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99 - Di tutte le stanze

Draco poteva sentire il suo cuore contorcersi mentre guardava Aurora scomparire attraverso la porta.

Odiava non poter andare con lei, che non aveva modo di sopravvivere a questa battaglia da solo; come mangiamorte non voleva che vincesse la sua parte.

Perché il suo fianco era con Aurora.

E aveva un piccolo dubbio di riuscire a sopravvivere a questo.

Si guardò intorno, chiedendosi cosa avrebbe dovuto fare. Decidendo di dirigersi verso la sala grande, si girò sul posto e si diresse verso quella direzione.

Quando arrivò, si imbatté in Blaise tra gli studenti presi dal panico.

"Drac, amico" disse Blaise, "dov'è Aurora? Cho mi ha detto che è venuta con Potter."

"L'ho rimandata da dove è venuta nella stanza delle necessità."

Lo sguardo di Blaise riempì Draco di un freddo orrore.

"Amico, dimmi che stai scherzando?" sputò Blaise. "Ho origliato Tiger e Goyle dire che andranno lì a cercare Potter."

"Quando?!" chiese Draco, sentendo il suo petto stringersi con fatica.

"Potrebbero essere stati venti minuti fa, non lo so, amico, ma sembravano affamati di qualcosa."

Draco si girò sul posto, il suo cuore batteva furiosamente mentre si dirigeva di nuovo verso il settimo piano, Blaise alle calcagna.

Draco poteva uccidersi, sarebbe dovuto andare con lei e assicurarsi che sarebbe stata davvero al sicuro. A cosa stava pensando?!

Tuonò attraverso la porta che era ancora lì. E fu scioccato a vedere che era la stanza che aveva evocato per aggiustare l'armadio.

Di tutte le fottute stanze, maledì. Era quella dove niente era possibile da trovare qualcosa, compresa Aurora.

Resistette alla tentazione di gridare il suo nome; sapendo che se Tiger e Goyle fossero lì, sarebbe stato meglio nascondere la sua presenza.

Teneva pronta la bacchetta di sua madre, con Blaise al suo fianco mentre insieme navigavano attentamente attraverso la pile di cianfrusaglie, ascoltando qualsiasi suono.

Lui e Blaise si guardarono mentre sentivano delle voci in avanti; urlare, e poi il suono di esplosioni.

Senza una parola, entrambi si voltarono verso il trambusto, il cuore di Draco in gola mentre si faceva sempre più vicino.

Ma prima che potessero capire la fonte del rumore; un'enorme palla di fuoco a forma di drago piombò davanti a loro, facendo cadere un'intera fila di scaffali.

"Dobbiamo uscire da qui, amico!" gridò Blaise, indietreggiando mentre tirava Draco insieme a lui.

Ma poi Draco sentì un urlo; un urlo che provenne dall'altra parte delle fiamme; un urlo che squagliò il suo stomaco.

Era Aurora.

*****

Quindici minuti prima

"Beh, guarda un po' cosa abbiamo qui,"

Una bacchetta venne puntata dritta nella mia gola,

La faccia avida di Tiger stava guardando di traverso la mia mentre Goyle mi tirava rudemente verso di lui, tenendo pronta la sua bacchetta.

"Cosa volete?" chiesi, cercando di mantenere la mia voce ferma ma la paura la fece tremare.

"Potter," sibilò Goyle nel mio orecchio, "e noi sappiamo che tu sai dov'è."

"Non ne ho idea!" dissi sinceramente, "Voglio solo uscire da qui e andare a casa da mia figlia!"

"Potrai rivedere la tua piccola mezzosangue molto presto," ringhiò Tiger, facendo un passo verso di me, "quando ci mostrerai dov'è Potter."

"Ve l'ho detto - non ne ho idea!" gridai, sussultando con dolore mentre Goyle spingeva la bacchetta nella mia gola.

Il mio cuore batteva furiosamente nel petto, cercai di pensare a cosa fare. Goyle mi teneva per i polsi quindi non potevo raggiungere la tasca per prendere la mia bacchetta.

Un suono lontano ci fece alzare lo sguardo.

"Credo che l'abbiamo trovato dopo tutto," ridacchiò Tiger, "portala con te Goyle, potremmo usarla."

Goyle mi trascinò rudemente con lui mentre ci dirigevamo nella direzione del suono.

Montagne di varie cianfrusaglie ci circondavano mentre camminavamo lentamente corsia dopo corsia. Cercai di gridare a chiunque fosse nella stanza, ma Goyle mi aveva imbavagliata con la sua mano.

E poi ecco Harry, che si allungava verso una tiara antica. La speranza svolazzò nel mio petto. Aveva trovato l'ultimo Horcrux.

"Fermo, Potter," ringhiò Tiger, puntando la bacchetta contro la schiena di Harry.

Harry si voltò, lo shock gli allargò gli occhi.

"Ma che...Aurora?" sputò mentre guardava la scena.

"Ora vieni con noi, Potter, o la ragazza muore." sibilò Goyle, rilasciando la mano dalla mia bocca per conficcare la bacchetta nel mio collo.

"Non farlo, Harry," ansimai senza fiato, la paura e l'adrenalina scorreva nelle mie vene. Era così vicino a distruggere Voldemort. Draco e Nova potevano avere un futuro, e sapevo, senza dubbio, che sarei morta per loro.

Ma Harry esitò, guardando da me alla bacchetta di Tiger. "Stai bleffando," ringhiò.

"Oh tu credi?" sibilò Goyle, proprio mentre Hermione uscì fuori da un angolo.

"Harry? Cosa-"

Ma venne interrotta da una luce verde emessa dalla bacchetta di Tiger, mancandola per pochi millimetri.

"Che cazzo?!" ruggì Ron, che era apparso dietro di lei. "Ti ucciderò cazzo per questo Tiger!"

E poi la luce della bacchetta era improvvisamente ovunque mentre Ron, Harry e Tiger iniziarono a duellare. Goyle mi tenne stretta, la sua bacchetta non lasciò il mio collo.

E poi ci fu fuoco. Fuoco ovunque.

Goyle finalmente mi lasciò, lanciandomi contro un mobile che, con mio orrore, vacillò e crollò sopra di me.

Mi coprii disperatamente la testa mentre oggetto pesante su oggetto pesante atterrarono pesantemente verso di me. Quando finalmente si fermò, cercai di alzare lo sguardo ma non potevo vedere niente se non i centinaia di gambe di tavoli obliqui che mi attaccarono al pavimento. Cercai di muovermi ma il peso addosso era troppo pesante. Non riuscivo nemmeno a muovere il braccio per prendere la mia bacchetta.

"AIUTO!" gridai, ma feci a malapena un suono sopra al rumore del fuoco scoppiettante intorno a me.

Sembrava che nessuno volesse soccorrermi. Non so se Harry, Ron o Hermione avessero visto Goyle scagliarmi via prima di scappare con Tiger.

Quindi con tutte le mie forze, urlai. Urlai finché non riuscii a emettere più un suono mentre il fumo cominciava a soffocarmi.

E poi iniziai a piangere, perché questo è come sarei morta.

Non avrei più rivisto la mia bellissima bambina, non l'avrei mai vista camminare o parlare, o crescere per essere una forte e feroce strega. "Mi dispiace molto tesoro," singhiozzai, "Ti ho deluso."

E non avrei più rivisto il mio serpeverde dai capelli biondi, il ragazzo che ha catturato il mio cuore dal primo momento che l'ho visto. I suoi occhi grigi non avrebbero mai brillato nei miei, e le sue braccia non mi avrebbero mai più avvolto in un forte abbraccio.

"Ti amo Draco," piansi.

E poi venne l'oscurità.

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