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La pioggia scrosciava incessante, infiltrandosi fin sotto i suoi vestiti e bagnandole i corti capelli color cioccolata, facendoli appiccicare alle sue guance.

Correva proteggendo con il corpo il piccolo zainetto scolastico, facendo zig zag tra le pozzanghere per evitare di inzuppare le sue scarpe da ginnastica più di quanto già non lo fossero.

"Stupide previsioni." Pensò mentre si andava a riparare sotto il grande albero di un parco.

Infatti a causa del meteo, che aveva previsto sole per tutto il giorno, la bambina non si era neanche portata dietro un ombrello.

"Sarà un miracolo se non mi prenderò un raffreddore." Pensò poi sospirando mentre strizzava il bordo della camicetta e i capelli nel vano tentativo di asciugarli.

Tirò fuori il cellulare dalla tasca, dando una rapida occhiata all'orario.

"Dannazione, sono già le diciannove." Pensò prima di rimettere il telefono al sicuro e riprendere a correre.

Era già in ritardo di ben due ore e, benché non fosse certo la prima volta che accadeva, non poté non sentirsi in colpa per questo.

"Mi ucciderà." Pensò lasciandosi sfuggire una piccola risatina. "Con tutti i film mentali che si fa, avrà già temuto come minimo che sia finita sotto un tram."

Intravide allora la grande struttura in lontananza e subito affrettò il passo.

Grande errore.

Infatti inciampò in un punto dove la pioggia aveva trasformato la terra in fango, cadendo a terra con un tonfo e sporcandosi all'istante da capo a piedi. Anche lo zainetto che era riuscita a proteggere fino a quel momento si ritrovò completamente imbrattato e la bambina si lasciò sfuggire un'imprecazione, anzi, una maledizione contro tutti i metereologhi del pianeta.

Mentre ancora era in mezzo alla pozzanghera che cercava di rimettersi in piedi, sentì dei passi alle sue spalle, attutiti dal fragore della pioggia, ma comunque perfettamente udibili.

Sussultò pensando al peggio e subito si voltò per scoprire l'identità del nuovo arrivato.

"Ah, sono solo tre bambini..." Pensò lasciandosi sfuggire un sospiro di sollievo.

Erano due maschi e una femmina ed erano molto piccoli.
Non dovevano avere più di sei o sette anni, ad eccezione della bambina che invece ne dimostrava almeno nove.

Dividevano insieme un unico grande ombrello nero e tenevano i loro piccoli occhietti verdi puntati su di lei.

La ragazzina, ancora coperta di fango da capo a piedi, sentì un brivido attraversarle la spina dorsale quando i tre contemporaneamente le porsero una mano, chiedendo in coro:
"Ehi, hai bisogno di aiuto?".

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- Sei stato crudele prima. - Borbottò Hajime imbronciandosi.

- Anche tu. - Ribatté Satoshi assottigliando lo sguardo. - Non si dovrebbero mai dare false speranze, soprattutto su questioni del genere. -

- Di che questioni parlate? - Chiese Kazuto.

- I posti sul letto a castello. - Rispose Usaro alzando le spalle. - Secondo me se la prendono troppo... -

- Posti sul letto a castello? - Ripeté il Mad Hatter confuso. - Ma non é giusto! Perché loro posso avere un letto a castello e io no!? -

- Forse è meglio così. - Ribatté il Withe Rabbit. - Almeno così non ti ritroverai anche tu a litigare con Shun su chi deve stare sotto e chi sopra. -

Hajime per poco non perse un polmone da quanto stava ridendo in quel momento, mentre Satoshi osservava la scena con gli occhi sgranati, sperando per il meglio.

- Chi deve stare sotto e chi sopra... - Mormorò Kazuto tra sé e sé prima di capire finalmente di cosa si stesse parlando e scoppiare in una fragorosa risata. - Oh Usaro, piccolo innocente ingenuo Usaro. -

- Che c'è? - Disse il ragazzino incrociando le braccia al petto.

Hajime e Satoshi si voltarono verso Kazuto, muovendo lentamente il capo da destra a sinistra.

- Niente, niente. Dico bene? - Disse allora lui prima di voltarsi verso di loro e fare un occhiolino piuttosto appariscente.

I due chinarono il capo contemporaneamente, passandosi lentamente la mano sul viso.

- Si può sapere di cosa state parlando? - Insistette Usaro.

Ma proprio quando i tre stavano finalmente per arrendersi e spiegare tutto al più piccolo, arrivarono i due infermieri che quel giorno li avrebbero dovuti accompagnare a fare la passeggiata e così l'albino si mise a pensare ad altro.

- Non è giusto, io avevo già tutto pronto... - Sospirò Kazuto mentre Usaro correva via per raggiungere il resto del gruppo.

- Che intendi? - Chiese Satoshi aggrottando la fronte.

Per tutta risposta il Mad Hatter infilò le mani nelle tasche, tirandone fuori due calzini spaiati e rovinati, dai colori molto accesi e sui quali erano stati disegnati degli occhi, quasi fossero due pupazzi.
Infatti il ragazzo se li era infilati nelle mani, proprio come se fossero delle marionette.

- Non mi dirai che... - Mormorò il biondo a dir poco incredulo.

Kazuto ghignò nel vedere la sua espressione, mentre Hajime di nuovo scoppiò a ridere.

- Quando un gatto e un grazioso biondino si vogliono taaaaaaanto bene. - Disse il ragazzo avvicinando le marionette l'una all'altra.

- Ti prego, mettili via! - Disse Alice iniziando a ridere a sua volta.

- Ma non sono ancora arrivato alla parte più bella. - Contestò l'altro.

- Posso farne a meno. - Ribatté Satoshi. - E anzi, ora dimmi com'è possibile che tu ce le avessi dietro proprio in questo momento. È impossibile che avessi potuto prevedere che proprio oggi ce ne sarebbe stato bisogno. -

- È impossibile solo se tu lo credi. - Ribatté Kazuto riinfilando i due calzini nelle tasche.

- Dico sul serio. -

- ...Me le porto sempre dietro... - Rivelò alla fine. - Non... Non mi guardate così, non sono un maniaco! È solo che viviamo insieme a tre bambini e, insomma, non hanno tutti la mentalità di Akane: anche se sanno che state insieme, non sanno anche come funziona... Così... Ho pensato che, finché non si saranno chiariti le idee, fosse il caso di portarmi sempre dietro queste marionette... Sapete, per ogni evenienza... -

- Tu sei matto. -

- Tutti i migliori sono matti. -

- Improvvisamente ho voglia di essere una brutta persona. -

- Impossibile. Tu sei proprio matto. Svitato. Fuori di testa. Hai perso la zucca. - Sentenziò Kazuto.

- Hai intenzione di continuare a ribattere a citazioni ancora per molto? -

- No, ho finito. - Rispose con un'alzata di spalle.

Poi i tre si riunirono al gruppo, che intanto aveva già iniziato ad incamminarsi.

- Ha appena finito di piovere a quanto pare. - Commentò Hajime quando, una volta giunti nel piccolo parco di quartiere, si ritrovarono davanti almeno un centinaio di pozzanghere.

- È tutto bagnato! - Sospirò Haku, già salita in cima allo scivolo, ma indecisa se scendere o meno.

- E che ti frega? - Ribatté la sorella prima di decidere per lei è darle una spinta, facendola scivolare.

- Shinzou! - La sgridò Usaro correndo verso le due.

- Ma perché siamo dovuti uscire per forza? - Sospirò Sora. - I gemelli sono rimasti a "casa". -

- Souchi ha la febbre. - Ribatté una dei due infermieri che li avevano accompagnati. - E Keichi è rimasto a fargli compagnia. -

- Fargli compagnia... Sì, certo. Lo so io come gli sta facendo compagnia. - Borbottò il ragazzo tra sé e sé sotto lo sguardo confuso dei due adulti.

Lo aveva appena detto che Shun passò correndo proprio sulla pozzanghera che stava davanti a lui, sporcandogli così tutti i pantaloni di fango.

- Shun! - Lo sgridarono sia il Caterpillar che i due infermieri.

Ma il castano non prestò loro la benché minima attenzione, correndo come una furia incontro al Mad Hatter e rischiando nella foga quasi di travolgerlo.

- Ehi Shun, che succede? - Chiese Kazuto scoppiando a ridere mentre metteva le mani sulle spalle dell'altro per fargli riprendere l'equilibrio.

Solo quando ebbe il March Hare così vicino a sè si accorse dei suoi occhi gonfi di lacrime e, soprattutto, della bambina che stava tenendo tra le braccia.






















*tira fuori silenziosamente il cellulare dalla tasca*
*fa partire la canzone "Stronger Than You (versione Chara)"*
I AM MADE OF
LO-O-O-O-OOOVE LO-O-O-O-OOOVE LO-O-O-O-OOOVE
(Ricordate che LOVE è un acronimo che sta per "level of violence")
...
LO-O-O-O-OOOVE LO-O-O-O-OOOVE LO-O-O-O-OOOVE

P.S. Scommetto che adesso avete capito che significa il titolo dello scorso capitolo XD
P.P.S. Non mi uccidete pleeeeease
(Pensate che, se lo fate, non saprete mai come va a finire XD)

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