu <3
Kieran
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro