Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

11

- Io... Io sono senza parole. -

- Perché? Il gatto ti ha mangiato la lingua? -

- ... -

- Non era il caso, eh? -

- Già. -

- Ad ogni modo... Perché sei senza parole? -

- Non lo so, dimmelo tu Hajime. -

- Non sono un indovino. -

- Magari perché è già la seconda volta questo mese che ti mettono in camera d'isolamento, no?! -

- Ah, parli di quello... -

- Guarda, quasi non voglio saperlo cosa hai combinato questa volta... -

- Te lo dico lo stesso. Vedi, Haku e Shinzou oggi volevano giocare a croquet... -

- Hai di nuovo provato a rapire dei fenicotteri!? - Esclamò Satoshi incredulo.

- No, non sono così scemo. - Ribatté Hajime dall'altra parte della porta. - Guarda che lo so che i fenicotteri non sono poi delle mazze da croquet così funzionali. -

- E allora cosa hai fatto? - Sospirò il biondo.

- Ho puntato ai ricci ovviamente. - Rispose il ragazzo in tono orgoglioso. - A quanto pare però a loro non andava particolarmente a genio l'idea di venire usati come palline da croquet e così, quando ho provato a legargli le zampe per tenerli fermi, loro hanno fatto uscire tutti gli aculei. Poi è arrivata un'infermiera, ha visto cosa stavamo facendo, ah sì, ho dimenticato di dirti che anche Kazuto mi ha aiutato, e così eccomi qua... Kazuto avrà la punizione domani. -

- ... -

- Ehi Doc, ci sei? -

- ... -

- Non capisco se te ne sei andato o sei ancora lì. -

- Sei... - Mormorò Satoshi a bassa voce.

- Oh, quindi sei ancora qui! -

- Sei davvero... - Continuò il ragazzo.

- Fantastico? Sorprendente? Incredibile? - Suggerì il Cheshire Cat.

- ...Stupido. - Concluse invece Alice.

- Ma grazie, anche io ti amo. -

Il biondo scoppiò a ridere e si lasciò cadere contro la porta della camera d'isolamento, poggiando la fronte contro la superficie metallica.

- Quanto dura la punizione? - Chiese.

- Solo fino a questa sera. - Rispose Hajime. - Giusto in tempo prima della passeggiata serale. -

- Non credo che te la faranno fare dopo quello che hai combinato. -

- È un mio diritto! - Ribatté il Cheshire Cat.

- Se è per questo hai anche il diritto di rimanere in silenzio, ma non mi pare che tu ne faccia granché uso... -

- Hajime non ha padroni, Hajime è un gatto libero! - Contestò l'altro.

- Mica tanto... -

- No, non hai capito, guarda che io stavo facendo un'imitazione di Dob... -

- Lo so cosa stavi facendo, ma per la tua dignità personale ho deciso di fare finta di nulla. - Lo interruppe il biondo ridacchiando.

- Sempre a criticare tu... - Borbottò Hajime tra sé e sé, anche se poco dopo si ritrovò a ridere a sua volta.

- Ehi, che fate? - Esclamò a quel punto una terza voce.

- Ciao Kazuto! - Saluto Satoshi voltandosi verso il ragazzo. - Stavo parlando con Hajime di quello che avete fatto oggi... -

- Ehi amico, tutto apposto, vero? - Chiese il Mad Hatter accostandosi a sua volta alla porta della camera d'isolamento. - Quel riccio era proprio un concentrato di rabbia allo stato puro! -

- E ci credo con quello che volevate fargli... - Borbottò il biondo tra sé e sé.

- Tranquillo, tutto apposto. - Rispose invece Hajime. - Mi ha punto solo sul braccio un paio di volte. -

- Ah, bene. - Annuì l'altro, prima di voltarsi verso Alice. - Ehi, non é che hai sentito Akane di recente per caso? -

- Akane? - Ribatté il biondo sorpreso. - No, è da un po' che non la sento. Perché? -

- Oggi doveva venire qui per l'ora del té e rimanere fino a tardi, ma ancora non si vede... - Sospirò il Mad Hatter.

- Magari è impegnata con i compiti. Dopotutto ormai per lei è ricominciata la scuola, no? - Suggerì il Cheshire Cat.

- Giá, sarà di sicuro così... - Mormorò l'altro tra sé e sé. - Vabbé, ora vado, a dopo! -

- Ciao! - Salutarono i due.

- Era parecchio giù di morale, vero? - Disse Hajime dopo alcuni istanti. - Si capiva anche sentendo solo la sua voce... -

- Già. - Concordò Satoshi annuendo lievemente con il capo. - Ma questa non è la prima volta che Akane arriva in ritardo, no? -

- Anche questo è vero. -

- Allora che ha da preoccuparsi tanto? -

- Magari avrà avuto un brutto presentimento. -

- Tu ce l'hai? -

- Non lo so. Forse. L'importante è che non sia Sora ad averne... -

- Non che Sora ci azzecchi sempre. - Ribatté il biondo. - Ti ricordo che aveva predetto la mia morte. -

- E anche la mia se è per questo. - Aggiunse l'altro. - Ma ad ogni modo indovina quasi sempre... -

- Quando esci ti va di andare a parlargli? -

- Quando esco mi va di baciarti. -

- Allora ti conviene smetterla di cacciarti sempre nei guai, no? - Ribatté il biondo arrossendo leggermente.

- Questa è l'unica cosa che temo di non poterti proprio promettere. - Ribatté il Cheshire Cat sospirando con fare teatrale. - E poi non sono io a cacciarmi nei guai, sono i guai a darmi la caccia. -

- Ma dove le trovi certe perle di saggezza? - Commentò Satoshi in tono ironico.

- Modestamente sono tutte qui nella mia testa. - Rispose Hajime in tono orgoglioso.

- Che caso disperato... - Sospirò l'altro prima di ridere nuovamente.

- Come se tu stessi tanto meglio di me... Ti ricordo che anche tu sei ricoverato qui. -

- Touché. -

- Da dottore a paziente in meno di tre settimane: guida a cura di Satoshi Daisuke. - Scherzò Hajime. - Alias: Doc; Alias: Alice. -

- Alias: adesso basta. - Sospirò l'altro.

- Alias: quello che se la prende sempre, in tutti i sensi possibili e immaginabili. - Continuò il Cheshire Cat scoppiando poi a ridere.

- Alias: se non la smetti sarai tu a prenderle. Le botte. Lì dove non batte il sole. -

- Uh, bello! Sai, il sadomaso è nella mia lista delle cose da fare prima di morire. -

- Tra le altre magari c'è anche un bel trapianto di cervello? -

- No, ma ci sei tu. -

- ...Tu la delicatezza non sai proprio cosa sia, vero? -

- La tua frase è parecchio ambigua. -

- Tutto questo discorso è parecchio ambiguo. - Ribatté Satoshi.

- Vero. - Concordò Hajime ridendo. - Per fortuna che Usaro e le sorelline non sono nei paraggi. -

Aveva appena finito la frase, però, che si udì una voce, proprio quella del ragazzino appena nominato.

- Satoshi! - Chiamò Usaro a gran voce.

- Sono vicino alla camera d'isolamento! - Rispose il biondo.

Pochi istanti dopo l'albino sbucò da dietro l'angolo e si avvicinò rapidamente all'altro.

- C'è bisogno di te in cortile. -

- C'è bisogno di lui anche qui. - Ribatté Hajime.

- Di nuovo in punizione, gatto? - Chiese il Withe Rabbit sorpreso.

- A quanto pare... -

- Comunque di cosa avete bisogno? - Chiese Alice.

- Un giudice. - Rispose Usaro. - Quelle due non si fidano più di me, credono che faccia favoritismi. -

- Per quanto ne avrete? -

- Due ore e dieci minuti. - Rispose dopo aver dato un'occhiata al suo orologio. - In pratica finché non sarà ora di fare la passeggiata serale. -

- D'accordo. - Acconsentì Satoshi. - Su, andiamo. -

- Ehi! Non mi lasciare qui! - Gridò Hajime alle sue spalle picchiando sulla porta metallica per attirare la sua attenzione.

- È solo per due ore. - Ribatté il fidanzato.

- I gatti muoiono di solitudine molto facilmente! -

- Quelli sono i cani. -

- Fa lo stesso! -

- A dopo Hajime! - Rise il biondo per poi allontanarsi, affiancato dall'albino.

- Se ti dico che puoi stare sopra cambia qualcosa? -

- Davvero? - Ribatté Satoshi voltandosi di scatto.

- No... Volevo solo attirare la tua attenzione... -

- Di che state parlando? - Chiese invece Usaro volgendo lo sguardo prima verso il biondo e poi verso la porta metallica della camera d'isolamento.

- Dei letti a castello! - Mentì Satoshi mentre le gote gli si coloravano di rosso.

Hajime intanto stava facendo di tutto per non scoppiare a ridere.

- Ma voi non avete un letto a cas... -

- Su, andiamo! - Lo interruppe Satoshi spingendolo via. - Le reginette ci stanno aspettando, no? -


















Quando scrivi una storia ispirata ad Alice in Wonderland e ti ritrovi a fare citazioni di Harry Potter... tutto molto normale... già...

P.S.(riguardo il titolo del capitolo): non sono definitivamente impazzita (ok, forse sì), comunque lo so che questo non è il capitolo 11 XD, capirete piú avanti perché l'ho intitolato così
(Che bello fare i misteriosi...)

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro