- Dimmi, se pensi ad "Alice nel Paese delle Meraviglie" qual è il primo personaggio che ti viene in mente? Ovviamente apparte la protagonista. -

- Il primo personaggio che mi viene in mente... Bé, il cappellaio matto, no? -

- Mi sento leggermente offeso, ma va bene. Il secondo allora? -

- Lo stregatto. -

- Thanks for notice me, senpai. -

- Il tuo inglese fa pena. -

- Sei proprio rompiscatole fino all'ultimo, eh? -

- ... -

- Vabbé, non fa niente. Poi? -

- Vediamo... La regina di cuori e quella bianca. -

- Continua. -

- Vediamo... C'é la lepre marzolina, il ghiro, il brucaliffo... Ah, e ovviamente il coniglio bianco. -

- Non stai dimenticando qualcuno? -

- E chi? -

- Bè, un bel po' di gente a dire il vero. -

- Ad esempio? -

- Bé, il Dodo ad esempio. -

- E chi è il Dodo? -

- Già, chi è il Dodo? È proprio questo il problema... -

- Che intendi dire? - Ribatté Satoshi.

- Vedi, il Dodo era uno dei bambini che stavano con noi al Wonderland, ma non siamo mai stati davvero amici, più che altro conoscenti. -

- E allora? -

- Bè, il punto è questo: se avessi il Dodo davanti a me e lui mi dicesse "ciao, io sono il Dodo", probabilmente non lo riconoscerei. Nessuno di noi ricorda il suo viso e, ancor meno, il nome che Megumi aveva deciso di dargli. -

- Megumi? -

- La prima Alice. -

- Ah... Ma non dicevi che voi non eravate suoi amici? Allora perché lei ha deciso di dargli un nome? -

- Aspetta, prima intendevo dire che io, Kazuto e i gemelli non eravamo suoi amici, ma ciò non vale anche per Alice. Lei sì che era sua amica, nonostante si fossero iniziati a parlare solo poco tempo prima della sua morte. -

- Ma perché il Dodo dovrebbe avercela con noi? -

- La domanda giusta da fare sarebbe piuttosto: perché NON dovrebbe avercela con noi? -

- Che intendi? -

- Che avrebbe almeno cinque buone ragioni per volerci tutti morti. -

- Ovvero? -

- Primo: lo abbiamo sempre e completamente snobbato, peggio dei senpai che si vedono negli anime. -

- Poi? - Chiese il biondo ridendo leggermente all'udire quel paragone.

- Secondo: perché lui era una specie di sguattero al Wonderland, mentre noi gli artisti che si esibivano praticamente ogni sera davanti a un pubblico sempre maggiore. Se non aveva invidia lui, allora non ce l'ha nessuno. -

- Terzo? -

- Forse il terzo motivo può essere gelosia per il nostro rapporto con Megumi. Insomma, eravamo praticamente come fratelli, stavamo sempre con lei. -

- Poi? -

- Lo abbiamo abbandonato. Il giorno che Alice è morta, noi siamo scappati dal circo senza di lui. -

- Sinceramente questo Dodo inizia a farmi pena... Tanta pena... -

- A chi lo dici. - Concordò Hajime ridendo leggermente. - Sai, solo adesso che ne sto parlando con te mi sto rendendo conto di quanto male lo abbiamo trattato... -

- Non credi che potrebbe risolversi tutto con delle semplici scuse? - Suggerì allora Satoshi. - Prima che faccia del male a qualcun altro... -

- Dubito fortemente che delle scuse sarebbero sufficienti. - Ribatté il Cheshire Cat scuotendo il capo. - Ora arriviamo al quinto motivo per cui potrebbe volerci tutti morti. -

- Ovvero? -

- Alice è morta difendendoci... Se il Dodo è arrivato poco dopo la nostra fuga, allora potrebbe aver pensato che la colpa della sua morte sia stata tutta nostra... E in effetti in un certo senso è proprio così... -

- E quindi ora per vendetta vuole farci tutti fuori? -

- A quanto pare... - Disse iniziando a ridere.

- Che c'è di così divertente? - Chiese il biondo aggrottando la fronte.

- Niente di particolare, stavo solo pensando a quanto sia ironica questa situazione. Sai, noi chiamavamo quel bambino "Dodo" non perché avesse davvero qualcosa in comune con il personaggio di "Alice in Wonderland", ma perché eravamo convinti che non sarebbe mai durato a lungo con quella salute cagionevole che si ritrova e invece... -

- Invece? -

- Invece alla fine è proprio lui quello che ci farà fuori tutti quanti. -

- Non dire così. - Ribatté l'altro. - Non eri tu quello che solo poche ore fa diceva che non bisogna lasciarsi prendere dallo sconforto? -

- Se non l'hai notato non sono uno che rispetta particolarmente la parola data. - Ribatté Hajime ridendo.

- E invece adesso lo farai! - Ribatté Satoshi corrugando le sopracciglia.

- Perché? -

- Perché se anche il Cheshire Cat smette di sorridere, allora significa davvero che non c'è più nessuna speranza. -

- Mi piace quando mi chiami "Cheshire Cat". - Commentò il ragazzo dopo alcuni istanti di silenzio. - Mi fa sentire fico. -

- Ti sembrano cose da dire in una situazione del genere? - Ribatté Satoshi scoppiando suo malgrado a ridere.

- Bè, è quello che mi hai appena detto di fare, no? - Contestò Hajime sorridendo. - Ce la caveremo. Te lo assicuro. -

- Ma poco fa hai detto che non mantieni mai la parola data? Non so se dovrei fidarmi. -

- Allora non mantengo la parola data di quando ho detto che non mantengo la parola data! - Esclamò il Cheshire Cat alzando gli occhi al cielo esasperato.

Dopo averlo detto i due rimasero un istante in silenzio, per poi scoppiare a ridere nel medesimo istante.
Come se quello fosse stato un giorno come tanti altri.
Come se non negli ultimi due giorni non fosse cambiato proprio nulla.

-

- Ehi! Cosa stai facendo!? -

- Allontanati subito da Akane e Souchi! -

- Oh, pensavo che foste tutti al centro psichiatrico... -

- Se è per questo, allora cosa ci fai tu qui!? -

- Questo semmai dovrei chiedervelo io... Due bambine non dovrebbero girare da sole, non ve l'ha mai detto nessuno? -

P.S. vorrei fare i miei ringraziamenti ad Undertaker per aver prestato a Kazuto i vestiti che indossava durante l'episodio "Ciel in Wonderland", e... niente, volevo solo dire questo XD